Voci di corridoio dicono che Rossi non sia nell’elenco dei governatori che hanno fatto rinviare la Conferenza Stato-Regioni sull’approvazione del Piano di conservazione e gestione del Lupo in Italia.

Se fosse vero bene che il Consiglio regionale oggi gli dia un indirizzo chiaro: il 23 febbraio, data in cui si tornerà a riunire la Conferenza Stato-Regioni, dica sì al Piano ma no a qualsiasi deroga del divieto esistente di rimozione del Lupo.

Il Piano è corretto, rilancia idee da noi già sostenute anche in Consiglio regionale come le misure di prevenzione (recinzioni, ricoveri degli animali adeguati) e la formazione di allevatori e tecnici. Tutti strumenti finanziati dal Piano di Sviluppo Rurale con i fondi europei FEARS, insieme agli indennizzi per chi ha subito perdite.

Bene ricordare che si deve proprio al Movimento 5 Stelle il richiamo parlamentare ad una corretta applicazione della legge 281/91 sul contrasto al randagismo, in modo da prevenire la confusione tra attacchi dovuti a cani inselvatichiti e quelli legati al lupo. Quest’ultimo è infatti specie “particolarmente protetta” dal 1971 e la sua tutela ha anche un’importante valenza turistica. Non a caso da quando i lupi sono tornati in Toscana ha preso avvio il moltiplicarsi di percorsi escursionistici di osservazione, come quello a Fabbriche di Vergemoli chiamato “Sentiero del Lupo”.

IRENE GALLETTI