I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle replicano alla dichiarazione di Enrico Rossi sulla voragine di Firenze “Firenze, Italia, e le voragini – ha scritto Rossi – Non bastano cerotti. In Italia, avanti così, resteremo a secco. Occorre 1. Che l’acqua sia pubblica, gestita, mano mano che scadono le concessioni, da società che, diversamente da quelle miste, reinvestano per legge tutti gli utili 2. Che si faccia un piano nazionale di investimenti basato su una tariffa differenziata in base al reddito. Trasparenza, giustizia distributiva e soprattutto acqua buona nelle case, insieme a tanto tanto lavoro”. Pronta una mozione in Consiglio Regionale a prima firma Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5s vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio.

“Rossi, primo presidente regionale italiano a privatizzare la gestione del servizio idrico in barba al voto popolare nel referendum 2011, fa un bel cambio di rotta e vira verso il programma M5S sull’acqua. Bene, abbiamo preparato una mozione dove riportiamo esattamente il suo virgolettato, come già accade con la libera professione negli ospedali. Speriamo non finisca come allora, col suo Partito che in Consiglio votò contro”.

“Ormai ad ogni sua uscita copia incolla del nostro programma ci chiediamo se dobbiamo prenderlo sul serio o è rimasto all’epoca in cui i cittadini se la bevevano sempre e comunque, bastava dirla alla stampa. L’acqua è un bene vitale, un tema serio. Vedremo con il voto in aula se questa non è l’ennesima operazione di marketing politico”.