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Softlab di Pistoia, Galletti e Magnani (M5S): “Tutela per i lavoratori del call center: presentata mozione per l’apertura di un tavolo regionale”

Irene Galletti, Presidente del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, annuncia la presentazione di una mozione per affrontare con urgenza la grave situazione che coinvolge le lavoratrici e i lavoratori che operano nel call center di via Venturi, a Sant’Agostino (Pistoia). L’atto presentato impegna la Regione Toscana ad avviare immediatamente un tavolo di crisi regionale, al quale dovranno partecipare tutte le parti interessate: Softlab Next Srl, la partner Tecnocall, le organizzazioni sindacali di categoria e le altre realtà coinvolte, inclusa Enel Energia.

Per la Presidente del M5S, “Questo tavolo è indispensabile per garantire tutela ai 58 dipendenti di Softlab, che denunciano irregolarità nei pagamenti e che a dicembre non hanno ricevuto né lo stipendio né la tredicesima. Ma è anche l’occasione per affrontare una questione più ampia, che potrebbe coinvolgere altre aziende in Toscana: la recente decisione di Tecnocall e di altre realtà del settore di aderire al contratto redatto da CISAL, nettamente inferiore in termini di retribuzioni e tutele rispetto al Contratto Collettivo Nazionale stipulato da CGIL, CISL e UIL. Questo rappresenta un preoccupante passo indietro sui diritti dei lavoratori e deve essere contrastato con fermezza. Su questo tema anche il Governo Meloni deve assumere una posizione chiara e spiegare quali misure intenda adottare per combattere il dumping contrattuale, una pratica che alimenta il fenomeno del lavoro povero nel nostro Paese,” conclude Galletti.

Particolare attenzione dovrà essere rivolta al ruolo di Enel Energia, che definirà le condizioni del prossimo appalto, ormai in vista. “Enel Energia ha una responsabilità diretta nell’assicurare che le condizioni contrattuali garantiscano pienamente i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, i quali rappresenteranno l’azienda nelle comunicazioni con gli utenti. Per questo, riteniamo che la partecipazione di Enel al tavolo regionale sia non solo auspicabile, ma decisiva,” sottolinea la Presidente del M5S.

Sulla vicenda interviene anche Simone Magnani, Coordinatore del M5S per la provincia di Pistoia: “Ogni giorno, in questo Paese, perdiamo un piccolo pezzo dei nostri diritti, scivolando verso una forma di sfruttamento legalizzato che impoverisce il tessuto sociale. La provincia di Pistoia vive da anni una profonda crisi economica, che costringe molti lavoratori ad accettare condizioni contrattuali svantaggiose. È inaccettabile che, a quasi 80 anni dal riconoscimento del lavoro come base fondativa della nostra Repubblica, si debba ancora lottare per la dignità del lavoro e per il diritto di percepire il proprio stipendio.”

“Come Movimento 5 Stelle, siamo al fianco di lavoratrici, lavoratori e sindacati per fermare queste ingiustizie e costruire un futuro in cui i diritti, la dignità e la sicurezza economica di tutte e tutti siano al centro delle decisioni politiche e aziendali. Solo così potremo dare vita a un sistema che metta le persone al primo posto e combatta con decisione la precarietà che affligge la nostra società,” concludono Galletti e Magnani.

Esplosione Calenzano: Galletti, “Seguiamo con profonda preoccupazione, Ringraziamo i soccorritori”

“Stiamo seguendo con profonda preoccupazione e dolore quanto accaduto presso il sito Eni di Calenzano, dove un’esplosione ha causato finora 2 morti e 8 feriti, mentre sono 4 i dispersi. Esprimiamo il nostro cordoglio per le vittime e la nostra piena solidarietà ai lavoratori coinvolti nell’incidente e ai loro colleghi, profondamente colpiti da questa tragedia. Rivolgiamo inoltre un sentito ringraziamento ai soccorritori, che stanno operando senza sosta per affrontare questa emergenza.  

Continueremo a monitorare gli sviluppi, uniti nel sostegno alla comunità e alle famiglie colpite.” Così su Facebook Irene Galletti, Presidente del Gruppo M5S in Consiglio  regionale della Toscana.

Masterplan della Valdinievole: i Sindaci sostengano il potenziamento dell’Ospedale di Pescia

Masterplan della Valdinievole: i Sindaci sostengano il potenziamento dell’Ospedale di Pescia

I Comuni della Valdinievole hanno approvato lo schema di convenzione per il Masterplan della Valdinievole, un documento strategico che, tra le varie priorità, evidenzia la necessità di potenziare l’Ospedale di Pescia. Un obiettivo condivisibile, ma che stride con le scelte finora compiute dalla Regione Toscana, che hanno portato al progressivo depotenziamento del presidio.

La chiusura del punto nascita, la riduzione di servizi fondamentali e il trasferimento di alcune specializzazioni verso altre strutture sono segnali di una chiara mancanza di attenzione verso un ospedale che da sempre rappresenta un riferimento essenziale per la salute e il benessere dei cittadini della Valdinievole.

Ora che i Sindaci hanno ufficialmente riconosciuto l’importanza di rilanciare l’Ospedale di Pescia nel Masterplan, è necessario un impegno concreto e unitario per tradurre le parole in azioni. I primi cittadini devono fare quadrato e spingere con forza la Regione affinché vengano ripristinati i servizi chiave e si riporti l’ospedale alla piena operatività e dotarlo di personale numericamente adeguato a far funzionare reparti importanti come il Pronto Soccorso.

Chiediamo coerenza e determinazione: il futuro della sanità nella Valdinievole non può essere sacrificato, e l’Ospedale di Pescia deve tornare ad essere un punto di eccellenza e accessibilità per tutta la comunità.

Movimento 5 Stelle

Grave atto vandalico al Tribunale di Firenze, M5S “Un’offesa ai valori democratici”

“Il Movimento 5 Stelle condanna con fermezza l’atto vandalico avvenuto presso il Tribunale di Firenze, dove sono state rinvenute svastiche sulle poltrone dell’auditorium Adone Zoli. Un gesto intollerabile che colpisce i valori fondamentali della democrazia e la memoria storica della nostra Regione.” Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle e Andrea Quartini, deputato e Coordinatore M5S dell’area fiorentina.

È particolarmente grave che questo episodio sia avvenuto all’interno di un luogo simbolo della giustizia, dove si lavora per tutelare i diritti delle persone. Se l’autore fosse qualcuno che opera in tale contesto, ciò rappresenterebbe un’aggravante morale e istituzionale che non può e non deve passare inosservata.

Confidiamo nell’impegno delle autorità competenti affinché venga fatta piena luce sull’accaduto e i responsabili siano individuati e perseguiti secondo la legge,” concludono i due esponenti M5S.

Bilancio Sanità, Galletti (M5S): “La terza variazione serve a rattoppare un servizio sanitario al limite”

“La discussione sulla proposta di legge 284, relativa alla terza variazione del bilancio di previsione 2024-2026, conferma ancora una volta le difficoltà della Giunta Regionale nell’affrontare in modo strutturale il tracollo imminente del sistema sanitario della Toscana”. Lo dichiara Irene Galletti, Presidente del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale.

“Questo però avviene anche a causa di un Governo nazionale incapace di intercettare i bisogni delle Regioni, che si trovano a gestire un sistema sanitario al limite senza il supporto necessario”, sottolinea Galletti.

Nonostante il recupero di 70 milioni di euro dall’adeguamento delle stime sul gettito IRPEF, Galletti definisce questa variazione “poco più di una toppa su un sistema al limite, privo di visione e incapace di garantire una sanità pubblica equa per tutti, nonostante i cittadini abbiano già salvato il servizio lo scorso anno con un aumento delle tasse”.

“Servizi essenziali smantellati, territori isolati”

Galletti denuncia la progressiva scomparsa dei servizi sanitari essenziali— “La guardia medica è stata sostituita da un sistema di triage telefonico, che scarica i cittadini sui pronto soccorso già sovraffollati e carenti di personale. Intanto, gli ospedali periferici vengono chiusi o ridimensionati, contribuendo allo spopolamento delle aree interne, ormai prive di prospettive”.

Non va meglio sul fronte del pronto intervento— “Ambulanze senza medici a bordo, strutture chiave come sale di emodinamica e camere iperbariche in condizioni obsolete e inadeguate. La situazione è insostenibile”.

“La medicina territoriale resta un miraggio”

“La tanto decantata medicina territoriale, che avrebbe dovuto rilanciare il sistema sanitario, rimane ferma sulla carta”, aggiunge Galletti. “Ospedali di comunità e case della salute, finanziati anche con i fondi del PNRR, se anche venissero costruiti rischiano di rimanere strutture vuote, prive di personale e strumenti operativi, perché non ci sono fondi a disposizione per renderli operativi”.

Secondo Galletti, questa gestione sta creando una sanità a due velocità— “Da una parte chi può permettersi cure private o assicurazioni, dall’altra chi è costretto a lunghe attese o addirittura a rinunciare alle cure”.

“Privatizzazione strisciante e proposte ignorate”

La capogruppo M5S punta il dito contro l’apertura al privato— “La Giunta sta progressivamente svuotando il sistema pubblico a favore del privato, mantenuto in piedi grazie soprattutto agli sforzi, spesso poco riconosciuti, del personale sanitario, del Terzo Settore e del volontariato, chiamati a tamponare le inefficienze istituzionali. È una scelta miope che penalizza i cittadini più fragili”.

Galletti ricorda le proposte avanzate dal Movimento 5 Stelle— “Abbiamo suggerito soluzioni concrete, come il potenziamento degli ospedali periferici, il rilancio della medicina territoriale e l’implementazione della telemedicina per avvicinare i servizi ai cittadini. Proposte puntualmente che non arrivano mai in discussione, ignorate o rimandate in Commissione da una maggioranza sorda alle nostre istanze, derivanti direttamente dalle esigenze dei toscani”.

“Sanità pubblica come diritto universale”

“Continueremo a batterci per una sanità pubblica, equa e accessibile”, conclude Galletti. “Una sanità che non lasci indietro nessuno, dai piccoli centri alle grandi città, e che torni a essere un diritto per tutti, non un privilegio per pochi”.

Cybersicurezza e IA, Galletti (M5S): “La Toscana deve governare il cambiamento, non subirlo”

“La PdL nr. 272 nasce con l’obiettivo di proiettare la Toscana nel futuro digitale, ma rischia di restare una legge fatta di promesse e priva di strumenti concreti”. Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, commenta la proposta di legge sull’innovazione digitale in discussione in Consiglio Regionale.

“Se da un lato è positivo che la Toscana si ponga il problema delle sfida digitale che l’attende nell’immediato futuro, dall’altro emergono molti interrogativi. Ad esempio, pur riconoscendo l’importanza dell’ampliamento delle competenze del CSIRT Toscana in materia di cybersecurity, rimangono dubbi su come questo centro si integrerà con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, già di per sé un’entità complessa e poco definita”.

La Presidente Galletti evidenzia anche il rischio di un’impostazione poco operativa del provvedimento: “Si parla di infrastrutture digitali, intelligenza artificiale, interoperabilità tra sistemi europei e sicurezza informatica, ma il testo della legge non chiarisce come tutto questo sarà realizzato. La digitalizzazione non può basarsi su promesse vaghe, servono azioni chiare e strumenti concreti”.

Un tema fondamentale affrontato nella proposta di legge è quello dell’intelligenza artificiale (IA), sul quale Galletti invita alla massima attenzione “L’IA è una tecnologia dirompente, capace di trasformare profondamente ogni settore della società, dalla sanità all’istruzione, passando per la gestione dei dati. Ma questa trasformazione porta con sé rischi significativi: dalle disuguaglianze sociali all’opacità degli algoritmi, fino ai pericoli legati alla privacy. Se la Regione non saprà governare questi aspetti con etica, trasparenza e sostenibilità, rischiamo di subire le conseguenze anziché coglierne i benefici”.

Dati alla mano, Galletti richiama la necessità di sostenere il tessuto economico locale: “Nel 2022, solo il 15% delle piccole e medie imprese italiane ha intrapreso progetti legati all’IA, e l’Italia è indietro rispetto agli altri paesi europei in termini di brevetti e start-up in questo settore. Questo divario è preoccupante, anche per la Toscana, e richiede politiche che favoriscano l’adozione dell’IA senza danneggiare il mercato del lavoro, ma piuttosto incentivando nuove opportunità di crescita e occupazione”.

Infine, Galletti sottolinea i rischi di discriminazione algoritmica e violazioni della privacy “Gli algoritmi, se non ben regolamentati, possono replicare pregiudizi e decisioni arbitrarie, mettendo a rischio i diritti dei cittadini. E l’elaborazione massiva di dati personali solleva interrogativi urgenti sulla trasparenza e la sicurezza”.

“L’intelligenza artificiale, se ben governata, può rappresentare una straordinaria opportunità di sviluppo, con un potenziale di crescita per il PIL italiano stimato fino al 18,2%. Ma dobbiamo evitare di subire passivamente questa trasformazione: il futuro della Toscana dipende dalla capacità di adottare politiche lungimiranti, concrete e inclusive. Il nostro impegno sarà vigilare affinché questa legge non resti un guscio vuoto, ma diventi una vera leva per l’innovazione e il progresso regionale”, conclude Galletti.

 

Crisi Beko: il M5S al fianco dei lavoratori, servono azioni immediate da parte del Governo per salvare l’occupazione a Siena

Il Movimento 5 Stelle interviene con fermezza sulla chiusura annunciata dello stabilimento Beko di Siena, che comporterebbe il licenziamento di 300 lavoratori. Una crisi industriale definita “una ferita inaccettabile per il tessuto economico e sociale della Toscana e dell’Italia intera”, come sottolineato dalla Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, Irene Galletti.

Secondo la Presidente M5S  “La chiusura dello stabilimento Beko di Siena, con la prospettiva di 300 licenziamenti, rappresenta una ferita inaccettabile per il nostro tessuto economico e sociale. Questa vertenza non riguarda solo Siena o la Toscana, ma l’intero Paese, poiché tocca temi centrali come la tutela dell’occupazione, la responsabilità sociale delle delocalizzazioni delle imprese e il futuro dell’industria in Italia.”

“Come prima misura, chiediamo al governo di esercitare tutti gli strumenti a disposizione, inclusi ammortizzatori sociali adeguati e tutti i dispositivi giuridici e normativi del Golden Power, per obbligare la proprietà a rivedere un piano industriale che al momento appare insostenibile e privo di alternative credibili per i lavoratori. Parallelamente, sollecitiamo un maggiore coinvolgimento dell’Unione Europea per monitorare e intervenire sulle strategie di delocalizzazione che penalizzano il nostro territorio a favore di altre realtà produttive.”

“La nostra priorità resta chiara: difendere i posti di lavoro, valorizzare le competenze locali e tutelare il futuro produttivo della Toscana. Mentre al governo chiediamo un intervento più incisivo poiché nella gestione delle crisi industriali toscane, per usare un eufemismo, ha brillato più per assenza che per concretezza” ha concluso Galletti.

Alla dichiarazione di Irene Galletti si aggiunge l’intervento di Bonella Martinozzi, Coordinatrice M5S della provincia di Siena:

“Saremo al fianco dei lavoratori e combatteremo con loro questa battaglia. Il nostro territorio non può permettersi di perdere un sito produttivo così rilevante, che rappresenta non solo un pilastro economico, ma anche un simbolo della competenza e della professionalità della nostra forza lavoro. La chiusura della Beko non è solo una questione locale, ma un campanello d’allarme per l’intero sistema produttivo nazionale. Ci batteremo su ogni fronte, insieme ai lavoratori e per i lavoratori, per scongiurare un disastro sociale e industriale che avrebbe ripercussioni gravissime,” ha concluso Martinozzi.

Violenza contro le donne: un’emergenza che richiede un Piano nazionale integrato e misure per favorire l’indipendenza economica femminile

“La violenza contro le donne rappresenta una delle più gravi violazioni dei diritti umani nel mondo e un fenomeno sistemico che richiede risposte urgenti e coordinate. Ogni tre giorni, una donna viene uccisa in Italia; migliaia subiscono abusi fisici, psicologici, sessuali ed economici. Dietro ogni numero di telefono che chiama un Centro antiviolenza si nasconde una realtà di dolore e una responsabilità collettiva che non possiamo ignorare.

I dati più recenti evidenziano una crescente consapevolezza88 nei primi nove mesi del 2024, i contatti al 1522 – il numero antiviolenza e stalking – sono aumentati del 57% rispetto all’anno precedente. Inoltre, molte vittime che denunciano violenze non hanno autonomia economica – in Italia il 37% delle donne non hanno un conto corrente intestato – un fattore che ostacola l’uscita da relazioni abusanti. E quando la violenza colpisce delle madri, spesso coinvolge anche i figli, con effetti drammatici sul piano sociale e psicologico.

In questo scenario allarmante, il sistema educativo è una risorsa fondamentale: le scuole devono promuovere l’educazione al rispetto e all’uguaglianza, contrastando gli stereotipi di genere. Mentre i centri antiviolenza e i servizi di supporto alle donne devono essere potenziati, così come le misure per favorire l’indipendenza economica delle donne.

Ma per affrontare un fenomeno così radicato, sono necessari investimenti adeguati. Lo 0,56% del bilancio statale destinato alle politiche di parità è insufficiente. È urgente attuare un piano nazionale integrato che coinvolga il sistema scolastico, il welfare, il mercato del lavoro e il settore giudiziario.

L’eliminazione della violenza di genere deve diventare una priorità politica. Proteggere le donne significa costruire una società più giusta, in cui la dignità e la sicurezza siano garantite per tutte e per tutti. 

Facciamolo insieme!”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale della Toscana, in un post pubblicato su Facebook.

Costituente M5S apre una nuova strada per il futuro del Movimento e dell’Italia

“La Costituente ha rappresentato un momento di svolta per il Movimento 5 Stelle e per tutta la nostra comunità. Come esponente toscana del Movimento, accolgo con entusiasmo e determinazione il percorso intrapreso, che ci vede rafforzare i nostri principi progressisti e la nostra indipendenza politica, confermando che il M5S è e resterà sempre al servizio dei cittadini e non di interessi di parte.

La Toscana, con la sua storia di innovazione sociale e politica, può essere un laboratorio di idee per concretizzare le priorità emerse dalla Costituente: la lotta alle diseguaglianze, la difesa della sanità pubblica e il rilancio di un’istruzione che metta al centro docenti e studenti. È qui che dobbiamo tradurre i nostri valori in azioni che facciano la differenza per le famiglie, i lavoratori e le piccole imprese.

L’Assemblea degli iscritti è sovrana, e il Movimento ha dimostrato maturità e voglia di evolversi, rimanendo fedele ai principi che ci hanno guidato fin dalla nascita. Siamo grati a Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio per aver posto le basi di ciò che siamo oggi, e aver dato uno strumento di cittadinanza attiva a centinaia di migliaia di persone: adesso abbiamo il dovere di guardare avanti, forti dei nostri trascorsi e con Giuseppe Conte come leader, con una struttura sempre più democratica e partecipativa. Lavoreremo con ancora più energia per rafforzare la presenza del Movimento sui territori, ascoltando le comunità e portando avanti battaglie fondamentali come il salario minimo, la transizione ecologica e la lotta al precariato.

Il nostro obiettivo è il medesimo di sempre, e dopo l’assemblea costituente è ancora più rafforzato: costruire un futuro in cui i diritti siano garantiti per tutti, e non un privilegio di pochi. Per questo motivo, il nostro posizionamento progressista e indipendente non è un atto simbolico, ma una scelta di campo netta e coraggiosa.

Invito tutti i toscani a unirsi a noi in questo percorso di cambiamento. Il Movimento 5 Stelle sta scrivendo una nuova pagina della sua storia, e insieme possiamo fare la differenza per l’Italia e per la nostra Toscana.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana e Coordinatrice regionale.

Patologie tempo dipendenti, Galletti: “Garantire cure tempestive nelle aree più distanti dai grandi centri di cura,” Mozione in Regione

“Non possiamo permettere che la distanza geografica condanni i cittadini delle aree periferiche della Toscana a cure tardive e, spesso, a conseguenze irreversibili. È il momento di agire, ed è per questo che ho presentato in Consiglio regionale una mozione per migliorare la rete di intervento sanitario nelle zone più svantaggiate della nostra regione,” ha annunciato oggi Irene Galletti, Presidente M5S e Consigliera regionale.

La proposta è rivolta all’Alta e Bassa Val di Cecina, alla Val di Cornia e all’Isola d’Elba, territori che, per la loro conformazione geografica e per la difficoltà nei collegamenti, soffrono un ritardo inaccettabile nei trattamenti salvavita per patologie tempo-dipendenti come infarti, ictus e traumi gravi. La situazione è resa ancora più critica dalla crescita esponenziale della popolazione nei periodi turistici, una situazione che riguarda la Costa etrusca, da Rosignano Marittimo a Piombino, con piccoli comuni come Bibbona, Castagneto Carducci e l’Elba che, durante l’estate, superano il milione di presenze.

“Non si tratta solo di un problema di equità territoriale, ma di un’emergenza sanitaria concreta. Oggi, fino al 94% dei pazienti colpiti da infarto in queste aree non riceve le cure necessarie entro i tempi massimi raccomandati dalle linee guida europee. È un dato inaccettabile, che deve spingerci a un’azione immediata,” ha sottolineato Galletti.

La mozione punta a due obiettivi fondamentali: sfruttare appieno la sala di elettrofisiologia dell’ospedale di Cecina, recentemente inaugurata ma ancora sotto-utilizzata, dotandola degli strumenti necessari per trattare le patologie aritmiche più complesse; e creare nuove sale di emodinamica nelle Valli Etrusche, in Val di Cecina, in Val di Cornia e all’Elba, per garantire interventi tempestivi in caso di infarti miocardici.

“Un sistema sanitario regionale che si definisca equo deve assicurare a tutti i cittadini pari opportunità di cura, indipendentemente da dove vivano. Il tempo è un fattore decisivo per salvare vite e ridurre il rischio di complicanze irreversibili. Non possiamo più tollerare che l’orografia del territorio e la carenza di strutture adeguate mettano a rischio la salute di così tante persone,” ha dichiarato la Consigliera.