Foto di repertorio, fonte Wikipedia.

“Chiederemo norme restrittive. I cittadini hanno ragione”

“Quella legata alla presenza di numerosi impianti a biogas attorno al centro abitato di Grosseto è una vicenda tutta da chiarire: il Movimento 5 stelle locale da anni porta avanti una battaglia d’informazione dedicata a questo tema che non può e non dev’essere più ignorato dagli organi preposti”. 

Così il presidente del gruppo consiliare del Movimento 5 stelle in Toscana, Giacomo Giannarelli, interviene riguardo i cattivi odori avvertiti dai cittadini del capoluogo maremmano nelle prime ore del mattino e la sera.

“La Provincia, al tempo guidata dal piddino Leonardo Marras, sarebbe dovuta intervenire quando negli anni passati il numero degli impianti stava crescendo a dismisura. Così come in questi ultimi anni, a danno fatto, il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna avrebbe dovuto trovare modo di farsi sentire e agire nell’interesse della collettività quale autorità sanitaria locale”.

Sia chiaro: il biogas, di per sé, non è un problema. Anzi.

“Questo genere d’impianti rappresenta un’opportunità per l’economia circolare e quindi per la creazione di nuovi posti di lavoro nel pieno rispetto ambientale e paesaggistico. Per trarre beneficio da quella che può essere un’assoluta e positiva risorsa occorre però una seria e corretta pianificazione che tenga conto delle peculiarità del territorio e dell’universo circostante. Questo, a Grosseto, è del tutto mancato. Nel capoluogo maremmano assistiamo da anni alla distorsione delle regole del buonsenso, con numerosi impianti di un soffio inferiori a un megawatt di potenza e dunque appena al di sotto del limite che dà il via a una serie di prescrizioni”.

E sul caso Grosseto Giannarelli annuncia una mozione ad hoc in Consiglio regionale:

“Chiederemo norme più restrittive e criteri localizzativi sostenibili per i centri abitati. Quel che è stato messo in piedi tutto attorno alla città di Grosseto non è tollerabile. Fanno bene i cittadini a far sentire la propria voce, la voce di un’intera comunità che non si riconosce in una politica che non fa altro che seminare chiacchiere senza tenere conto dei problemi delle persone. L’aver permesso il proliferare di numerosi impianti nell’arco di pochissimi chilometri dal cuore cittadino senza aver posto alcun problema di natura politica è sintomo, nel migliore dei casi, di pressappochismo, superficialità e mancato ascolto dei cittadini. Ricordo che il sindaco aveva promesso fitti incontri sul territorio: mi dicono che le cose stanno andando in modo ben diverso. Mentre l’allora presidente della Provincia Marras, per anni deus ex machina delle scelte del Pd in Maremma e oggi rappresentante di quel territorio in Regione, non mi pare abbia mai posto problemi riguardo il meccanismo che è andato creandosi proprio sotto i suoi occhi e con il suo avvallo tecnico e politico che ha favorito il proliferare di una preoccupante somma d’impianti a biogas. Questo la dice lunga sullo stato delle cose nel capoluogo maremmano”.