“Abbiamo acceso un faro regionale sullo stato delle 47 dighe toscane e oggi da questa visita alla Diga di Montedoglio emerge la consueta patologia con la quale i partiti, PD in testa, affrontano i problemi dei cittadini: nel 2010 crollarono 60 metri di muro e dopo 7 anni di annunci il muro è ancora giĂą. Un anno fa l’ultimo sintomo dell’annuncite l’ebbe Enrico Rossi che parlò di una soluzione in 30 giorni. Ne sono passati 270 è ancora nulla è stato fatto.
Esiste un progetto esecutivo, ma manca l’autorizzazione della Direzione Nazionale Dighe, e soprattutto non bastano i 300mila euro paventati in passato da Rossi. Serviranno tra i 6 e gli 8 milioni di euro, ad oggi non stanziati a livello nazionale. Questo è il modo col quale il PD tratta due grandi problemi riassunti nello stallo Montedoglio: quello paesaggistico, perchĂ© con 60 metri di muro crollato si svaluta un’area di pregio utilizzabile a fini turistici e sportivi, e soprattutto la sicurezza idrica. Da 7 anni mancano infatti all’appello 30 mila metri cubi d’acqua, esponendo a rischio i cittadini di questo territorio”.
“Abbiamo chiesto con un’interrogazione al Ministero delle Infrastrutture il perchĂ© dei ritardi accumulati dal Ministero alle infrastrutture negli ultimi 7 anni. Speriamo di aver riportato alla luce un’esigenza urgente per un territorio vasto: la Diga di Montedoglio serve infatti Valtiberina, Valdichiana ma anche l’Umbria. Un’opera fondamentale e strategica, anche per lo sviluppo agricolo, che ci sorprende sia rimasta dimenticata da 7 anni. Giustamente la nostra consigliera comunali M5S, Catia Giorni, ha sollecitato l’attenzione di tutti i livelli istituzionali per una risoluzione urgente”.
“Questa è una situazione che preoccupa molto i cittadini della Valtiberina a fronte di promesse di intervento non è stato fatto niente. Ci sentiamo isolati e il fatto che il Movimento 5 Stelle abbia portato la questione in Parlamento e in Consiglio Regionale crediamo possa superare per importanza la visita in Regione del solo Sindaco di San Sepolcro senza alcun sostegno ulteriore. Aspettiamo soluzioni in tempi brevi, perchĂ© la Diga di Montedoglio è una risorsa e non dev’essere piĂą percepita come un problema, come purtroppo ed inevitabilmente oggi accade”