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Punto nascita a Piombino, Andrea Quartini chiama in ballo la Regione: “No allo scaricabarile”


“Non cederemo allo scaricabarile che ha evidentemente avviato la Regione sul caso del Punto nascita di Piombino”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Andrea Quartini torna a parlare del caso che ha investito il servizio attivo da anni all’ospedale Villamarina. Con un’apposita interrogazione Quartini chiede di visionare tutti i documenti inviati dalla Regione al ministero della Sanità e le repliche del caso. “Voglio capire – spiega – in quale modo la Regione abbia ottemperato a quanto richiesto dal ministero per il mantenimento in attività del Punto nascita, preso atto che pregresse norme indicano paletti ben definiti tra cui i 500 parti all’anno, standard operativi, tecnologici e di sicurezza sino ad arrivare alla formulazione di piani di adeguamento a specifici modelli”. Quartini chiede anche di capire in che modo, nel dettaglio e con l’aggiunta di quali nuovi punti, “Sia stata formulata la richiesta di un riesame del parere ministeriale che ha negato la deroga al presidio. Perché non è possibile riversare le colpe di uno stop delle prestazioni sul ministero reo di aver semplicemente fatto rispettare, in assenza di novità sostanziali, le prescrizioni previste dalle norme. Intendiamoci: il nostro parere è e rimane che nascere a Piombino sia un diritto di tutti i piombinesi. E continueremo sempre a ribadirlo. Ma per rendere questo diritto concreto e rispettarlo occorre(va) un’azione rapida e incisiva della Regione, non l’immobilismo con cui invece ci siamo trovati a dover fare i conti e che dimostra, fino a prova contraria, l’inconsistenza della giunta in termini di programmazione sanitaria”.

Quartini (M5S) su arresti in Emilia per reati contro minori: “Quanti casi Forteto in Italia?”

“Quando profitto, potere e barbarie si mescolano generano mostri”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Andrea Quartini commenta l’ondata di arresti emersa a Reggio Emilia per una serie di gravi reati avvenuti a danno di minori.

“A questo punto – prosegue Quartini mi domando quanti casi Forteto esistano in Italia. Il quadro di questa indagine di cui iniziamo ad avere i primi riscontri è raccapricciante, inqualificabile. Nessuno – ammonisce Quartini – deve rimanere indifferente. Quelli che sino a poco tempo fa erano ritenuti modelli virtuosi si sono rivelati, in molti casi, laboratori di vergogna. Occorre implementare la trasparenza e l’attenzione affinché casi come questi non si ripresentino mai più. Ora – conclude confidiamo nel buon lavoro che sta svolgendo la magistratura: in caso di conferma dei fatti ci attendiamo, in sede di processo, un giudizio esemplare”.


Lamporecchio, sopralluogo di Giannarelli (M5S)

Sopralluogo stamani del consigliere regionale del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli alla discarica abusiva di Lamporecchio.

“Per molto tempo nessuno è mai intervenuto a pulire l’area. Abbiamo segnalato il tutto con atti in Regione e con un esposto alle forze dell’ordine. Qui vicino vi sono anche dei corsi d’acqua e questo rende il tutto ancora più delicato. Continueremo dunque a monitorare la situazione che è stata più volte evidenziata anche dai nostri rappresentanti locali con uscite stampa e atti ad hoc”.

Sulle discariche abusive l’Italia è stata sanzionata più volte a livello europeo. “Abbiamo sborsato – ricorda Giannarelli – più di duecento milioni di euro a causa delle infrazioni. Insomma il problema è anche legato a una questione economica e deve essere affrontato, sia nelle piccole che nelle grandi situazioni, con grossa attenzione e serietà”.

Mercatone Uno, soddisfazione di Giannarelli

Il presidente del gruppo consiliare regionale del Movimento 5 stelle in Regione Toscana Giacomo Giannarelli esprime a nome di tutto il gruppo la massima soddisfazione per l’epilogo della vicenda legata alla crisi di Mercatone Uno.

“Il via libera alla cassa integrazione straordinaria per i mille e 824 lavoratori coinvolti in tutta Italia, compresi i 57 presenti in Toscana, è – spiega – una vittoria delle buone politiche del Movimento”. Per Giannarelli questa è l’ennesima dimostrazione “Della serietà e della piena attenzione che il M5S rivolge verso chi ha bisogno. A differenza di quanto fatto dal precedente governo che aveva affossato l’impresa, il ministero del Lavoro e delle politiche sociali è riuscito a dare – evidenzia – una risposta tempestiva e positiva”. Giannarelli si dice orgoglioso di quanto fatto. “Ottimo anche il lavoro della mia collega Irene Galletti che già nel 2015 aveva incontrato dei lavoratori del punto vendita di Navacchio, così come prezioso è stato l’apporto dell’altro consigliere regionale M5S Gabriele Bianchi nel seguire tutti i processi legati all’attività che Mercatone Uno aveva in lucchesia”. Intanto, già prima del decreto che ha sbloccato la Cigs erano stati nominati i nuovi commissari cui è stata riaffidata, così come ricorda una nota ministeriale, l’amministrazione straordinaria dell’azienda. “Insomma – conclude Giannarelli – ogni passo è stato fatto. Ora non resta che accelerare verso una sicurezza lavorativa per tutti i cittadini coinvolti da questa difficile vicenda”.

Attività venatorie, Galletti (M5S): “Legambiente e Wwf hanno ragione, da Remaschi anni di totale chiusura”

“Condividiamo in pieno i contenuti della lettera aperta sulla Conferenza regionale della caccia 2019 inviata all’assessore Marco Remaschi dal delegato toscano del Wwf Roberto Marini e dal presidente Legambiente Toscana Fausto Ferruzza. Così la consigliera regionale del Movimento 5 stelle Irene Galletti a margine dell’uscita apparsa sul Tirreno di stamani.

“Marini e Ferruzza – spiega – illustrano molto bene l’atteggiamento che l’assessorato ha tenuto in questi anni, una totale chiusura di fronte non solo alle istanze ambientaliste ma anche alle evidenze scientifiche di cui non si è voluto tenere conto riguardo gli abbattimenti massivi. Tutto ciò ha spinto le politiche di settore al fallimento cui assistiamo oggi, in primis con l’affondo della legge Obiettivo firmata Remaschi. Il risultato – prosegue Galletti – è una diffusa insoddisfazione tra chi si ritrova a dover fare i conti con i problemi di sempre, in alcuni casi addirittura inaspriti. Agricoltori, ambientalisti, animalisti e cacciatori: nessuno plaude con convinzione alla gestione regionale, e i problemi restano ancora irrisolti a danno di ambiente ed economia rurale”. 

Nel dettaglio, parlando di abbattimenti di ungulati, la consigliera del M5S sottolinea ancora una volta che “È chiaro: la riduzione del numero di questi animali non può prevedere soluzioni univoche o prove muscolari di qualunque tipo. A maggior ragione in assenza di un ampio e reale confronto tra ambientalisti, animalisti, agricoltori e cacciatori”.

Galletti denuncia, invece, come Remaschi abbia scelto di “Appoggiare incondizionatamente solo alcuni portatori d’interesse e il risultato è quello che tutti possono vedere, con una spaccatura evidente tra le varie anime che compongono la questione”. Il Movimento 5 stelle ha più volte richiesto anche un nuovo piano faunistico venatorio: “Dall’assessorato guidato da Remaschi abbiamo ricevuto – insiste – sempre e solo risposte evasive. Adesso, mentre sta per terminare l’esperienza di questa giunta regionale, siamo a chiedere di nuovo conto della situazione. E una cosa è certa: non ci accontenteremo – conclude Galletti – di risposte accompagnate da pochi dati interpretati in modo strumentale dalla Giunta”.

Cassiere sospeso perché doveva andare in bagno, la solidarietà del M5S

La Uiltucs denuncia abusi sulla dignità e salute di un cassiere della Gdo a Pistoia.

Irene Galletti (M5S): “Spero siano accertati al più presto i fatti per capire se vi sono altri casi come quello reso noto dal rappresentante sindacale”. Per Galletti ciò che è avvenuto è assurdo. “Stiamo parlando – spiega – di un’attesa di quaranta minuti prima di poter lasciare la postazione di lavoro e andare in bagno. Inoltre il lavoratore è stato pure sospeso per due giornate. Crediamo sia importante andare sino in fondo a questa vicenda. Sui diritti dei lavoratori – conclude – non si transige. Al dipendente che ha dovuto subire questo trattamento va tutta la nostra solidarietà”.

Furto dell’ambulanza a Prunetta, Quartini (M5S): “Sei mesi di servizio civile per i responsabili”

“Il furto a opera di un gruppo di ragazzi che all’alba di domenica scorsa ha scassinato un’ambulanza della Croce Verde di Prunetta mi lascia sbigottito: non si è tratta di qualcosa che può essere derubricato al termine “bravata”. Ci troviamo davanti a un degrado etico e culturale che pare peggiorare giorno dopo giorno e di cui, come società, dobbiamo farci carico”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Andrea Quartini.

Intanto propongo per il gruppo di ragazzi l’avvio di un percorso di servizio civile di sei mesi da svolgersi presso la Croce Verde. Per Quartini “Compito della politica è lavorare al potenziamento dell’educazione civica, troppo spesso relegata in un angolo. In questo anche la famiglia e l’istituzione scuola giocano un ruolo di primo piano. La questione – conclude – deve essere affrontata in modo ampio e profondo”.

Genio civile di Massa-Carrara, Giannarelli (M5S): “Garantire il pieno funzionamento”

Fonte: Tirreno (edizione Massa Carrara)

“Sia garantito il pieno funzionamento degli uffici del Genio civile nella provincia di Massa-Carrara”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli in un ordine del giorno approvato stamani dal Consiglio.

“Vogliamo – insiste – siano messe in campo tutte le azioni utili a provvedere a una rapida risoluzione della vicenda”. Tutto nasce da recenti fatti che hanno avuto come teatro la zona di Massa-Carrara, con presunte assenze ingiustificate sul luogo di lavoro. “Sono stati notificati 56 avvisi di conclusione dei procedimenti per altrettanti dipendenti pubblici, tra cui risultano anche dipendenti già raggiunti da misure cautelari personali il 6 settembre dello scorso anno. A seguito di questo – sottolinea Giannarelli – è stata colpita la funzionalità dell’ufficio del Genio civile di Massa-Carrara, tanto che molte pratiche, anche edilizie, risultano inevase. Circostanza – evidenzia – ancora più grave se consideriamo che l’area è considerata come zona sismica”. Giannarelli chiede dunque sia ristabilito nel più breve tempo possibile il normale funzionamento dell’ufficio.


Lavoratori Ids, sì del Consiglio regionale all’avvio del tavolo di crisi

Passa all’unanimità la proposta di Irene Galletti (M5S)

Subito l’apertura di un tavolo di crisi regionale, oltre gli incontri che già ci sono stati con esponenti della Giunta, per risolvere la questione Ids: è stato approvato all’unanimità dal Consiglio l’atto presentato dalla consigliera del Movimento 5 stelle, Irene Galletti.

“Crediamo sia importante dare immediatamente vita al percorso di dialogo con tutti i soggetti interessati al fine di indurre la dirigenza aziendale della Ingegneria dei sistemi spa a presentare, in tempi brevi, un piano industriale. Si tratta – insiste Galletti – del primo passo necessario per garantire una reale ristrutturazione dell’azienda mantenendo inalterati i livelli occupazionali”. 

Sono circa 400 i lavoratori della Ids: la metà di questi sono impiegati nella sede di Pisa. “Lunedì scorso – sottolinea Galletti – sono stata al presidio organizzato dai dipendenti. Ho parlato con loro e con la rappresentante sindacale. Si è trattato di un incontro utile a raccogliere ulteriori informazioni che ho poi girato, assieme a tutta la documentazione del caso, alla segreteria del Ministero dello Sviluppo economico”. Galletti conferma dunque il massimo sostegno al gruppo. Non lasceremo intentata nessuna strada: l’obiettivo è riuscire a mettere al riparo da conseguenze irreversibili i dipendenti e l’azienda tutta. Ci sono scadenze imminenti che rappresentano un bivio importante per le sorti dell’azienda ed è essenziale unità di intenti per salvare il futuro dell’azienda”.


Tartufi, M5S chiede subito una mappatura regionale

Realizzare una mappatura delle aree tartufigene della Toscana: questa la proposta della consigliera del Movimento 5 stelle Irene Galletti che annuncia un atto in Regione.

“A oggi – spiega – la rilevazione della presenza di questo straordinario frutto della terra non è uniforme su tutto il territorio. Esistono zone della Toscana mappate e altre no, una carenza che non favorisce l’ottimale promozione di questa filiera, né la tutela delle aree vocate: è paradossale l’avere un tesoro nei nostri boschi e non sapere quanto sia vasto”.

Sono circa 5mila, tra professionisti e occasionali, i raccoglitori di tartufi in possesso di regolare tesserino. La loro attività genera un giro d’affari notevole. “Nell’ultimo anno – sottolinea Galletti – solo grazie al rilascio delle autorizzazioni la Regione ha incassato circa 340mila euro. Meno di un terzo di questi proventi è stato però destinato all’attività di promozione e tutela del tartufo per tramite delle associazioni toscane: questo sorprende ancora di più se pensiamo alla proposta di legge approvata di recente proprio con le suddette finalità”.

Per Galletti è importante invece investire maggiormente in questo settore: “Per costruire un’adeguata mappatura occorrono circa 30mila euro. Un impegno economico irrisorio se confrontato con i grandi risultati che ne possono derivare”.

Lo studio destinato a individuare le aree tartufigene toscane “può essere redatto in collaborazione con gli istituti universitari grazie anche al supporto di esperti tecnici presenti sul territorio, realtà – afferma – che possono mettersi subito al lavoro”. Una volta predisposta, la mappa dovrebbe essere aggiornata con regolare cadenza periodica, “magari – conclude l’esponente del M5S – ogni tre anni”.