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Galletti (M5S): “Addio a Pepe Mujica, il presidente che ha fatto della libertà e dell’onestà la sua missione”

“Ci lascia a 89 anni José “Pepe” Mujica, figura simbolo di integrità, coerenza e impegno civile. Un uomo che ha dedicato la sua vita alla difesa della libertà, della giustizia sociale e della dignità umana.”

Da presidente dell’Uruguay, Pepe Mujica ha dimostrato al mondo che esiste un altro modo di fare politica: onesto, semplice, essenziale. Ha rinunciato ai privilegi, ha donato gran parte del suo stipendio, ha vissuto in una casa di campagna con sua moglie e il suo cane, guidando un vecchio Maggiolino. Non per farsi notare, ma per rimanere fedele a ciò in cui credeva.

Durante il suo mandato, ha promosso riforme coraggiose, sempre dalla parte dei più deboli, lottando per i diritti civili, la solidarietà e la libertà individuale.

Pepe Mujica è stato un faro per molti di noi nel Movimento 5 Stelle. Il suo esempio ci ha insegnato che la politica può essere servizio, coerenza e visione. Ci ha mostrato che è possibile governare senza perdere l’anima, ricordandoci che la libertà non si misura nel consumo sfrenato, ma nel vivere con dignità, senza paura e nel rispetto reciproco.

Grazie Pepe, per aver mostrato al mondo che un’altra strada è possibile.

Così Irene Galletti, Presidente del M5S Toscana, in un post pubblicato su Facebook.

Alluvioni, Galletti (M5S): “Serve più prevenzione e strumenti efficaci contro gli eventi estremi. La Regione lavori per uscire dalla logica dell’emergenza”

“Le relazioni presentate oggi in Consiglio regionale offrono spunti importanti per comprendere meglio quanto accaduto e delineare un quadro di interventi futuri. Di fronte a eventi climatici sempre più estremi, è indispensabile rafforzare le politiche di prevenzione e dotare il territorio di strumenti adeguati.”

Lo afferma Irene Galletti, Presidente del Movimento 5 Stelle Toscana, intervenendo in aula sulla gestione delle recenti emergenze ambientali. “È evidente la necessità di un approccio più strutturato e lungimirante – sottolinea Galletti –. La prevenzione non può limitarsi a contenere il danno: deve diventare la base di una nuova cultura del territorio, che guardi anche alla riduzione delle superfici impermeabili, alla cura dei fossi e alla valorizzazione delle soluzioni naturali.

Per la Presidente M5S è fondamentale superare la gestione frammentaria e reattiva delle emergenze: “La Regione deve uscire da una logica di rincorsa ai disastri, passando a un modello capace di anticipare e mitigare i rischi prima che si trasformino in danni. Solo così potremo costruire una risposta davvero efficace e duratura.”

Tra le priorità individuate, Galletti richiama l’attenzione sul potenziamento degli strumenti previsionali già disponibili, come quelli sviluppati dal Consorzio LAMMA: “Tecnologie e modelli ci sono. Occorre investirci con convinzione e metterli al centro della programmazione regionale, così da orientare in anticipo le azioni sui territori.”

Un’ultima riflessione è dedicata al tema dei ristori: “Per garantire risposte rapide ed efficaci a cittadini e imprese colpiti, è auspicabile la creazione di un fondo dedicato, con meccanismi snelli e trasparenti, in grado di intervenire senza ritardi. La tempestività  – conclude Galletti – è parte integrante della buona amministrazione.”

Pronto soccorso ospedale Santa Maria a La Gruccia, M5S Valdarno: continuano le criticità strutturali. Privacy dei pazienti a rischio.”

pronto soccorso

Il Movimento 5 Stelle esprime preoccupazione per la sanità nel Valdarno, in particolare per le criticità riscontrate all’ospedale Santa Maria a La Gruccia.

Negli ultimi anni, si è assistito a una progressiva riduzione dei servizi ospedalieri, con la soppressione di posti letto come quelli destinati a neurologia. A ciò si aggiunge una significativa carenza di personale: medici, infermieri e OSS (operatori socio-sanitari).

Particolare attenzione merita il pronto soccorso (DEA), che, nonostante l’inaugurazione di una nuova ala e l’avvio di ulteriori lavori di ampliamento, continua a presentare criticità strutturali. La postazione di triage, situata in un’area priva di privacy, espone i pazienti a esporre le proprie condizioni di salute in pubblico, contravvenendo ai principi fondamentali della riservatezza.
Il personale sanitario, sebbene operi con dedizione e professionalità, è costretto a lavorare oltre le proprie possibilità a causa della carenza di organico. Attualmente, sono presenti solo due medici per turno, supportati da specializzandi per due o tre giorni alla settimana, il che non è sufficiente a gestire l’elevato numero di accessi.


La situazione è ulteriormente aggravata dalla prospettiva di un riordino della sanità, previsto da oltre quattro anni, che, a causa della riduzione delle risorse da parte del governo, rischia di compromettere ulteriormente la qualità dei servizi offerti.


Il DDL Bilancio 2025 prevede ulteriori tagli dell’investimento sul PIL, scendendo dal 6,12% al 6,04%. Il valore più basso degli ultimi anni!

Il Movimento 5 Stelle chiede un intervento immediato da parte dell’ASL Toscana Sud Est e dei sindaci della vallata per affrontare queste problematiche strutturali e garantire ai cittadini del Valdarno un’assistenza sanitaria dignitosa e di qualità.

Così Tommaso Pierazzi, coordinatore M5S Arezzo e il Gruppo Territoriale VALDARNO.

PISTOIA 16/05 : focus sull’attività vivaistica nel pistoiese, tra scenari attuali, futuri e sfide dello sviluppo sostenibile

Venerdì prossimo venturo è in programma un focus sull’attività vivaistica nel
pistoiese, tra scenari attuali, futuri e sfide dello sviluppo sostenibile. Lo ha
organizzato il Movimento 5 Stelle di Pistoia, alle ore 16 presso La Torretta di
Spazzavento, con interlocutori qualificati delle istituzioni e portatori di interesse
rappresentativi del comparto economicamente più significativo della nostra realtà.
Lo scopo dell’iniziativa è quello propriamente politico del confronto e dialogo,
finalizzati all’individuazione e al perseguimento di obiettivi e soluzioni relativamente
al rapporto tra vivaismo e territorio da un lato e dall’altro a quello tra vivaismo e
scenari globali dell’economia e dell’innovazione.
Saranno presenti due parlamentari del M5S, Andrea Quartini e Alessandro
Caramiello – membro della commissione agricoltura alla Camera, Antonio Sessa di
Legambiente Pistoia, associazione storicamente impegnata sulle questioni
ambientali, il prof. Salvatore Di Napoli esperto di agricoltura biologica, Gilberto
Stanghini dell’Associazione Vivaisti Italiani, Emanuele Begliomini della Giorgio Tesi
Group, Andrea Massaini di Vannucci Piante e Francesco Mati di Mati Piante 1909.
Il M5s intende rafforzare l’azione politica a partire da un tema che per sua natura ha
implicazioni di carattere nazionale, regionale e locale; con l’approccio scientifico del
confronto trasparente, l’unico in grado di selezionare idee e scelte utili alla
collettività ed eventualmente conciliare alla lunga le posizioni divergenti.
Temi come la qualità del suolo e delle acque, l’impatto ambientale, le azioni virtuose
prese da parte del mondo del vivaismo e di quelle ancora da prendere e interventi
legislativi a beneficio del settore saranno oggetto degli interventi dei relatori. Il M5s
ritiene che il settore del vivaismo possa e debba dare un valore aggiunto alla città di
Pistoia, non solo in termini di arredo urbano ma anche urbanistici e culturali.
È previsto un coffee break per tutti i partecipanti e al termine dell’evento una cena
tipica toscana previa prenotazione al 337676231 entro mercoledì 14 maggio.
MoVimento 5 Stelle Pistoia

Fine vita, Galletti (M5S):” Scelta del governo ipocrita e crudele, difenderemo la Legge toscana per la dignità di chi soffre”

“L’impugnazione della legge toscana sul fine vita da parte del Governo Meloni è un atto grave e inaccettabile, uno schiaffo a chi chiede soltanto rispetto e umanità nel momento più difficile della propria esistenza. Ancora una volta questo esecutivo si mostra prigioniero di una visione retriva, ipocrita e distante dai bisogni reali delle persone.” Così Irene Galletti, Presidente del Movimento 5 Stelle Toscana, interviene dopo la decisione del governo di ostacolare la norma approvata dal Consiglio regionale su iniziativa popolare.

“La legge toscana è un atto di responsabilità e civiltà. Non obbliga nessuno, ma offre regole chiare, tempi certi e tutele sanitarie a chi, nella sofferenza estrema, chiede di poter esercitare un diritto già riconosciuto dalla Corte Costituzionale. Impugnarla significa cancellare, con un tratto di penna, la speranza di migliaia di cittadini.”

Galletti evidenzia poi la contraddizione politica del governo***

“È paradossale che proprio chi invoca a gran voce l’autonomia differenziata per compiacere gli alleati, oggi si accanisca contro l’autonomia concreta e responsabile di una Regione che ha agito con coraggio e nel pieno rispetto della Costituzione. Una doppia morale che smaschera il vero volto di un governo incapace di dare risposte e pronto a colpire chi lo fa al suo posto,” conclude la Presidente M5S.

Pace o riarmo? Il Movimento 5 Stelle sfida il Consiglio Regionale della Toscana

La Toscana è chiamata a una scelta netta: investire nella pace o cedere alla corsa al riarmo. A porre il quesito con forza è il Movimento 5 Stelle, che porta in Aula una mozione contro il piano europeo “ReArm Europe” e un’interrogazione urgente sulla nuova base NATO da 27 milioni di euro prevista a Firenze, nella caserma Predieri di Rovezzano.

Una presa di posizione che arriva a meno di un mese dalla grande manifestazione per la pace che ha visto scendere in piazza a Roma oltre 100.000 persone – tra cui moltissimi toscani – al fianco del presidente M5S Giuseppe Conte. La richiesta è chiara: destinare risorse a scuole, ospedali e servizi sociali, non agli armamenti.

“La militarizzazione dell’Europa non può passare sopra le teste dei cittadini – dichiara Irene Galletti, presidente del Gruppo M5S in Consiglio Regionale –. A Firenze come a Pisa, dove è prevista un’altra base militare nell’area dell’ex Cisam, all’interno del Parco regionale di San Rossore, si calpesta la vocazione progressista e ambientalista della nostra terra per inseguire logiche belliche che nulla hanno a che fare con la sicurezza.”

Il Movimento punta il dito contro l’assenza di trasparenza e contro l’erosione delle competenze dei territori in nome di scelte strategiche calate dall’alto. E lancia un appello al Presidente Giani e a tutte le forze politiche presenti in Consiglio: “È il momento del coraggio – insiste Galletti –. Dobbiamo decidere se stare dalla parte della vita e dei diritti, o piegarci alla logica delle armi. La Toscana può e deve scegliere la pace.”

La mozione e l’interrogazione saranno discusse nella prossima seduta dell’Assemblea regionale. Il voto sarà un banco di prova per tutte le forze politiche e, forse, un momento di svolta per il futuro della Toscana.

NO alla Base NATO a FIRENZE. Basta con la militarizzazione della TOSCANA

“In Europa soffia il vento del riarmo e il governo Meloni–Crosetto spiega le vele, rilanciando un progetto pericoloso nel cuore di Firenze. Non possiamo restare in silenzio di fronte all’ennesima imposizione calata dall’alto: una base NATO da 27 milioni di euro in un’area residenziale, senza alcun coinvolgimento dei cittadini e in totale spregio delle reali priorità dei toscani.”

A dichiararlo è Irene Galletti, Presidente del Movimento 5 Stelle Toscana, che annuncia la presentazione di un’interrogazione urgente alla Giunta regionale per chiarire il ruolo della Regione e conoscere la posizione ufficiale del Presidente Eugenio Giani sull’opera prevista presso la caserma Predieri di Rovezzano, a Firenze.

Alle sue parole si uniscono quelle del deputato fiorentino Andrea Quartini:

“Dopo il progetto della base militare nell’area ex Cisam, all’interno del Parco di San Rossore–Migliarino–Massaciuccoli, già duramente contestato dalla comunità pisana, ora anche Firenze si trova a subire una scelta scellerata, imposta senza trasparenza né confronto pubblico. La Toscana rischia di trasformarsi in una piattaforma militare permanente, tradendo la propria vocazione civile e pacifica.”

Anche Lorenzo Masi, Capogruppo M5S in Consiglio Comunale a Firenze, ribadisce la propria contrarietà al progetto: “Diciamo no al riarmo del Paese in ogni sua forma e difendiamo il diritto dei residenti fiorentini della zona di Rovezzano a vivere tranquilli. Invitiamo l’Amministrazione comunale a mettere a disposizione di tutte le forze presenti in Consiglio i documenti in proprio possesso, e siamo pronti a presentare un’interrogazione per difendere e tutelare i residenti e i comitati di cittadini che hanno a più riprese denunciato le proprie preoccupazioni.”

Il Movimento 5 Stelle Toscana condanna congiuntamente e con forza l’assenza di un dibattito pubblico su un’opera ad altissimo impatto e denuncia la direzione politica presa dal governo:

“Si taglia sulla sanità, si abbandonano le scuole, si ignorano i salari da fame e le difficoltà di famiglie e imprese strozzate dal caro bollette – attaccano i Cinque Stelle – ma si trovano risorse e urgenza per alimentare un’economia di guerra. È una scelta inaccettabile che respingiamo con determinazione.”

“Chiediamo alla Regione Toscana di uscire dal silenzio e di schierarsi chiaramente dalla parte dei cittadini, della partecipazione democratica e della pace, opponendosi a questa logica di militarizzazione. La nostra richiesta sarà formalmente trasmessa anche alla Giunta comunale di Firenze e al Parlamento.”

“Difendere la Toscana significa difendere i suoi valori: dialogo, rispetto del territorio e scelta nonviolenta delle soluzioni ai conflitti. La guerra non può diventare la nuova normalità.” – concludono gli esponenti M5S.

Tragedia sul lavoro a Massa Carrara, il cordoglio del Movimento 5 Stelle Toscana per la scomparsa di Paolo Lambruschi

Il Movimento 5 Stelle Toscana esprime profondo cordoglio per la tragica scomparsa di Paolo Lambruschi, camionista esperto e lavoratore stimato, deceduto a seguito di un incidente sul lavoro nella cava di marmo di Miseglia.
Alla sua famiglia, ai colleghi e alla comunità di Massa Carrara va la nostra più sentita vicinanza.

Questo ennesimo dramma avviene in un contesto già gravemente segnato: nei primi due mesi del 2025, in Toscana, dodici lavoratori hanno perso la vita, otto dei quali sui luoghi di lavoro e quattro durante il tragitto casa-lavoro. Sono numeri che richiedono un impegno straordinario e urgente da parte di tutte le istituzioni.

La sicurezza sui luoghi di lavoro deve tornare al centro dell’agenda politica e amministrativa, attraverso un rafforzamento dei controlli, l’applicazione rigorosa delle normative vigenti e la promozione di una diffusa cultura della prevenzione. 

Riccardo Ricciardi – Vicepresidente del Movimento 5 Stelle
Andrea Quartini – Deputato del Movimento 5 Stelle
Irene Galletti – Presidente del Movimento 5 Stelle Toscana

 

Parco di San Rossore, Galletti (M5S): “Le DAM sono una vergogna. Così il Parco diventa un distretto militare”

Il Movimento 5 Stelle Toscana boccia senza appello il nuovo Piano Integrato del Parco di San Rossore, Migliarino e Massaciuccoli (PIP), accusandolo di minare la tutela del territorio e di spalancare le porte a una progressiva militarizzazione.

Nel mirino della presidente regionale Irene Galletti ci sono le cosiddette Aree a Destinazione Antropizzata Militare (DAM), introdotte nel nuovo Piano insieme alle aree contigue: territori che, pur non rientrando nel Parco vero e proprio, ne costituiscono una cintura di protezione strategica che non deve essere sottovalutata.

“Le DAM – denuncia Galletti – non sono solo un cavillo normativo, sono uno schiaffo alla missione del Parco. Servono a rendere accettabile ciò che non lo è: una nuova base militare nell’ex-CISAM, nel cuore della Selva Pisana, area tutelata a livello europeo. Ma c’è di più: ridefinendo le aree contigue e destinandole a usi militari, si apre la strada a una valanga di interventi futuri, potenzialmente anche speculativi”.

Il Movimento 5 Stelle punta il dito anche contro la governance del nuovo Piano: secondo Galletti, Regione e Parco abbandonano il loro ruolo di guida, lasciando mano libera ai singoli comuni.
“Invece di coordinare e proteggere, si delega tutto ai territori, scaricando responsabilità su amministrazioni locali spesso lasciate sole, senza una strategia condivisa”.

Ma è sul caso dell’ex-CISAM che la critica si fa più dura.
“Barattare la bonifica dell’area con una cittadella militare da 90 ettari è inaccettabile. Quella zona va restituita alla natura, senza condizioni. Non è merce di scambio. È tempo di dire basta a una visione bellicista: San Rossore deve andare verso la demilitarizzazione, non il contrario”.
Galletti chiude con un appello netto, rivolto tanto alla politica quanto alla società civile:

“San Rossore deve tornare a essere un modello di sostenibilità e partecipazione. Invitiamo tutte le forze politiche responsabili a uscire allo scoperto e a dire chiaramente da che parte stanno. E a chi sostiene questo scempio diciamo: spiegate pubblicamente perché volete trasformare un Parco naturale in una base militare o in un cantiere a cielo aperto. I cittadini hanno diritto alla verità”.

Così Irene Galletti, Presidente del Movimento 5 Stelle Toscana.

KEU, Galletti e Maccari (M5S): “Da Empoli alla Regione, ora serve un monitoraggio costante delle falde. La Toscana non può permettersi nuove zone grigie”

“Con lo scandalo KEU si è spezzato il patto di fiducia tra i cittadini e la politica. Riconquistarlo richiede responsabilità, trasparenza e la volontà di fare tutto il necessario per garantire la salute pubblica e la tutela ambientale, senza ambiguità e senza attese”. È quanto dichiarano in una nota congiunta Irene Galletti, Presidente del M5S in Regione Toscana, e Jacopo Maccari, consigliere comunale M5S a Empoli.

A partire dall’interrogazione presentata da Maccari nel Consiglio comunale empolese – che ha denunciato l’assenza di monitoraggi delle acque di falda nella frazione interessata dalla Strada Regionale 429 a partire dalla fine del 2023 – il Movimento 5 Stelle rilancia la questione a livello regionale, chiedendo alla Giunta se intenda proseguire con un monitoraggio sistematico, costante e trasparente dei siti contaminati, in particolare delle falde acquifere.

“I mancati monitoraggi in ambito KEU nella frazione empolese della Strada Regionale 429, da fine 2023, rappresentano un problema significativo e ingiustificato a livello scientifico. La possibilità di contaminazione delle acque di falda sottostanti non si può ritenere nulla – dichiara Jacopo Maccari – è quindi necessaria un’attività di controllo costante per la tutela della salute e la salvaguardia dell’ambiente.”

Galletti, da parte sua,  sottolinea come solo dopo l’esplosione dello scandalo siano emersi nuovi studi – tra cui quelli condotti dall’Università di Pisa – che hanno accertato la pericolosità del KEU, smentendo valutazioni precedenti ritenute erroneamente rassicuranti.

“Abbiamo appreso che il cromo trivalente contenuto nel KEU, a contatto con acqua e umidità, può trasformarsi in cromo esavalente, una delle sostanze più cancerogene in assoluto. Se ci fossimo fermati alle prime e parziali conoscenze, oggi non avremmo queste prove scientifiche. Ecco perché – afferma Irene Galletti – non possiamo permetterci ulteriori sottovalutazioni, né sospensioni dei controlli ambientali.”

Il Movimento 5 Stelle ricorda di aver sempre chiesto che le bonifiche partissero senza attendere la conclusione dell’iter giudiziario, che venissero condotti studi epidemiologici nelle aree esposte e che il monitoraggio ambientale fosse costante, scientificamente fondato e trasparente.

“L’unica strada percorribile è quella della massima prudenza e responsabilità”, dichiarano Galletti e Maccari. “Chiediamo oggi alla Giunta Toscana se intenda seguirla fino in fondo, oppure se preferisca lasciare che la frattura con i cittadini diventi incolmabile. La fiducia si ricostruisce con i fatti, e i cittadini hanno il diritto di essere costantemente informati, in particolare su situazioni critiche che riguardano la loro salute”, concludono.

Il gruppo regionale M5S ha già formalizzato un’interrogazione per chiedere chiarimenti e impegni precisi alla Giunta in merito alla continuità e alla qualità del monitoraggio delle falde nelle aree interessate dal KEU.