Firenze, 26 febbraio 2021 – “Credo che oltre alle lacune evidenti del documento sul piano vaccinale toscano, presenti nonostante la corposità apparente del documento – 189 pagine tra cui le istruzioni per fare l’iniezione o i bugiardini – manchi una seria analisi sulle priorità delle categorie da vaccinare. Queste priorità devono essere elencate secondo una oggettiva analisi del rischio di contagio e della potenziale letalità in caso di positività.”

“Tra le categorie professionali più a rischio non dobbiamo dimenticarci degli operatori dell’informazione, che quotidianamente lavorano in ogni condizione, pur di garantire che le notizie giungano a tutti i cittadini. Giornalisti e cameramen visitano continuamente ospedali e altre strutture in situazioni al limite, per intervistare il personale operativo e sanitario ed aggiornarci sulle ultime notizie. Per necessità professionale, incontrano moltissime persone, esponendosi continuamente al virus. Una situazione che non può essere più ignorata.

Pertanto condivido apertamente questa riflessione e faccio appello all’assessore alla Sanità Simone Bezzini, pregandolo di approfondire la questione con le associazioni dei giornalisti, che meglio sapranno descrivere le condizioni di rischio che affrontano ogni giorno i professionisti dell’informazione.”