Irene Galletti, Presidente del Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle in Toscana, annuncia la mozione che impegna la Giunta Regionale.

“L’obiettivo del tavolo permanente è quello di stabilire una via istituzionale per dare voce a tutti i portatori di interesse, attraverso il coordinamento super partes della Regione. Da troppo tempo, il dibattito sulle questioni che riguardano gli scali aeroportuali di Pisa e Firenze trova più spazio sui quotidiani che nelle sedi istituzionali deputate. Bene che se parli pubblicamente – spiega Galletti – ma è invece grave che fatti rilevanti come la ‘guerra fredda’ tra la proprietà di Toscana Aeroporti e il Comune di Pisa, passino timidamente all’attenzione della Giunta regionale, quasi derubricati a bisticci tra vicini di cortile.”  

“Eugenio Giani, poi, che dell’espansione di Peretola ne aveva fatto una bandiera politica già trent’anni fa – ricorda la pentastellata – oggi che è Presidente di Regione considera la questione “una tempesta in un bicchiere d’acqua”. Probabilmente, per i prossimi due anni, la faccenda non sarà all’ordine del giorno della sua Giunta, renziani permettendo. Ma nei 5 anni di precedente legislatura abbiamo imparato una cosa: questioni ritenute dalla maggioranza irrilevanti il giorno prima, diventano un’immediata priorità il giorno dopo. Per questo non ci fidiamo.”

“Se è vero che la lotta alla pandemia rallenterà il dibattito attorno allo sviluppo del sistema aeroportuale toscano, è altrettanto vero che questi due anni sono un patrimonio prezioso di tempo da non disperdere, per coinvolgere sindaci, sindacati, associazioni di categoria, comitati, in un confronto aperto e franco con la proprietà. Tutti attorno a un tavolo permanente sotto il coordinamento attento della Regione, istituzione super partes che dovrà tutelare il miglior interesse di tutti” precisa la Capogruppo M5S.

E conclude: “Questa emergenza sanitaria dovrebbe aver mandato definitivamente in pensione il progetto per l’espansione di Peretola così come concepita da un progetto che, lo ricordo, ricevette prima 142 prescrizioni e infine la bocciatura del Consiglio di Stato. Lucidamente bisogna prendere atto che il mondo è cambiato e che il capriccio di Renzi deve lasciare spazio a investimenti che tutelino l’occupazione, la salute e nuove forme di mobilità.”