
La Toscana è chiamata a una scelta netta: investire nella pace o cedere alla corsa al riarmo. A porre il quesito con forza è il Movimento 5 Stelle, che porta in Aula una mozione contro il piano europeo “ReArm Europe” e un’interrogazione urgente sulla nuova base NATO da 27 milioni di euro prevista a Firenze, nella caserma Predieri di Rovezzano.
Una presa di posizione che arriva a meno di un mese dalla grande manifestazione per la pace che ha visto scendere in piazza a Roma oltre 100.000 persone – tra cui moltissimi toscani – al fianco del presidente M5S Giuseppe Conte. La richiesta è chiara: destinare risorse a scuole, ospedali e servizi sociali, non agli armamenti.
“La militarizzazione dell’Europa non può passare sopra le teste dei cittadini – dichiara Irene Galletti, presidente del Gruppo M5S in Consiglio Regionale –. A Firenze come a Pisa, dove è prevista un’altra base militare nell’area dell’ex Cisam, all’interno del Parco regionale di San Rossore, si calpesta la vocazione progressista e ambientalista della nostra terra per inseguire logiche belliche che nulla hanno a che fare con la sicurezza.”
Il Movimento punta il dito contro l’assenza di trasparenza e contro l’erosione delle competenze dei territori in nome di scelte strategiche calate dall’alto. E lancia un appello al Presidente Giani e a tutte le forze politiche presenti in Consiglio: “È il momento del coraggio – insiste Galletti –. Dobbiamo decidere se stare dalla parte della vita e dei diritti, o piegarci alla logica delle armi. La Toscana può e deve scegliere la pace.”
La mozione e l’interrogazione saranno discusse nella prossima seduta dell’Assemblea regionale. Il voto sarà un banco di prova per tutte le forze politiche e, forse, un momento di svolta per il futuro della Toscana.