“Per la prima volta da quando è stata istituita in Toscana la Commissione per le pari opportunità, questa non rappresenta tutte le forze politiche. Un fatto molto grave se si tiene conto che su 20 posizioni disponibili, 6 spettano alle opposizioni che in Consiglio regionale sono costituite solo da 3 partiti di centrodestra e dal Movimento 5 stelle, rimasto escluso.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, e Silvia Noferi in occasione del voto in Consiglio per la nomina della Commissione regionale per le pari opportunità.

“A dire il vero si è cercata una soluzione – ricordano le pentastellate -, ma questa non è stata trovata per una scelta precisa del centrodestra che ha ritenuto politicamente opportuno accaparrarsi tutte le posizioni a disposizione, senza dimostrare la benché minima attenzione istituzionale, ormai presi in una sorta di fame bulimica di poltrone. Cariche che tra l’altro sono onorifiche e per le quali non è previsto un gettone a compenso, cosa che rende la situazione ancora più incomprensibile e imbarazzante da giustificare”.

“Stiamo parlando delle stesse forze politiche che si sono opposte, o erano assenti, durante la discussione della mozione che ho presentato in favore della legge Zan contro l’omolesbobitransfobia e la misoginia. Già da questi elementi si capisce che il loro concetto di pari opportunità è molto lontano da quello che dovrebbe essere, e molto limitato ai loro interessi di bottega” e concludono “ In ogni caso tenerci fuori dal perimetro istituzionale della questione non servirà a bloccare la nostra azione: continueremo a tenere alta l’attenzione sul fronte dei diritti delle persone e della parità di genere.”