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SU TRASFERIMENTO REPARTO DIALISI DI CISANELLO ROSSI SPIEGHI QUANDO AVVERRÀ E PERCHÉ FU MESSO NEL SEMINTERRATO

Firenze 29 settembre 2015. Irene Galletti e Andrea Quartini, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, hanno presentato un’interrogazione su termini e responsabilità del trasferimento del reparto di dialisi del presidio ospedaliero di Cisanello.

“Il 24 agosto Pisa e il suo Ospedale di Cisanello erano sotto una pioggia torrenziale – segnalano i Cinque Stelle –  fenomeno sempre più frequente in Italia a causa del cambiamento climatico. Il reparto dialisi finì sottacqua, perché collocato nel seminterrato, e durante il nostro sopralluogo il direttore sanitario ci annunciò il suo trasferimento imminente per scongiurare repliche: ovvero macchinari danneggiati dall’acqua, prestazioni interrotte e incolumità degli utenti messa in pericolo.   

Ad oggi – proseguono i consiglieri M5S – il trasferimento non è stato realizzato e vogliamo sapere da Rossi i tempi di questa operazione. Ma soprattutto vogliamo sapere dalla Giunta perché il reparto dialisi dell’ospedale di Cisanello sia stato ubicato nel seminterrato della struttura, ad evidente rischio allagamento e non in un’area considerata più idonea. Cisanello è struttura nuova – concludono Galletti e Quartini – com’è possibile questo errore di pianificazione?”

SU ASL DI PRATO ROSSI CHIARISCA PERCHE’ I TAGLI SOLO SUL PERSONALE

Firenze 25 settembre 2015. Andrea Quartini, consigliere regionale in Commissione Sanità, ha presentato oggi un’interrogazione in merito alla situazione che vede l’ASL di Prato gestire i 15 milioni di euro di tagli alla spesa concentrati sul comparto (dipendenti).

“16 persone dipendenti della ASL di Prato – segnala Quartini – non si vedranno rinnovare il contratto a fine settembre. Il motivo: i tagli alla sanità. Allo stesso tempo fonti stampa hanno giustamente segnalato che nel bilancio 2014/2015 dell’Azienda Sanitaria il pasto giornaliero sia aumentato di 6 euro, portando a 2,336 milioni l’incasso del fornitore, e le spese non sanitarie sono aumentate di oltre 10 milioni con il passaggio al Nuovo Ospedale. 

Questa comparazione tra tagli al personale e aumento delle spese non sanitarie è ingiustificabile – prosegue Quartini – ed esplicita un metodo di gestione errato del sistema sanitario toscano: “tagliare le teste” contrasta con il principio costituzionale del “buon andamento” dell’amministrazione sanitaria perché rende più difficile quel “raggiungimento del risultato” recentemente acquisito dalla cultura della sanità. Ma soprattutto è assolutamente ingiusto che lo si faccia quando in parallelo si aumentano le spese non sanitarie. Aumento inspiegabile considerata la conoscenza del mercato che da anni dovrebbe avere la “stazione appaltante” del nostro sistema sanitario.

Rossi ci rassicuri sul rinnovo dei contratti per i 16 dell’ASL di Prato – conclude il Cinque Stelle – e ci spieghi perché i costi dei beni e servizi non sanitari sono cresciuti in questo modo”.

ARDSU METTE 5 MILIONI PER L’ANTINCENDIO IN MENSE E UNIVERSITA’. FINORA ERA TUTTO NON A NORMA?

Firenze 24 settembre 2015. Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle in Commissione Scuola, commenta l’audizione odierna del Presidente di ARDSU, Marco Moretti.

“ARDSU ha messo a bilancio 5 milioni di euro per mettere a norma mense e residenze studentesche con le certificazioni prevenzione incendi. Ho chiesto lumi al Presidente che ha chiarito come i Vigili del fuoco abbiano definito nei sopralluoghi la necessità di intervenire immediatamente su tutte le strutture per adeguarsi alla normativa. Dobbiamo quindi dedurre che fino ad oggi i nostri studenti hanno dormito e mangiato in spazi pericolosi? La mancanza di pianificazione da parte di ARDSU su questi interventi di sicurezza è sconcertante e si vede anche nel ricorso sistematico alla manutenzione straordinaria. Manutenzione che, forse per caso, va spesso alla stessa ditta: la Global Service. Indagheremo e cercheremo di capire se tutto questo sia regolare”.

SU NUOVO PORTO DI CARRARA BUGLIANI E IL PD SMETTANO DI DIRE FALSITA’ E INFRANGERE LA LEGGE

Firenze 24 settembre 2015. Giacomo Giannarelli, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, replica alle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dal consigliere PD Giacomo Bugliani in merito alle decisioni del Consiglio Regionale sui percorsi partecipativi che dovrebbero accompagnare l’iter di autorizzazione del Nuovo Porto di Carrara.

“Bugliani e il PD smettano di dire falsità in Consiglio come a mezzo stampa, e soprattutto la finiscano di infrangere la legge sulla partecipazione che loro stessi approvarono nel 2013. Oggi leggendo i giornali si può dedurre che il PD abbia bocciato la nostra richieste di dibattito pubblico sul progetto del Nuovo Porto di Carrara e parallelamente votato una nuova proposta per la partecipazione circa quest’ultimo. Ebbene l’unica notizia vera è la prima.

Ieri in aula il PD ha di fatto violato la legge 46/2013 e si accinge a farlo di nuovo se la mozione Bugliani, Marras e Boselli sul Nuovo Porto di Carrara sarà sostenuta  nel prossimo Consiglio Regionale. La questione non è formale, ma di sostanza: la legge 46/2013 dice chiaramente che il Dibattito Pubblico si svolge “nelle fasi preliminari di elaborazione di un progetto, o di un’opera o di un intervento, quando tutte le diverse opzioni sono ancora possibili”. A buon senso quel PD, forse solo per un’operazione d’immagine, definì che come in tutta Europa i cittadini e i portatori di interesse siano sentiti “prima” di elaborare un progetto per influenzarne la sua stesura definitiva. Ma con saggezza aggiunsero che il Dibattito pubblico effettuato dopo la stesura di un progetto non può svolgersi comunque “oltre l’avvio della progettazione definitiva”.

Il PD delle truffe semantiche ha sostenuto ieri in aula che se “non esiste un progetto” definitivo sul Nuovo Porto di Carrara non si può fare il Dibattito Pubblico, una falsità incredibile che esplicita gli intenti veri nella mozione Bugliani, Marras e Baccelli (http://bit.ly/1iNKntI) dove sostengono l’avvio “laddove possibile” del Dibattito Pubblico “nella fase successiva di localizzazione e di realizzazione delle opere”. Il Dibattito Pubblico su un’opera già realizzata a cosa serve? A nulla! Oggi il Comune di Carrara sta valutando l’intesa su una proposta di progetto che se approvata porterebbe ad un nuovo Piano regolatore Portuale di Carrara. E’ questo il momento in cui i cittadini dovrebbero dire in che modo ritengono che l’opera impatti sulla loro esistenza e studiare insieme eventuali soluzioni migliorative.

Il PD elimini quella frase dalla sua mozione e noi la voteremo con molto piacere, essendo un copia incolla della nostra con un’unica sostanziale differenza: noi avevamo colto il senso della partecipazione, loro presentano il consueto raggiro utile forse solo a Bugliani per avere mezza pagina sul giornale”.

BANCA DELLA TERRA È UN FLOP E SU ALBERESE SRL SCELTE DA INDAGARE

Firenze 24 settembre 2015. Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle presente in Commissione Agricoltura, commenta l’audizione odierna del direttore di Ente Terre Regionali Toscane, Claudio Del Re.

“Ente Terre Regionali Toscane ha in Banca della Terra, diceva Rossi, un “fiore all’occhiello”. Oggi abbiamo scoperto che questa “eccellenza” finora ha censito solo 36 terreni, di cui uno 1 privato. Considerato che il progetto ha come finalità il favorire l’accesso degli imprenditori, soprattutto giovani, ai terreni agricoli e forestali, e guadagna proprio dalle concessioni di queste terre, il direttore Del Re ha dovuto ammettere che con queste performance Banca della Terra è da rivedere. Ovvero, diciamo noi, è un flop.

Ma i problemi non finiscono qui. Infatti va rivista la funzione stessa di questo Ente Terre Regionali Toscane che di fatto ha finalità assimilate all’Assessorato all’Agricoltura di Remaschi. In conseguenza, da semplice cittadina che entra nelle istituzioni e vede quest’anomalia, ho chiesto a Del Re il perché e la risposta è stata che il motivo è l’impossibilità da parte della Regione Toscana di gestire i contratti dei dipendenti del settore agricolo. 

Verrebbe da farsi quindi una domanda: perché la Regione Toscana si è lanciata in attività agricole private che non può gestire? E soprattutto non sarà che Ente Terre Regionali Toscane è stato creato poiché l’Alberese srl – società che in precedenza svolgeva gli stessi servizi di Ente Terre Regionali Toscane – era in perdita secca di 295mila euro nel 2013 ed era necessario creare una struttura, l’ente appunto, che la assorbisse sanando la situazione?”

Giannarelli (M5S) Velocizzare l’iter per Rifiuti Zero

Per dare più valore all’atto ‪#‎RifiutiZero‬ porteremo la nostra Mozione in Commissione, ma chiediamo una tempistica stretta per l’iter di approvazione. (22 settembre 2015)

Quartini (M5S) Non confondere i bisogni abitativi degli italiani con l’immigrazione

Giusto intervenire sui bisogni abitativi degli italiani, ma non va confuso con il problema dell’immigrazione (23 settembre 2015).

Quartini (M5S) Class action su eccesso di mortalità per incenerimento

Chi avvelena la popolazione deve anche assumersene la responsabilità e deve aver chiaro che ogni eccesso di mortalità che noi studieremo su Case Passerini sarà oggetto di class action (Regione Toscana, consiglio regionale del 23 settembre 2015).

NUOVO PERETOLA. IL PD BOCCIA IL PD, COL VOTO DI OGGI SIAMO ALLA SINDROME BIPOLARE

Firenze 23 settembre 2015. I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle commentano con stupore il voto dei consiglieri del Partito Democratico in merito alla risoluzione M5S sul nuovo aeroporto di Peretola, dove si richiedeva alla Giunta di attenersi in ogni sede al PIT votato dal PD stesso nella scorsa legislatura.

“Il voto di oggi dei consiglieri PD è da sindrome bipolare – segnalano i Cinque Stelle – chiedevamo che sul Nuovo Aeroporto il PD rispettasse il PIT, voluto e votato dal PD stesso pochi mesi fa e hanno avuto il coraggio di  bocciare l’atto.

Il PIT indica chiari vincoli all’opera e riporta la necessità di Dibattito Pubblico per il nuovo aeroporto di Peretola – proseguono i consiglieri M5S – ovvero un processo partecipativo d’analisi del progetto che vada a favorire la consapevolezza dei cittadini e di tutti gli altri portatori d’interesse su qualcosa che cambiererebbe per sempre il posto dove risiedono o lavorano. Oggi ci siamo sentiti dire che la lunghezza della pista sarà decisa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in Conferenza dei servizi, che equivale a dire deciderà Renzi.

Quindi Rossi sapeva tutto questo e quanto ha indicato nel PIT, con la pista a 2mila metri, è una promessa che potrebbe non mantenere? Delle due cose l’una – dicono i Cinque Stelle – o Rossi sapeva e quindi era una farsa la sua opposizione o con scarsa intelligenza politica non aveva chiaro che le decisioni sarebbero passate comunque dal Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti e quindi lontano dalla Toscana, magari nella stanza di Renzi in pieno accordo con Riggio di ENAC.

Il nostro atto diceva “Rossi difenda il PIT” oggi abbiamo capito che semplicemente non lo può fare. E il fatto che tutto il PD abbia votato contro alla nostra risoluzione è un segnale chiaro che non vogliono rispettare le scelte che loro stessi hanno approvato.

Dopo aver bocciato il dibattito pubblico, ora appaltato all’esterno la scelta della lunghezza della pista, ci chiediamo con terrore se alla fine saranno messe in dubbio anche le opere di mitigazione e la Valutazione di Impatto Sanitario.

Putroppo infatti anche il balletto delle cifre sui costi della nuova struttura – 126 milioni o 250? – rende l’idea del pressapochismo con cui si affronta quest’opera con impatti devastanti sulla Piana fiorentina e i suoi cittadini.

Siamo sempre stati contrari al nuovo aeroporto di Peretola, alla privatizzazione delle società di gestione e alla fusione – concludono i Cinque Stelle –e oltretutto oggi, quando chiedevamo al PD semplicemente di rispettare le loro scelte, ci dicono di no. Siamo esterrefatti di fronte a questa sindrome bipolare del Partito Democratico le cui conseguenze ricadranno come sempre sui cittadini”.