
In un clima internazionale sempre più drammatico e a pochi giorni dalla mobilitazione per la Palestina a Firenze, Irene Galletti, capogruppo M5S in Consiglio regionale, chiede alla Toscana un segnale politico forte e concreto oltre le dichiarazioni simboliche.
“L’iniziativa della Regione Toscana, presentata dal Presidente Giani, di chiedere un impegno al Governo per la cessazione delle ostilità e il riconoscimento dello Stato Palestinese è condivisibile nelle intenzioni, ma ricordiamo che è già contenuta nella mozione approvata nella scorsa seduta di aula, con la firma e il voto favorevole del M5S. Ora serve però mettere in campo atti concreti, propri del livello istituzionale che ci compete, come recentemente hanno fatto Puglia ed Emilia-Romagna”, sostiene la consigliera Irene Galletti.
“Per questo motivo” – puntualizza – “come Movimento 5 Stelle abbiamo deciso di presentare una mozione che, oltre alla condanna genocida del governo israeliano, impegni la Giunta e il Presidente della Regione Toscana a interrompere tutti gli scambi commerciali e i progetti di cooperazione con lo Stato di Israele.”
Secondo Galletti, il popolo toscano ha sempre dimostrato una profonda sensibilità verso i diritti umani e il rispetto del diritto internazionale, al pari di quanto già fatto in Emilia-Romagna e in Puglia. Tuttavia, la sola espressione di principio non è più sufficiente.
“Occorre un gesto forte, che vada oltre il messaggio politico. Interrompere le relazioni istituzionali, commerciali e progettuali con il governo israeliano è un atto politico necessario per testimoniare da che parte sta la Toscana: dalla parte del diritto, della pace e dell’umanità.”
La mozione del Movimento 5 Stelle sarà discussa nella prossima seduta del Consiglio regionale.