In occasione della giornata mondiale della fibromialgia il Movimento 5 Stelle presenta in Consiglio regionale una proposta concreta per aiutare le pazienti di questa patologia invalidante.

“Oggi la paziente fibromialgica è “orfana”, avverte il dolore della patologia ne chiede conto al medico di famiglia e questo, in mancanza di un luogo univoco di presa in carico, la rinvia a una pluralità di terapeuti e terapie. La nostra proposta risolve il problema identificando nel Centro per la Terapia del Dolore e Cure Palliative il riferimento del servizio sanitario regionale per questa patologia. Negli ultimi due anni il Consiglio regionale ha approvato 3 mozioni per il riconoscimento della fibromialgia, rimaste perlopiù una dichiarazioni d’intenti. Questa proposta a costo zero, nata dall’ascolto dei medici specializzati nella cura della sindrome fibromialgica, è invece molto pragmatica: risolve un problema” ha dichiarato in conferenza stampa Andrea Quartini, consigliere regionale capogruppo M5S primo firmatario dell’iniziativa.

“La proposta è stata già sottoscritta da consiglieri di minoranza e maggioranza, ha avuto già un sì informale dell’assessora Saccardi quindi speriamo davvero di portare a casa un risultato per queste pazienti” ha concluso Quartini.

“La procedura indicata da questa proposta, una volta a regime, eviterebbe la sindrome di Ulisse per le pazienti affette da fibromialgia, oggi costrette ad un complicato giro di specialisti spesso senza alcun beneficio concreto. La rete per le cure palliative e terapia del dolore esiste già in Toscana con centri Spoke e Hub, figli della legge 38/2010. Il problema è che finora il paziente fibromialgico non viene indirizzato in automatico a questi centri e, a seconda della Provincia in cui risiede può trovarsi senza un servizio adeguato o un medico referente. L’uniformità del trattamento e della diagnosi in tutta la Toscana, con terapie e Attività Fisica Adattata (AFA) in piscine calde o medicine complementari, sarebbe una conquista importante esportabile anche in altre regioni italiane. E avvierebbe un percorso che potrebbe portare anche ad un Centro di riferimento regionale per la fibromialgia, al pari di ogni alta patologia cronica” ha precisato la dott.ssa Giovanna Ballerini, responsabile Percorso Fibromialgico AOU Careggi Centro di Terapia del Dolore e Presidente di Fibromialgia Toscana Onlus.