
La proposta del Movimento.
“La situazione dei pendolari del Valdarno è diventata insostenibile e non può più essere trattata come un problema locale. Le responsabilità sono condivise: da un lato il Governo Meloni e il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che avrebbe piena competenza per intervenire su trasporti e infrastrutture, ma su questa vicenda ha scelto l’assenza, proprio mentre migliaia di cittadini rischiano di perdere un servizio essenziale. Dall’altro, anche la Giunta regionale non può limitarsi a dichiarazioni d’intenti: servono azioni concrete, ascolto reale e una gestione più incisiva del confronto con RFI, Trenitalia e lo stesso Governo. I pendolari meritano risposte, non rimpalli di responsabilità.”
Lo dichiara Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle, a margine dell’iniziativa promossa dai sindaci e dagli amministratori di dieci comuni del Valdarno, che, saliti in treno a San Giovanni Valdarno (Arezzo), hanno manifestato alla stazione di Firenze Santa Maria Novella con un flash mob a sostegno delle richieste dei pendolari.
“La delibera dell’Art che impone lo spostamento dei treni regionali sulla linea lenta rappresenta un colpo basso alla mobilità pubblica. Eppure Salvini, che dovrebbe garantire infrastrutture moderne ed efficienti, è completamente assente o, peggio, consenziente. Il suo Ministero potrebbe ottenere una deroga immediata per impedire la deviazione sulla linea lenta di tutti i treni regionali, e imporre il rispetto dei tempi di consegna dei nuovi treni da 200 km/h e finanziare soluzioni concrete. Una questione su cui i rappresentanti della destra toscana lo hanno già certamente informato, ma ha scelto il silenzio.”
“Anche la Regione Toscana, però, non può limitarsi a dichiarazioni d’intenti. Servono azioni concrete: un confronto reale con i pendolari, indennizzi immediati e una pressione più forte verso Trenitalia, RFI e lo stesso Governo. Per questo proponiamo l’istituzione di un “Osservatorio pendolari”, con rappresentanti delle associazioni, degli enti e delle istituzioni. Una proposta che avanzeremo alla Giunta regionale, convinti che possa migliorare significativamente la capacità delle istituzioni di ascoltare e intervenire sui problemi concreti dei cittadini toscani, che faticano a soddisfare il loro diritto alla mobilità,” conclude Galletti.