“L’8 marzo non è un semplice anniversario da festeggiare con i fiori, ma deve essere visto come un momento di riflessione complessivo sulla condizione della donna. Un’occasione per rielaborare il percorso che ci ha portato alla conquista dei diritti essenziali che abbiamo oggi.

Molti di questi diritti – evidenzia Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana – vengono spesso rimessi in discussione, come quello all’aborto, mentre altri devono ancora essere raggiunti. Penso ad esempio al diritto al lavoro senza rinunciare alla maternità o a quello di una parità salariale, per il raggiungimento dell’indipendenza economica come strumento di emancipazione e il riconoscimento sociale e morale della donna come individuo.

Ma quest’anno voglio dedicare il mio pensiero più sentito a tutte quelle donne ucraine che con coraggio si sono fatte carico della salvezza delle proprie famiglie – bambini, anziani – per portarle lontano dalla guerra. E penso anche a quelle donne russe, che per aver manifestato nelle piazze contro la guerra sono state incarcerate con i loro figli da un governo autocratico che non tollera il dissenso.

A queste donne, portatrici di pace e di speranza, dico che il loro valore è sotto gli occhi del mondo e il loro coraggio non è passato inosservato. L’ho fatto mio, portandolo nella mia attività istituzionale, attraverso la quale sto cercando in queste ore un percorso di accoglienza sia a livello regionale che governativo.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.