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Carrai al Meyer: il M5S interroga Giani. Galletti (M5S): “Ruolo di console di Israele compatibile con i valori di pace e tutela dell’infanzia? La Giunta chiarisca”

Il Movimento 5 Stelle ha protocollato un question time urgente per chiedere al Presidente della Regione Eugenio Giani di chiarire pubblicamente la propria posizione sul caso di Marco Carrai, presidente della Fondazione Meyer nonché Console onorario di Israele a Firenze.

Marco Carrai, figura centrale nel sistema di potere toscano, ricopre oggi ruoli strategici come la presidenza di Jsw Steel Italy, di Toscana Aeroporti e della Fondazione Meyer. La sua vicinanza politica a Matteo Renzi e a Italia Viva è ben nota, ma è il suo ruolo di rappresentanza dello Stato di Israele – il cui governo è oggi coinvolto in un conflitto che ha provocato oltre 18.000 vittime tra i minori palestinesi – a suscitare una profonda riflessione etica e politica, specie alla luce del suo incarico ai vertici di un’eccellenza pediatrica come il Meyer.

“Non possiamo accettare ambiguità. Dopo il passo indietro del console onorario della Federazione Russa, ci aspettiamo lo stesso da Carrai – dichiara Irene Galletti, Presidente del Gruppo M5S in Consiglio regionale –. Il ruolo che ricopre è incompatibile con il messaggio di pace e tutela dell’infanzia che la Fondazione Meyer dovrebbe incarnare”.

La richiesta del M5S arriva a pochi giorni dalla presentazione di una mozione, seguita anche da una simile presentata dalla maggioranza, e che chiede l’interruzione dei rapporti istituzionali tra la Regione Toscana e il Governo israeliano, in segno di dissenso verso l’aggressione di carattere genocida in corso a Gaza.

Referendum Sanità Toscana, il M5S “Grazie ai comitati e a tutta la rete civica: con questa iniziativa i cittadini tornano protagonisti della sanità pubblica”

Con la consegna dei nuovi moduli, prende ufficialmente il via l’ultima fase della raccolta firme per il referendum consultivo sulla sanità toscana. Il Movimento 5 Stelle Toscana esprime pieno sostegno all’iniziativa e ringrazia i comitati promotori e tutta la rete civica che ha lavorato con serietà e passione per costruire questo importante strumento di partecipazione democratica.

“Questo referendum nasce da un’esigenza concreta: restituire ai territori un sistema sanitario più vicino, più giusto e realmente accessibile – dichiarano Irene Galletti, presidente del Gruppo regionale M5S, e Andrea Quartini, deputato e medico. – Dopo dieci anni di disagi e criticità, è giusto dare voce ai cittadini e correggere le scelte che hanno allontanato la sanità dalle persone.”

Il Movimento 5 Stelle Toscana sottolinea inoltre la grave responsabilità del governo nazionale, che continua a sottrarre risorse alla sanità pubblica, preferendo altre priorità.

“A fronte di liste d’attesa infinite, pronto soccorso al collasso, carenze gravi di medici, infermieri e posti letto, e crescenti diseguaglianze territoriali, il governo Meloni continua a disinvestire nella sanità pubblica. Mentre la sanità e i servizi sociali soffrono, la spesa militare vive una stagione di espansione e la sanità privata accresce i propri profitti.”

Il Movimento 5 Stelle sarà presente nei territori, a fianco della raccolta firme, per difendere un modello di sanità pubblica, universale e radicato nei bisogni reali delle persone.

 

Referendum Sanità Toscana: parte ufficialmente la raccolta firme. Il 4 giugno a Firenze la distribuzione dei moduli

Parte ufficialmente l’ultima fase della raccolta firme per il Referendum consultivo sulla sanità toscana, promosso dal Comitato Referendario Sanità Toscana 2025. L’appuntamento è per mercoledì 4 giugno, dalle ore 15.00 alle 18.00, presso la Sala EXPO del Palazzo del Consiglio Regionale, in Via de’ Pucci 16 (angolo Via Cavour, Firenze), dove saranno distribuiti i nuovi moduli ufficiali.

“Completiamo la più importante partecipazione popolare dell’ultimo decennio”, dichiarano i promotori. “Abbiamo pensato a un referendum, abbiamo scritto il quesito, raccolto le firme, superato il vaglio del Collegio di Garanzia e ottenuto la pubblicazione sul BURT. Ora siamo finalmente pronti a distribuire i nuovi moduli per concludere la raccolta”.

Il referendum, sostenuto da una vasta rete di comitati civici e forze politiche, intende rafforzare la sanità pubblica e territoriale in Toscana, riportando al centro il principio costituzionale della tutela della salute come bene primario e universale.

Tra i primi sostenitori, il Movimento 5 Stelle Toscana, con la capogruppo regionale Irene Galletti e il deputato e medico Andrea Quartini, che affermano:

“Nel 2015 ci siamo espressi in modo critico verso la riforma che ha portato all’accentramento delle ASL. A dieci anni di distanza, riteniamo che le difficoltà evidenziate – liste d’attesa sempre più lunghe, servizi territoriali indeboliti, rilievi della Corte dei Conti – confermino la necessità di una riflessione condivisa sul modello organizzativo della nostra sanità. Questo referendum rappresenta uno strumento democratico per restituire voce ai cittadini e avviare un percorso di riavvicinamento tra il sistema sanitario e i territori.”

A tutto questo si aggiunge una responsabilità ancora più ampia, che riguarda le scelte operate a livello nazionale: negli ultimi anni, il governo Meloni ha progressivamente ridotto le risorse destinate alla sanità pubblica, preferendo investire in altri settori, come quello militare. La recente proposta di scorporare le spese per la difesa dal Patto di Stabilità europeo è solo l’ultima conferma di questa impostazione.

Noi crediamo, invece, che sia la salute a dover essere messa al riparo dai vincoli di bilancio. Il referendum è anche questo: un segnale forte, per ribadire che la sanità pubblica non è un costo da contenere, ma un diritto da garantire, in modo equo e vicino ai bisogni delle persone.”

Il Comitato invita tutta la cittadinanza, le associazioni, i sindaci e i rappresentanti delle istituzioni locali a partecipare attivamente: firmare è un gesto concreto per difendere il diritto alla salute e contribuire a una sanità più giusta, accessibile e radicata nei territori.

Consiglio Regionale, Galletti (M5S): “Basta simboli, per favorire la pace servono atti concreti. Mozione per interrompere i rapporti con Israele”

In un clima internazionale sempre più drammatico e a pochi giorni dalla mobilitazione per la Palestina a Firenze, Irene Galletti, capogruppo M5S in Consiglio regionale, chiede alla Toscana un segnale politico forte e concreto oltre le dichiarazioni simboliche.

“L’iniziativa della Regione Toscana, presentata dal Presidente Giani, di chiedere un impegno al Governo per la cessazione delle ostilità e il riconoscimento dello Stato Palestinese è condivisibile nelle intenzioni, ma ricordiamo che è già contenuta nella mozione approvata nella scorsa seduta di aula, con la firma e il voto favorevole del M5S. Ora serve però mettere in campo atti concreti, propri del livello istituzionale che ci compete, come recentemente hanno fatto Puglia ed Emilia-Romagna”, sostiene la consigliera Irene Galletti.
“Per questo motivo” – puntualizza – “come Movimento 5 Stelle abbiamo deciso di presentare una mozione che, oltre alla condanna genocida del governo israeliano, impegni la Giunta e il Presidente della Regione Toscana a interrompere tutti gli scambi commerciali e i progetti di cooperazione con lo Stato di Israele.”

Secondo Galletti, il popolo toscano ha sempre dimostrato una profonda sensibilità verso i diritti umani e il rispetto del diritto internazionale, al pari di quanto già fatto in Emilia-Romagna e in Puglia. Tuttavia, la sola espressione di principio non è più sufficiente.

Occorre un gesto forte, che vada oltre il messaggio politico. Interrompere le relazioni istituzionali, commerciali e progettuali con il governo israeliano è un atto politico necessario per testimoniare da che parte sta la Toscana: dalla parte del diritto, della pace e dell’umanità.”

La mozione del Movimento 5 Stelle sarà discussa nella prossima seduta del Consiglio regionale.

 

Mozione contro Decreto Sicurezza, Galletti (M5S): “Il Governo Meloni è autoritario e reazionario. Lo contrasteremo in ogni sede”

“Il Movimento 5 Stelle ha votato a favore della mozione che attacca frontalmente il cosiddetto decreto sicurezza del Governo Meloni – dichiara Irene Galletti, Presidente del Gruppo M5S in Consiglio regionale della Toscana – Un provvedimento che crea più problemi di quelli che pretende di risolvere e che svela, senza più maschere, la natura autoritaria e reazionaria di questo esecutivo.”

“Con la scusa della sicurezza pubblica, si restringono gli spazi di democrazia, si criminalizzano le manifestazioni di dissenso e si attacca il diritto dei cittadini a esprimere liberamente il proprio pensiero. È un salto indietro sul piano dei diritti e della partecipazione, degno delle peggiori pagine della storia repubblicana.”

“Gravissimo anche il passaggio che colpisce la filiera della canapa – aggiunge Galletti – un settore agroindustriale innovativo, sostenibile, già sostenuto dal Movimento 5 Stelle e dalla Regione Toscana nella scorsa legislatura. Colpirlo significa ostacolare uno sviluppo economico e responsabile, per pura ideologia.”

“Noi del Movimento 5 Stelle – conclude – ci opporremo con forza a questa deriva autoritaria. Difendere la Costituzione, i diritti civili e il futuro del Paese è una battaglia che porteremo avanti con determinazione, dentro e fuori le istituzioni.”

Canoni livellari: approvata oggi in Consiglio Regionale la legge M5S per l’affrancazione. Ora la parola al Parlamento

Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato oggi la proposta di legge del Movimento 5 Stelle che apre la strada all’affrancazione dai canoni livellari, con l’obiettivo di liberare centinaia di famiglie toscane da un peso economico e burocratico, fino a poco tempo fa nascosto.

Un risultato importante, frutto del lavoro costante e determinato del gruppo consiliare M5S, che ha dato voce a un’esigenza reale e diffusa. La legge riconosce l’urgenza di superare un istituto giuridico antiquato e impegna formalmente la Regione Toscana a promuovere presso il Parlamento una riforma nazionale. L’obiettivo è chiaro: abolire definitivamente il sistema livellario e consentire l’affrancazione dei canoni al costo più basso possibile, nel pieno rispetto della legge.

“È un atto di giustizia sociale – dichiara Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle – che risponde al bisogno concreto di tanti cittadini, a cui è stato chiesto di pagare canoni su terreni che ritenevano liberi da vincoli, ignari dell’esistenza di un balzello feudale. Con questa legge la Toscana fa da apripista: ora tocca al Parlamento raccogliere il testimone e restituire equità a migliaia di famiglie.”

La proposta sarà ora trasmessa al Senato per proseguire il suo iter a livello nazionale. È doveroso ricordare che il provvedimento è stato approvato con i soli voti contrari della Lega, che ora dovrà assumersi la responsabilità politica di spiegare ai cittadini – in particolare a quelli di Cascina – perché ha scelto di ostacolare una soluzione concreta, dopo aver alimentato aspettative che rischiano di restare soltanto promesse.

Il Movimento 5 Stelle continuerà a vigilare con attenzione sul percorso parlamentare, facendosi portavoce di chi da anni attende una risposta chiara, definitiva e senza ambiguità. Con l’approvazione della legge regionale, si apre una nuova fase: la palla passa ora al Parlamento.

Strage di Viareggio, Galletti (M5S): “Una decisione che conferma responsabilità. Vicinanza ai familiari che non si sono mai arresi”

“La decisione odierna della Corte d’appello di Firenze conferma, l’esistenza di precise responsabilità nella strage ferroviaria di Viareggio. È un passaggio importante nel lungo e faticoso cammino intrapreso dai familiari delle vittime, a cui va tutta la mia solidarietà e il mio sostegno.”

Lo dichiara Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale della Toscana.

“In questi sedici anni non hanno mai smesso di chiedere giustizia e verità, con una forza e una dignità che rappresentano un esempio per tutti. Il loro impegno civile è la dimostrazione che la memoria non si spegne e che la sicurezza dei cittadini deve essere sempre al centro dell’azione pubblica.”

Gaza, stop al massacro: sì al riconoscimento della Palestina. Galletti (M5S): “Sono 15mila i bambini uccisi. Serve il coraggio della verità e della diplomazia: due popoli, due Stati”

“Condannare le gravi violazioni del diritto internazionale è un atto dovuto per chi crede nella legalità, nei diritti umani e nella dignità della persona. Oggi il Consiglio regionale ha compiuto un passo importante: quello di riaffermare che la pace in Medio Oriente non può che fondarsi sul rispetto reciproco e sul riconoscimento dello Stato di Palestina accanto allo Stato di Israele.”

Lo dichiara Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, commentando il voto favorevole alla mozione che condanna le azioni del governo israeliano guidato da Benjamin Netanyahu e chiede il rilancio di un vero processo di pace.

“Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a bombardamenti indiscriminati sulla popolazione inerme, punizioni collettive e violazioni sistematiche dei diritti umani. Sono oltre 15mila i bambini uccisi a Gaza, una tragedia che grida giustizia e verità. È il momento della diplomazia, del coraggio politico e del rispetto del diritto internazionale,” ha concluso Galletti.

Mozione sul Piano ReArm: maggioranza toscana si astiene, destra vota contro. Galletti (M5S): “Serve il coraggio di credere nella pace, non nell’illusione della sicurezza armata”

“In un’epoca in cui aumentano gli investimenti in armamenti, servirebbe invece alzare l’asticella del coraggio politico: quello di chi crede ancora nella pace, nel dialogo e nella cooperazione europea come strumenti autentici di risoluzione dei conflitti. Non nella corsa al riarmo che – come ci insegna il paradosso della sicurezza – rischia di produrre l’effetto contrario.”

Così Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, commenta l’esito del voto sulla mozione contro il piano ReArm Europe/Readiness 2030, presentata e sostenuta con convinzione dal M5S insieme a pochi altri singoli esponenti politici che non hanno avuto timore di prendere una posizione chiara.

“Non possiamo arrenderci all’idea che l’unica risposta alle sfide globali sia l’investimento in armamenti. L’Europa ha bisogno di tornare a investire in sanità, lavoro, istruzione, transizione ecologica e beni comuni. È questa la vera sicurezza: costruire società giuste, coese e prospere,” ha concluso la cinquestelle.

“IL LAVORO IN TOSCANA”: parte il confronto tra progressisti per un’agenda sociale condivisa

Si è tenuto oggi, presso l’Auditorium del Consiglio Regionale della Toscana, l’incontro pubblico “Il Lavoro in Toscana”, promosso dal Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione. Un’occasione di confronto tra esponenti del campo progressista — Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra — insieme a rappresentanti sindacali come la CGIL e il Coordinamento 2050, con l’obiettivo di rilanciare il tema del lavoro come cardine di una proposta politica alternativa.

Ha aperto i lavori Irene Galletti, presidente del Gruppo M5S in Consiglio Regionale, introducendo un dibattito intenso e partecipato, che ha visto alternarsi al tavolo: Alessandra Nardini, assessora regionale al lavoro; Rossano Rossi, segretario generale CGIL Toscana; Nunzia Catalfo, già ministra del lavoro e delle politiche sociali; Dario Danti, assessore al lavoro del Comune di Firenze; Stefano Fassina, economista ed ex deputato; Andrea Quartini, deputato M5S; e Stefania Lio, vicesegretaria PD Toscana.

Tra i temi affrontati: salario minimo, lotta alle diseguaglianze (di genere e territoriali), lavoro povero, reddito di cittadinanza regionale, sicurezza nei luoghi di lavoro, lotta alla precarietà e formazione attiva. È stata inoltre sottolineata l’importanza di aumentare il reddito da lavoro dipendente per rafforzare la domanda interna e contrastare l’inflazione.

“Ringrazio di cuore tutti i partecipanti per il livello del confronto e la qualità degli interventi – ha dichiarato Irene Galletti –. In particolare desidero esprimere un sentito grazie a Nunzia Catalfo, Stefano Fassina e Rossano Rossi, che si sono messi generosamente a disposizione per arricchire un dibattito già intenso e profondamente politico. È emersa una forte sintonia e la volontà comune di lavorare a un allineamento di sensibilità: differenze ce ne sono, ma condividiamo la necessità di costruire una proposta politica fondata sulla credibilità, sulla concretezza e su una visione condivisa di futuro. Il lavoro può e deve essere il punto di partenza di questo percorso. Questo è un buon inizio,” ha concluso la presidente M5S.