“Carrara è città medaglia d’oro per la Resistenza, farla venire alla ribalta per il dichiarato fascista Manfredo Bianchi non ci va a genio. Assistiamo sdegnati alla nuova performance del prof. Bianchi che ha partecipato al flop della cosiddetta ”Marcia su Roma” del Primo Maggio con contorni ed esibizioni inneggianti al fascismo e alla manifestazione del 2 giugno a Roma esaltando sotto il balcone di piazza Venezia il suo idolo ”nonno Benito”. Comportamento che lo ha visto trasgredire le  regole dettate dal Lockdown. Insieme all’organizzatore della manifestazione non autorizzata, Nicola Franzoni, che inveiva con parole offensive anche contro il presidente della Repubblica, il Bianchi  incitava dalla rete a partecipare, mettendo a rischio la salute pubblica a suon di offese irripetibili nei confronti del presidente del Consiglio.

Tutti fatti ben documentati in rete  e su varie pagine di Facebook  che sollevano sdegno e rabbia tra i cittadini di  Carrara e non solo. 

Manfredo Bianchi è un insegnante di scuola pubblica superiore a Carrara e in questi anni è stato spesso sotto i riflettori per le sue attività e le sue idee politiche, idee che la nostra Costituzione condanna fermamente. Già nel 2017 le senatrici carraresi Sara Paglini e Laura Bottici del M5Stelle si attivarono con forza nelle più alte Istituzioni, per chiedere la rimozione del professore dal suo delicato ruolo, che all’epoca aveva issato impunemente  la bandiera fascista della Repubblica di Salò  sul monte Sagro e sul monte Brugiana.

Adesso diciamo basta, serve fermezza e denuncia. Dopo queste ennesime provocatorie dimostrazioni nazifasciste, diciamo che non è tollerabile che le nuove generazioni abbiano maestri che portano avanti ideologie criminali, che infangano il sacrificio di migliaia di uomini e donne, morti per tramandarci valori democratici. Il  ruolo educativo è fondamentale per le nuove generazioni, non c’è posto per chi come lui in una scuola pubblica mette a rischio i nostri valori di libertà e democrazia. Se pensa di essere legittimato da un clima politico intollerabile che strizza l’occhio a piazze violente e nere, si rassegni, abbiamo buoni maestri e anticorpi necessari per rigettare le peggiori politiche dittatoriali che la storia ci ha fatto subire.

E’ per questo che ho presentato una mozione in Consiglio regionale per chiedere che la Regione si attivi al più presto con il ministero dell’istruzione affinché venga valutato nel suo comportamento e conseguentemente rimosso dal suo incarico.”