“Il Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale 2024-2026 rappresenta uno sforzo di pianificazione importante, ma su alcune criticità strutturali – come la carenza di personale nelle Case della Comunità (attualmente solo il 7% è pienamente operativo), la mancata valorizzazione dei medici di base e degli infermieri territoriali, o il divario crescente tra aree urbane e periferiche – ci saremmo aspettati scelte più incisive e strumenti operativi più concreti,“ Così Irene Galletti, Capogruppo del M5S Toscana a margine della discussione relativa al PSSIR che si è tenuta oggi in Consiglio Regionale.

“Negli anni, anche attraverso confronti istituzionali e documenti programmatici, il Movimento 5 Stelle ha avanzato proposte dettagliate e realizzabili: dall’effettiva attuazione della “sanità d’iniziativa” per l’assistenza ai malati cronici,  al riconoscimento del ruolo del Terzo Settore tramite misure fiscali di incentivo, fino a un sistema di tutela che assicuri l’accesso alle cure nei tempi previsti, anche attraverso il privato convenzionato ma con costi a carico del servizio sanitario. Rimane inoltre marginale l’attenzione alla prevenzione, che dovrebbe essere il fulcro di una sanità pubblica moderna: investire nella diagnosi precoce, nello sport come strumento di salute e nell’educazione sanitaria diffusa significa ridurre disuguaglianze e costi a lungo termine, ma il Piano non compie quel salto di qualità necessario,” conclude Galletti.