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MAFIA E TERRORISMO. PARLIAMONE CON GLI ESPERTI – evento a Montecatini

Domani sarò a Montecatini per l’evento “Mafia e terrorismo. Parliamone con gli esperti” (tutti i dettagli nel link all’evento facebook).

Ci sta a cuore la sicurezza di cittadine e cittadini, obiettivo strettamente legato alla capacità di tenere la malavita organizzata – anche di stampo terrorista – fuori dal tessuto sociale ed economico delle nostre comunità. Per questo chiediamo da mesi al Consiglio regionale di esprimersi sulla creazione di una Conferenza permanente che si occupi di questi temi, aiutando gli enti locali e coordinandosi con le forze dell’ordine.

Accanto a questo abbiamo subito tradotto in pratica l’invito degli esperti riuniti nel nostro convegno “Mafia in Toscana. Faccende di casa nostra” di parlare di più e meglio della mafia in questa regione. Domani i cittadini della Valdinievole potranno ascoltare dalla viva voce di figure cardine dell’antimafia, come il generale Pellegrini, quali siano le ricette fondamentali per dare alle nostre comunità i giusti anticorpi avversi alla malavita organizzata. Anticorpi simili a quelli necessari per combattere il terrorismo.

Interverranno insieme a me e alla nostra Laura Agea

  • Angiolo Pellegrini, Generale dei Carabinieri – autore del libro “Noi, gli uomini di Falcone”
  • Giuseppe Nicolò, Autore del libro “CIC l’Ultima missione”
  • Laura Agea, europarlamentare M5S
  • Gioacchino Mattia, Tenente della Guardia di Finanza
  • Renato Scalia, Ispettore Capo ex DIA
  • Maurizio Pascucci, Presidente dell’associazione “Fior di Corleone”

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ELENCO DEBITORI MPS SECRETATO? ALCUNI NOMI GIA’ RESI NOTI DALLA COMMISSIONE REGIONALE

Ieri la Commissione d’inchiesta parlamentare sulle banche ha acquisito l’elenco dei grandi debitori di Monte Paschi di Siena, secretandolo.

Se oggi esiste una Commissione d’inchiesta parlamentare sul sistema bancario lo si deve a noi e in parte anche a quell’inchiesta regionale sullo scandalo MPS che ho condotto personalmente.

Già nella relazione finale evidenziammo il tema dei crediti deteriorati e chiedemmo la pubblicazione dell’elenco di quei grandi prenditori che avevano fruito dei denari di MPS senza le dovute garanzie, spesso solo grazie ad appoggi politici più o meno noti, senza restiturli. Sapere che la Commissione d’inchiesta parlamentare ha acquisito l’elenco, secretandolo, è una sconfitta della politica. Anche perché una buona parte di quei nomi la rendemmo già nota noi tramite la Commissione regionale.

Se i partiti hanno paura a tirare fuori i nomi ancora non usciti è perché, forse, renderebbero evidente come i soldi del Monte siano stati spartiti e bruciati in modo bipartisan, da gruppi legati a sinistra e a destra. Se sui primi abbiamo fatto chiarezza già noi, adesso bisognerebbe farla anche su quelli legati ai secondi. Il Monte è stato sicuramente spolpato da PD e quelli che oggi sono finiti in MdP ma non dimentichiamoci che a guidare l’Antonveneta targata MPS ci andò un uomo del centrodestra, legato a Denis Verdini.

Anche per aiutare i cittadini a conoscere meglio questo tipo di particolari, questo fine settimana accompagnerò Elio Lannutti e Franco Fracassi in due tappe del loro tour di presentazione del loro libro “MORTE DEI PASCHI, LA TRAGEDIA DI DAVID ROSSI E I MISTERI DELLA BANCA DI SIENA“.

INFO SULLE PRESENTAZIONI

Presentazioni m5s libro “MORTE DEI PASCHI. ”
di Elio Lannutti e Franco Fracassi

Sabato 25 novembre 2017, ore 12
c/o Edizioni del Boccale, Via degli Avvalorati 62 – Livorno
Interverranno: gli autori, Filippo Nogarin, Giacomo Giannarelli

Domenica 26 novembre 2017, ore 11
c/o Sala Conferenze Autorità Portuale, Carrara
Interverranno: gli autori, Laura Bottici, Giacomo Giannarelli, Francesco De Pasquale

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CONFINDUSTRIA E CONFARTIGIANATO ANCORATE AL PASSATO: SOSTENGANO IMPIANTI DI RECUPERO AL POSTO DI DISCARICHE COME CAVA FORNACE

Foto de "Il Tirreno".

Da associazioni di categoria come Confindustria e Confartigianato mi aspetterei un sostegno lungimirante degli impianti che recuperano l’amianto a freddo, più che la difesa di una discarica che lo seppellisce.

Le discariche appartengono ad un modello vecchio di gestire i rifiuti. Deludente leggere che queste associazioni di categoria sono ancorate a questo passato, anziché fare una battaglia opportuna per i modelli più virtuosi di gestione.

Sono a disposizione per aiutarle a conoscere e cogliere questo futuro che per molti territori è già presente, con la speranza di averle accanto nella richiesta di linee di investimento regionali dedicate proprio agli impianti a freddo dove l’amianto – materiale prezioso – non si brucia ma si recupera.

La nostra mozione per la chiusura di Cava Fornace e bonifica del sito sarà votata nel prossimo Consiglio regionale, presumibilmente mercoledì 29 novembre.

CREAF POZZO SENZA FONDO – NUOVO ATTO: GIUNTA CI RIMETTE 3 MILIONI PER IMMOBILE, RINUNCIANDO A 11 MLN DI CREDITI

Nell’ultima variazione di bilancio la Giunta propone di destinare altri 3 milioni di euro per il Creaf. Con due di questi, via trattativa privata con curatore fallimentare dell’azienda, vorrebbe riscattare l’immobile di Via Galcianese e col milione rimanente iniziare un percorso di rilancio.

Preso atto che non trattasi di barzelletta, chiediamo a stampa e cittadini un aiuto nel capire perché la Regione, dovendo avere indietro 11 milioni da Creaf srl – società in fallimento e buco senza fondo dove sono confluiti 22 milioni di contributi pubblici – vorrebbe riscattare il suo unico bene, togliendolo da un’asta pubblica capace di farlo fruttare e restituirci almeno una parte del maltolto.

Tra l’altro tutto questo la Regione lo vuol fare in modo antieconomico: destinando infatti altri due milioni all’avventura CREAF srl per un immobile che ne vale 7, persino meno del prezzo d’acquisto che già era quasi il doppio di quanto sborsato dall’azienda ‘partecipata pubblica’ per averlo dal precedente proprietario.

Abbiamo chiesto alla giunta di aiutarci a capire, avanzando anche un’ipotesi interpretativa, sarà mica che si vuole buttare la Regione in questa avventura solo perché tra i fondi pubblici arrivati al CREAF srl tramite l’istituzione ce n’erano anche di derivazione UE e, prima che qualcuno a Bruxelles si accorga del fiasco e ce li chieda indietro, bisogna inventarsi almeno qualche pagina di un progetto “credibile” per questo ad oggi fantomatico “Centro per la ricerca e l’alta formazione a servizio del distretto tessile pratese”?

“ACQUA PUBBLICA: ECCO LA LEGGE” – inizia il tour da Massa

Ripubblicizzazione Servizio idrico Toscana

La democrazia diretta è l’unica strada per ritrovare fiducia nella politica. Nel 2011 ventisei milioni di cittadini hanno votato Sì al referendum per avere un servizio idrico pubblico. Un esito tradito dalla Toscana a guida PD-Rossi, con bene placet del cosiddetto centrodestra: siamo infatti la prima regione ad aver sperimentato il servizio privatizzato, con la tariffa più cara d’Italia che aiuta imprese desiderose di profitto a spartirsi milioni di utili nonostante la rete chieda interventi urgenti e per far quadrare i conti si chiudano i contatori a chi fa fatica a pagare la bolletta.

Con la nostra proposta la Toscana avrebbe un percorso chiaro di ripubblicizzazione del servizio, con una gestione votata all’efficienza della rete e all’equità: 50 litri di acqua garantiti e un fondo solidaristico per aiutare chi non può pagare. Non è un libro dei sogni ma una proposta di legge chiara con le opportune coperture all’attenzione degli uffici, e stiamo girando la Toscana per raccontarla ai cittadini.

Inizia domani da Massa il tour dedicato alla proposta di legge per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato toscano. Un viaggio in parallelo al percorso di discussione su Rousseau mentre il testo è al vaglio degli uffici legislativi regionali per una prima verifica formale.

Interverranno oltre a me, Luana Mencarelli (M5S Massa vicepresidente Commissione Speciale su GAIA) e due ospiti tecnici: Andrea Guerrini, Presidente di ASA spa, sul tema “Nuovo sistema tariffario della provincia autonoma di Bolzano. Un esperienza virtuosa” e Nicola Ceravolo, Presidente del Consiglio di Sorveglianza di ASA spa, sull’argomento “Quale acqua beviamo e perché. Un indagine sui consumatori”.

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“PROCREAZIONE ASSISTITA TRA SCIENZA ED ETICA” evento Auditorium Sant’apollonia

Si terrà domani a Firenze il nostro evento sulla Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). Previste due sessioni per il convegno della mattina, “Aspetti epidemiologici della PMA” e “Aspetti clinici relativi alla PMA”, e una Tavola rotonda su “Aspetti etici relativi alla pratica della PMA” nel pomeriggio cui parteciperanno esponenti politici, medici, avvocati e bioeticisti.

Circa 350.000 bambini nascono ogni anno nel mondo dopo PMA, in Italia circa 12.000, un grande successo scientifico e tecnologico, tuttavia non è diffusa la consapevolezza che esistono differenze significative fra le gravidanze dopo PMA e quelle dopo concepimento naturale. Inoltre dati sempre più solidi depongono per delle differenze fra gli individui nati dopo PMA e quelli nati dopo concepimento naturale.
Il fine di questo convegno è mettere a fuoco questi temi.

PROGRAMMA
Ore 8,30: iscrizione
Ore 9,00 – Inizio Lavori
Saluto degli organizzatori

Prima sessione – Aspetti epidemiologici della PMA
• 9,15: La PMA in Toscana: aspetti epidemiologici (Andrea Vannucci, Fabrizio Gemmi – Agenzia Regionale di Sanità)
• 9,35: La rete regionale dei Centri per la PMA in Toscana (Luca Mencaglia – Coordinatore Rete Regionale PMA)
• 9,55: I percorsi clinici relativi alla PMA: il contributo dell’Ordine dei Medici (Antonio Panti – Past Presidente Ordine dei Medici di Firenze)
• 10,15: PMA e Livelli Essenziali di Assistenza (Andrea Quartini – Consigliere Regionale Toscana – Terza Commissione)

Seconda sessione – Aspetti clinici relativi alla PMA
• 10,30: Genetica e PMA (Stefano Rimoldi)
• 11,00: Complicazioni materno-fetali e post-natali dopo concepimento con PMA (Maurizio Fontanarosa)
• 11,30: Anomalie dell’apparato cardiovascolare nei nati dopo PMA (Stefano Rimoldi)
• 12,00: Strategie di PMA per la riduzione del rischio (Maurizio Fontanarosa)
• 12,30: discussione

Pausa Pranzo

ore 14:30
Tavola rotonda su “Aspetti etici relativi alla pratica della PMA” (Moderatore: Andrea Quartini)
Partecipano: Stefano Rimoldi (cardiologo), Saura Bardi (avvocata), Luigi Gaetti (senatore e anatomo-patologo), Maurizio Fontanarosa (ginecologo), Gianni Baldini (bioeticista), Fabrizio Gemmi (medico ARS)
Sono invitati tutti i membri della Commissione Sanità e Politiche Sociali della regione Toscana (Stefano Scaramelli – presidente, Stefano Mugnai – vicepresidente, Paolo Bambagioni – vicepresidente, Nicola Ciolini, Enrico Sostegni, Serena Spinelli, Ilaria Giovannetti, Manuel Vescovi, Paolo Sarti)

PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RIGETTO’ RICORSO SU AEROPORTO DI FIRENZE. PERCHE’ ROSSI HA FATTO FINTA DI NIENTE?

A distanza di anni finalmente veniamo a scoprire che il Presidente della Repubblica respinse il ricorso dell’allora gestore di Peretola, ADF, presentato per evitare le prescrizioni al decreto di VIA 676/2003.

A questo punto ci chiediamo perché Rossi non abbia vigilato sul rispetto dei limiti dati dalla vecchia autorizzazione, ad esempio il limite di 1,5 milioni di passeggeri l’anno. Ed esigiamo che ce lo venga a dire in aula.

Riteniamo incredibile che il duo PD-Rossi continui a chiedere la fiducia dei cittadini in merito allo sviluppo aeroportuale toscano, quando ogni passo sul tema – dalla fusione tra i due scali di Pisa e Firenze fino agli iter autorizzativi su Peretola – si è rivelato viziato da anomalie, sviste e forzature politiche.

Ricordo che questa maggioranza è arrivata persino a cambiare la normativa nazionale, col decreto 104, per tentare di coronare l’ossessione PD – MdP di mandare avanti quel masterplan aeroportuale di Peretola che vorrebbero realizzare nonostante 140 prescrizioni gravi tra sicurezza del volo e tutela ambientale, oltre alle critiche serrate sulla legittimità dell’intero procedimento. Una ferita istituzionale difficile da rimarginare per la quale abbiamo chiesto un ultimo serio momento di riconquista del dibattito politico interistituzionale tramite un Consiglio regionale aperto alle amministrazioni della piana fiorentina.

RECUPERIAMO VILLA BELLAVISTA: SI TENTI CARTA PISTOIA CAPITALE DELLA CULTURA”

Quella di Bellavista è tra le più belle ville toscane ed è un colpo al cuore vederla in stato di abbandono. Sfruttando la carta di Pistoia Capitale della Cultura forse è possibile per la Regione favorire il suo recupero, di concerto con gli enti locali interessati. Per questo ho presentato un’apposita mozione prossimamente al voto del consiglio.

L’obiettivo può e deve essere preservare questo patrimonio ed assicurarsi per la Villa e il suo parco la necessaria accessibilità e fruibilità pubblica. L’immobile potrebbe abbinare alla sua capacità di attrazione – poiché originale struttura barocca con una vista mozzafiato su Montalbano e Valle dell’Arno – anche usi da centro culturale, quali convegni ed eventi, come già successo nel recente passato.

Tutte ambizioni realizzabili tramite la corretta sinergia tra Comune, Regione, Ministero dei Beni culturali e Ministero dell’interno, attuale proprietario di questo patrimonio toscano destinato ad oggi all’Opera Nazionale Assistenza Vigili del fuoco.

GESTORI CARICANO COSTO IN TARIFFA ANCHE SE NON SPENDONO UN EURO PER IL SERVIZIO?

In questi mesi abbiamo portato in Regione il caso degli scarti di lavorazione tessile e abbiamo promosso un atto ancora in attesa di votazione per iniziare a leggere nel problema un’opportunità: incentivando le filiere di economia circolare che riutilizzano questi materiali per prodotti di isolamento termo-acustico. In parallelo però ci siamo mossi sul tema dei c.d. rifiuti tessili, cioè della filiera di recupero o smaltimento degli abiti usati che i cittadini consegnano ai gestori tramite i cassonetti “gialli”. E studiando questa filiera abbiamo rilevato un possibile caso sul quale abbiamo interrogato la giunta regionale: i cittadini pagano forse in tariffa questo servizio nonostante i gestori non spendano un euro per esso?

Pochi sanno infatti che i gestori del servizio integrato hanno specifiche convenzioni sulla raccolta e commercializzazione dei rifiuti tessili gettati dai cittadini nei cassonetti gialli e che questi accordi non prevedono alcun contributo verso chi materialmente fa il servizio, di solito cooperative sociali e Caritas. Queste infatti accettano di ripagarsi i costi con la vendita degli abiti usati e – trattandosi di realtà del terzo settore – si accontentano di finanziare così progetti sociali o assicurare forme di reinserimento lavorativo.

I gestori del servizio integrato tra l’altro mettono a queste realtà anche dei paletti sulla commercializzazione, indicando nelle convenzioni alcune imprese private specializzate cui cooperative sociali e Caritas devono vendere una quota degli abiti recuperati.

Tuttavia per determinare la tariffa sono considerati sia i costi sui flussi dei rifiuti tessili, indicati nel piano industriale degli ATO, sia la loro incidenza sulla percentuale di raccolta differenziata che – se più bassa dell’obiettivo di legge – comporterebbe addizionali come penale. Il tutto senza appunto che il gestore nella pratica svolga il servizio o abbia effettivamente dei costi. Di qui il nostro dubbio: sarà mica che ai cittadini viene messo in conto, nella tariffa, un servizio non dovuto?

POST ALLUVIONE MONITOR SALTATI E LUCI ROTTE NELLA STAZIONE DI LIVORNO. REGIONE INTERVENGA

Monitor RIepilogativi - Stazione di Livorno

L’alluvione del 9-10 settembre ha lasciato danni anche nella stazione ‘Livorno centrale’.

L’allagamento dei sottopassi ha fatto saltare i monitor che segnalano gli orari dei treni e i binari di riferimento, con inevitabile disagio per i viaggiatori. Il 20% circa delle lampade di illuminazione sono rimaste rotte o guaste rendendo insicuro il transito delle persone soprattutto verso il parcheggio lato Porta a terra, dove la rampa – molto usata dai pendolari – è sempre allagata, forse per una perdita.

La Regione dovrebbe chiedere ad RFI di intervenire quanto prima con queste piccole opere di manutenzione straordinaria, prima che sia troppo tardi o qualcuno si faccia male.