Il 12 marzo scorso si è rotto l’oleodotto Livorno-Calenzano all’altezza di Ponsacco. Una notevole quantità di idrocarburi è finita nei campi ma la bonifica da parte delle ditte incaricate ENI è ferma da giugno. La rimozione dei terreni inquinati non può ‘andare in ferie’ e la Regione deve alla cittadinanza dei chiarimenti su quanto accaduto.

Dalla motivazione della rottura fino ai quantitativi di idrocarburi riversati qui tutto è misterioso. Senza dimenticare il vero e proprio ‘caso’ riguardante il percorso di accesso all’area inquinata. I mezzi pesanti adoperati per la rimozione e il trasferimento dei terreni inquinati hanno infatti per mesi omesso il passaggio dalla strada comunale Via Pinocchio, scegliendo un percorso meno agevole che passa da una strada privata.

Tutto questo nel silenzio generale delle istituzioni e a danno di questi residenti che si sono visti per mesi passare fino a 20 tir il giorno in una strada dove prima giocavano i bambini. Un assurdo visto che la strada comunale presentava le caratteristiche più idonee per quel tipo di traffico.

IRENE GALLETTI