Il Movimento 5 Stelle lancia un focus sui rapporti tra cooperative e pubblica amministrazione in Consiglio Regionale. Prima iniziativa la presentazione del libro inchiesta “Coop Connection – Nessuno tocchi il sistema, i tentacoli avvelenati di un’economia parallela” (Chiarelettere, 2016) di Antonio Amorosi, anticipata da una conferenza stampa con Enrico Cantone, consigliere regionale capogruppo M5S, e Giacomo Giannarelli, Presidente del gruppo consiliare regionale M5S.

“Le cooperative sono uno strumento in mano ai poteri forti della politica. Occorre sradicare questo sistema di affari e intrecci, noi continueremo a fare la nostra parte iniziando con l’approfondire quanto emerso nell’inchiesta di Antonio Amorosi”
Enrico Cantone

“Accendiamo un faro oggi su questo sistema e i suoi rapporti con la politica. I cittadini chiedono verità sulle cooperative, il loro coinvolgimento nelle grandi opere, i rapporti di finanziamento con i rappresentanti politici”
Giacomo Giannarelli

“151 miliardi di euro è il fatturato annuo delle cooperative italiane. Pari all’8% del pil italiano, ma nonostante questo è difficile riuscirne a parlare in modo esaustivo – ha segnalato Antonio Amorosi, autore del volume – Il mondo delle coop è infatti un chiuso e coeso, difficile da penetrare. Ed è anche un mondo ricco, fatto di affari, amicizie e favori, riconducibili sempre allo stesso partito”.

“Uno studio di RS Mediobanca ci svela che dal 2009 al 2013 le entrate delle coop derivano per i ¾ dalla Borsa, mentre solo il restante quarto proviene dalla vendita dei loro prodotti. Una strana proporzione: le coop, infatti, dovrebbero svolgere attività mutualistica e solidaristica, causa per la quale approfittano di regimi fiscali particolarmente privilegiati, e invece riescono ad operare in borsa. In più fanno raccolta finanziaria, 10 miliardi di euro in uno solo anno, per un’attività che non potrebbero fare e che solo le banche sono autorizzate a svolgere, per giunta non soggetta al controllo della Consob”.

“Oltre a ciò, sono forti i legami delle coop con la criminalità organizzata, grazie ai subappalti: pochi sanno che piazza Maggiore a Bologna è stata ristrutturata grazie ai soldi dei Casalesi, proprio grazie ad un subappalto concesso da una cooperativa. L’attuale mondo delle coop ha quindi ben poco a che vedere con lo spirito iniziale con il quale vennero fondate decenni or sono: dalla solidarietà e la reciproca assistenza siamo passati ad un vero e proprio giro di affari miliardario che coinvolge politica e malavita”
Antonio Amorosi

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