Presentata interrogazione in Consiglio regionale.

L’App messa appunto dalla Regione e tanto voluta da Rossi, dovrebbe servire per inviare in tempo reale ai sindaci e sopratutto ai tecnici della Protezione civile dati importanti, tra cui i livelli dei fiumi sul territorio. Questi dati dovrebbero essere trasmessi all’App regionale da specifiche centraline posizionate sui principali corsi d’acqua a rischio esondazione, senza le quali i rilevamenti possono essere fatti solo “a vista”, con inevitabili rischi di errori fatali e ritardi inevitabili per l’attivazione delle eventuali procedure di emergenza.

Dopo la tragica alluvione di Livorno del 2017, i fiumi Rio Maggiore e Rio Ardenza sembrano non essere ancora provvisti di tali dispositivi, tanto che associazioni di volontariato di cittadini livornesi si sono adoperati per raccogliere i fondi per l’acquisto di alcune centraline  e donarli “simbolicamente” alla Regione. Tuttavia, la Regione non ha ancora iniziato le pratiche burocratiche per il posizionamento di tali centraline. Con questo atto, si chiede al Governatore Rossi se abbia realmente completato il sistema di monitoraggio tramite l’installazione di centraline su tutti i corsi d’acqua a rischio alluvione sul territorio regionale.

Questi dispositivi sono necessari per trasmettere i dati in tempo reale all’App regionale e sono indispensabili per attivare il sistema di allerta a livello locale e nazionale. Senza, questa App continuerebbe ad avere un funzionamento e un aggiornamento solo parziale. E forse è questo il motivo per cui il suo utilizzo non è mai stato reso obbligatorio”.