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Crisi Beko, M5S Toscana: “Mentre l’industria affonda il governo resta a guardare”

“Mentre il governo rimane immobile, l’industria italiana sprofonda. Alla Beko di Siena, 299 lavoratori rischiano il posto e con loro migliaia di addetti dell’indotto. Ma questa non è un’eccezione: è il segnale di un’emorragia industriale che colpisce l’intero Paese”, denunciano Andrea Quartini, deputato M5S, Irene Galletti, presidente del Gruppo M5S in Consiglio regionale della Toscana e Bonella Martinozzi, Coordinatrice M5S per l’area senese.

“A livello nazionale, la produzione industriale è in calo da 23 mesi consecutivi, con un crollo del 7,1% solo a dicembre e una perdita di fatturato di 42 miliardi nel 2023. Di fronte a questa crisi, il governo Meloni non ha messo in campo alcuna strategia per sostenere la manifattura, tutelare l’occupazione o aiutare le imprese soffocate dal caro energia”, sottolineano i tre esponenti pentastellati.

Secondo Quartini, Galletti e Martinozzi, senza un intervento immediato, il calo della produzione si trasformerà in una spirale di licenziamenti e chiusure con effetti devastanti sulle comunità toscane. “Serve una risposta forte a livello europeo. L’Italia deve dimostrare autorevolezza e capacità di proposta, come avvenne con i fondi del Pnrr sotto la guida del Presidente Conte, invece di inseguire le provocazioni di Trump e Musk o alimentare la corsa agli armamenti”.

“Mentre le fabbriche chiudono, il settore della difesa cresce indisturbato, con aumenti del 6% annuo e altri 7,5 miliardi stanziati dal governo nel triennio 2025-2027. A peggiorare ulteriormente il quadro, arriva ora anche la proposta per l’attivazione della ‘clausola di salvaguardia’ per le spese militari, una decisione perfettamente in linea con la volontà del governo Meloni di scorporare questi investimenti dal Patto di stabilità. Un’altra dimostrazione della sua totale assenza di visione industriale, mentre il Paese continua a perdere posti di lavoro e competitività”, concludono i Cinque Stelle, chiedendo un cambio di rotta immediato per salvaguardare imprese e occupazione.

L’inchiesta di Report chiama in causa la Toscana: Galletti (M5S), “Chiediamo trasparenza sui 40mila euro versati al programma dell’Onorevole Brambilla 

Ogni euro investito deve rispondere a un preciso interesse collettivo e non lasciare margini di dubbio sulla sua opportunità.

“Toscana Promozione Turistica, pur godendo di autonomia amministrativa e contabile, opera sotto l’indirizzo della Regione e ha il dovere di rispettare principi di trasparenza, equità e tutela dell’interesse pubblico. Se non esistono obblighi stringenti in merito alle procedure di assegnazione di fondi come questi, esistono quantomeno precise raccomandazioni normative che impongono l’adozione di criteri chiari e verificabili. Con questa interrogazione vogliamo capire se tali principi siano stati dimenticati e se la Regione Toscana sia in grado di dare una spiegazione più convincente della vicenda”.

Lo dichiara Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, annunciando la presentazione di un’interrogazione per ottenere risposte sull’assegnazione di 40.000 euro più IVA alla trasmissione televisiva Dalla parte degli animali, condotta dalla deputata Michela Vittoria Brambilla. La vicenda è emersa grazie all’inchiesta giornalistica di Report, andata in onda con il servizio “Dalla parte di (quasi) tutti gli animali”, che ha fatto luce su una serie di criticità legate alle attività dell’onorevole Brambilla e della sua associazione Leidaa.

“La promozione turistica della Toscana è un tema serio e strategico, che richiede pianificazione e investimenti mirati. Per questo vogliamo fare piena chiarezza* le risorse pubbliche vengono assegnate sulla base di un’istruttoria comparativa e di un’attenta valutazione dell’impatto, o prevalgono altre logiche? Chiediamo di sapere con quali criteri sia stata selezionata la società Show Lab srl per la produzione degli episodi dedicati alla Toscana e quali risultati concreti abbia prodotto questo finanziamento”, incalza Galletti.

L’interrogazione mette in discussione anche la coerenza di questo finanziamento con le strategie regionali* “Nei documenti di programmazione di Toscana Promozione Turistica non compare un indirizzo chiaro sul turismo pet-friendly. Se la Regione ha deciso di puntare su questo settore, è legittimo chiedere con quali obiettivi, su quali basi sia stata presa la decisione e quale beneficio concreto ci si aspetti per il territorio”.

“Le istituzioni pubbliche e gli enti che da esse dipendono hanno il dovere di agire con la massima trasparenza, garantendo processi chiari e verificabili. Ogni euro investito deve rispondere a un preciso interesse collettivo e non lasciare margini di dubbio sulla sua opportunità. In questo caso, troppe domande restano senza risposta, ed è nostro dovere ottenerle”, conclude Galletti.

 

Galletti (M5S), ”Vicini ai cittadini dell’Elba, grazie ai soccorritori per il loro straordinario impegno”

“Seguiamo con apprensione quanto accaduto all’Isola d’Elba, dove il violento nubifragio ha colpito duramente la comunità, causando allagamenti, auto sommerse e situazioni di grave pericolo. La nostra vicinanza va alle persone salvate e a tutta la cittadinanza elbana, che in queste ore sta affrontando momenti difficili.  

Un enorme grazie va ai Vigili del Fuoco, alla Protezione Civile, alle Misericordie e a tutti i volontari che, con straordinaria prontezza e professionalità, hanno messo in salvo decine di persone, operando anche in condizioni estreme. Molti di loro, nel giro di poche ore, si sono imbarcati per raggiungere velocemente l’isola e prestare soccorso: una tempestività eccezionale che ha fatto la differenza.  

Ora è il momento di garantire tutto il supporto necessario alle comunità colpite e di riflettere seriamente sulla sicurezza del territorio, affinché eventi come questo non diventino una drammatica routine.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo MOvimento 5 Stelle in un post pubblicato su Facebook.

Coltano, tagli boschivi nel Parco di San Rossore: Galletti (M5S) interroga la Regione

“Tagli indiscriminati e danni ambientali: vogliamo chiarezza. La Regione non può restare a guardare”

 Un nuovo allarme ambientale scuote la Toscana. Nel Parco Regionale di San Rossore, Migliarino e Massaciuccoli, in località Coltano, sei ettari di bosco sono stati interessati da tagli indiscriminati, con la conseguente denuncia di comitati ambientalisti e cittadini. Il Movimento 5 Stelle interviene con un’interrogazione ufficiale alla Regione, a firma della Presidente del Gruppo M5S in Consiglio regionale, Irene Galletti, per fare luce sulle irregolarità emerse nei tagli boschivi autorizzati all’Università di Pisa.

“Un intervento per la gestione forestale si è trasformato in un’operazione fuori controllo, con danni ambientali accertati e sanzioni in arrivo. Chi ha sbagliato deve risponderne”, dichiara Galletti, chiedendo chiarezza su chi abbia autorizzato i tagli, quali verifiche siano state svolte e come sia stata garantita la tutela della biodiversità.

L’interrogazione presentata da Galletti chiede chiarimenti su diversi aspetti fondamentali. Chi ha presentato la richiesta e con quali motivazioni? Quali criteri e valutazioni di impatto ambientale sono stati adottati prima di autorizzare i tagli? Quali sono le dimensioni reali dell’area interessata e quali specie arboree sono state abbattute? Quali interventi di ripristino sono previsti e con quali tempi? Se e come siano stati coinvolti enti locali e associazioni ambientaliste nel processo decisionale?

Secondo quanto riportato dalla stampa locale, le guardie del Parco hanno riscontrato che la ditta incaricata dall’Università non ha rispettato le indicazioni tecniche, causando danni agli alberi giovani e all’ecosistema locale. Sono già in corso verifiche e saranno elevate sanzioni, ma la questione solleva un problema più ampio: come vengono gestite le risorse forestali nelle aree protette della Toscana?

“Questa vicenda è emblematica di un sistema che manca di trasparenza e di controllo. Non è possibile che cittadini e associazioni debbano scoprire a cose fatte lo scempio di un pezzo di bosco. Serve più partecipazione e maggiore attenzione alla tutela dell’ambiente. La Regione deve assumersi le proprie responsabilità e garantire che episodi simili non si ripetano”, conclude Galletti.

L’attenzione ora è rivolta alla risposta della Giunta toscana, chiamata a chiarire cosa è accaduto e a garantire che le regole vengano rispettate nell’interesse dell’ambiente e della comunità.

Livorno, disagi col nuovo sistema di prenotazione prelievi: Galletti (M5S) interroga la Regione

“Il blocco del sistema informatico sanitario Nuovo Lis nella provincia di Livorno è un segnale allarmante sulla gestione della digitalizzazione nella sanità regionale. Da settimane, cittadini e operatori subiscono disagi inaccettabili: accesso limitato alle prestazioni, CUP paralizzati, prelievi sospesi. Un aggiornamento tecnologico dovrebbe migliorare il servizio, non trasformarsi in un ostacolo per pazienti e personale sanitario”.

Con queste parole, Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle nel Consiglio Regionale della Toscana, annuncia la presentazione di un’interrogazione scritta per fare chiarezza sulle responsabilità della vicenda e chiedere interventi urgenti. Il problema, peraltro, non è esploso all’improvviso: già il 27 gennaio era stato segnalato il rischio di disagi, ma anziché risolversi, la situazione è progressivamente peggiorata fino alla paralisi totale del CUP di Livorno, Cecina, Piombino e Portoferraio il 10 febbraio, seguita il giorno successivo dalla sospensione di numerosi prelievi. E mentre la Regione continua a rassicurare sull’imminente soluzione del guasto, il problema si trascina ormai da oltre tre settimane, con pesanti conseguenze per chi necessita di cure e assistenza.

L’interrogazione presentata dal M5S chiede alla Regione di chiarire quali misure intenda adottare nei confronti della società fornitrice del software e quali azioni concrete verranno messe in campo per garantire il pieno ripristino del sistema. Galletti chiede anche se esista un protocollo per la gestione di blocchi informatici di questa portata e, in caso affermativo, perché non sia stato applicato in modo efficace per prevenire l’interruzione dei servizi essenziali.

“La digitalizzazione della sanità è un passaggio imprescindibile, ma deve essere gestita con competenza e visione strategica. Quanto accaduto a Livorno dimostra una preoccupante carenza di programmazione e l’assenza di soluzioni alternative in caso di emergenza. I cittadini toscani meritano un servizio sanitario efficiente, accessibile e sicuro: la Regione non può più rimandare le risposte e deve intervenire immediatamente”, conclude Galletti.

Fine Vita, Toscana prima Regione a garantire questo diritto.

“Questa legge non è una minaccia alla vita, ma un’assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni”

“La legge sull’assistenza sanitaria nel fine vita è ora una realtà in Toscana. L’approvazione di questo provvedimento rappresenta un passo fondamentale per il riconoscimento della dignità e dell’autodeterminazione di chi affronta una malattia irreversibile.

Il dibattito è stato profondo e, in molti momenti, emotivamente difficile. Ognuno di noi ha votato con responsabilità, interrogando prima di tutto la propria coscienza, al di là delle appartenenze politiche.

Questa legge non è una minaccia alla vita, ma un’assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni nei confronti di chi chiede una risposta chiara e certa per vedere rispettata la propria dignità. Si tratta di un passo in linea con quanto stabilito dalla Corte Costituzionale, che nelle sentenze 242/2019 e 135/2024 ha riconosciuto il diritto all’autodeterminazione nel fine vita.

Un ruolo decisivo è stato svolto dall’Associazione Luca Coscioni, promotrice della legge di iniziativa popolare che ha dato il via al processo istituzionale in Regione Toscana, e dai migliaia di cittadini toscani che hanno sostenuto l’iniziativa. Fondamentale anche il contributo dei suoi straordinari volontari, come Felicetta Maltese e Filomena Gallo, il cui impegno instancabile ha reso possibile questa discussione e l’approvazione della legge.

Questo risultato è un omaggio a Gloria e a tutte le persone che hanno lottato per anni affinché questo diritto venisse riconosciuto. Abbiamo portato avanti questa battaglia con determinazione, senza lasciare spazio a compromessi, sotterfugi giuridici o voti segreti.

Oggi, la Toscana compie un atto di civiltà.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle, in un post pubblicato su Facebook.

Fine vita, Galletti (M5S): “La Toscana ha fatto il suo dovere su questo delicato tema: ora tocca al Governo”

“Questa legge non è una minaccia alla vita, ma una assunzione di responsabilità nei confronti di chi chiede una risposta certa alle istituzioni per vedere rispettata la propria dignità, secondo i dettami della Corte Costituzionale che si è espressa con chiarezza con le sentenze 242/19 e 135/24. Comprendiamo e rispettiamo i voti contrari per obiezione di coscienza, ma si eviti l’ipocrisia di nascondersi dietro ai cavilli legislativi: si solleciti piuttosto l’intervento normativo a livello nazionale per indirizzare in tal senso l’azione normativa di tutte le regioni”.

È l’appello di Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale toscano, che conferma il sostegno alla proposta di legge regionale e sollecita un intervento normativo a livello nazionale.

“Il testo è stato emendato in accordo con l’associazione Coscioni, con lo scopo di renderla il più possibile corretta sotto il profilo della legittimità e in linea con la volontà dei sottoscrittori. Spetta alla politica adesso fare il proprio dovere e decidere con il proprio voto: abbiamo letto e riflettuto sulle parole di tutti coloro che con autorevolezza si sono espressi a favore o contro, e siamo convinti che questa legge rappresenti un passo avanti di civiltà, in linea con i principi che il Movimento 5 Stelle sostiene da anni in Parlamento e nelle istituzioni”, dichiara Galletti.

Giorno del Ricordo, Galletti (M5S) “Memoria e Riconciliazione: Costruire il futuro nel rispetto della Storia”

“Le tragedie delle foibe e l’esodo degli italiani dall’Istria, dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia rappresentano ferite profonde della nostra storia nazionale. Ricordare quei fatti è un dovere morale e civile. Alle vittime delle violenze, alle famiglie spezzate e ai profughi costretti a lasciare le loro terre, va il nostro commosso e rispettoso pensiero.

Il ricordo di tali eventi non deve mai essere utilizzato per alimentare divisioni o rivalità nazionalistiche. Al contrario, deve essere un’occasione per riflettere sugli errori del passato e promuovere una cultura di pace, dialogo e cooperazione tra popoli. Solo attraverso il rispetto della memoria e la ricerca condivisa della verità storica possiamo costruire un futuro fondato sulla giustizia e sulla riconciliazione.

La storia, complessa e spesso dolorosa, ci insegna che la pace e la democrazia si costruiscono ogni giorno, con la difesa dei diritti umani e il rifiuto di ogni forma di odio e violenza. Ricordare significa impegnarsi affinché simili tragedie non si ripetano mai più.
Solo coltivando la memoria con rispetto e responsabilità possiamo onorare veramente quelle vite spezzate e rafforzare i valori fondamentali su cui si basa la nostra società democratica.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana in occasione della Seduta Solenne del Consiglio Regionale dedicata al Giorno del Ricordo.

Piombino al centro: Via il Rigassificatore entro il 2026 e Rilancio del Territorio

Il rigassificatore di Piombino deve essere rimosso entro il 2026, senza alcuna proroga possibile. Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, ha ribadito con forza questo principio durante l’evento Rigassificatore Via da Piombino, organizzato dal Comitato Salute Pubblica Piombino – Val di Cornia. “Non accettiamo scambi di favori politici che ricadono sulle spalle dei cittadini e sul futuro del nostro territorio”, ha dichiarato, denunciando una decisione imposta dall’alto quando il Paese aveva già raggiunto l’autosufficienza energetica.

Ma la battaglia per Piombino non si ferma qui. Il Movimento 5 Stelle Toscana mette in luce un’altra problematica che grava sulla costa: la gestione delle discariche. “La maggior parte delle discariche della Toscana si trovano lungo la costa e devono sopperire alle necessità dell’area metropolitana fiorentina”, ha spiegato Galletti. “Questo ha aggravato l’emergenza ambientale in territori già fortemente penalizzati, compromettendone lo sviluppo sostenibile”. Durante la recente discussione del Piano Rifiuti e Bonifiche, il Movimento 5 Stelle ha aspramente criticato l’amministrazione regionale per la quantità eccessiva di rifiuti conferiti in discarica, evidenziando come la Toscana sia maglia nera tra le regioni italiane. Inoltre, ha denunciato l’incapacità della Regione di intervenire con bonifiche adeguate nelle aree SIN e SIR, tutte concentrate sulla costa, lasciando questi territori in condizioni di grave degrado ambientale e sanitario.

A questo si aggiunge un’altra decisione controversa della Regione: lo smantellamento del CoReAS, organismo essenziale per la tutela della salute pubblica nelle aree SIN/SIR, tra le più inquinate della Toscana. “La sua eliminazione è avvenuta in modo non trasparente, lasciandoci privi di un sistema di monitoraggio adeguato”, ha denunciato Galletti. “La Regione Toscana ha abbandonato uno strumento fondamentale per la tutela della salute di circa 350.000 cittadini, il 10% della popolazione regionale”. Durante la discussione sul Piano Rifiuti, la Giunta regionale ha inoltre bocciato un Ordine del Giorno del M5S che chiedeva fondi dedicati agli studi epidemiologici nelle aree SIN e SIR, come rimedio alla soppressione del CoReAS, aevvenuta nel 2022 e rivelata solo un anno dopo grazie all’insistenza del M5S, con la giustificazione di presunte problematiche legate alla gestione della privacy dei dati sanitari dei pazienti. “Una scelta irresponsabile che priva i cittadini di strumenti di prevenzione e conoscenza sulle conseguenze dell’inquinamento”, ha commentato Galletti.

Sul fronte delle energie rinnovabili e sul dibattito delle aree idonee e non idonee, il Movimento 5 Stelle Toscana riconosce le preoccupazioni degli agricoltori, ribadendo il proprio impegno nel contrastare speculazioni e consumo indiscriminato di suolo. “Vigileremo affinché l’espansione delle rinnovabili non avvenga a scapito del territorio e dell’agricoltura”, ha assicurato la Presidente del Gruppo M5S. Piombino e la Val di Cornia vantano una forte vocazione agricola e turistica, due settori che devono essere tutelati da interventi invasivi e scelte sbagliate. Esistono diversi chilometri quadrati di aree da bonificare che potrebbero essere utilizzati per l’installazione di pannelli solari rimovibili, senza deturpare il paesaggio o compromettere territori destinati ad altre attività economiche. Visto che le bonifiche, purtroppo, dovranno probabilmente attendere decenni poiché non rappresentano una priorità per il governo nazionale, almeno mettiamole a frutto negli anni che ci separano ancora dalla loro realizzazione. “Prima di sacrificare ulteriori spazi produttivi e naturali, occorre sfruttare le aree già degradate, trasformandole in risorse per un’energia pulita e sostenibile”, ha concluso Galletti.

La chiusura della Beko è un attacco al lavoro e a Siena. Governo assente, servono risposte immediate

“Siamo qui oggi al fianco dei lavoratori della Beko, delle loro famiglie e di tutta la comunità senese per ribadire con forza che il lavoro non si tocca! Siena non è una periferia del mondo, non deve essere sacrificata sull’altare delle logiche di profitto di una multinazionale che abbandona un territorio dopo averne beneficiato per anni. Il Governo non può restare a guardare: servono risposte immediate per impedire che 299 famiglie vengano lasciate senza futuro.” Così dichiara Andrea Quartini, deputato del Movimento 5 Stelle, presente oggi alla manifestazione dei lavoratori della Beko, insieme a una delegazione di attivistiM5S che hanno sfilato con le bandiere del Movimento per manifestare al fianco dei lavoratori. Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, e Bonella Martinozzi, Coordinatrice M5S per la provincia di Siena, si associano con convinzione a questa battaglia e ad una nota congiunta con Quartini, in cui dichiarano:

“Siamo di fronte a una situazione inaccettabile: sapere che il 31 dicembre 2025 questi lavoratori finiranno in cassa integrazione è drammatico. Viviamo in un contesto in cui da oltre 22 mesi il settore industriale in Italia è in calo e il Governo continua a ignorare questa emergenza. Se oggi non avessero i fondi del PNRR, l’Italia sarebbe molto al di sotto dei livelli industriali di paesi come Germania e Francia. Ma questi fondi non vengono utilizzati nel modo giusto e la vicenda Beko lo dimostra chiaramente.”

“Questo territorio non può rinunciare ad una realtà come quella di Beko. Non lasciarla andare via è una responsabilità precisa del Governo, che deve intervenire con strumenti concreti per salvaguardare la continuità produttiva e i posti di lavoro. La chiusura dello stabilimento non riguarda solo Siena, anche se qui l’impatto sarà devastante. Questo attacco all’occupazione colpisce tutto il Paese.”

“Il Movimento 5 Stelle non resterà fermo: agiremo sia in Parlamento che a livello ministeriale per chiedere al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, al ministro Adolfo Urso, di assumersi la responsabilità di questa crisi e mettere in campo misure concrete. Non permetteremo che un’altra realtà produttiva italiana venga smantellata senza alcuna tutela per i lavoratori e il territorio,” concludono i cinquestelle toscani.