
“Affidare la presidenza della Fondazione Meyer a una figura che rappresenta ufficialmente uno Stato, il cui governo è attualmente oggetto di indagine presso la Corte Penale Internazionale per presunti crimini di guerra e contro l’umanità, è una scelta profondamente inopportuna. Incarichi tanto simbolici e sensibili devono riflettere valori coerenti con la missione dell’ente che si va a guidare, in questo caso la tutela dell’infanzia.”
Lo dichiara Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale della Toscana, intervenuta oggi alla Tenda per la Palestina.
“Non si tratta solo di una questione formale – sottolinea Galletti – ma di coerenza tra ruoli pubblici e valori. La Fondazione Meyer rappresenta un presidio etico e sanitario dedicato all’infanzia: chi la guida deve incarnare principi di tutela, neutralità e credibilità. Questa nomina invece rischia di compromettere l’immagine dell’istituzione.”
“La Giunta regionale – conclude – ha scelto di defilarsi, attribuendo ogni responsabilità alla direzione generale dell’ASL, dimenticando però che si tratta di una figura di nomina politica. Davanti a temi che toccano la pace e i diritti fondamentali, l’indifferenza istituzionale equivale alla complicità.”