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Livorno, disagi col nuovo sistema di prenotazione prelievi: Galletti (M5S) interroga la Regione

“Il blocco del sistema informatico sanitario Nuovo Lis nella provincia di Livorno è un segnale allarmante sulla gestione della digitalizzazione nella sanità regionale. Da settimane, cittadini e operatori subiscono disagi inaccettabili: accesso limitato alle prestazioni, CUP paralizzati, prelievi sospesi. Un aggiornamento tecnologico dovrebbe migliorare il servizio, non trasformarsi in un ostacolo per pazienti e personale sanitario”.

Con queste parole, Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle nel Consiglio Regionale della Toscana, annuncia la presentazione di un’interrogazione scritta per fare chiarezza sulle responsabilità della vicenda e chiedere interventi urgenti. Il problema, peraltro, non è esploso all’improvviso: già il 27 gennaio era stato segnalato il rischio di disagi, ma anziché risolversi, la situazione è progressivamente peggiorata fino alla paralisi totale del CUP di Livorno, Cecina, Piombino e Portoferraio il 10 febbraio, seguita il giorno successivo dalla sospensione di numerosi prelievi. E mentre la Regione continua a rassicurare sull’imminente soluzione del guasto, il problema si trascina ormai da oltre tre settimane, con pesanti conseguenze per chi necessita di cure e assistenza.

L’interrogazione presentata dal M5S chiede alla Regione di chiarire quali misure intenda adottare nei confronti della società fornitrice del software e quali azioni concrete verranno messe in campo per garantire il pieno ripristino del sistema. Galletti chiede anche se esista un protocollo per la gestione di blocchi informatici di questa portata e, in caso affermativo, perché non sia stato applicato in modo efficace per prevenire l’interruzione dei servizi essenziali.

“La digitalizzazione della sanità è un passaggio imprescindibile, ma deve essere gestita con competenza e visione strategica. Quanto accaduto a Livorno dimostra una preoccupante carenza di programmazione e l’assenza di soluzioni alternative in caso di emergenza. I cittadini toscani meritano un servizio sanitario efficiente, accessibile e sicuro: la Regione non può più rimandare le risposte e deve intervenire immediatamente”, conclude Galletti.

Fine Vita, Toscana prima Regione a garantire questo diritto.

“Questa legge non è una minaccia alla vita, ma un’assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni”

“La legge sull’assistenza sanitaria nel fine vita è ora una realtà in Toscana. L’approvazione di questo provvedimento rappresenta un passo fondamentale per il riconoscimento della dignità e dell’autodeterminazione di chi affronta una malattia irreversibile.

Il dibattito è stato profondo e, in molti momenti, emotivamente difficile. Ognuno di noi ha votato con responsabilità, interrogando prima di tutto la propria coscienza, al di là delle appartenenze politiche.

Questa legge non è una minaccia alla vita, ma un’assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni nei confronti di chi chiede una risposta chiara e certa per vedere rispettata la propria dignità. Si tratta di un passo in linea con quanto stabilito dalla Corte Costituzionale, che nelle sentenze 242/2019 e 135/2024 ha riconosciuto il diritto all’autodeterminazione nel fine vita.

Un ruolo decisivo è stato svolto dall’Associazione Luca Coscioni, promotrice della legge di iniziativa popolare che ha dato il via al processo istituzionale in Regione Toscana, e dai migliaia di cittadini toscani che hanno sostenuto l’iniziativa. Fondamentale anche il contributo dei suoi straordinari volontari, come Felicetta Maltese e Filomena Gallo, il cui impegno instancabile ha reso possibile questa discussione e l’approvazione della legge.

Questo risultato è un omaggio a Gloria e a tutte le persone che hanno lottato per anni affinché questo diritto venisse riconosciuto. Abbiamo portato avanti questa battaglia con determinazione, senza lasciare spazio a compromessi, sotterfugi giuridici o voti segreti.

Oggi, la Toscana compie un atto di civiltà.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle, in un post pubblicato su Facebook.

Fine vita, Galletti (M5S): “La Toscana ha fatto il suo dovere su questo delicato tema: ora tocca al Governo”

“Questa legge non è una minaccia alla vita, ma una assunzione di responsabilità nei confronti di chi chiede una risposta certa alle istituzioni per vedere rispettata la propria dignità, secondo i dettami della Corte Costituzionale che si è espressa con chiarezza con le sentenze 242/19 e 135/24. Comprendiamo e rispettiamo i voti contrari per obiezione di coscienza, ma si eviti l’ipocrisia di nascondersi dietro ai cavilli legislativi: si solleciti piuttosto l’intervento normativo a livello nazionale per indirizzare in tal senso l’azione normativa di tutte le regioni”.

È l’appello di Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale toscano, che conferma il sostegno alla proposta di legge regionale e sollecita un intervento normativo a livello nazionale.

“Il testo è stato emendato in accordo con l’associazione Coscioni, con lo scopo di renderla il più possibile corretta sotto il profilo della legittimità e in linea con la volontà dei sottoscrittori. Spetta alla politica adesso fare il proprio dovere e decidere con il proprio voto: abbiamo letto e riflettuto sulle parole di tutti coloro che con autorevolezza si sono espressi a favore o contro, e siamo convinti che questa legge rappresenti un passo avanti di civiltà, in linea con i principi che il Movimento 5 Stelle sostiene da anni in Parlamento e nelle istituzioni”, dichiara Galletti.

Giorno del Ricordo, Galletti (M5S) “Memoria e Riconciliazione: Costruire il futuro nel rispetto della Storia”

“Le tragedie delle foibe e l’esodo degli italiani dall’Istria, dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia rappresentano ferite profonde della nostra storia nazionale. Ricordare quei fatti è un dovere morale e civile. Alle vittime delle violenze, alle famiglie spezzate e ai profughi costretti a lasciare le loro terre, va il nostro commosso e rispettoso pensiero.

Il ricordo di tali eventi non deve mai essere utilizzato per alimentare divisioni o rivalità nazionalistiche. Al contrario, deve essere un’occasione per riflettere sugli errori del passato e promuovere una cultura di pace, dialogo e cooperazione tra popoli. Solo attraverso il rispetto della memoria e la ricerca condivisa della verità storica possiamo costruire un futuro fondato sulla giustizia e sulla riconciliazione.

La storia, complessa e spesso dolorosa, ci insegna che la pace e la democrazia si costruiscono ogni giorno, con la difesa dei diritti umani e il rifiuto di ogni forma di odio e violenza. Ricordare significa impegnarsi affinché simili tragedie non si ripetano mai più.
Solo coltivando la memoria con rispetto e responsabilità possiamo onorare veramente quelle vite spezzate e rafforzare i valori fondamentali su cui si basa la nostra società democratica.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana in occasione della Seduta Solenne del Consiglio Regionale dedicata al Giorno del Ricordo.

Piombino al centro: Via il Rigassificatore entro il 2026 e Rilancio del Territorio

Il rigassificatore di Piombino deve essere rimosso entro il 2026, senza alcuna proroga possibile. Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, ha ribadito con forza questo principio durante l’evento Rigassificatore Via da Piombino, organizzato dal Comitato Salute Pubblica Piombino – Val di Cornia. “Non accettiamo scambi di favori politici che ricadono sulle spalle dei cittadini e sul futuro del nostro territorio”, ha dichiarato, denunciando una decisione imposta dall’alto quando il Paese aveva già raggiunto l’autosufficienza energetica.

Ma la battaglia per Piombino non si ferma qui. Il Movimento 5 Stelle Toscana mette in luce un’altra problematica che grava sulla costa: la gestione delle discariche. “La maggior parte delle discariche della Toscana si trovano lungo la costa e devono sopperire alle necessità dell’area metropolitana fiorentina”, ha spiegato Galletti. “Questo ha aggravato l’emergenza ambientale in territori già fortemente penalizzati, compromettendone lo sviluppo sostenibile”. Durante la recente discussione del Piano Rifiuti e Bonifiche, il Movimento 5 Stelle ha aspramente criticato l’amministrazione regionale per la quantità eccessiva di rifiuti conferiti in discarica, evidenziando come la Toscana sia maglia nera tra le regioni italiane. Inoltre, ha denunciato l’incapacità della Regione di intervenire con bonifiche adeguate nelle aree SIN e SIR, tutte concentrate sulla costa, lasciando questi territori in condizioni di grave degrado ambientale e sanitario.

A questo si aggiunge un’altra decisione controversa della Regione: lo smantellamento del CoReAS, organismo essenziale per la tutela della salute pubblica nelle aree SIN/SIR, tra le più inquinate della Toscana. “La sua eliminazione è avvenuta in modo non trasparente, lasciandoci privi di un sistema di monitoraggio adeguato”, ha denunciato Galletti. “La Regione Toscana ha abbandonato uno strumento fondamentale per la tutela della salute di circa 350.000 cittadini, il 10% della popolazione regionale”. Durante la discussione sul Piano Rifiuti, la Giunta regionale ha inoltre bocciato un Ordine del Giorno del M5S che chiedeva fondi dedicati agli studi epidemiologici nelle aree SIN e SIR, come rimedio alla soppressione del CoReAS, aevvenuta nel 2022 e rivelata solo un anno dopo grazie all’insistenza del M5S, con la giustificazione di presunte problematiche legate alla gestione della privacy dei dati sanitari dei pazienti. “Una scelta irresponsabile che priva i cittadini di strumenti di prevenzione e conoscenza sulle conseguenze dell’inquinamento”, ha commentato Galletti.

Sul fronte delle energie rinnovabili e sul dibattito delle aree idonee e non idonee, il Movimento 5 Stelle Toscana riconosce le preoccupazioni degli agricoltori, ribadendo il proprio impegno nel contrastare speculazioni e consumo indiscriminato di suolo. “Vigileremo affinché l’espansione delle rinnovabili non avvenga a scapito del territorio e dell’agricoltura”, ha assicurato la Presidente del Gruppo M5S. Piombino e la Val di Cornia vantano una forte vocazione agricola e turistica, due settori che devono essere tutelati da interventi invasivi e scelte sbagliate. Esistono diversi chilometri quadrati di aree da bonificare che potrebbero essere utilizzati per l’installazione di pannelli solari rimovibili, senza deturpare il paesaggio o compromettere territori destinati ad altre attività economiche. Visto che le bonifiche, purtroppo, dovranno probabilmente attendere decenni poiché non rappresentano una priorità per il governo nazionale, almeno mettiamole a frutto negli anni che ci separano ancora dalla loro realizzazione. “Prima di sacrificare ulteriori spazi produttivi e naturali, occorre sfruttare le aree già degradate, trasformandole in risorse per un’energia pulita e sostenibile”, ha concluso Galletti.

La chiusura della Beko è un attacco al lavoro e a Siena. Governo assente, servono risposte immediate

“Siamo qui oggi al fianco dei lavoratori della Beko, delle loro famiglie e di tutta la comunità senese per ribadire con forza che il lavoro non si tocca! Siena non è una periferia del mondo, non deve essere sacrificata sull’altare delle logiche di profitto di una multinazionale che abbandona un territorio dopo averne beneficiato per anni. Il Governo non può restare a guardare: servono risposte immediate per impedire che 299 famiglie vengano lasciate senza futuro.” Così dichiara Andrea Quartini, deputato del Movimento 5 Stelle, presente oggi alla manifestazione dei lavoratori della Beko, insieme a una delegazione di attivistiM5S che hanno sfilato con le bandiere del Movimento per manifestare al fianco dei lavoratori. Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, e Bonella Martinozzi, Coordinatrice M5S per la provincia di Siena, si associano con convinzione a questa battaglia e ad una nota congiunta con Quartini, in cui dichiarano:

“Siamo di fronte a una situazione inaccettabile: sapere che il 31 dicembre 2025 questi lavoratori finiranno in cassa integrazione è drammatico. Viviamo in un contesto in cui da oltre 22 mesi il settore industriale in Italia è in calo e il Governo continua a ignorare questa emergenza. Se oggi non avessero i fondi del PNRR, l’Italia sarebbe molto al di sotto dei livelli industriali di paesi come Germania e Francia. Ma questi fondi non vengono utilizzati nel modo giusto e la vicenda Beko lo dimostra chiaramente.”

“Questo territorio non può rinunciare ad una realtà come quella di Beko. Non lasciarla andare via è una responsabilità precisa del Governo, che deve intervenire con strumenti concreti per salvaguardare la continuità produttiva e i posti di lavoro. La chiusura dello stabilimento non riguarda solo Siena, anche se qui l’impatto sarà devastante. Questo attacco all’occupazione colpisce tutto il Paese.”

“Il Movimento 5 Stelle non resterà fermo: agiremo sia in Parlamento che a livello ministeriale per chiedere al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, al ministro Adolfo Urso, di assumersi la responsabilità di questa crisi e mettere in campo misure concrete. Non permetteremo che un’altra realtà produttiva italiana venga smantellata senza alcuna tutela per i lavoratori e il territorio,” concludono i cinquestelle toscani.

Giorno della Memoria, Galletti (M5S) “La memoria è la nostra responsabilità collettiva”

Nel Giorno della Memoria, il Consiglio Regionale della Toscana si unisce al mondo intero nel ricordo delle vittime dell’Olocausto, rinnovando l’impegno a fare in modo che simili tragedie non si ripetano. Tutta la politica regionale si è riunita presso il *Polo della Memoria San Rossore 1938* dell’Università di Pisa, così intitolato in memoria del luogo e della data in cui, il 5 settembre 1938, nella vicina località di San Rossore, re Vittorio Emanuele III firmò il primo sciagurato provvedimento in “difesa della razza”.  

Ma la Toscana si è sempre distinta per un’identità radicata nei valori di giustizia e solidarietà, più forte di qualsiasi tentativo di oscurantismo. Solo nel suo territorio, infatti, si contano 162 “Giusti tra le Nazioni” riconosciuti dal Memoriale di Yad Vashem, donne e uomini che hanno avuto il coraggio di opporsi all’orrore nazifascista. Tra questi, il campione di ciclismo toscano *Gino Bartali*, che salvò numerose vite grazie alla sua determinazione e a uno straordinario senso di umanità.  

Questi esempi ci ricordano quanto sia fondamentale conservare e tramandare la memoria storica, come baluardo contro ogni forma di odio e discriminazione. Oggi, in un luogo che intreccia storia, conoscenza e impegno civile, ribadiamo la necessità di combattere l’intolleranza e il razzismo, difendendo i valori di giustizia, uguaglianza e dignità umana che devono guidare la nostra società. 

Banca d’Italia, Galletti (M5S): “Mozione approvata, ma la chiusura impone una riflessione urgente e l’intervento immediato di Giani”

“L’approvazione della nostra mozione per tutelare le filiali della Banca d’Italia in Toscana è un segnale importante, ma non possiamo ignorare le criticità che emergono da questa vicenda. Proprio mentre il Consiglio Regionale compiva un passo necessario, a Roma si ribadiva la decisione di chiudere la filiale di Livorno. Questo ci impone una riflessione urgente sull’iter istituzionale con cui vengono affrontate le questioni di interesse territoriale, spesso con ritardi che rischiano di compromettere ogni sforzo,” dichiara Irene Galletti, Presidente del Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle.

La mozione, promossa dal Movimento 5 Stelle, chiedeva alla Giunta regionale di intervenire con urgenza presso il Governo e la Banca d’Italia per scongiurare la chiusura della filiale di Livorno. Tuttavia, l’iter istituzionale, lungo e complesso, ha ritardato la discussione di un atto urgente per mesi. Nonostante il voto favorevole in Commissione, che formalmente attende la nota attuativa della Giunta, l’efficacia di questa azione rischia di essere vanificata. Secondo le organizzazioni sindacali, infatti, Banca d’Italia ha già confermato ieri a Roma la decisione definitiva di chiudere la filiale di Livorno. Tale decisione, che sarà ratificata dal Consiglio Superiore della Banca tra dieci giorni, rischia di diventare irreversibile.

“A questo punto, chiediamo con forza al Presidente Eugenio Giani di intervenire immediatamente presso tutte le sedi competenti per ottenere una proroga e rimettere in discussione la chiusura della filiale. Per recuperare il ritardo accumulato, mettiamo da parte ogni polemica politica e invitiamo il Presidente ad attivarsi con determinazione nei prossimi dieci giorni per tentare di bloccare questa decisione. Il tempo stringe: è fondamentale che la Regione agisca entro la fine di gennaio per difendere un presidio essenziale per il nostro territorio e tutelare i lavoratori,” conclude Galletti.

Piano Rifiuti: il PD boccia tutte le proposte del M5S, ignorando soluzioni innovative e sostenibili

Oggi in Consiglio Regionale si è registrata una bocciatura sistematica degli Ordini del Giorno presentati dal Movimento 5 Stelle e collegati al Piano Rifiuti e Bonifiche presentato dalla Giunta. Le proposte, che puntavano a una gestione dei rifiuti più sostenibile attraverso il potenziamento del sorting avanzato, la riduzione della dipendenza da discariche, la chiusura di inceneritori obsoleti e il blocco di nuovi impianti di incenerimento, oltre che maggiori investimenti per studi epidemiologici nelle aree SIN e interventi normativi per mitigare le emissioni odorigene provocate soprattutto dagli impianti a biogas, sono state respinte dal Partito Democratico senza alcuna giustificazione convincente. Questo voto compatto della maggioranza evidenzia una chiusura netta verso i modelli più vincenti dell’economia circolare e l’utilizzo di tecnologie avanzate per il recupero dei materiali, rafforzando l’impressione di un immobilismo politico che continua a favorire strategie superate, dannose per l’ambiente e la salute pubblica. Una posizione che contrasta apertamente con le intenzioni dichiarate nel Piano Rifiuti discusso nell’Assemblea toscana.

 

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BOCCIATO DALLA MAGGIORANZA L’ODG DEL M5S SULL’INCENERITORE DI MONTALE

“Il Partito Democratico in Consiglio Regionale ha bocciato l’Ordine del Giorno presentato dal Movimento 5 Stelle che chiedeva di avviare un processo per revocare la proroga concessa all’inceneritore di Montale. Una scelta grave e irresponsabile che tradisce gli interessi dei cittadini e blocca ogni passo verso un modello di gestione dei rifiuti più sostenibile. La proroga di tre anni, estendibile a quattro, conferma l’incapacità di questo partito di abbandonare un sistema obsoleto e dannoso per salute e ambiente.”

“La Regione Toscana perde così un’opportunità di promuovere comunità energetiche rinnovabili, affossando l’esempio virtuoso di Agliana, e strategie come ‘Rifiuti Zero’. Il Movimento 5 Stelle non si arrenderà e continuerà a chiedere la chiusura dell’impianto entro il 2025. Il PD deve assumersi la responsabilità di questa scelta, che dimostra un preoccupante disinteresse verso il futuro delle nuove generazioni e per la salute del territorio.” 

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 stelle in Consiglio regionale della Toscana.

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GROSSETO, MIASMI DA BIOGAS: “PD SORDO ALLE RICHIESTE DEI CITTADINI”

“Il Partito Democratico ha ignorato le richieste dei cittadini bocciando la nostra proposta di revisione della normativa sulle emissioni odorigene degli impianti produttivi sensibili, come quelli a biogas. Da anni il Movimento 5 Stelle chiede un intervento concreto, con una sua proposta di legge che giace nei cassetti della Commissione regionale. È urgente rafforzare la normativa per tutelare le comunità, soprattutto nell’area di Grosseto, dove i miasmi causati da questi impianti rendono la vita dei residenti insostenibile,” dichiara Irene Galletti, Presidente del Movimento 5 Stelle Toscana.

“Non ci fermeremo, il Movimento 5 Stelle continuerà a battersi per normative più stringenti che garantiscano salute e benessere. Il diritto dei cittadini a vivere in un ambiente sano non può essere sacrificato per sostenere un sistema di gestione dei rifiuti opaco e inefficace,” conclude Galletti.

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AREZZO, INCENERITORE SAN ZENO: “IL PD DICHIARA LA SUA IMPOTENZA, UNA RISPOSTA IMBARAZZANTE”

“Il Partito Democratico vota compatto col centrodestra contro il nostro ordine del giorno collegato al Piano rifiuti, arrampicandosi sugli specchi e, con una dichiarazione che rasenta l’assurdo, ammette di essere impotente di fronte agli uffici competenti ad autorizzare l’espansione delle linee dell’inceneritore di San Zeno da esso stesso delegati. La politica regionale che si proclama incapace di fermare l’espansione di un inceneritore è un segnale gravissimo di irresponsabilità e incompetenza,” afferma Irene Galletti, Presidente del Movimento 5 Stelle in Toscana.

“La situazione dell’impianto di San Zeno è emblematica: invece di ridurre il carico ambientale e sanitario su un territorio già provato, si espande un progetto che, con la gestione in parallelo delle linee L45 e L75, rischia di aggravare un carico ambientale, sanitario e sociale già critico. Il paradosso per cui si dovranno ‘produrre più rifiuti’ per garantire l’economicità dell’impianto è l’ennesima prova di un sistema fallimentare, incapace di imboccare la strada della sostenibilità e dell’economia circolare. 

Il Movimento 5 Stelle continuerà a chiedere una data certa per la chiusura dell’inceneritore e una pianificazione seria per una gestione alternativa dei rifiuti. È ora che la politica regionale si assuma le proprie responsabilità, anziché nascondersi dietro scuse imbarazzanti.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 stelle in Consiglio regionale della Toscana.

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OSSICOMBUSTORE DI PECCIOLI: “PD E CENTRODESTRA SCELGONO DI RILANCIARE UNA NUOVA STAGIONE DI INCENERIMENTO”

“PD e centrodestra hanno votato compatti contro il nostro ordine del giorno collegato al Piano Rifiuti, che chiedeva di bloccare il progetto dell’ossicombustore di Peccioli in favore di politiche più lungimiranti verso l’economia circolare. Questo impianto, un vero e proprio inceneritore sotto mentite spoglie, produce un sottoprodotto simile al Keu, classificabile come scorie di combustione, che non chiude alcun ciclo dei rifiuti. Anzi, rilancia la stagione degli inceneritori, ignorando soluzioni realmente sostenibili,” dichiara Irene Galletti, Presidente del Movimento 5 Stelle Toscana.

“Questa operazione aumenta la pressione ambientale sulla Valdera, già penalizzata da tre grandi discariche e da un’ipotesi di ulteriore ampliamento. È inaccettabile che, invece di perseguire una gestione virtuosa dei rifiuti, si continui a puntare su logiche di gestione obsolete e dannose. Il Movimento 5 Stelle chiede l’archiviazione definitiva del progetto e continuerà a battersi per politiche che guardino davvero al futuro e al miglior interesse dei cittadini,” conclude Galletti.

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PIANO RIFIUTI: “IL PD BOCCIA LA PROPOSTA DI FINANZIARE STUDI EPIDEMIOLOGICI NELLE AREE SIN DELLA TOSCANA”

“Con il voto contrario all’Ordine del Giorno presentato dal Movimento 5 Stelle, collegato al Piano rifiuti, il Partito Democratico ha respinto una proposta fondamentale per finanziare studi epidemiologici nelle aree SIN e SIR della Toscana, zone da anni devastate dall’inquinamento e i cui effetti sulla salute pubblica sono documentati e preoccupanti. Ignorare i dati allarmanti del rapporto ‘Sentieri’ del 2023 – che andrebbe aggiornato e approfondito – è una scelta inaccettabile, soprattutto considerando le gravi criticità dei siti contaminati come Livorno-Collesalvetti, Massa-Carrara, Piombino e Orbetello. I cittadini di queste aree meritano risposte concrete, non indifferenza.”

“Il Movimento 5 Stelle continuerà a denunciare con forza questo immobilismo e a lottare per un cambio di paradigma: la Toscana ha bisogno di un approccio serio e lungimirante per affrontare le emergenze ambientali e garantire un futuro più sicuro per le comunità più colpite dall’inquinamento. Non ci fermeremo finché trasparenza, responsabilità e salute pubblica non saranno al centro delle decisioni politiche di questa Regione.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale della Toscana.

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PIANO RIFIUTI: “PD BOCCIA L’ORDINE DEL GIORNO SUL SORTING AVANZATO DEL RUR PRIMA DEL CONFERIMENTO IN DISCARICA, SENZA FORNIRE GIUSTIFICAZIONI”

“Il Partito Democratico ha votato contro il nostro Ordine del Giorno collegato al Piano Rifiuti senza neanche giustificare la propria posizione. Questo atteggiamento è emblematico della difficoltà che il PD ha nel motivare scelte come il mantenimento in vita di inceneritori obsoleti in tutta la Toscana e il rilancio di nuovi impianti di incenerimento, come l’ossicombustore di Peccioli. Invece di sostenere politiche innovative e lungimiranti, il PD si ostina a puntare su modelli ormai superati, ignorando le opportunità offerte da tecnologie avanzate di sorting del rifiuto urbano residuo, che potrebbero aumentare significativamente i tassi di recupero dei materiali e ridurre la dipendenza da inceneritori e discariche.”

“Con impianti di ultima generazione, come quelli che utilizzano sistemi di lettura ottica, è possibile recuperare materiali di valore, contribuendo a un’economia circolare realmente sostenibile. Inoltre, una pianificazione più accurata, supportata da campagne di sensibilizzazione e collaborazione con centri di ricerca, potrebbe portare a soluzioni all’avanguardia per la gestione di rifiuti complessi, come quelli tessili. Il voto contrario del PD conferma un immobilismo che ostacola il progresso e penalizza i cittadini e l’ambiente.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale della Toscana.

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PIANO RIFIUTI: “IL PD VOTA CONTRO LA RIDUZIONE DELLA DIPENDENZA DA DISCARICHE, SENZA NEPPURE MOTIVARE LA SUA SCELTA”

“Il Partito Democratico ha votato contro il nostro Ordine del Giorno, collegato al Piano Rifiuti, senza fornire alcuna spiegazione delle proprie ragioni. Una scelta che risulta inspiegabile e irresponsabile, considerata la situazione critica della Toscana, che continua a essere la prima regione in Italia per rifiuti urbani smaltiti in discarica. Nel 2023, infatti, i conferimenti in discarica hanno raggiunto 822 mila tonnellate, in crescita rispetto all’anno precedente. Questo dato dimostra come la Regione sia ben lontana dal target europeo del massimo 10% al 2035, un obiettivo che richiederebbe una riduzione drastica e costante di quasi due punti percentuali all’anno. La decisione del PD è ancora più grave alla luce del continuo afflusso di rifiuti da altre regioni.”

“Nonostante ciò, il PD preferisce mantenere lo status quo, senza assumersi la responsabilità di promuovere politiche più sostenibili e innovative per ridurre la dipendenza dalle discariche e migliorare la gestione dei rifiuti. Come Movimento 5 Stelle continueremo a batterci per una roadmap ambiziosa che riduca i conferimenti in discarica e azzeri l’arrivo di rifiuti da fuori regione entro il 2030. La Toscana non può permettersi di rimanere indietro su questi temi: serve una visione chiara e un impegno concreto per un futuro più sostenibile.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale della Toscana.

Solidarietà del M5S all’Arma dei Carabinieri di Borgo San Lorenzo

“Esprimiamo piena solidarietà ai Carabinieri di Borgo San Lorenzo e a tutta l’Arma per il grave atto incendiario che ha colpito la loro caserma. Questo atto criminale colpisce un pilastro fondamentale dello Stato, che difendiamo con convinzione.

L’Arma dei Carabinieri è un presidio essenziale per la sicurezza dei cittadini, ai quali rinnoviamo la nostra vicinanza e gratitudine. In un momento così delicato, la politica deve unirsi in un messaggio condiviso di sostegno alle forze dell’ordine. Confidiamo nel lavoro delle autorità affinché i responsabili vengano individuati e assicurati alla giustizia. La condanna di ogni violenza contro le istituzioni deve essere ferma e unanime.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana e Andrea Quartini, Deputato fiorentino del Movimento 5 Stelle.