“Grande unità fra i lavoratori in presidio permanente ai cancelli della GKN dove ci siamo recati oggi pomeriggio per dare la solidarietà del M5S toscano.” Lo scrivono le consigliere regionali del Movimento 5 Stelle Irene Galletti e Silvia Noferi e il consigliere comunale di Prato Carmine Maioriello.

“Abbiamo appreso che i lavoratori a rischio di perdita del posto di lavoro sono molti di più dei 422 dipendenti diretti, a cui vanno aggiunti gli 80 lavoratori dei servizi in appalto – mensa, portineria, sicurezza – e i circa 200 dell’indotto della grande fabbrica alle porte di Campi Bisenzio.”

“Un numero importante di famiglie si troveranno improvvisamente in difficoltà economiche, ma questo potrebbe essere solo la punta di un iceberg se la norma sullo sblocco dei licenziamenti e la legge sulle delocalizzazioni non verranno modificate a breve termine.”

“Oggi i lavoratori della GKN con la loro presenza stanno garantendo che la fabbrica rimanga in sicurezza, evitando che una eventuale interruzione di energia elettrica possa fermare la depurazione delle acque reflue immesse nel canale attiguo, mostrando grande senso di responsabilità.”

“In attesa di giovedì 15 luglio, con il tavolo di contrattazione organizzato dalla sottosegretaria Alessandra Todde che verrà a Firenze per incontrare le parti, nel piazzale della GKN in via Fratelli Cervi si resiste e si spera che la proprietà venga a più miti consigli. Quello che viene evidenziato dai rappresentanti sindacali è la mancanza di una motivazione industriale comprensibile perché il settore, quello dei semiasse, adattabili a tutti i tipi di macchine che siano a combustibili fossili o elettriche, non è certamente in crisi.”

“Il caso suscita una più attenta riflessione su tutte quelle multinazionali che vengono ad investire in Italia, viste come la panacea di tutti i mali, a cui finora sono stati fatti ponti d’oro, ma che in molti casi non hanno certo contribuito a consolidare il futuro produttivo su cui i lavoratori e il territorio possono contare per lo sviluppo e la prosperità economica.”