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M5S contro ‘ReArm Europe’: per la Toscana è il momento di prendere posizione sul tema della pace

Oggi abbiamo assistito a quanto sia difficile, per molte forze politiche in Consiglio Regionale della Toscana, prendere posizione sul tema della pace. La nostra mozione contro il piano “ReArm Europe” e la militarizzazione dell’Europa è stata iscritta nel Fascicolo d’Aula solo grazie alla nostra insistenza e all’ultimo minuto, tra esitazioni e imbarazzi che confermano quanto questo dibattito sia scomodo per molti.

L’incertezza di una maggioranza, che fatica a dichiararsi apertamente pacifista, e del centrodestra, incapace di assumere una posizione chiara sul riarmo, evidenzia un problema più profondo: non si tratta solo di parlare di pace, ma di decidere quale futuro vogliamo costruire. 

Noi, però, non possiamo permettere che questa situazione resti senza risposta. L’Europa sta accelerando verso una folle corsa agli armamenti, sottraendo risorse vitali per il nostro welfare e per la nostra sicurezza sociale. Se non agiamo, miliardi di euro finiranno nelle casse dell’industria bellica, mentre scuole, ospedali e servizi pubblici continueranno a essere privati dei fondi necessari. È mentre una politica sacrifica la pace per favorire le lobby delle armi, i cittadini italiani fanno i conti con stipendi e pensioni troppo bassi e bollette sempre più alte.

Per questo, invito tutti a partecipare alla manifestazione contro il riarmo europeo che si terrà il 5 aprile, con partenza alle ore 13:00 da Piazza Vittorio Emanuele II. Unisciti a noi nel corteo che raggiungerà il palco finale in Via dei Fori Imperiali.

Diciamo NO al governo che vuole portare l’Italia nel vortice della corsa agli armamenti. Diciamo SÌ a un futuro di pace, giustizia sociale e diritti per tutti. Fermiamoli!

Fine Vita, Galletti (M5S): Solidarietà a Cappato, Lalli e Maltese. Il Parlamento intervenga

“Esprimo la mia piena solidarietà a Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Maltese, che saranno processati per aver aiutato Massimiliano a esercitare il suo diritto alla libertà di scelta fino alla fine della vita. E’ il momento di dare risposte adeguate alle sofferenze di chi si trova in condizioni irreversibili e intollerabili, deve farlo la politica, smettendo di delegare alla magistratura decisioni che dovrebbero essere chiare e sancite da una legge giusta ed equa.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale della Toscana, interviene sulla vicenda che ha portato al rinvio a giudizio di Cappato, Lalli e Maltese, dopo la decisione della GIP di Firenze di disporre l’imputazione coatta nei loro confronti.

“Il coraggio civile di queste persone non può essere ignorato. La loro azione di disobbedienza civile nasce dalla necessità di scuotere le istituzioni e di colmare un vuoto normativo che pesa sulle vite di tanti malati. La Toscana ha già compiuto un passo importante con l’approvazione della legge di iniziativa popolare ‘Liberi Subito’, promossa dall’Associazione Luca Coscioni. Ora è tempo che il Parlamento si assuma la responsabilità di garantire a tutti i cittadini il diritto all’autodeterminazione nel fine vita, superando le attuali discriminazioni e offrendo regole chiare e umane.”

Galletti conclude: “Questo processo non riguarda solo tre persone, ma chiunque creda nella libertà e nella dignità umana. Continueremo a batterci affinché nessuno sia più costretto a cercare all’estero la possibilità di una morte dignitosa e affinché chi aiuta chi soffre non sia trattato come un criminale, ma come un difensore dei diritti umani.”

Salute, Galletti (M5S): “Disservizi del nuovo software LIS dei prelievi a Livorno, la Regione evita le proprie responsabilità”

“La risposta dell’Assessore regionale alla Salute, Simone Bezzini, ai gravi disservizi del nuovo software LIS conferma una gestione superficiale della questione e un totale scarico di responsabilità politica. Dopo settimane di disagi per i cittadini della provincia di Livorno, la Giunta si limita a fornire in forma sintetica, una risposta burocratica e generica, senza assumersi l’onere di garantire che situazioni simili non si ripetano”. Così Irene Galletti, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, interviene sulla vicenda del nuovo applicativo unico regionale per gli esami di laboratorio, che ha causato gravi blocchi operativi nei centri sanitari della Toscana nord-ovest.

“L’Assessore si trincera dietro riferimenti tecnici e amministrativi, ma omette di rispondere agli aspetti più rilevanti della vicenda. Non viene chiarito perché i problemi si siano verificati in modo così grave solo a Livorno e non in altre ASL dove il software è già attivo. Non si fornisce alcuna rassicurazione concreta sulla gestione futura del sistema né sulle misure di prevenzione per evitare nuovi blocchi. Inoltre, mentre si fa riferimento all’esistenza di penali per le aziende fornitrici, non si specifica se siano state effettivamente applicate in questa circostanza e con quali esiti”.

“Con questa risposta – conclude Galletti – la Giunta regionale dimostra di non avere un reale controllo sulle criticità della sanità digitale e di intervenire solo quando i problemi si sono già verificati, con disagi che ricadono sui cittadini. La Regione deve garantire un servizio efficiente e sicuro, adottando misure concrete per evitare il ripetersi di questi episodi e assicurando che i fornitori rispettino gli impegni assunti, rispondendo anche finanziariamente in maniera commisurata al disagio provocato, senza scaricare sulle persone il peso delle inefficienze,” conclude Galletti.

Dsu, Galletti (M5S): “Al fianco degli studenti, no a tagli e privatizzazioni. Chiesta informativa in Consiglio”

“Abbiamo incontrato oggi la delegazione di studenti che ha manifestato sotto la sede del Consiglio regionale in difesa del Dsu Toscana. Li abbiamo ascoltati e ci siamo fatti promotori di un incontro con tutti i capigruppo, affinché il loro grido d’allarme fosse raccolto da tutte le forze politiche presenti in Consiglio.” Lo dichiara Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale.

“Gli studenti hanno denunciato il calo dei fondi per il Dsu, che passeranno da 96 a 61 milioni in tre anni, senza misure per compensare la fine dei finanziamenti del Pnrr, mettendo così a rischio borse di studio, alloggi e servizi. Una mancanza di pianificazione, a loro giudizio, inaccettabile, in quanto già noto dal 2021 che questi finanziamenti sarebbero scaduti.”

“La nostra posizione è chiara: il diritto allo studio è un pilastro fondamentale che non può essere sacrificato o svenduto. Per questo, oltre ai consueti percorsi nelle Commissioni regionali competenti, abbiamo chiesto un’informativa in Consiglio Regionale, affinché la Giunta fornisca risposte chiare e concrete sul futuro del Dsu Toscana.”

“Già nel 2023 avevamo denunciato il progressivo definanziamento del diritto allo studio e gli aumenti delle tariffe per la ristorazione universitaria, evidenziando il rischio di un peggioramento delle condizioni per migliaia di studenti. Oggi quelle preoccupazioni si stanno concretizzando e la Regione continua a non dare risposte.”

“Siamo stati i primi e unici a interrogare la Giunta regionale sulla reale utilità del partenariato pubblico-privato, che rischia di compromettere la gestione diretta delle residenze per gli studenti e di ridurre i posti letto destinati ai borsisti.”

“Siamo scesi a parlare con gli studenti perché condividiamo le loro preoccupazioni e continueremo a batterci affinché la Regione investa risorse adeguate per garantire borse di studio, alloggi e servizi essenziali a tutti gli idonei. Non possiamo accettare che 5.000 studenti restino esclusi dai benefici a cui hanno diritto.”

“Non permetteremo che il diritto allo studio in Toscana venga smantellato pezzo dopo pezzo. Continueremo a lottare dentro e fuori le istituzioni per difendere un modello che garantisca a tutti gli studenti pari opportunità,” conclude Galletti.

Canoni livellari, “Verso una legge nazionale per superare questa imposta anacronistica”

Il Movimento 5 Stelle ha presentato, in Commissione e prossimamente in Consiglio Regionale, una Proposta di legge al Parlamento per l’affrancazione dei canoni livellari. Lo ha fatto attraverso la Presidente del Gruppo consiliare in Regione, Irene Galletti, che questa mattina ha illustrato alla stampa la proposta nella sua Cascina, affiancata dal Sindaco Michelangelo Betti (Partito Democratico) e dai colleghi M5S Claudio Loconsole (Assessore nella giunta Betti) e David Barontini (Capogruppo in Consiglio Comunale).

“Ringrazio il Comune di Cascina e il sindaco Michelangelo Betti per l’ospitalità e per l’opportunità di affrontare un tema che riguarda molti cittadini toscani, in particolare i cascinesi – ha dichiarato Irene Galletti –. I famigerati canoni livellari sono un’imposta sconosciuta ai più, nota solo agli storici del diritto, e riemersa dopo secoli con richieste di pagamento avanzate dall’Asl Nord Ovest a centinaia di cittadini e imprese, ignari di questo onere sui loro immobili o terreni. Molti cascinesi hanno ricevuto lettere con richieste di pagamento, comprensive delle ultime cinque annualità, con importi che variano da cifre contenute a somme decisamente elevate”.

Secondo Galletti, la soluzione deve arrivare dal Parlamento: “La fiscalità è essenziale per garantire servizi ai cittadini, ma deve essere equa e avere un senso. Su questo punto abbiamo trovato un’intesa non solo come Movimento 5 Stelle, ma anche con la maggioranza che governa la Regione e sotto la quale ricade l’Asl Nord Ovest. La Regione, tuttavia, non ha il potere di intervenire: i canoni livellari, come altre forme di fiscalità, non sono prescrivibili e, anche se risalgono al medioevo e non sono stati riscossi per anni, risultano ancora esigibili. Le Asl hanno l’obbligo di richiederne il pagamento per evitare il rischio di danno erariale, perciò non si può chiedere loro di rinunciare a queste somme”.

“La strada da percorrere è quella della legge nazionale – spiega Galletti –. Presenteremo una proposta di legge al Parlamento, perché solo così si può risolvere definitivamente la questione. Tuttavia questo deve avvenire riducendo al minimo possibile l’importo dell’affrancazione, che oggi richiede il pagamento di molte annualità del canone. L’impegno della Regione deve essere quello di garantire che questa somma sia solo simbolica, così come lo era l’imposta quando è nata. Per questo, presenteremo un atto collegato che chieda la riduzione di questi canoni, rendendo l’affrancazione un costo irrisorio per i cittadini che vogliono liberarsi da questa rendita fondiaria perpetua”.

“Il percorso richiederà tempo, ma ci impegneremo affinché sia portato avanti con il massimo coinvolgimento di tutte le forze politiche, sia in Regione che a livello nazionale” ha concluso Galletti.

“Ringrazio la consigliera regionale Galletti per questa iniziativa – ha sottolineato il sindaco Michelangelo Betti – perché colloca bene il quadro generale di quelli che sono i livelli, di come sono riemersi dalle nebbie. Anche il Comune, come le famiglie, ha ricevuto la richiesta di pagamento dei canoni livellari e nel mese di gennaio abbiamo mandato una lettera all’Asl, e per conoscenza anche alla Regione Toscana, chiedendo l’annullamento o quantomeno la sospensione della procedura. Sospensione necessaria perché dall’arrivo della lettera erano a disposizione 90 giorni di tempo per di chi aveva ricevuto la richiesta di pagamento del canone livellare. Erano e sono necessari approfondimenti perché le richieste si basavano su una documentazione non completa: veniva chiesto ai cittadini di pagare o dimostrare l’affrancazione, ma chi richiede il pagamento dovrebbe evidenziare il fatto che non c’era stata affrancazione, portando documentazione a supporto di questa richiesta. Questa proposta di legge si colloca in un’attività di attenzione rispetto a questo tema con la consapevolezza che serve una norma nazionale. L’attenzione su questo tema è un po’ scemata, questo tipo di attività serve invece per tenerla alta e fare passi in avanti per risolvere la questione definitivamente. Questa iniziativa in ambito regionale rafforza il percorso che avevamo iniziato in consiglio comunale”.

Quindi ha preso la parola Claudio Loconsole. “Ringrazio le iniziative regionali e comunali che ci sono già state per cercare una risposta, anche se abbiamo capito che la risposta definitiva può arrivare solo dal nazionale. È chiaro che la preoccupazione, da Coordinatore  del Movimento 5 Stelle a livello provinciale oltre che da assessore del Comune di Cascina, è proprio quella dell’allargamento della richiesta dei canoni livellari: c’è il rischio che durante la ricognizione le richieste possano arrivare anche ad altri comuni della provincia, con un aggravio molto maggiore, non solo di cittadini cascinesi, ma anche di quelli pisani e degli altri comuni che ricadono nel territorio dell’Asl Toscana Nord-Ovest”.

A chiudere David Barontini. “Come consigliere comunale di Cascina, ricordo ci siamo mossi con un ordine del giorno della maggioranza discusso il 12 febbraio: questo portava alla richiesta di annullamento o sospensione del pagamento dei canoni livellari, evidenziando anche alla Regione Toscana l’incongruità del percorso attuato dall’Asl Toscana Nord-Ovest. Tra gli impegni chiesti c’era anche quello di valutare, da parte della in giunta regionale, l’opportunità di avanzare al Parlamento una proposta di legge che permettesse di superare la problematica richiamata. Ringrazio la collega Irene Galletti che ha fatto proprio questa richiesta”.

Che futuro per i giovani? – Il Network Giovani Toscana chiama a raccolta le nuove generazioni

Un’opportunità unica per i giovani under 36 della Toscana: domenica 23 marzo alle ore 15:00, presso la Sala CNA di Scandicci (FI), si terrà un evento imperdibile organizzato dal Network Giovani Toscana, l’officina del futuro del Movimento 5 stelle. Un incontro dedicato a scuola, università e lavoro, con l’obiettivo di costruire un futuro senza disuguaglianze attraverso il confronto e la partecipazione attiva.

Interverranno Nunzia Catalfo, già Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, e Vittoria Baldino, deputata del Movimento 5 Stelle e Coordinatrice del Comitato Politiche Giovanili M5S. Sarà un’occasione di dialogo aperto per ascoltare le esperienze di chi ha lavorato direttamente su queste tematiche e per proporre soluzioni concrete alle sfide che i giovani affrontano oggi.

L’evento, promosso da Chiara Sikorski e Giulia Mazzanti, è aperto ai simpatizzanti e agli iscritti al Movimento 5 Stelle di età inferiore ai 36 anni. Al termine dell’incontro seguirà un aperitivo, per proseguire il confronto in un clima informale.

Link per iscriversi e partecipare: https://tinyurl.com/ntwgiovani

Non perdere questa occasione: il futuro si costruisce insieme!

Museo Ginori, Galletti (M5S):”Il governo esclude la Toscana e decide non per competenza, ma per fedeltà politica”

Il Movimento 5 Stelle condanna con fermezza la decisione unilaterale del Ministero della Cultura di nominare Marco Corsini alla presidenza della Fondazione Museo Archivio Richard Ginori, escludendo Regione Toscana e Comune di Sesto Fiorentino da un processo decisionale che, per statuto, avrebbe dovuto coinvolgerli.

L’intesa raggiunta nei mesi scorsi tra Ministero, Regione e Comune indicava Tomaso Montanari come la figura più adeguata per guidare la Fondazione, in virtù del suo impegno nel progetto di rilancio del museo. La nomina di Corsini, imposta senza alcun preavviso o confronto con le istituzioni locali, rappresenta un grave atto di prevaricazione che mette in discussione la leale collaborazione tra livelli di governo.

“L’esclusione della Toscana da questa decisione dimostra ancora una volta la volontà del governo Meloni di accentrare il potere e occupare le istituzioni con criteri di fedeltà politica anziché di competenza. Il rischio è che questa scelta comprometta il futuro del Museo Ginori, che oggi resta in un limbo amministrativo a causa di un’imposizione calata dall’alto” dichiaRA Irene Galletti, Presidente del Gruppo M5S in Consiglio Regionale.

Il Movimento 5 Stelle chiede al ministro Giuli di chiarire le motivazioni di questa nomina e di rispettare il ruolo degli enti locali, che contribuiscono al bilancio della Fondazione e devono poter partecipare attivamente alle decisioni che riguardano il museo. La cultura non può essere subordinata agli equilibri politici del governo, né le istituzioni culturali possono essere gestite senza il coinvolgimento dei territori.

Il Movimento 5 Stelle si congratula con Raffaele Asciolla, nuovo consigliere comunale di Monteroni Aperta

“I nostri migliori auguri di buon lavoro a Raffaele Asciolla, nuovo consigliere comunale di Monteroni d’Arbia per la lista Monteroni Aperta. Raffaele è un attivista della prima ora, sempre presente e collaborativo, e sono certa che porterà avanti con serietà e determinazione i valori del Movimento 5 Stelle all’interno del Consiglio comunale.

Il suo impegno sarà fondamentale per promuovere trasparenza, partecipazione e politiche a beneficio della collettività” – dichiara Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.

Le fa eco Bonella Martinozzi, Coordinatrice provinciale M5S area senese: “Raffaele ha sempre dimostrato grande dedizione e passione per il territorio. Il suo ingresso in Consiglio comunale rappresenta un’importante opportunità per dare voce ai cittadini e portare avanti le battaglie che ci contraddistinguono. A lui il nostro pieno sostegno e un grande in bocca al lupo!”

Keu: Galletti (M5S), “Finalmente le bonifiche partono, ora bisogna correre per rispettare il 2025”

“Dopo anni di battaglie portate avanti con determinazione dal Movimento 5 Stelle, al fianco dei Comitati e dei cittadini che non si sono mai arresi nel chiedere verità e giustizia, finalmente si parte: le bonifiche dei siti contaminati dal KEU possono cominciare. È una notizia attesa, che accogliamo con soddisfazione, ma è ora che inizia la sfida più importante: trasformare le promesse in risultati concreti. Fin dall’inizio di questa vicenda il Movimento ha puntato i riflettori sulle responsabilità e sull’urgenza di intervenire, anche attraverso il monitoraggio dello stato di salute della popolazione,” dichiara Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, a margine della conferenza stampa che si è tenuta oggi in Giunta regionale.

“L’avvio della fase operativa annunciata dal Generale Vadalà e dalle strutture che lo hanno affiancato in questi mesi di lavoro, segna un passaggio fondamentale per tutte le comunità che da troppo tempo convivono con i rischi e le conseguenze di questi sversamenti. Ma attenzione: adesso bisogna correre. Non ci sono più alibi né tempo da perdere. Le imminenti elezioni regionali non possono e non devono diventare una scusa per rallentare o distrarsi. La politica ha il dovere morale di restare concentrata sull’obiettivo: le bonifiche devono essere completate entro il 2025,” conclude Galletti.

M5S in pressing su Governo e Regione: “Intervengano per il ponte provvisorio sulla SP327”

Il Movimento 5 Stelle sollecita un intervento immediato da parte del Governo e della Regione Toscana per coprire i costi residui necessari alla realizzazione del ponte provvisorio sul fiume Foenna, lungo la SP327. L’infrastruttura temporanea è essenziale per garantire la continuità della viabilità tra Torrita di Siena e Bettolle di Sinalunga durante i lavori di consolidamento del ponte principale, previsti a partire da giugno.

Ad oggi, grazie all’impegno di 142 aziende del territorio, sono stati raccolti oltre 284 mila euro, ma mancano ancora circa 200 mila euro per completare il finanziamento. Una situazione che il M5S giudica inaccettabile, sottolineando come spetti alle istituzioni farsi carico di un’opera di interesse pubblico, senza che il peso economico ricada ulteriormente su cittadini e imprese.

La Coordinatrice M5S del senese, Bonella Martinozzi, si è fatta portavoce delle istanze locali, collaborando con il deputato Andrea Quartini, che ha presentato un’interrogazione parlamentare, e con la presidente del Gruppo M5S in Consiglio Regionale, Irene Galletti, promotrice di un’analoga iniziativa a livello regionale.

“Non è accettabile che cittadini e imprese debbano supplire alle carenze istituzionali. La viabilità è un diritto e un servizio essenziale che deve essere garantito dallo Stato e dalla Regione, se Provincia ed enti locali non sono in grado di farlo. Non si possono chiedere ulteriori sacrifici alle comunità del territorio, che, nonostante le tasse, si sono trovate a dover contribuire di tasca propria per risolvere una situazione che le penalizza pesantemente”, ha dichiarato Galletti.

Anche il deputato Quartini ha evidenziato l’urgenza di un intervento pubblico: “Il ponte provvisorio è indispensabile per evitare gravi ripercussioni economiche e sociali sulla popolazione e sulle attività produttive. Questa infrastruttura avrebbe dovuto essere prevista fin dall’inizio, evitando una programmazione carente. Governo e Regione non possono restare inerti: è il momento di agire con responsabilità”.

Martinozzi ha espresso gratitudine nei confronti di chi si è attivato per colmare le lacune istituzionali: “Ringraziamo le imprese e i cittadini che, con grande senso di responsabilità e spirito di comunità, hanno messo a disposizione risorse proprie per un’opera pubblica. Questo dimostra quanto il territorio sia unito di fronte alle difficoltà, ma non può diventare la norma: infrastrutture fondamentali come questa devono essere garantite dalle istituzioni, non affidate alla buona volontà dei privati”.