Il consigliere regionale capogruppo M5S, Enrico Cantone, scrive al Presidente della “Commissione d’inchiesta sulle cause del disastro del traghetto Moby Prince”. Oggetto della lettera la richiesta di visionare e poter pubblicare le domande scritte sottoposte dai Commissari all’Amm. Sergio Albanese, comandante della Capitaneria di Porto di Livorno all’epoca della strage, e le risposte fornite da quest’ultimo.

Albanese è stato sentito il 7 giugno scorso dalla Commissione d’inchiesta. In quell’occasione il quadro delle sue responsabilità ci sembra uscito rinforzato, nonostante la magistratura abbia archiviato vent’anni fa ogni indagine a suo carico senza mai riaprirne nuove. La Commissione poteva ottenere quindi un primo importante risultato a quasi metà del mandato, ma la seconda annunciata audizione con l’ammiraglio non c’è mai stata, sostituita da un scambio epistolare di domande e risposte scritte di cui non si ha notizia pubblica. A questo punto, intuendo l’importanza di quanto la figura apicale del soccorso marittimo a Livorno la notte tra il 10 e l’11 aprile 1991 ha messo nero su bianco in risposta ai commissari, chiediamo di poterne prendere visione e rendere pubblico tale documento cruciale per la battaglia di verità e giustizia sulla strage del Moby Prince.

Oltre ai familiari delle vittime, decine di migliaia di cittadini aspettano risposte dalla Commissione e personalmente sono un po’ preoccupato dal ritardo nell’ottenerle. Entro i primi sei mesi, maggio 2016, ci aspettavamo una relazione intermedia che non è stata realizzata e solo pochi giorni fa è stata richiesta la perizia medico legale sui tempi di sopravvivenza, nodo centrale dell’inchiesta che purtroppo da quasi 26 anni attende una voce terza e imparziale al dibattito processuale sul tema.

La sfida della Commissione è complessa, ma può e deve essere vinta con coraggio e determinazione. Noi siamo pronti ad accettare la verità, qualsiasi essa sia, e a chiedere giustizia su questa, qualsiasi siano i responsabili”.

Enrico Cantone