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SU RIFORMA PROVINCE COMMISSIONE TRATTATA COME PASSACARTE. PRESSAPOCHISMO SULLA PELLE DEI CITTADINI

Enrico Cantone e Gabriele Bianchi, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Istituzionali, hanno scelto di abbandonare l’aula ieri prima della votazione finale sul riordino delle funzioni provinciali.

“Siamo usciti dalla commissione perché non c’è stata data la possibilità di studiare gli emendamenti presentati dalla Giunta. Nel silenzio complice del presidente Bugliani abbiamo assistito all’ennesima dimostrazione dell’idea PD di democrazia. Quella di ieri – dicono Bianchi e Cantone – non è stata una commissione ma un passacarte a scatola chiusa. 

Ieri Bugliani e il resto dei commissari del Partito Democratico hanno scelto di assecondare la giunta, rinviando a data da destinarsi la sistemazione di 188 lavoratori della polizia provinciale e assegnando deleghe di tutela ambientale e forestazione con un pressapochismo disarmante.

Basti pensare – concludono i consiglieri M5S – che aspetti chiave del controllo quali monitoraggio sulle discariche e sversamenti tornano sì alla Regione ma senza il personale che possa occuparsene, con la “promessa” di Marras in merito ad un interessamento futuro per regolare la questione. Stesso discorso per la forestazione, messa in capo ad Unioni dei Comuni che non sempre sono presenti nei territori provinciali, tant’è che Livorno vedrà gestita questa delega dall’Unione di tre paesini del grossetano: Montieri, Massa Marittima e Monterotondo M.mo”.

ACQUA BENE VITALE

Acqua bene vitale, proponiamo una mozione in linea col referendum popolare del 2011 e con le indicazioni dell’ONU sul minimo garantito. Guardate come hanno votato … ‪#‎AcquaPubblica‬

TESECO PROBLEMA OCCUPAZIONALE E AMBIENTALE. ROSSI INTERVENGA D’URGENZA

Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e vicepresidente in Commissione Lavoro, ha depositato questa mattina una mozione urgente per impegnare la Giunta Rossi sulla crisi Teseco.

“La crisi Teseco è un problema occupazionale serio che riguarda centinaia di cittadini e le loro famiglie. Accanto a questo dramma umano – segnala Galletti – c’è anche un possibile danno ambientale conseguente all’eventuale fallimento dell’impresa che comporterebbe incertezza circa i rifiuti speciali trattati finora. Ho potuto incontrare lavoratori e rappresentanze sindacali martedì e benché siamo a tutti gli effetti “nuovi” in Consiglio Regionale ci siamo presi subito carico delle loro istanze e abbiamo presentato una mozione urgente che vorremmo vedere discussa nel Consiglio Regionale speciale del 27 ottobre.

Questo perché su Teseco spa la Giunta Rossi può davvero fare qualcosa nell’immediato erogando alla Provincia di Pisa i 600 mila euro dovuti all’azienda per la messa in sicurezza del sito della Decoindustria di Santo Stefano a Macerata, nel Comune di Cascina. I lavoratori ci hanno infatti segnalato che la Provincia non può saldare il debito a causa della mancata ricezione di parte dell’importo dalla Regione Toscana.

La soliderietà di Rossi verso i tanti lavoratori toscani in difficoltà può quindi tradursi oggi in un atto concreto per risolvere la crisi Teseco spa e la nostra mozione è strumento a supporto di un’azione che siamo certi nelle corde della Giunta. Unitamente al saldo di questo debito regionale, chiediamo infine che Rossi apra un tavolo con l’unità di crisi per cercare partnership in grado di salvaguardare l’attività dell’impresa o quantomeno i posti di lavoro, nella speranza che tale attività sia accompagnata da un fondo per gli anticipi degli stipendi a quei lavoratori che fino all’attivazione della CIGS non percepiranno retribuzione.

Ci auguriamo che tutte le forze politiche in Consiglio regionale sottoscrivano questa richiesta di impegno della quale ci siamo fatti promotori”.

VITTORIA IMPORTANTE, IN TOSCANA SOLO INTERVENTI MECCANICI

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle commentano con soddisfazione l’approvazione della propria mozione che impegna la Giunta a salvaguardare il territorio regionale dall’uso di sostanze tossiche negli interventi di controllo delle infestanti.

“Consideriamo quello di oggi un successo importante per la salute dei cittadini toscani e l’ambiente in cui viviamo. Il diserbo non è alternativa agli interventi di tipo meccanico e grazie a questa mozione la Giunta potrà attivarsi per contrastare l’uso sia del glyphosate, sostanza meno selettiva sul mercato, sia di tutte le altre sostanze affini anche di origine naturale. Ma soprattutto sarà tenuta a farlo attraverso la pubblicazione di bandi per appalti sul contenimento degli infestanti dove l’unico intervento consentito sarà quello meccanico.

Inoltre, aspetto importante, la mozione impegna la Giunta Rossi nel sollecitare l’adozione di questo criterio esclusivo anche da parte degli altri responsabili della manutenzione strade toscana, per quanto di loro competenza, promuovendo una linea d’azione che escluda il diserbo in tutto il territorio regionale. Infine la regione Toscana completerà l’opera con una campagna comunicativa mirata ai rivenditori delle sostanze tossiche usate per il diserbo, dove sarà promossa l’informazione sui rischi per ambiente e salute correlati all’uso di questi diserbanti. Oggi è un buon giorno per i cittadini toscani e siamo felici di aver stimolato questo risultato, unanime, in Consiglio Regionale”.

STRAGE DI VIAREGGIO CAMBI LA STORIA. ROSSI IMPEGNERA’ IL GOVERNO A RIFORMA DELLA PRESCRIZIONE

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle dichiarano la loro soddisfazione per l’approvazione della mozione M5S con cui si impegna il Presidente Rossi a chiedere la riforma della prescrizione, in ispirazione alla battaglia sostenuta dai familiari delle vittime della strage di Viareggio.

“La strage di Viareggio è un evento disumano, che non si è concluso il 29 giugno 2009 né sei mesi dopo, con la morte della sua trentaduesima vittima, Elisabeth Guadalupe Silva. Stragi di questa natura hanno una scia lunga legata a due perni: il dolore dei familiari delle vittime e la loro capacità di generare un cambiamento nella società, centrato su quanto hanno riconosciuto come causa o concausa dell’evento che ha sottratto loro i propri cari.

Daniela Rombi e Marco Piagentini sono stati sabato a Italia 5 Stelle e hanno commosso i circa 200mila presenti con la testimonianza della loro lotta. Oggi quest’ultima si concentra su un punto principale: sia rivista la disciplina della prescrizione dei reati, perché il processo dove loro e tutti gli altri familiari delle vittime stanno cercando di conoscere i colpevoli della strage rischia di venire vanificato da questa distorsione dell’ordinamento giuridico italiano. Ordinamento che, unico in Europa, prevede la prescrizione dei reati anche dopo il rinvio a giudizio degli imputati.

Oggi il consiglio regionale toscano ha convenuto con noi sulla necessità che la Strage di Viareggio cambi per sempre la storia italiana, favorendo una riforma che ascolti il principio “il dolore non va in prescrizione” richiamato più volte da Loris Rispoli, portavoce dei familiari delle 140 vittime di un’altra grande strage toscana, quella del Moby Prince”.

SACCARDI AMMETTE STRADA LUNGA SU EPATITE C. ROSSI HA FATTO PROPAGANDA

Andrea Quartini, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle in Commissione sanità, commenta la risposta ricevuta dall’assessora Saccardi in merito all’interrogazione riguardante la cura dell’Epatite C

“Ci conforta sapere che la Regione Toscana abbia trattato ad oggi 1582 pazienti affetti da epatite C. Ma ricordiamo che questi rappresentano solo il 6% dei 26mila da coprire secondo una delle 25 promesse di Enrico Rossi che il presidente dava per “mantenuta” nei primi 100 giorni. Al netto della propaganda ricordiamo quindi che il programma AIFA di trattamento dell’epatite C era doveroso e fa piacere riconoscere l’impegno della regione nel realizzarlo, ma l’ambizioso progetto di Rossi “eradicheremo l’Epatite C in tre anni” richiede di andare oltre. Altrimenti diciamo che Rossi non solo non poteva mantenere la promessa in 100 giorni, ma è difficile la mantenga in cinque anni.”

PD SCEGLIE ILLEGALITA’ SU AUTORIZZAZIONI AGLI INCENERITORI. STORIA SARA’ TESTIMONE DI QUESTA RESPONSABILITA’ POLITICA

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle commentano la bocciatura del Partito Democratico alla mozione dove chiedevano il rispetto della legalità nelle procedure di autorizzazione degli impianti di incenerimento dei rifiuti.

“La nostra mozione chiedeva una cosa semplice la Giunta rispetti la legge quando interviene sulle procedure autorizzative degli impianti di incenerimento. Il Partito Democratico ha risposto no, perché vuole continuare a concedere a Scarlino Energia, come ad ogni altro gestore amico, la possibilità di non presentare la Relazione di riferimento, cioè quel documento obbligatorio che analizza l’impatto dell’impianto di incenerimento nel territorio dove sorge o sta già operando, come nel caso di Scarlino. Questo documento tutela i cittadini nel loro diritto a vivere e lavorare in un ambiente salubre e accogliente, anche per nuovi investimenti.

Nel bocciare la nostra mozione il PD sembra quindi difendere interessi privati che nel caso di Scarlino Energia potrebbero riguardare la sua compagine societaria composta da cooperative toscane e emiliane e Monte dei Paschi di Siena. Noi chiedevamo invece che la Giunta e il Presidente Rossi stesso fossero garanti della legge, perché rappresentano l’intera popolazione toscana non solo la parte politica che li sostiene né gli eventuali indicibili interessi che tutela. Purtroppo ancora una volta il Partito Democratico sceglie l’illegalità e la storia sarà testimone di questa responsabilità politica.

Infine ci spiace vedere Marras, capogruppo PD, affrontare i problemi del suo territorio e più in esteso il tema della gestione del ciclo dei rifiuti con un pressapochismo avvilente come quando ha messo in bocca all’assessore all’ambiente di Livorno il “preferire le discariche agli inceneritori”, omettendo di indicare che il diretto interessato si riferiva a discariche gestite secondo la strategia rifiuti zero, come luoghi di studio della frazione indifferenziata e ulteriore trattamento fino ad esaurimento di quanto lì portato. Se usassimo lo stesso metro con Marras diremmo quindi: Marras ha dichiarato che i cittadini di Scarlino si devono tenere un inceneritore pur sapendo che è pericoloso. Basta omettere la parte di realismo PD “perché ad oggi questa è la situazione dell’indifferenziata nella Provincia di Grosseto””.

TUTTO DA RIFARE, CASE PASSERINI AUTORIZZATO SU DATI FALSI

Il Movimento 5 Stelle porta all’europarlamento l’affaire inceneritore di Case Passerini, con una interrogazione a firma Marco Affronte, eurodeputato M5S in Commissione Ambiente, realizzata in collaborazione ai consiglieri regionali M5S.

Marco Affronte (M5S Europa):
“L’inceneritore di Case Passerini nasce sotto i peggiori auspici per tanti motivi che il Movimento 5 Stelle in Toscana e i Comitati denunciano da tempo: uno dei principali è che si inserisce in un contesto già pesantemente caricato di attività umane contaminanti. E, recentemente, un nuovo fattore è intervenuto a cambiare le carte in tavola. La Valutazione Ambientale Strategica fu elaborata tenendo in considerazione, fra gli altri inquinanti della zona, dei flussi di traffico. È chiaro però che ai tempi della VAS i dati sulle emissioni adottati furono quelli dichiarati dalle Case Automobilistiche. Oggi, dopo lo scandalo Volkswagen, sappiamo bene che quei dati sono falsi. E sono estremamente più bassi delle effettive emissioni dei veicoli.

La conseguenza è che l’azione combinata degli inquinanti nella zona sia stata ampiamente sottovalutata. La VAS, secondo noi, è quindi da rifare con i dati reali, altrimenti questo inceneritore risulterà approvato solo in un mondo immaginario, che non ha riscontri nella realtà. Per questo motivo abbiamo deciso di chiedere alla Commissione Europea se ritenga l’iter autorizzativo corretto. Secondo noi non lo è. Nella Valutazione di Impatto Ambientale, in spregio alla Direttiva Europea 2010/75, manca la Relazione di Riferimento. E non scordiamo che, contravvenendo alla Convenzione di Stoccolma, non sono nemmeno state prese in considerazione le alternative possibili all’incenerimento. Ce n’è abbastanza per avere più di un dubbio.”

Giacomo Giannarelli (M5S Toscana):
“Case Passerini è inutile e pericoloso e stiamo lottando dal primo giorno per fermarne la realizzazione. Recentemente un consigliere del PD ha chiarito in tv che vogliono questo inceneritore per chiuderne un altro, quello di Montale, contrastato dalla popolazione locale. Praticamente spostano il problema di qualche decina di chilometri, quando possono risolverlo definitivamente con un serio piano del riciclo e il semplice rispetto della legge nazionale. Con alcuni atti in Consiglio regionale abbiamo aperto le porte alla strategia rifiuti zero, dimostrando con numeri alla mano che in cinque anni potremmo chiudere sei dei sette inceneritori previsti e in dieci anni rendere la Toscana una regione senza impianti di questo tipo. Davanti a questi dati è chiaro che Case Passerini è una speculazione economica sulla pelle dei cittadini: l’incenerimento regge solo se sovvenzionato e per questo Q.thermo ha chiesto 80 milioni di finanziamento a Banca Europea degli Investimenti. Un finanziamento che, grazie alla segnalazione dei Comitati, la BEI ha deciso di approfondire con un’indagine della quale attendiamo i risultati”.

CHIESA SAN GIOVANNI, DUBBI SUL RECUPERO FINANZIATO DALLA REGIONE

Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Commissione Cultura, ha presentato un’interrogazione sul progetto “Recupero per fini sociali e culturali dell’Ex Chiesa di S.Giovanni”.

“La ex Chiesa di San Giovanni è un patrimonio pratese e il Comune aveva impegnato 40 mila euro di fondi regionali per il suo recupero. Destinatario dell’intervento la Cooperativa Fonderia Cultart che doveva sviluppare all’interno della struttura tutta una serie di attività culturali, tra le quali spettacoli teatrali, concerti e percorsi formativi. Ci risulta che queste attività non siano state del tutto effettuate e abbiamo chiesto conto all’assessora Barni circa il monitoraggio del progetto. Ancor più in questi tempi di scarse risorse, per i tagli del governo Renzi e le sue ricadute sugli enti locali, riteniamo fondamentale che i fondi pubblici siano oggetto di un controllo rigoroso e nel caso male utilizzati, si proceda con la revoca degli stessi. Ci auguriamo che non sia il caso della Fondazione Cultart, ma è necessaria una verifica su quanto abbia realizzato nel recupero della Chiesa di San Giovanni”.

PUBLIACQUA ADDEBITAVA SERVIZI NON EROGATI. AIT MOSTRI PIANO DI RIMBORSO AI CITTADINI

Giacomo Giannarelli, consigliere regionale capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha inviato una lettera al Direttore dell’Autorità Idrica Toscana (AIT) in merito agli addebiti di servizi non erogati posti da Publiacqua spa nelle fatture dei cittadini serviti dal gestore.

“Il 15 dicembre scorso AIT informava la Giunta regionale della verifica degli archivi d’utenza fatta da Publiacqua in merito ai servizi che la stessa addebitava in fattura. Nella lettera risulterebbe che “50 mila utenze servite da Publiacqua spa sarebbero interessate all’aggiornamento della propria posizione relativamente ai servizi usufruiti e la maggioranza ha riguardato l’eliminazione in bolletta di servizi non presenti, mentre per circa 17mila utenze la correzione ha riguardato l’applicazione di quote di tariffa precedentemente non fatturate per servizi che però sono presenti”.

Al fine di contribuire a far chiarezza su una questione molto delicata chiediamo:

  • Il numero esatto e l’elenco degli utenti cui si è continuato ad addebitare in fattura servizi non erogati, dalla pubblicazione della sentenza 335 della Corte Costituzionale
  • Per ogni utenza si chiede quali siano i servizi illegittimamente fatturati (fognatura, depurazione o entrambi i servizi)
  • Il programma finanziario previsto per il rimborso dei denari illegittimamente riscossi dalla società erogatrice del servizio ed il tempo previsto per la restituzione;
  • Il numero e l’elenco degli utenti a cui non sono mai stati fatturati i servizi erogati ed a cui è stato richiesto in fattura il pagamento di tali servizi”.

Lettera disponibile al seguente link http://bit.ly/1PsOqJ1