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Fine vita, Galletti (M5S):” Scelta del governo ipocrita e crudele, difenderemo la Legge toscana per la dignità di chi soffre”

“L’impugnazione della legge toscana sul fine vita da parte del Governo Meloni è un atto grave e inaccettabile, uno schiaffo a chi chiede soltanto rispetto e umanità nel momento più difficile della propria esistenza. Ancora una volta questo esecutivo si mostra prigioniero di una visione retriva, ipocrita e distante dai bisogni reali delle persone.” Così Irene Galletti, Presidente del Movimento 5 Stelle Toscana, interviene dopo la decisione del governo di ostacolare la norma approvata dal Consiglio regionale su iniziativa popolare.

“La legge toscana è un atto di responsabilità e civiltà. Non obbliga nessuno, ma offre regole chiare, tempi certi e tutele sanitarie a chi, nella sofferenza estrema, chiede di poter esercitare un diritto già riconosciuto dalla Corte Costituzionale. Impugnarla significa cancellare, con un tratto di penna, la speranza di migliaia di cittadini.”

Galletti evidenzia poi la contraddizione politica del governo***

“È paradossale che proprio chi invoca a gran voce l’autonomia differenziata per compiacere gli alleati, oggi si accanisca contro l’autonomia concreta e responsabile di una Regione che ha agito con coraggio e nel pieno rispetto della Costituzione. Una doppia morale che smaschera il vero volto di un governo incapace di dare risposte e pronto a colpire chi lo fa al suo posto,” conclude la Presidente M5S.

Pace o riarmo? Il Movimento 5 Stelle sfida il Consiglio Regionale della Toscana

La Toscana è chiamata a una scelta netta: investire nella pace o cedere alla corsa al riarmo. A porre il quesito con forza è il Movimento 5 Stelle, che porta in Aula una mozione contro il piano europeo “ReArm Europe” e un’interrogazione urgente sulla nuova base NATO da 27 milioni di euro prevista a Firenze, nella caserma Predieri di Rovezzano.

Una presa di posizione che arriva a meno di un mese dalla grande manifestazione per la pace che ha visto scendere in piazza a Roma oltre 100.000 persone – tra cui moltissimi toscani – al fianco del presidente M5S Giuseppe Conte. La richiesta è chiara: destinare risorse a scuole, ospedali e servizi sociali, non agli armamenti.

“La militarizzazione dell’Europa non può passare sopra le teste dei cittadini – dichiara Irene Galletti, presidente del Gruppo M5S in Consiglio Regionale –. A Firenze come a Pisa, dove è prevista un’altra base militare nell’area dell’ex Cisam, all’interno del Parco regionale di San Rossore, si calpesta la vocazione progressista e ambientalista della nostra terra per inseguire logiche belliche che nulla hanno a che fare con la sicurezza.”

Il Movimento punta il dito contro l’assenza di trasparenza e contro l’erosione delle competenze dei territori in nome di scelte strategiche calate dall’alto. E lancia un appello al Presidente Giani e a tutte le forze politiche presenti in Consiglio: “È il momento del coraggio – insiste Galletti –. Dobbiamo decidere se stare dalla parte della vita e dei diritti, o piegarci alla logica delle armi. La Toscana può e deve scegliere la pace.”

La mozione e l’interrogazione saranno discusse nella prossima seduta dell’Assemblea regionale. Il voto sarà un banco di prova per tutte le forze politiche e, forse, un momento di svolta per il futuro della Toscana.

NO alla Base NATO a FIRENZE. Basta con la militarizzazione della TOSCANA

“In Europa soffia il vento del riarmo e il governo Meloni–Crosetto spiega le vele, rilanciando un progetto pericoloso nel cuore di Firenze. Non possiamo restare in silenzio di fronte all’ennesima imposizione calata dall’alto: una base NATO da 27 milioni di euro in un’area residenziale, senza alcun coinvolgimento dei cittadini e in totale spregio delle reali priorità dei toscani.”

A dichiararlo è Irene Galletti, Presidente del Movimento 5 Stelle Toscana, che annuncia la presentazione di un’interrogazione urgente alla Giunta regionale per chiarire il ruolo della Regione e conoscere la posizione ufficiale del Presidente Eugenio Giani sull’opera prevista presso la caserma Predieri di Rovezzano, a Firenze.

Alle sue parole si uniscono quelle del deputato fiorentino Andrea Quartini:

“Dopo il progetto della base militare nell’area ex Cisam, all’interno del Parco di San Rossore–Migliarino–Massaciuccoli, già duramente contestato dalla comunità pisana, ora anche Firenze si trova a subire una scelta scellerata, imposta senza trasparenza né confronto pubblico. La Toscana rischia di trasformarsi in una piattaforma militare permanente, tradendo la propria vocazione civile e pacifica.”

Anche Lorenzo Masi, Capogruppo M5S in Consiglio Comunale a Firenze, ribadisce la propria contrarietà al progetto: “Diciamo no al riarmo del Paese in ogni sua forma e difendiamo il diritto dei residenti fiorentini della zona di Rovezzano a vivere tranquilli. Invitiamo l’Amministrazione comunale a mettere a disposizione di tutte le forze presenti in Consiglio i documenti in proprio possesso, e siamo pronti a presentare un’interrogazione per difendere e tutelare i residenti e i comitati di cittadini che hanno a più riprese denunciato le proprie preoccupazioni.”

Il Movimento 5 Stelle Toscana condanna congiuntamente e con forza l’assenza di un dibattito pubblico su un’opera ad altissimo impatto e denuncia la direzione politica presa dal governo:

“Si taglia sulla sanità, si abbandonano le scuole, si ignorano i salari da fame e le difficoltà di famiglie e imprese strozzate dal caro bollette – attaccano i Cinque Stelle – ma si trovano risorse e urgenza per alimentare un’economia di guerra. È una scelta inaccettabile che respingiamo con determinazione.”

“Chiediamo alla Regione Toscana di uscire dal silenzio e di schierarsi chiaramente dalla parte dei cittadini, della partecipazione democratica e della pace, opponendosi a questa logica di militarizzazione. La nostra richiesta sarà formalmente trasmessa anche alla Giunta comunale di Firenze e al Parlamento.”

“Difendere la Toscana significa difendere i suoi valori: dialogo, rispetto del territorio e scelta nonviolenta delle soluzioni ai conflitti. La guerra non può diventare la nuova normalità.” – concludono gli esponenti M5S.

Tragedia sul lavoro a Massa Carrara, il cordoglio del Movimento 5 Stelle Toscana per la scomparsa di Paolo Lambruschi

Il Movimento 5 Stelle Toscana esprime profondo cordoglio per la tragica scomparsa di Paolo Lambruschi, camionista esperto e lavoratore stimato, deceduto a seguito di un incidente sul lavoro nella cava di marmo di Miseglia.
Alla sua famiglia, ai colleghi e alla comunità di Massa Carrara va la nostra più sentita vicinanza.

Questo ennesimo dramma avviene in un contesto già gravemente segnato: nei primi due mesi del 2025, in Toscana, dodici lavoratori hanno perso la vita, otto dei quali sui luoghi di lavoro e quattro durante il tragitto casa-lavoro. Sono numeri che richiedono un impegno straordinario e urgente da parte di tutte le istituzioni.

La sicurezza sui luoghi di lavoro deve tornare al centro dell’agenda politica e amministrativa, attraverso un rafforzamento dei controlli, l’applicazione rigorosa delle normative vigenti e la promozione di una diffusa cultura della prevenzione. 

Riccardo Ricciardi – Vicepresidente del Movimento 5 Stelle
Andrea Quartini – Deputato del Movimento 5 Stelle
Irene Galletti – Presidente del Movimento 5 Stelle Toscana

 

Parco di San Rossore, Galletti (M5S): “Le DAM sono una vergogna. Così il Parco diventa un distretto militare”

Il Movimento 5 Stelle Toscana boccia senza appello il nuovo Piano Integrato del Parco di San Rossore, Migliarino e Massaciuccoli (PIP), accusandolo di minare la tutela del territorio e di spalancare le porte a una progressiva militarizzazione.

Nel mirino della presidente regionale Irene Galletti ci sono le cosiddette Aree a Destinazione Antropizzata Militare (DAM), introdotte nel nuovo Piano insieme alle aree contigue: territori che, pur non rientrando nel Parco vero e proprio, ne costituiscono una cintura di protezione strategica che non deve essere sottovalutata.

“Le DAM – denuncia Galletti – non sono solo un cavillo normativo, sono uno schiaffo alla missione del Parco. Servono a rendere accettabile ciò che non lo è: una nuova base militare nell’ex-CISAM, nel cuore della Selva Pisana, area tutelata a livello europeo. Ma c’è di più: ridefinendo le aree contigue e destinandole a usi militari, si apre la strada a una valanga di interventi futuri, potenzialmente anche speculativi”.

Il Movimento 5 Stelle punta il dito anche contro la governance del nuovo Piano: secondo Galletti, Regione e Parco abbandonano il loro ruolo di guida, lasciando mano libera ai singoli comuni.
“Invece di coordinare e proteggere, si delega tutto ai territori, scaricando responsabilità su amministrazioni locali spesso lasciate sole, senza una strategia condivisa”.

Ma è sul caso dell’ex-CISAM che la critica si fa più dura.
“Barattare la bonifica dell’area con una cittadella militare da 90 ettari è inaccettabile. Quella zona va restituita alla natura, senza condizioni. Non è merce di scambio. È tempo di dire basta a una visione bellicista: San Rossore deve andare verso la demilitarizzazione, non il contrario”.
Galletti chiude con un appello netto, rivolto tanto alla politica quanto alla società civile:

“San Rossore deve tornare a essere un modello di sostenibilità e partecipazione. Invitiamo tutte le forze politiche responsabili a uscire allo scoperto e a dire chiaramente da che parte stanno. E a chi sostiene questo scempio diciamo: spiegate pubblicamente perché volete trasformare un Parco naturale in una base militare o in un cantiere a cielo aperto. I cittadini hanno diritto alla verità”.

Così Irene Galletti, Presidente del Movimento 5 Stelle Toscana.

KEU, Galletti e Maccari (M5S): “Da Empoli alla Regione, ora serve un monitoraggio costante delle falde. La Toscana non può permettersi nuove zone grigie”

“Con lo scandalo KEU si è spezzato il patto di fiducia tra i cittadini e la politica. Riconquistarlo richiede responsabilità, trasparenza e la volontà di fare tutto il necessario per garantire la salute pubblica e la tutela ambientale, senza ambiguità e senza attese”. È quanto dichiarano in una nota congiunta Irene Galletti, Presidente del M5S in Regione Toscana, e Jacopo Maccari, consigliere comunale M5S a Empoli.

A partire dall’interrogazione presentata da Maccari nel Consiglio comunale empolese – che ha denunciato l’assenza di monitoraggi delle acque di falda nella frazione interessata dalla Strada Regionale 429 a partire dalla fine del 2023 – il Movimento 5 Stelle rilancia la questione a livello regionale, chiedendo alla Giunta se intenda proseguire con un monitoraggio sistematico, costante e trasparente dei siti contaminati, in particolare delle falde acquifere.

“I mancati monitoraggi in ambito KEU nella frazione empolese della Strada Regionale 429, da fine 2023, rappresentano un problema significativo e ingiustificato a livello scientifico. La possibilità di contaminazione delle acque di falda sottostanti non si può ritenere nulla – dichiara Jacopo Maccari – è quindi necessaria un’attività di controllo costante per la tutela della salute e la salvaguardia dell’ambiente.”

Galletti, da parte sua,  sottolinea come solo dopo l’esplosione dello scandalo siano emersi nuovi studi – tra cui quelli condotti dall’Università di Pisa – che hanno accertato la pericolosità del KEU, smentendo valutazioni precedenti ritenute erroneamente rassicuranti.

“Abbiamo appreso che il cromo trivalente contenuto nel KEU, a contatto con acqua e umidità, può trasformarsi in cromo esavalente, una delle sostanze più cancerogene in assoluto. Se ci fossimo fermati alle prime e parziali conoscenze, oggi non avremmo queste prove scientifiche. Ecco perché – afferma Irene Galletti – non possiamo permetterci ulteriori sottovalutazioni, né sospensioni dei controlli ambientali.”

Il Movimento 5 Stelle ricorda di aver sempre chiesto che le bonifiche partissero senza attendere la conclusione dell’iter giudiziario, che venissero condotti studi epidemiologici nelle aree esposte e che il monitoraggio ambientale fosse costante, scientificamente fondato e trasparente.

“L’unica strada percorribile è quella della massima prudenza e responsabilità”, dichiarano Galletti e Maccari. “Chiediamo oggi alla Giunta Toscana se intenda seguirla fino in fondo, oppure se preferisca lasciare che la frattura con i cittadini diventi incolmabile. La fiducia si ricostruisce con i fatti, e i cittadini hanno il diritto di essere costantemente informati, in particolare su situazioni critiche che riguardano la loro salute”, concludono.

Il gruppo regionale M5S ha già formalizzato un’interrogazione per chiedere chiarimenti e impegni precisi alla Giunta in merito alla continuità e alla qualità del monitoraggio delle falde nelle aree interessate dal KEU.

 

Cordoglio del Movimento 5 Stelle Toscana per la scomparsa di Leo “Leone” Gori, padre di Giacomo

 Il Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale della Toscana e gli attivisti del gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle di Grosseto esprimono il loro più profondo cordoglio per la scomparsa di Leo “Leone” Gori, imprenditore visionario, uomo di grandi valori e padre d’altri tempi.

In questo momento di dolore, ci stringiamo con affetto e profonda vicinanza al consigliere comunale Giacomo Gori, rappresentante delle istituzioni e instancabile attivista nella vita pubblica cittadina, e a sua madre, compagna di una vita di Leo, condividendo il peso della perdita di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella sua famiglia e nella comunità.

A Giacomo, alla sua famiglia, agli amici e a tutti gli affetti più cari che soffrono oggi per questa perdita,  va il nostro abbraccio sincero e il nostro pensiero più affettuoso.

La comunità del Movimento 5 Stelle Toscana
Attivisti M5S – Gruppo territoriale di Grosseto

Infrastrutture, Galletti (M5S): “Meloni e Salvini bruciano 14 miliardi per un Ponte inesistente, mentre la Toscana viaggia su treni a gasolio”

“Nel 2025, in Toscana si viaggia ancora su littorine a gasolio degli anni ’70. La linea Empoli-Siena attende da decenni il raddoppio e l’elettrificazione. Sulla dorsale ferroviaria tirrenica, per andare da Livorno a Roma servono quattro ore e 37 fermate, senza una vera alternativa per collegare la Costa toscana a Firenze e al resto d’Italia tramite l’alta velocità. Eppure, per Salvini e Meloni, la priorità è il Ponte sullo Stretto: un’opera fantasma che ha già bruciato 14 miliardi di euro, sottraendoli alle vere emergenze infrastrutturali del Paese. Un progetto che, finora, ha prodotto solo un aumento dei costi legati agli stipendi di chi, da quando è in carica questo governo, è stato assunto nella società che lo gestisce”.

Lo denuncia Irene Galletti, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale della Toscana.

“La situazione è drammatica anche nel nodo fiorentino: alla stazione di Santa Maria Novella i treni si accavallano su linee sature, intasate da convogli ad alta velocità e continui guasti. Intanto, da dieci anni si discute – senza esiti – sulla localizzazione della stazione AV Medioetruria, che dovrebbe servire l’area tra Toscana e Umbria. Una soluzione logica sarebbe l’adeguamento delle stazioni di Arezzo o Chiusi-Chianciano Terme, ma Salvini ha proposto Creti un luogo sperduto, privo di infrastrutture, da raggiungere solo su gomma. Un’idea figlia della propaganda del momento, non della pianificazione”, incalza Galletti.

“E non finisce qui – prosegue –: la Tirrenica, asse viario strategico tra la Costa toscana e Roma, è ancora in attesa dei fondi per la messa in sicurezza. E la barriera autostradale di Vada, che doveva essere eliminata, è ancora lì: da anni i cittadini pagano un pedaggio per un’autostrada mai realizzata, promessa da trent’anni e sempre rimandata. È il simbolo di una politica fatta di annunci, disattenzioni e disastri, che abbandona i territori e le loro reali necessità, ” conclude la cinquestelle.

Referendum sul lavoro, Galletti (M5S): “L’8 e 9 giugno tutti alle urne per far sentire la propria voce”

Il Movimento 5 Stelle sostiene il diritto delle cittadine e dei cittadini a decidere sui temi centrali della propria vita, a partire dal lavoro. Per questo invita tutte e tutti a partecipare al voto per i referendum dell’8 e 9 giugno, un appuntamento decisivo per affermare tutele, dignità e sicurezza nei luoghi di lavoro, e per riconoscere i diritti di chi vive, lavora e vuole integrarsi nel nostro Paese.

Temi al centro anche dell’incontro che si è svolto questa mattina a Firenze, presso Palazzo Strozzi, nel dibattito pubblico “Le regole per il mercato del lavoro”, promosso dalla Scuola Normale Superiore. Tra i relatori, Pasquale Tridico, europarlamentare, già Presidente dell’INPS, che ha offerto una visione di sistema del lavoro più equo, inclusivo e orientato alla qualità dell’occupazione, ponendo l’accento su diritti, stabilità e partecipazione.

Presente all’appuntamento anche Irene Galletti, Presidente del Gruppo M5S in Consiglio regionale della Toscana, che ha rilanciato l’impegno del Movimento accanto a chi lavora e l’invito a partecipare al prossimo referendum: “Sul lavoro si possono avere idee diverse, ma una cosa è certa: partecipare è fondamentale. Far sentire la propria voce è il gesto più semplice e potente che possiamo fare in democrazia. L’8 e 9 giugno andiamo a votare, facciamo valere i nostri principi.”

Canoni Livellari, Galletti (M5S): “Approvata la nostra proposta per liberare i cittadini da questo balzello medievale. Il centrodestra smetta di vendere illusioni”

“I cittadini non chiedono promesse irrealizzabili, ma risposte vere. Con la nostra proposta di legge, finalmente approvata in Seconda Commissione, avviamo un percorso concreto per liberarli dall’assurdità dei canoni livellari.”

Lo dichiara Irene Galletti, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, promotrice dell’iniziativa che punta a risolvere in modo definitivo una questione rimasta irrisolta per decenni. “Abbiamo scelto la strada più difficile, ma anche l’unica efficace: un intervento legislativo nazionale, che dovrà essere affiancato da un’iniziativa regionale per ridurre drasticamente i costi dell’affrancazione.”

Il Movimento 5 Stelle ha costruito la proposta con rigore, cercando il massimo rispetto delle normative esistenti per offrire uno strumento non impugnabile e quindi certo: “Ipotizzare scorciatoie o soluzioni alternative a buon mercato non sarebbe onesto: con tutto il rispetto per l’approfondimento chiesto e ottenuto dalla Lega in commissione sulla loro proposta emendativa, che abbiamo concesso, parlare nella mozione di annullamento dei canoni sarebbe un gesto di propaganda che illuderebbe le persone per poi farle ritrovare con un problema ancora più grande.”

“Serve responsabilità, non slogan. Se il centrodestra vuole davvero aiutare le persone, voti la nostra proposta e si impegni per una calendarizzazione seria in Parlamento, visto che governa, seppur con risultati discutibili. Altrimenti, avrà solo contribuito a scaricare il problema sulle prossime generazioni.”