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Settore conciario, Galletti (M5S): “La risoluzione presentata dalla maggioranza e dalle destre solleva un problema etico e fiduciario nei confronti dei cittadini danneggiati dallo scandalo Keu”

“Lo stesso settore per il quale oggi questo consiglio ha proposto e votato una mozione di sostegno economico è lo stesso in cui si è verificato uno dei più grandi scandali ambientali, causando un danno enorme ancora non quantificabile in termini di salute e ambiente. Stiamo parlando dello scandalo Keu, legato agli smaltimenti illeciti delle concerie, che ha coinvolto anche le istituzioni e ha messo in crisi il rapporto fiduciario tra la politica e i cittadini toscani. Questo atto solleva dunque un problema etico e di coerenza che non possiamo ignorare.” Ad affermarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana durante la discussione d’Aula in merito alle criticità del settore conciario con particolare riferimento al distretto conciario di Santa Croce sull’Arno e Ponte a Egola.”

Galletti chiarisce che “C’è un sistema imprenditoriale sano che merita aiuto e lavoratori incolpevoli che devono essere tutelati, i quali troveranno sicuramente sostegno ai tavoli deputati già attivi e a loro dedicati. Tuttavia, c’è anche una parte di imprenditoria e politica che deve ancora chiarire le proprie responsabilità. Senza dimenticare il problema delle bonifiche, che oggi gravano quasi esclusivamente sulle risicate risorse dei comuni colpiti dagli sversamenti e che, a un certo punto, potrebbero trovarsi costretti a scegliere tra la tutela della salute e dell’ambiente dei loro territori e il rischio di default.”

“Qualcuno dai banchi della maggioranza guarda alle fette di mercato che si potrebbero perdere senza un intervento economico. Io consiglierei loro di coinvolgere maggiormente il Ministero del Made in Italy – altrimenti ci dica il governo Meloni a cosa serve – su un tema che riguarda non solo la moda in Toscana, ma tutto il settore dell’intero Paese, che sta vivendo vicende simili. Anche su questo vogliamo essere chiari: la politica che guarda prima ai mercati e poi ai bisogni dei toscani segue un modus operandi che non ci appartiene. A noi interessa dimostrare con i fatti che la salute e la tutela ambientale sono delle priorità e vengono prima di qualsiasi altra cosa – conclude Galletti -, e che la buona politica guarda ai mercati solo dopo aver tutelato i reali interessi dei cittadini.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

Sondaggio Qualità del Servizio Alia: Nessun successo, tanti dubbi

Alia afferma che il 94,9% degli utenti è soddisfatto nel servizio offerto; la notizia rimbalza sui quotidiani e la sensazione che si vuol trasmettere è che va tutto bene, nel più classico dei climi da campagna elettorale.

Ma basta alzare lo sguardo dal giornale e guardarsi intorno per capire che Montecatini Terme è sporca ed il servizio è altamente inefficiente.

L’articolo parla di 1550 famiglie su 58 comuni, praticamente meno di 30 famiglie di Montecatini. E le altre cosa ne pensano?

Le scelte assolutamente non lungimiranti dell’amministrazione Baroncini, con il suo “sistema ibrido per accontentare tutti” non ha accontentato nessuno ma soprattutto sono aumentati i costi in maniera esagerata e pericolosa per l’economia cittadina.

E’ il momento di dire basta a questa propaganda di bassa ‘lega’; servono azioni concrete. Il Movimento 5 Stelle, insieme alla coalizione “Claudio Del Rosso Sindaco”, come punto programmatico, ha un obbiettivo preciso sulla questione rifiuti: aderire al circuito “rifiuti zero” e l’introduzione di una bollettazione puntuale ed un sistema premiante, ovvero, basare il sistema sulla misurazione dell’indifferenziato prodotto da ogni singola utenza; questo ci permetterà di migliorare il servizio, alleggerire le bollette e migliorare l’ambiente

Luca Bini
Candidato M5S Consiglio Comunale Montecatini Terme

Diritti Strappati. Evento Dibattito con Gilda Sportiello (M5S)

Gilda Sportiello, deputata del Movimento 5 Stelle

Dibattito Pubblico con Gilda Sportiello

Modera Lorenzo Giarelli del Fatto Quotidiano

Massa,16 MAG 2024 NOTA STAMPA – Sabato 18 Maggio, alle ore 18.00, in Piazza Garibaldi, la deputata Gilda Sportiello sarà presente a Massa per un incontro pubblico intitolato “Diritti Strappati”.

I Diritti Delle Donne

Recentemente al centro delle discussioni alla Camera, la deputata Sportiello ha acceso il dibattito sulla legge 194, essenziale per la tutela della libera scelta delle donne in tema di interruzione di gravidanza. L’evento, oltre a trattare la legge 194, si focalizzerà sui diritti delle donne nei vari ambiti, con riferimenti al programma elettorale del Movimento 5 Stelle (M5S) sul tema, in vista delle prossime elezioni.

Le Politiche Europee

Durante l’incontro, che vedrà anche la partecipazione di candidati, si discuterà delle politiche europee e del loro impatto diretto sulla vita quotidiana dei cittadini. Sono previsti interventi della società civile.

Invitiamo tutti i cittadini a partecipare a questo appuntamento per il futuro delle nostre politiche sociali. Sarà un’occasione per confrontarsi direttamente con i rappresentanti del Movimento e per discutere insieme il futuro dell’Europa.

Per ulteriori informazioni, contatti:

Gilda Sportiello, deputata del Movimento 5 Stelle dal 2018, Segretaria dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati e membro della Commissione Affari Sociali.


Informazioni per la Stampa:

  • Data: Sabato 18 Maggio
  • Ora: 18:00
  • Luogo: Piazza Garibaldi, Massa
  • Tema: “Diritti Strappati” – Dibattito sui diritti delle donne e sulle politiche europee.

Siete tutti invitati a partecipare e a contribuire a questo importante dibattito.

Biblioteca e Archivio San Miniato, Galletti (M5S) “7 lavoratrici chiedevano sicurezza e perderanno il posto, Giunta PD non rinnova l’appalto. Giani e i vertici dem hanno qualcosa da dire?

Ieri la Cgil ha proclamato uno sciopero a San Miniato per protestare contro le decisioni della giunta locale, guidata dal Partito Democratico. Lo sciopero mirava a fare chiarezza e a difendere i diritti e la dignità di sette lavoratrici e lavoratori, impiegati in appalto da una cooperativa per il servizio di archivio e biblioteca nella struttura di via De Amicis. I locali sono stati chiusi parzialmente dopo il sopralluogo dei Vigili del Fuoco, chiamati per esaminare le condizioni della struttura dopo che l’amministrazione comunale ha ignorato per oltre due settimane la richiesta urgente di un tavolo di confronto sulla sicurezza con le parti sociali. Adesso queste persone rischiano di perdere il proprio posto di lavoro solo per aver chiesto sicurezza e tutela della propria salute. Tutto questo è inaccettabile!” 

A dichiararlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, che precisa: “Sono stata sul posto per esprimere la solidarietà del Movimento 5 Stelle e per condurre un sopralluogo che mi ha permesso di approfondire la situazione. Il partito che governa il Comune di San Miniato, così come la nostra Regione, dovrà fornire una spiegazione chiara ed esauriente riguardo alle motivazioni che hanno condotto alla fine di un appalto ventennale. È importante che tutti i cittadini vengano informati sulle circostanze che hanno portato alla cancellazione improvvisa di questo servizio. Inoltre, provvederò ad aggiornare personalmente il Prefetto di Pisa sull’evoluzione di questa vicenda.

Per Galletti “Sarebbe ingenuo derubricare al caso una complessa catena di eventi, quando date e documenti lascerebbero intendere tutt’altro. Il fatto che fosse prevista una nuova gara di affidamento del servizio è testimoniata dalla Delibera di Consiglio Comunale n. 67 del 20 dicembre 2023, che ha approvato il Documento Unico di Programmazione 2024-2026, nel quale non viene contemplata l’internalizzazione dei servizi archivistici e bibliotecari. Mentre i 3 istruttori chiamati in causa per la presunta volontà di internalizzare il servizio, in realtà reintegrano delle posizioni interessate da pensionamento, come testimoniato dal Piano integrato di attività e organizzazione, approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 26 il 12 marzo scorso. Poi in data 11 marzo 2024 viene pubblicata l’Ordinanza di chiusura dell’immobile di Via De Amicis per inagibilità, questo dopo il sopralluogo dei Vigili del fuoco che hanno riscontrato notevoli criticità rispetto alle quali, la successiva Ordinanza del 18 marzo che imputa la chiusura all’avvio di un processo di digitalizzazione, lascia perplessi. Ma l’evento più significativo si verifica il 19 marzo, quando con la Delibera di Giunta Comunale nr. 31, dal 1° giugno 2024 – data successiva alla scadenza dell’appalto – con poche righe viene impostata la gestione diretta della Biblioteca Luzi di San Miniato, rivoluzionando di fatto la gestione del servizio e chiudendo la porta alle 7 lavoratrici e lavoratori.”

“Un tempismo che evidenzia una serie di responsabilità che devono essere chiarite innanzitutto a livello politico.” incalza la Cinquestelle. “Il fatto che le prime segnalazioni dei dipendenti in materia di sicurezza e salute precedono di anni le ultime richieste avanzate da Cgil, suggerisce che il cambiamento di atteggiamento di questa amministrazione comunale sia emerso solo dopo l’intervento dei Vigili del Fuoco e di altri soggetti preposti ai controlli. Già questo giustificherebbe un intervento da parte della dirigenza regionale e nazionale del Partito Democratico, che si dichiara progressista sui diritti dei lavoratori e sulla sicurezza, ma che rimane in silenzio di fronte a questi eventi. Tuttavia, San Miniato è anche la città di origine del Presidente Eugenio Giani, con il quale ho condiviso numerosi momenti istituzionali significativi e molte proposte politiche riguardanti la sicurezza e i diritti dei lavoratori – ricorda la consigliera regionale -, soprattutto dopo la tragedia dell’Esselunga di Firenze. A questo proposito, chiedo al Presidente di condividere con i suoi concittadini quale sia la sua posizione su questa vicenda e quali soluzioni può mettere in campo per una positiva risoluzione per le lavoratrici e per i lavoratori coinvolti.” Conclude Galletti.

KME Fornaci di Barga, M5S:”Dolore e sgomento per ennesima morte sul lavoro”

“È con profondo dolore che apprendiamo della tragica perdita di Nicola Corti, un lavoratore di grande esperienza, stimato e rispettato dai suoi colleghi presso la KME di Fornaci di Barga, che ha perso la vita ieri sera in un incidente sul posto di lavoro.

Esprimiamo la nostra più sentita solidarietà alla famiglia di Nicola, soprattutto alla figlia e alla madre, ai suoi amici e ai suoi colleghi in questo momento di grande dolore. La sua prematura scomparsa è una perdita irreparabile per tutta la sua comunità e per la Toscana intera.

Come Movimento 5 Stelle Toscana, ribadiamo l’importanza della sicurezza sul luogo di lavoro e ci uniamo ai sindacati nel sostegno allo sciopero proclamato in segno di rispetto per la memoria di Nicola Corti.”

Così Irene Galletti, Presidente del Movimento 5 Stelle Toscana

Cava Fornace. M5S Ricciardi e Mencarelli “Chiare Responsabilità Politiche dei Decisori, la Tutela Ambientale Sempre all’Ultimo Posto”

“Il poderoso sversamento di percolato dalla discussa discarica di Cava Fornace, gestita da Pogramma Ambiente Apuane spa, a cui abbiamo dovuto assistere ieri è l’ennesima dimostrazione dell’inazione della politica “decidente” di fronte a temi come la tutela ambientale.

Sono anni, tanti, che anche il M5S chiede di chiudere quella discarica perché sita in un’area non idonea, in un ambito carsico, quindi “drenante” proprio al di sopra di una falda acquifera che rifornisce tutta la Versilia e affluente del Lago di Porta, sito tutelato UNESCO- Natura 2000.

Incuria e mancanza di Controlli

Ora di fronte a ciò che è successo, per incuria, mancanza di controlli o per evento naturale poco importa in questo istante, cosa hanno da dire? La politica “decidente” si assumerà la responsabilità di non aver provveduto alla chiusura di quel sito nonostante le evidenze scientifiche, di aver cincischiato e anzi preso in considerazione la possibilità di accordare il raddoppio della portata di quella discarica, avanzata dalla società che la gestisce?

Il Diritto di Vivere in Ambiente Sano

Ora a tutti quei cittadini e cittadine “resistenti” che da anni si battono per una politica che riconosca il loro diritto di vivere, e far vivere le proprie generazioni future, in un ambiente sano, che tratti consapevolmente la prevenzione dei danni sia ambientali che di salute, strettamente correlati, cosa gli risponderà?” Questa l’amara riflessione di Riccardo Ricciardi, deputato e vicepresidente del M5S

Interrogazione nel 2021

“Nel 2021 presentai un’Interrogazione all’amministrazione massese,” aggiunge Luana Mencarelli, coordinatrice provinciale al tempo consigliera “preoccupata dalla richiesta di P.A.A. spa di poter svernare direttamente nella fognatura pubblica il percolato prodotto, in deroga all’obbligo di smaltimento come rifiuto speciale pericoloso. Addirittura veniva richiesto di variare in aumento i valori delle soglie di concentrazione degli elementi pericolosi perché la legge allo stato di fatto non l’avrebbe consentito.

Dati Arpat Preoccupanti

I dati delle analisi svolte da Arpat dimostravano che alcuni di questi elementi erano presenti nel percolato molto al di sopra delle soglie consentite: i solfati, ma anche molti altri inquinanti pericolosi, come Ferro-Manganese-Triclometano-cloruri e fluoruri, le superavano di molto e il depuratore di Gaia non era adatto al trattamento di questa raccolta, le cui acque finiscono in mare.

Ora che tutto quel percolato è stato assorbito dalle matrici ambientali e in parte dirottato al depuratore di Gaia, quali saranno i problemi conseguenti?” si chiede.

Conclusioni

“Questo è il risultato politico di voler mantenere in vita attività dannose o pericolose per l’ambiente perché qualcuno ci lavora o perché versano soldi nei bilanci comunali, però nessuno chiarisce mai quali siano i costi sociali che tutti e tutte dobbiamo pagare per queste scelte scellerate.

Lo stesso governo Meloni traccia la via: colpire più duramente gli ambientalisti e lasciare in pace chi produce, non importa cosa, anzi.

Che dire: dopo un passato disastroso, bel futuro si prospetta per il nostro territorio!” conclude Ricciardi.

Toscana approva legge per favorire la circolazione dei crediti fiscali, il M5S vota a favore della misura che sostiene il Superbonus

“Con l’approvazione della proposta di legge in merito alle “Disposizioni in materia di promozione della circolazione di crediti fiscali” la Toscana cerca di dare un contributo per rimediare ai gravi danni che questo governo ha causato con il blocco delle cessioni dei crediti collegati al Superbonus. Questa misura è stata fondamentalmente una grande occasione per l’Italia per rivalutare e riammodernare il patrimonio edilizio, soprattutto quello privato.” Ad affermarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 stelle in Regione Toscana, a margine della seduta di Consiglio che ha visto l’approvazione di una legge in favore della circolazione dei crediti fiscali collegati al Superbonus del M5S.

“Grazie ad un investimento di 71 miliardi di euro, che ha generato quasi 200 miliardi di investimenti indotti, il Superbonus ha contribuito a creare posti di lavoro e ad incrementare il PIL di ben 6 punti percentuali, con un significativo impatto sull’economia.

Tuttavia, il grave problema dei crediti incagliati purtroppo non potrà essere risolto completamente con il modesto contributo che la Regione può offrire dal punto di vista economico. Ma è comunque un segnale di rispetto verso tutte quelle famiglie che hanno subito le conseguenze del furore ideologico del governo Meloni e che durante l’emergenza sanitaria hanno sostenuto l’economia del Paese con i loro investimenti ed oggi si ritrovano nell’impossibilità di recuperare quanto dovuto.

E lo ribadiamo ancora, il Superbonus edilizio è stata una misura che l’Unione Europea intendeva e intende ancora esportare. Come hanno dichiarato gli stessi rappresentanti dell’UE, se fosse stata mantenuta, avrebbe potuto generare nel corso degli anni un impatto economico molto positivo e soprattutto duraturo. Purtroppo, questo governo non condivideva lo stesso punto di vista e senza pensarci due volte ha preferito mettere in difficoltà centinaia di famiglie e aziende.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Toscana.

Biblioteca e Archivio di San Miniato, Movimento 5 Stelle in Regione informa il Prefetto e annuncia un sopralluogo

“Sto seguendo con attenzione la vicenda che riguarda alcune lavoratrici e lavoratori che operano in appalto per una cooperativa presso la Biblioteca e l’Archivio di San Miniato. Una situazione che riteniamo critica in base alla documentazione a cui abbiamo avuto accesso e che provvederò personalmente ad approfondire con i poteri ispettivi propri dei consiglieri regionali.” Ad annunciarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

“La problematica non si limita solo alla questione occupazionale – chiarisce la Cinquestelle -, ma riguarda anche la sicurezza del personale impegnato nelle strutture, oltre che quella dei visitatori del Museo della Scrittura – che ospita percorsi educativi che rientrano nella programmazione regionale per le scolaresche – e degli attuali residenti presso l’alloggio popolare posizionato ai piani alti. Questo perché ci risulta difficile credere che pertinenze collegate ai locali oggetto di chiusura possano versare in condizioni migliori di quelle segnalate alle autorità. Presto anche l’Asl esprimerà il proprio parere in merito, e chiederemo alla Regione l’accesso alla documentazione relativa. Tuttavia, è fondamentale garantire che tali controlli siano estesi anche alle strutture adiacenti e che venga fatta chiarezza sulla segnalazione che abbiamo ricevuto, relativa a presunte “interferenze” che stanno generando confusione nell’opinione pubblica.

Per queste ragioni – conclude Galletti – ho deciso di scrivere al Prefetto di Pisa, chiedendo un intervento diretto dello Stato, e provvederò io stessa, già nei prossimi giorni, ad effettuare un sopralluogo in via De Amicis, per raccogliere ulteriori informazioni. Un’opera di trasparenza che ritengo necessaria e che dovrà essere trasmessa, oltre che alle lavoratrici e ai lavoratori, anche ai cittadini di San Miniato, che devono sapere quale catena di eventi e quali motivazioni hanno portato all’annullamento di un servizio che dava lavoro a sette persone, parte integrante della loro comunità.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle.

Toscana: Parco della Piana, Galletti (M5S): “Accordo di Pianificazione più utile al cemento che all’ambiente”

“Anche oggi l’atto che abbiamo votato in Consiglio Regionale non fa altro che confermare che c’è una volontà politica che vuole continuare a tenere in vita il progetto, più volte respinto, riguardante la nuova pista di Peretola e altre opere cementizie che soffocano la Piana, e lo fa anche attraverso delle modalità che non possiamo assolutamente condividere.” Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in merito alla discussione in Consiglio relativa alla la delibera di ratifica dell’accordo di pianificazione tra la Regione Toscana e il Comune di Firenze per l’adeguamento del Piano strutturale relativo all’ambito territoriale interessato dal progetto di territorio “Parco agricolo della Piana” alle disposizioni contenute nel Pit (Piano di indirizzo territoriale).

“C’è un solo principio da rispettare: l’attenzione all’utilizzo della risorsa suolo, che deve garantire la sicurezza per le popolazioni attualmente disturbate dai voli dell’aeroporto di Firenze anche al di fuori degli orari adeguati; la sicurezza idrogeologica che non può consentire ulteriori sviluppi edilizi nella Piana che, solo pochi mesi fa, è stata nuovamente colpita dall’alluvione, nonostante gli interventi già effettuati. Inoltre, non si può assolutamente continuare a contemplare la realizzazione di un nuovo aeroporto, perché è questo che richiama tra le righe questo testo: la volontà di aggiungere un ulteriore tassello per cercare di portare avanti un progetto più volte bocciato.”

“Quello che serve alla Piana è una progettualità che metta in sicurezza la popolazione soprattutto dal punto di vista ambientale, dell’acustica e di ogni altra questione di reale interesse pubblico. Questo in contrapposizione a quella parte politica che da decenni spinge per espandere Peretola e ogni altra opera di cementificazione, contro gli interessi del Parco agricolo la cui tutela è centrale per garantire la salute dell’ambiente e delle persone che lì risiedono.” Conclude Galletti.

Il 25 APRILE ci ricorda che l’Italia è unita contro il nazifascismo

Quando il Ministro della Sovranità alimentare chiede pubblicamente di non trasformare il 25 aprile in una festa divisiva, evidentemente ha le idee confuse al riguardo, o sente pressante il disagio di dover celebrare una giornata che non è nelle sue corde. Lo stesso accadde lo scorso anno, quando sentimmo dire dalla seconda carica dello Stato che i partigiani uccisero, a Via Rasella, una banda musicale di pensionati e non nazisti delle SS. Affermazione fantasiosa che ancora oggi lascia sgomenti.

Come lo scorso anno, questo governo, il più a destra di sempre dalla sconfitta del nazifascimo in Italia, prova a rimescolare le carte in maniera maldestra. E sempre in maniera maldestra ha provato ad annichilire il monologo sul 25 aprile del giornalista e scrittore Antonio Scurati, ottenendo esattamente l’effetto contrario, con tanto di pubblicazione risentita sul profilo social della Presidente del Consiglio. Chapeau!

Tuttavia, vorrei rassicurare le eminenti cariche del nostro governo che il 25 aprile non può essere una festa divisiva per il semplice fatto che tutta l’Italia volle la Liberazione, e non si trattava di una semplice “rissa tra comunisti e fascisti”, come riuscì a dire un altro ministro di questo governo, quello delle infrastrutture, solo qualche anno fa. C’erano anche partigiani appartenenti ad altre fazioni politiche, come socialisti, liberali, monarchici, anarchici e membri della Resistenza cattolica.

La Resistenza italiana è stata caratterizzata da una vasta gamma di gruppi e movimenti che hanno combattuto contro l’occupazione nazista e il regime fascista. Inoltre, molti partigiani provenivano da diverse sfere sociali, compresi contadini, operai, studenti, professionisti, imprenditori, sacerdoti e membri delle forze armate italiane che si erano ribellati contro il regime fascista e la sua collaborazione con le forze naziste.

La Resistenza rappresentava, dunque, una varietà di ideologie e motivazioni, unite dal comune obiettivo di liberare l’Italia dall’oppressione nazifascista. Ed è proprio da questo concetto unitario che nasce la celebrazione del 25 aprile, festa che appartiene a tutti gli italiani, nessuno escluso. Nazifascisti a parte, ovviamente.

E l’unico modo per trasformarla in una festa divisiva consiste nel mettere tutti gli italiani da una parte e i nazifascisti dall’altra. Ammesso che una cosa del genere sia pur immaginabile, eminentissimi esponenti di questo governo, voi da che parte stareste?