CRISI CARISMI DENOTA FRAGILITA’ SISTEMA. REGIONE NON FACCIA COME CON MPS: TRASPARENZA E ATTENZIONE PRIMA DEL PUNTO DI NON RITORNO

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Abbiamo portato il caso Cassa di Risparmio di San Miniato in Consiglio Regionale con un’interrogazione.

La crisi di CARISMI denota la fragilità e instabilità del sistema bancario toscano. Un’altra banca regionale importante manca del capitale necessario a stare in piedi e si pone nell’elenco delle storie di sconfitta e difficoltà del credito in Toscana: dopo Credito Coopertivo Fiorentino, Cassa di Risparmio di Prato, soprattutto Banca Etruria e la situazione limite del Monte dei Paschi di Siena.

Auspichiamo che la Regione nell’esercizio del suo ruolo istituzionale non compia con CARISMI gli errori riscontrati con MPS. Serve trasparenza e attenzione, prima di arrivare al punto di non ritorno. Soprattutto urge fare chiarezza anche qui sul credito facile denunciato più volte alla magistratura verso società del sistema toscano, spesso accostate ad amicizie politiche ed inchieste giudiziarie quali Eutelia spa, Consorzio Etruria costruzioni soc. coop. e B.T.P. Costruzioni di Bartolomei & Fusi.

Sappiamo dalla stampa di incontri di Rossi e il suo personale “assessore” al lavoro Simoncini con i vertici dell’istituto di San Miniato. È necessario informare il Consiglio a riguardo e capire se realmente il futuro passa da investitori solidi – pare stranieri – capaci di assicurare l’aumento di capitale e le eventuali ulteriori necessità che emergeranno con la due diligence o se nell’eterno ritorno dell’intreccio toscana tra politica e banchieri il destino di Carismi ripasserà da quel Vincenzo De Bustis citato più volte nella Relazione finale della Commissione d’inchiesta regionale sullo scandalo Monte dei Paschi di Siena. Ricordiamo a chi ha poca memoria che De Bustis arrivò al ruolo di Direttore Generale di Monte dei Paschi di Siena dopo l’acquisizione della Banca del Salento e fu con lui che l’Istituto senese iniziò ad operare in modo (numeri alla mano) spregiudicato nei mercati finanziari, portando la banca dal suo ruolo.

Gabriele Bianchi
Giacomo Giannarelli