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SACCARDI AMMETTE: GRAZIE A NOSTRA AZIONE FILIERA DONAZIONI PER CHAGAS-MALARIA SARA’ OTTIMIZZATA

E’ arrivata la risposta della giunta regionale alla nostra interrogazione sulle falle di sicurezza del controllo donazioni di sangue da chi si è esposto a rischio malaria e Chagas.

Ancora oggi chi torna da un viaggio nei paesi dove sono endemiche malaria e Chagas, può sì donare sangue solo se non le ha contratte ma il sistema ASL per verificarlo non è ottimale. Manca infatti l’informatizzazione della filiera e il tutto è gestito con una procedura ‘a mano’, rischiosa perché espone all’errore umano. Un problema paradossale visto che i Servizi Trasfusionali ASL hanno ritenuto opportuno informatizzare da tempo la procedura per il West nile virus, patologia diagnostica a soli due toscani negli ultimi 5 anni, mentre hanno tenuto ‘a mano’ quella per malaria e malattia di Chagas, patologie che insieme hanno registrato più di mille casi nello stesso periodo.

Saccardi ci informa che a seguito della nostra sollecitazione il Centro Regionale Sangue provvederà ad effettuare un’attenta ricognizione sulla corretta applicazione della normativa in vigore dal 2015. Una buona notizia se non fosse che ammette così un fatto abbastanza grave: da due anni l’erronea implementazione di questo decreto ha esposto i toscani al rischio di contrarre mediante trasfusione malattie esotiche debellate da decenni nel nostro paese. Una falla che impone la necessità di coinvolgere sull’analisi di questa mancata sorveglianza il Gruppo Rischio Clinico Regionale.

Infine difficile non restare perplessi dal passaggio di Saccardi dove ci spiega che ‘ulteriori procedure di inattivazione dei patogeni sono in corso di valutazione da parte del gruppo operativo Officina Trasfusionale regionale’. Forse l’assessora ignora che nessuna procedura di inattivazione dei patogeni è stata mai attuata in Regione Toscana finora, nonostante il gruppo citato sia operativo dal 2012. Con la sua risposta ci sta implicitamente dicendo che in cinque anni, in cui si sono fronteggiate le pandemie da virus Zika e Chikungunya, non erano state ancora prese decisioni?

RESTITUTION TOUR ‘SCUOLE SICURE’: PRIMI DUE INTERVENTI A CARRARA

E’ iniziato da Carrara il nostro tour di restituzione “Scuole sicure” del Movimento 5 Stelle. Due gli interventi di edilizia scolastica presentati oggi, finanziati col taglio di indennità e rimborsi non rendicontati. Li realizzeranno, grazie alle 20mila e 10mila euro restituite, l’I.I.S. Montessori Repetti e all’I.I.S. Zaccagna.

Con i 20mila euro forniti, l’I.I.S. Montessori-Repetti effettuerà
– Ripristino infissi e porte antipanico della sede centrale e delle sedi distaccate
– Ripristino e imbiancatura pareti delle aule piano terra e uffici di segreteria
– Istallazione sistema di allarme e/o video sorveglianza sede Liceo Repetti

I 10mila euro forniti serviranno invece all’I.I.S. Zaccagna per la sistemazione della palazzina attualmente inagibile.

Un esempio vale più di tante parole. Noi non abbiamo aspettato una legge per tagliarci gli stipendi e per restituire alla cittadinanza questo in più immorale che altri si tengono ben stretto.

Le scuole toscane hanno urgente bisogno di fondi e senza il nostro intervento in Consiglio non avrebbero avuto nemmeno quei 3,6 milioni di euro nel bilancio regionale, l’80% delle strutture non rispetta le norme antisismiche, circa la metà degli istituti è senza certificazione antincendio, senza dimenticare il dramma di chi ancora oggi fa lezioni nei container.

Proprio di ieri la notizia che ad Aulla si sono ribloccati i lavori per la scuola media perché la ditta affidataria – scelta dalla Regione – ha presentato richiesta di concordato.

Il nostro è un piccolo ma esemplificativo contributo. Con questi 120mila euro permetteremo ad otto istituti di rifare i bagni, fare adeguamento sismico o superare le indecenti barriere architettoniche. Tutti interventi richiesti dai dirigenti scolastici che con piacere saranno realizzati grazie al taglio dei nostri emolumenti.

Torneremo quando gli interventi saranno finiti. Intanto oggi ringraziamo la dirigente Marta Castagna e il dirigente Luigi Corsi per aver compreso e colto l’opportunità fornita da questa iniziativa.

COS’È IL RESTITUTION DAY “SCUOLE SICURE”
Nel Movimento 5 Stelle esiste un metodo di gestione delle indennità e dei rimborsi che le regioni erogano in favore dei consiglieri regionali. Di quanto ci viene dato ogni mese, noi tratteniamo solo 5mila euro lorde e i rimborsi di mandato effettivamente giustificati con scontrini e fatture. Il resto lo mettiamo in un fondo unico per restituirlo alla cittadinanza tramite formule decise con gli iscritti. Il 4 maggio scorso gli iscritti toscani hanno deciso di destinare i 120mila euro accumulati così all’emergenza edilizia scolastica e per questo abbiamo lanciato un appello ai dirigenti scolastici, dal quale sono emersi gli otto interventi che finanzieremo.

#RIFIUTI. DOPO SEI ANNI DI INCHIESTE E INEFFICIENZE IL MINIMO E’ RIDISCUTERE MODELLO DI GESTIONE

RIFIUTI-TOSCANA

Abbiamo portato in Consiglio regionale il confronto sul modello di gestione emerso dentro ATO Toscana Costa rifiuti. Al voto nella seduta d’aula del 5 e 6 dicembre un mio atto di indirizzo che potete leggere qui.

Dopo sei anni il Consiglio regionale ha il dovere di avviare confronto serio sull’attuazione della sua legge in materia di gestione dei rifiuti. Un confronto necessario e urgente dopo il flop di servizio e l’humus di illegalità registrato in quel ‘Ambito modello’ che era ATO Sud (primo ad attuare la legge regionale voluta da Rossi e dal PD), e considerato il ripensamento recente dei 20 sindaci di ATO Costa sul mettere in mano privata questo servizio pubblico essenziale.

Per questo chiediamo all’aula un voto chiaro su alcuni impegni:

  • l’avvio di questo confronto a partire dall’audizione dei Sindaci, delle figure apicali dei tre ATO e dei gestori del servizio nella Commissione Ambiente e Territorio;
  • l’attivazione di un tavolo interistituzionale di coordinamento tecnico-politico, guidato dalla giunta, per approfondire l’opportunità di una gestione 100% pubblica del servizio (come richiesto dai venti sindaci di ATO Costa), la sede ottimale per verificare l’attendibilità delle argomentazioni di chi da tempo critica efficienza e efficacia del modello di governance per macro-ambiti, suggerendo formule differenti (la nostra era questa).

La questione è politica e giuridica.

SE MODELLO È FALLIMENTARE PERCHÉ TENERLO?
Politica perché il modello PD-Rossi si è rivelato oggettivamente incapace di garantire gli obiettivi di legge sulla raccolta differenziata, di rispettare il principio europeo del “chi inquina paga” – vedi ATO Sud – e soprattutto di generare un serio sviluppo economico basato sull’economia circolare che potrebbe aumentare posti di lavoro e salubrità ambientale. Davanti a questo quadro è indubbia le necessità di capire per quale ragione politica dovremmo continuare a tenerci un modello così fallimentare.

LE DUE SENTENZE
Ci aiuta in questo il piano giuridico: due recenti sentenze –la 3554 del Consiglio di Stato e la 1027 del Tar del Lazio – certificano infatti l’obbligo per i Comuni di evidenziare l’utilità economica che giustifica i loro affidamenti e la necessità della Corte Costituzionale di chiarire la legittimità del trasferimento di funzioni proprio dai Comuni a soggetti diversi. Quindi è giusto quanto rivendicato dai 20 sindaci di ATO Costa: se non è più giustificabile economicamente l’affidamento del servizio al privato non lo possono sostenere perché potrebbero anche incorrere in un errore del quale sarebbero chiamati a rispondere.

SU ATO COSTA E AAMPS BASTA STRATEGIE ELETTORALI

Nello specifico caso ATO Costa col nostro atto impegneremmo inoltre la giunta a garantire l’interesse generale favorendo uno specifico accordo tra Autorità d’Ambito e AAMPS spa, sulla scia di quanto già fatto per i Comuni della Garfagnana coi casi SEVERA spa e GEA Spa. Il Piano di AAMPS legato al Concordato definisce un percorso virtuoso di risanamento che oltre ad aumentare la raccolta differenziata presuppone una graduale riduzione della tariffa procapite fino a 186 euro nel 2021. Molto meglio di quanto prevede attualmente il Piano industriale maturato dall’ATO. Se l’interesse generale viene prima di indicibili strategie elettorali, la situazione è governabile con molta chiarezza e ci aspettiamo che il Consiglio lo imponga alla giunta.

ANDAVA RINVIATO VOTO SU FUSIONE PERGINE VALDARNO – LATERINA. VOTO PD-LEGA UN ERRORE POLITICO

Ci siamo astenuti ieri nella votazione del Consiglio Regionale in merito alla fusione tra i Comuni di Laterina e Pergine Valdarno.

Il risultato referendario è stato falsato da un mancato percorso partecipativo. Non a caso le riunioni per il supposto ‘processo partecipativo’ erano indicate come ‘preparatorie’ negli stessi atti dei consigli comunali coinvolti. La politica è sostanza, non forma. Se mille cittadini si mobilitano per dire ‘non ci avete spiegato bene per cosa votavamo’ la politica nelle istituzioni deve ascoltarli. Tanto più che hanno fatto un ricorso al Consiglio di Stato.

Sono stato nel territorio e, come prassi M5S, ho portato la voce di questi cittadini in Consiglio chiedendo almeno il rinvio del voto dopo l’esito del ricorso al Consiglio di Stato.

La convergenza PD-Lega ha affossato la richiesta e voluto ratificare ieri la fusione.

E’ stato un errore politico dovuto anche al fatto che nessuna delle mani alzate ieri in aula vivrà sulla sua pelle questa fusione non compresa e per questo monca in partenza. L’ennesima prova della distanza tra i partiti nei palazzi del potere e le legittime richieste della popolazione.

Dal 2015 l’Autorità per la Partecipazione è annualmente depotenziata, voci parlano di un ulteriore taglio lineare di 70mila euro sul prossimo anno deciso nell’Ufficio di Presidenza dove guarda caso non siede il Movimento 5 Stelle ma partiti di centrodestra che alle elezioni presero molti meno voti di noi. E’ evidente che la volontà dei partiti, dal PD a Forza Italia, sia quella di fare della ‘partecipazione di facciata’. Siamo l’unica forza politica che chiede da sempre esattamente il contrario: meno potere di indirizzo alle aule istituzionali e più ai percorsi partecipativi coi cittadini.

INIZIA RESTITUTION “SCUOLE SICURE TOUR”: 30MILA EURO A CARRARA

Inizia da Carrara il tour di restituzione “Scuole sicure”.

Il 4 maggio scorso gli iscritti toscani M5S hanno deciso dove destinare i 120mila euro che abbiamo accumulato dal taglio di indennità e rimborsi rendicontati: l’emergenza edilizia scolastica.

In conseguenza abbiamo lanciato un appello ai dirigenti scolastici, dal quale sono emersi gli otto interventi che finanzieremo. Domani saremo a Carrara per raccontare i primi due e dare un esempio concreto della nostra idea di politica. Non c’è stato bisogno di una legge per tagliarci gli stipendi e con quei soldi oggi finanziamo opere di messa in sicurezza nelle nostre scuole.

Appuntamento domani a Carrara
Ore 9:30 c/o I.I.S. Montessori-Repetti, Viale Lunense 39/b
Ore 11:30 c/o I.I.S. Zaccagna, Viale XX Settembre 116

Vi aspettiamo!

BASTA TEATRINI SU AFERPI E AIUTIAMO SUBITO LAVORATORI DELL’INDOTTO

Martedì 5 dicembre sarà discussione la nostra mozione di sostegno alle richieste dei lavoratori dell’indotto ex Lucchini di Piombino.

Altro che teatrino Renzi-Rossi, le istituzioni dovrebbero concentrarsi sul primo obiettivo a breve termine: tutelare queste lavoratrici e questi lavoratori. Al momento chi assicura i servizi di fornitura ad AFERPI è in grave difficoltà perché nessun atto ministeriale garantisce a queste persone quell’estensione degli ammortizzatori sociali fino a fine 2018 sancita invece per i dipendenti AFERPI.

Un problema noto, raccolto ieri nella sede istituzionale del Consiglio comunale di Piombino tramite la testimonianza delle lavoratrici Cooplat e Serenissima, per la cui soluzione chiediamo un voto unanime del Consiglio regionale.

Sappiamo che la giunta si è mossa informalmente col Ministero per lo scopo, senza successo. Per questo vogliamo passare sul piano formale, tramite un atto di indirizzo chiaro che sostenga la richiesta come proveniente dall’assemblea dei toscani.

La situazione Piombino è drammatica e va affrontata con lucidità. Cittadine e cittadini non si lascino ingannare ancora da chi ha dimostrato di trattare il problema ex Lucchini pensando più al consenso elettorale che a rispettare i patti sanciti per riqualificazione e riconversione del polo industriale.

I tre accordi di programma interistituzionali, coordinati da Enrico Rossi, ci risultano il larga parte disattesi: le bonifiche sono al palo, la riconversione in alto mare e su politiche attive e reimpiego siamo ancora alla questua al Ministero per assicurare quella che Rossi stesso ieri ha chiamato ‘elemosina da 500 euro‘.

Rebrab ha le sue inadempienze, ma ricordiamoci che gli erano state date garanzie per i suoi piani, mai soddisfatte: un esempio l’energia a basso costo. Chi ha incarichi istituzionali sia serio: smetta di illudere l’intera comunità piombinese, e in esteso la Val di Cornia, con mosse teatrali che prospettano la soluzione a tutti i mali incarnata da una rapida uscita di scena del padrone algerino di AFERPI. Rebrab è lì, qualcuno ha consentito che ci fosse e non sarà né rapido né indolore metterlo da parte a Piombino. Ennesima dimostrazione del fatto che gli errori della politica si pagano sempre. Speriamo almeno che a saldare il conto, oltre ai semplici cittadini, ci siano anche quegli ‘eletti’ che hanno materialmente compiuto gli errori principali di questa lunga storia di malgoverno.

VIOLENZE AL PRONTO SOCCORSO DI CAREGGI. PROBLEMA SICUREZZA TRASCURATO

Pronto-Soccorso-Careggi

Due episodi di violenza al pronto soccorso di Careggi in una settimana.

In sette giorni infermieri e medici del pronto soccorso di Careggi hanno dovuto gestire due aggressioni con coltello. In entrambi i casi, provvidenzialmente, gli operatori sono riusciti a gestire la situazione senza ferirsi. Ma quanto successo non può passare inosservato. C’è un problema sicurezza nei pronto soccorso degli Ospedali toscani che va affrontato quanto prima.

Nell’immaginario collettivo ci sono un carnefice, cioè l’aggressore, le vittime, cioè gli operatori, e degli spettatori che sono i cittadini in attesa di farsi visitare.

In realtà qui sono tutte vittime, di un errore gestionale legato alla sicurezza e al rischio clinico.

In entrambe le aggressioni erano protagoniste due persone con profili clinici complessi, uno era tossicodipendente e l’altro in grave stato di agitazione psicomotoria, parliamo di due pazienti complicati che erano lì per essere curati. In questi casi è doveroso l’audit con esperti del rischio clinico per aiutare il personale a capire cosa non ha funzionato e solo una parte della risposta è legata alla corretta richiesta di una maggiore presenza delle Guardie Giurate.

Per questo vogliamo sapere da Saccardi se l’audit è stato fatto e capire gli esiti: se il problema è che al momento delle aggressioni c’era poco personale per gestire quel tipo di pazienti con le apposite procedure comunicative, è fondamentale intervenire per risolvere la carenza. Allo stesso tempo si avvii una riflessione seria sulla necessità di garantire una adeguata copertura dei servizi di Guardia nei pronto soccorso.

GIUNTA PD-ROSSI TAGLIA DEL 90% STUDIO PER POLO COSTIERO SU ECONOMIA CIRCOLARE

La giunta Pd-Rossi vuole tagliare del 90% i fondi annuali dedicati allo studio di fattibilità per “promuovere lo sviluppo di uno o più poli industriali e tecnologici costieri di economia circolare”. Dei 500mila euro previsti, ne avranno solo 50mila. Parliamo dell’unica azione concreta per generare sviluppo, per giunta sostenibile, nella nostra costa toscana, maturato dalla Commissione Toscana Costa diretta da Mazzeo. Un flop clamoroso.

In un anno quindi questa maggioranza non è stata in grado di spendere un importo rilevante attribuito 12 mesi fa, per un progetto che aveva definito strategico e nei fatti dimostra di non voler del tutto sposare. Avranno mica capito che economia circolare significa la fine di quel modello di gestione fallimentare per macro ATO sperimentato nel sud e con forza preteso per l’Ambito Costa?

Ci opporremo in ogni modo a questa attestazioni di fallimento, senza l’assicurazione della giunta sui tempi di consegna dello Studio. Massa Carrara, così come Livorno e Piombino, attendono da tempo di poter vedere sviluppate sul proprio territorio attività imprenditoriali d’economia circolare e proprio la zona industriale apuana potrebbe rappresentare lo spazio adatto per una loro evoluzione in ottica di polo industriale.

PD-ROSSI TAGLIA 6,7 MILIONI ALL’ERP E TOGLIE ALLA REGIONE CONCORSO FINANZIARIO PER INTERVENTI FUTURI

Nell’ultima variazione di bilancio la giunta regionale ha abrogato l’articolo “Concorso finanziario per interventi di edilizia residenziale pubblica” della legge regionale 82/2015, tagliando per l’erp 6.776.363,79 in tre anni e ogni ulteriore finanziamento successivo. Abbiamo votato ovviamente contro l’articolo in Commissione Sanità e Politiche sociali.

Faremo le barricate in Consiglio su questa vergogna. Il 97% degli aventi diritto casa popolare restano senza casa, per mancanza di fondi e la giunta regionale si permette di tagliare anche quel poco che c’era?

Tra l’altro il duo PD-Rossi spaccia l’operazione come una questione amministrativa – legata alla non volontà di Casa spa di contrarre mutui per l’ERP e quindi inutilità del contributo regionale per sostenere questo indebitamento – ma è tutta politica: qui c’erano quasi 7 milioni in tre anni per l’ERP che spariscono, come sparisce al momento ogni altro impegno finanziario futuro. Casa spa non sottoscriverà i mutui? Pace, la Regione dia quei soldi direttamente alle società di gestione del patrimonio ERP che devono fare gli interventi. Tagliare è togliere e quando si toglie per dare ad altro è solo una scelta politica.

Abbiamo 25mila famiglie esasperate, con quale faccia PD e MdP aggiungono al danno di non aver trovato i 100 milioni promessi, pure la beffa di togliere quel poco che era rimasto?

SALA OPERATORIA CHIUSA PER GLI INSETTI. GIUNTA CHIARISCA

Ci è giunta voce che due giorni fa sia caduto un insetto sul tavolo operatorio di una sala del CTO. Per questo la sala è stata chiusa e l’azienda ha disposto la disinfestazione. Ci sembra doveroso un chiarimento della giunta a proposito. È vero quanto raccontato? E se sì siamo mica di nuovo al problema dei pannelli che si spostano, come da noi denunciato sull’Ospedale di Arezzo?