Foto di Notizie di Prato

Oggi è uscito un articolo stampa che raccontava lo scontro dentro Gilda tra l’opzione di investimento presentata dall’amministrazione pratese – un digestore anaerobico – e quella dell’inceneritore sostenuta da Consorzio Progetto Acqua e Confindustria Toscana Nord.

Il Comune di Prato non molli sul digestore anaerobico. Con noi al governo quella sarebbe l’unica strada, scelta da tempo nelle migliori esperienze di gestione dei rifiuti europee e mondiali.

I digestori anaerobici rappresentano un’impiantistica necessaria per chiudere una filiera virtuosa di gestione dei rifiuti dove solo una piccola componente è destinata allo smaltimento. Quando invece si investono 20 milioni per bruciare i rifiuti significa che l’interesse primario è averne, tanti, da continuare a bruciare. Una scelta ottocentesca, pericolosa per la salute e per l’ambiente.