
“Il giudizio di parificazione della Corte dei Conti sul Rendiconto generale della Regione Toscana per l’esercizio 2024 restituisce un quadro complesso, con elementi di continuità ma anche criticità persistenti. Una valutazione che, pur nella sua sobrietà istituzionale, richiama la politica regionale a una responsabilità condivisa. La Toscana non può permettersi ulteriori inerzie, proprio mentre cresce in modo costante la domanda di servizi pubblici qualificati”, dichiara Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale.
Sulla sanità Galletti richiama la necessità di un cambio di paradigma: “Il sistema sanitario toscano ha bisogno di una riorganizzazione profonda, che superi la logica della gestione emergenziale per puntare su una visione strategica e di lungo periodo. Nei prossimi anni aumenteranno sia la complessità che i costi dei servizi sanitari, soprattutto a causa dell’invecchiamento della popolazione. Se non si interviene per tempo, il rischio è un indebitamento strutturale che comprometterebbe la tenuta del sistema. Serve quindi ripensare l’organizzazione dell’offerta, semplificare l’accesso alle cure e rafforzare la sanità territoriale, per garantire equità e sostenibilità.”
Galletti conclude con un affondo al Governo centrale: “In questo scenario, il Governo Meloni potrebbe offrire un contributo concreto destinando maggiori risorse alla sanità pubblica, anziché rincorrere la spesa militare. Scaricando tutto l’onere della crescente domanda di servizi sulle Regioni, si otterrà solo il risultato di una privatizzazione sempre più spinta della sanità pubblica, con tutte le conseguenze negative che ciò comporta in termini di accessibilità e uguaglianza.”
Galletti sottolinea anche l’urgenza di riformare il modello di finanziamento dell’Arpat: “Non è coerente che un ente con competenze prevalentemente ambientali continui a essere finanziato tramite il bilancio sanitario. È necessaria una programmazione trasparente all’interno del bilancio ordinario, nel rispetto dei LEPTA, e un impegno attivo della Regione Toscana in Conferenza Stato-Regioni per promuovere un confronto nazionale sul ruolo e il futuro delle agenzie ambientali regionali, che devono poter operare con massima autonomia rispetto al loro ruolo, e con strumenti adeguati.”
Particolarmente preoccupante, infine, il quadro relativo al PNRR: a fronte di 238,58 milioni di euro assegnati alla Toscana con scadenza entro il 2024, risulta concluso solo il 37,91% degli interventi. “Questi dati – avverte Galletti – impongono una riflessione seria. Le risorse ottenute con determinazione dal Presidente Giuseppe Conte in sede europea, pari a 194,4 miliardi a livello nazionale tra sovvenzioni e prestiti, rappresentano un’opportunità storica. Sprecarla per ritardi autorizzativi o inefficienze amministrative sarebbe imperdonabile. La Toscana deve accelerare, con senso delle istituzioni e visione strategica.”