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Montecatini T – Approvata Mozione Consumo Suolo a saldo Zero

Il MoVimento 5 Stelle di Montecatini Terme annuncia con soddisfazione l’approvazione, durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale, della mozione sul “Consumo di Suolo a Saldo Zero”, presentata dal nostro gruppo consiliare insieme al Pd e con le successive sottoscrizioni del Gruppo Fanucci e di Fratelli d’Italia.

Si tratta di un importante passo in avanti nella direzione della tutela del territorio, della rigenerazione urbana e della sostenibilità ambientale. Con questa mozione, l’Amministrazione Comunale si impegna ad adottare strumenti urbanistici e regolamenti che evitino nuovo consumo di suolo, incentivando invece il riuso e la riqualificazione delle aree già edificate o degradate.

In un momento storico in cui il cambiamento climatico e il dissesto idrogeologico rappresentano minacce sempre più concrete, agire localmente è un dovere morale e politico. Il nostro obiettivo è chiaro: difendere il nostro territorio e le future generazioni, promuovendo uno sviluppo che non sia più fondato sulla cementificazione, ma sulla qualità della vita, sull’ambiente e sulla bellezza.

“L’ente ha gli strumenti urbanistici scaduti e sta redigendo il nuovo piano operativo. – dice Simone Magnani capogruppo del M5S – con questa mozione la maggioranza dimostra le giuste sensibilità in un territorio in cui c’è necessità assoluta di recuperare terreno permeabile per ridurre l’impatto delle precipitazioni.”

“Come assessore del Movimento 5 Stelle nel Comune di Montecatini Terme – interviene Luca Bini – sono orgoglioso di annunciare l’approvazione della mozione per il consumo di suolo a saldo zero. Questa è una tappa fondamentale per la nostra città, che si impegna a proteggere il proprio territorio e a promuovere uno sviluppo sostenibile limitando al massimo il consumo di nuovo suolo e privilegiando la riqualificazione dell’esistente. Questa mozione è un segnale forte del nostro impegno per un futuro più verde e sostenibile per Montecatini Terme.”

Un altro tassello del nostro programma elettorale viene quindi approvato ed inciderà nella programmazione e nella vita dell’Ente

MoVimento 5 Stelle

Il M5S Toscana apre la corsa alle Regionali: “Serve un’alternativa vera, non un compromesso al ribasso”

Parte da Prato la sfida del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni regionali. Una sala gremita, interventi appassionati e una parola d’ordine ben chiara: cambiare rotta. Al Wall Art Hotel si è aperto ufficialmente il cantiere politico del M5S toscano, con un’assemblea partecipata da attivisti, referenti territoriali ed eletti, che ha messo al centro ascolto, confronto e visione.

Il messaggio emerso è netto: il Movimento vuole esserci, ma non per fare da comparsa. Vuole essere protagonista in Toscana come in Parlamento, determinante nel costruire un’alternativa politica solida e credibile. E per farlo, mette al centro contenuti concreti e visioni coraggiose, non accordi elettorali di mera convenienza: il focus è stato soprattutto su identità e progettualità.

Tre i pilastri programmatici che hanno guidato il confronto: la ferma opposizione alla Multiutility, vista come un pericoloso passo verso la privatizzazione dei servizi pubblici; la difesa senza compromessi della sanità pubblica, in una Toscana dove cresce il peso della sanità privata; e la tutela dell’ambiente, non come slogan ma come bussola trasversale dell’intera azione amministrativa, dalle infrastrutture all’energia.

Ma a Prato si è discusso anche, e soprattutto, di alleanze. Un terreno scivoloso, affrontato con franchezza. Il Movimento non chiude la porta al dialogo con altre forze progressiste, ma fissa alcuni paletti. In primo luogo, la necessità di un segno di discontinuità reale con l’attuale gestione regionale. In questo contesto, la figura del presidente uscente Eugenio Giani viene vista con scetticismo: per molti, non rappresenta il cambiamento necessario ad aprire una nuova fase.

“Non è una questione personale, ma politica – è stato detto –. Servono volti nuovi, idee nuove e un impianto programmatico che parli davvero alle persone. Continuare con le stesse logiche rischia di svuotare di senso ogni tentativo di rinnovamento”.

A rendere ancora più complessa l’equazione è la possibile presenza di Italia Viva in una futura coalizione. E su questo punto le parole sono state meno sfumate: per il M5S, il partito di Matteo Renzi ha rappresentato in questi anni una forza sistematicamente avversaria, che ha cercato di demolire molte delle battaglie simbolo del Movimento, le distanze sono ritenute quasi insanabili.

“La convivenza politica con chi ha lavorato per smontare ciò che abbiamo costruito appare oggi, semplicemente, una contraddizione”, ha sintetizzato un esponente territoriale.

Nonostante ciò, il Movimento non si chiude nel recinto dell’autosufficienza. Il dialogo resta possibile, ma a partire da basi chiare e condivise. Il messaggio che arriva dai territori è che nessuna eventuale alleanza possa annacquare i contenuti. Il confronto resta aperto, ma su fondamenta solide.

Il percorso, intanto, continuerà a ranghi serrati. Altri incontri nei territori seguiranno quello di Prato, con l’obiettivo di costruire una proposta che parta dal basso, dai bisogni reali dei cittadini. Per il M5S Toscana, il punto di partenza è chiaro: non basta essere contro le destre. Serve il coraggio di essere davvero alternativi. E profondamente progressisti.

 

Aggressione Ospedale S.Jacopo Pistoia: situazione insostenibile operatori troppo esposti per colpe del sistema

Il Movimento 5 Stelle esprime la propria solidarietà e vicinanza al personale sanitario del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Jacopo di Pistoia, vittima dell’ennesimo episodio di violenza durante l’esercizio delle proprie funzioni. L’aggressione avvenuta il 7 aprile scorso, in cui un individuo ha minacciato di morte e tentato di aggredire fisicamente medici e infermieri, evidenzia una situazione ormai intollerabile che richiede interventi immediati.

È inaccettabile che professionisti dedicati alla salute dei cittadini debbano operare in condizioni di costante pericolo per la propria incolumità. Questi episodi di violenza rappresentano una piaga sociale che non può essere ignorata. È fondamentale garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, adottando misure concrete per prevenire e contrastare tali atti.

Il Movimento 5 Stelle ha già sottolineato in passato l’urgenza di affrontare questa problematica. In occasione di precedenti aggressioni al personale sanitario, abbiamo evidenziato la necessità di implementare misure di sicurezza efficaci e di potenziare l’organico negli ospedali pubblici, al fine di ridurre il sovraccarico di lavoro e i rischi per il personale.

“Non basta implementare il personale con forze dell’ordine, aggiungere nuovi reati, incrementare le pene – precisa il deputato M5S Andrea Quartini – serve pensare soprattutto al benessere organizzativo dei reparti, carenti di personale, e quello presente è sottopagato e sottoposto a turni massacranti.”

“Quello di Pistoia è solo l’ultimo caso ma il problema sta diventando una triste quotidianità – interviene Simone Magnani coordinatore Provinciale del M5S – i pronto soccorso degli ospedali provinciali non sono nelle condizioni di garantire la sicurezza ed il benessere degli operatori e questo ha ripercussioni su tutto il sistema di assistenza sanitaria territoriale. Basti pensare anche alla situazione di Pescia dove il personale è costretto a turni massacranti per garantire la continuità di servizio.”

“Ribadiamo la necessità di adottare provvedimenti urgenti per garantire ambienti di lavoro sicuri per tutti gli operatori sanitari. È altresì indispensabile affrontare la questione della carenza di personale, che contribuisce ad aumentare il livello di stress e vulnerabilità degli operatori, esponendoli maggiormente a situazioni di rischio.” Conclude Irene Galletti Coordinatrice Regionale del Movimento 5 Stelle.

Il Movimento 5 Stelle continuerà a battersi affinché vengano adottate tutte le misure necessarie per proteggere chi ogni giorno si dedica con professionalità e dedizione alla salute dei cittadini.

Movimento 5 Stelle

Moby Prince, 34 anni dopo ancora troppe domande senza risposte

La giustizia è la sorella inquieta della verità. Trentaquattro anni dopo, restano ancora domande senza risposta, ferite mai guarite, un dolore collettivo che parla di un fallimento più profondo: quello della nostra coscienza civile.

Il Moby Prince non è solo una tragedia del mare. È una ferita aperta nel rapporto tra cittadini e istituzioni.

Senza verità non si può sapere cosa è accaduto davvero. Senza giustizia non si può guarire.

Verità e giustizia non sono parole astratte: sono doveri morali. Solo attraverso di esse possiamo restituire senso alla memoria, dignità alle vittime, fiducia ai vivi.

Non è troppo tardi. La verità può ancora essere detta. E la giustizia, finalmente, compiuta.

Beko, M5S: “Bene l’intesa, ma questo è solo l’inizio. Il governo Meloni ora difenda l’Industria anche dai dazi di Trump”

“Accogliamo con cauto ottimismo l’intesa raggiunta questa notte al MiMIT tra Beko, Sindacati e Governo, che prevede oltre 300 milioni di investimenti e il mantenimento degli stabilimenti. È una buona notizia, frutto anche della mobilitazione compatta dei lavoratori, dei sindacati, dei territori e della nostra pressione politica dentro e fuori il Parlamento. Ma attenzione: questo è solo l’inizio di un percorso che dovrà dimostrare, nei fatti, di avere al centro il lavoro, la dignità e il futuro di quasi 300 famiglie senesi. Il vero giudizio lo daranno i lavoratori, e noi saremo al loro fianco fino all’ultimo giorno.”

Lo dichiarano in una nota congiunta il deputato del Movimento 5 Stelle Andrea Quartini, la presidente del Gruppo M5S in Consiglio regionale toscano Irene Galletti e la coordinatrice M5S per la provincia di Siena Bonella Martinozzi.

“L’accordo rappresenta un primo segnale positivo, ma non può essere considerato una vittoria definitiva. Troppe volte abbiamo assistito a piani industriali annunciati con entusiasmo e poi disattesi nella fase esecutiva. È per questo che pretendiamo massima trasparenza sugli investimenti promessi, tempi certi per la loro attuazione, e un coinvolgimento costante delle rappresentanze sindacali e territoriali. Chiediamo inoltre che il Parlamento sia messo nelle condizioni di esercitare una funzione di controllo e indirizzo sull’intera operazione, con il coinvolgimento della Regione Toscana, anche alla luce dell’intervento di Invitalia, braccio operativo dello Stato”, proseguono gli esponenti del Movimento.

La nota si chiude con un affondo sulle priorità del Governo: “La grande mobilitazione per la pace del 5 aprile, con oltre centomila persone in piazza a Roma, ha lanciato un messaggio forte e chiaro: sì alla pace, no alle armi. È da qui che il Governo Meloni dovrebbe ripartire, rimettendo al centro gli interessi reali del Paese: il lavoro, la tutela delle imprese, la coesione sociale e un vero piano per il rilancio industriale.

Invece, continua a rincorrere modelli pericolosi e lontani dalla nostra realtà, stringendo legami politici con figure inquietanti come Trump e Musk, le cui scelte – dai dazi alle politiche industriali aggressive – stanno danneggiando le esportazioni italiane e mettendo in crisi interi comparti produttivi. È il momento di cambiare rotta, perché ogni fabbrica salvata è un pezzo di futuro che resta nel Paese, ” concludono gli esponenti del Movimento 5 Stelle.

 

Gioco d’azzardo, Galletti (M5S): “Fratelli d’Italia predica bene in Toscana, ma razzola malissimo a Roma”

“Oggi in Consiglio Regionale abbiamo votato a favore della mozione n. 2043 contro il gioco d’azzardo patologico e a tutela dei minori. Un tema troppo importante per essere piegato alle convenienze politiche. Ma è doveroso denunciare l’ipocrisia di Fratelli d’Italia, promotori della mozione, che a livello nazionale stanno facendo esattamente l’opposto di quanto chiedono alla Regione Toscana.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, che pur condividendo nel merito l’obiettivo della mozione, punta il dito contro “una destra che da Roma promuove politiche che spalancano le porte al business dell’azzardo, mentre in Toscana finge di volerlo arginare”.

“Non possiamo ignorare – prosegue Galletti – che a marzo scorso, Fratelli d’Italia ha fatto approvare in Commissione Cultura e Sport del Senato una risoluzione per reintrodurre la pubblicità del gioco d’azzardo nel calcio, cancellando uno dei capisaldi del Decreto Dignità del M5S, che aveva finalmente posto un argine all’infiltrazione dell’azzardo nello sport e tra i giovani. Parlano di tutela dei minori, ma nei fatti lavorano per riaprire canali di promozione del gioco proprio dove i ragazzi sono più esposti: stadi, social, media sportivi.”

“Non solo: il governo Meloni ha smantellato l’Osservatorio nazionale sul gioco d’azzardo patologico, togliendolo dal Ministero della Salute per affidarlo al MEF, subordinandolo così a logiche di bilancio. Hanno aumentato le estrazioni del Superenalotto per finanziare la ricostruzione post-alluvione in Emilia-Romagna, trasformando la disperazione dei giocatori in leva fiscale. E stanno rivedendo al ribasso le distanze dai luoghi sensibili e le regole sulle concessioni, rendendo più facile aprire nuove sale slot anche nei pressi di scuole e ospedali.”

“È evidente – conclude Galletti – che la mozione approvata oggi, pur condivisibile nei principi, è l’ennesimo tentativo di lavarsi la coscienza a livello locale, mentre a Roma Fratelli d’Italia alimenta un sistema che produce dipendenza, povertà e sfrutta la fragilità.

Camaiore, ingegnere perde la vita sul lavoro. Galletti (M5S): “Serve una svolta per garantire più sicurezza”

“La morte dell’ingegnere Paolo Mariottoni, colpito da una lastra di vetro in un cantiere a Lido di Camaiore, è l’ennesima tragedia inaccettabile. Ai suoi cari va il mio cordoglio, ma il dolore non basta: servono risposte.

Il lavoro non può continuare a essere un rischio di morte. Il MoVimento 5 Stelle chiede da tempo una strategia nazionale straordinaria per la sicurezza, con più prevenzione, controlli e pene adeguate. Abbiamo proposto l’istituzione di una Procura nazionale e il reato di omicidio sul lavoro: il Governo le discuta subito.

Investire nel riarmo e ignorare la sicurezza sul lavoro è una scelta politica. In Toscana continueremo a batterci perché ogni lavoratore torni a casa vivo.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo M5S in Consiglio Regionale della Toscana.

Ponte sul torrente Bure: ritardi inspiegabili e disagi insostenibili per cittadini e lavoratori

Apprendiamo, con sconcerto, dalla stampa locale che il ponte sul torrente Bure lungo
la SP 5 Montalese, il 28 u.s., non è stato riaperto al traffico né pedonale né tanto meno
automobilistico.
Un lavoro, questo, iniziato nell’ottobre del 2024 e che avrebbe dovuto concludersi a
fine dicembre 2024; a forza di rinvii (28 febbraio, 28 marzo) siamo arrivati ad oggi, ma
questa volta non viene nemmeno comunicata una data per la conclusione dei lavori.
Viene dichiarato che il motivo per questo ennesimo blocco è stato causato “da analisi
effettuate su campioni della gettata il cui esito si discosta rispetto a quello dei
parametri dettato dal capitolato”.
Questa chiusura, oltre agli abitanti e alle attività della zona, crea notevoli disagi anche
alle persone che si trovano costrette a fare giri “impossibili” per recarsi al lavoro verso
Montale e verso la città di Pistoia, invadendo così anche la circolazione limitrofa che
non è certo adatta a ricevere questo sovraccarico di mezzi. Ci riferiamo, con questo,
anche alla tangenziale est che da 4 corsie che era, ormai è diventata a 2 perché le altre
2 sono chiuse da alcuni anni per precauzione (senza anche qui avere certezze nel
merito).
Per non parlare poi dei costi aggiuntivi che la Provincia si troverà a dover pagare ad
Autolinee Toscane per il trasporto pubblico al fine di consentire il servizio alla
cittadinanza. Ci chiediamo e chiediamo anche alla Provincia “come mai ci ritroviamo
adesso a scoprire che la gettata si discostava dai parametri del capitolato? Chi
pagherà questo aggravio di costi?”.
Non ci stupiremmo se a qualcuno venisse in mente di fare una class action contro la
provincia per questo aggravio di costi che i cittadini stessi sono obbligati a sostenere
per aggirare l’ostacolo.
Come mai lavori così strategici per il territorio vengono effettuati con così poca
attenzione, accuratezza e quasi “pressapochismo”?
Perché viene tutto lasciato in questo stato di degrado organizzativo…e non ci
interessano le solite risposte in merito alla mancanza di soldi, perché per queste
opere si deve agire politicamente in tutte le sedi fino ad ottenere un piano operativo
serio, chiaro con date e scadenze certe.

Movimento 5 Stelle Pistoia

M5S contro ‘ReArm Europe’: Per la Toscana è il momento di prendere posizione sul tema della pace

In Aula abbiamo assistito a quanto sia difficile, per molte forze politiche in Consiglio Regionale della Toscana, prendere posizione sul tema della pace. La nostra mozione contro il piano “ReArm Europe” e la militarizzazione dell’Europa è stata iscritta nel Fascicolo d’Aula solo grazie alla nostra insistenza e all’ultimo minuto, tra esitazioni e imbarazzi che confermano quanto questo dibattito sia scomodo per molti.
L’incertezza di una maggioranza, che fatica a dichiararsi apertamente pacifista, e del centrodestra, incapace di assumere una posizione chiara sul riarmo, evidenzia un problema più profondo: non si tratta solo di parlare di pace, ma di decidere quale futuro vogliamo costruire.
Noi, però, non possiamo permettere che questa situazione resti senza risposta. L’Europa sta accelerando verso una folle corsa agli armamenti, sottraendo risorse vitali per il nostro welfare e per la nostra sicurezza sociale. Se non agiamo, miliardi di euro finiranno nelle casse dell’industria bellica, mentre scuole, ospedali e servizi pubblici continueranno a essere privati dei fondi necessari. È mentre una politica sacrifica la pace per favorire le lobby delle armi, i cittadini italiani fanno i conti con stipendi e pensioni troppo bassi e bollette sempre più alte.
Per questo, invito tutti a partecipare alla manifestazione contro il riarmo europeo che si terrà il 5 aprile, con partenza alle ore 13 da Piazza Vittorio Emanuele II.Unisciti a noi nel corteo che raggiungerà il palco finale in Via dei Fori Imperiali.
Diciamo NO al governo che vuole portare l’Italia nel vortice della corsa agli armamenti.
Diciamo SÌ a un futuro di pace, giustizia sociale e diritti per tutti. Fermiamoli!

Che futuro per i giovani? Le nostre voci a confronto su scuola, università e lavoro senza disuguaglianze

Domenica 23 Marzo, su iniziativa dei giovani Toscani del Movimento 5 stelle, si è svolto il primo evento del Network Giovani della Toscana. L’incontro, ospitato presso la Sala CNA di Scandicci (Firenze), intitolato “Che futuro per i giovani? Le nostre voci a confronto su scuola, università e lavoro senza disuguaglianze”, ha rappresentato un’importante occasione di discussione e confronto affrontando tematiche cruciali come scuola, università e lavoro, con l’obiettivo di promuovere un futuro senza disuguaglianze. Al dibattito sono intervenute Nunzia Catalfo, già Senatrice e Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’onorevole Vittoria Baldino, Deputata M5S e Coordinatrice del Comitato Politiche Giovanili M5S e l’onorevole Andrea Quartini, deputato M5S da Firenze e Vicepresidente della Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia.

Un momento di ascolto e scambio di idee tra i giovani iscritti, simpatizzanti e i rappresentanti istituzionali, volto a stimolare un cambiamento positivo nelle politiche giovanili del paese. L’onorevole Vittoria Baldino ha sottolineato:” Abbiamo ricordato le battaglie che il Movimento ha portato avanti: dalla no tax area per l’università all’aumento dei posti nelle specializzazioni mediche, fino al rafforzamento del diritto allo studio. Ma soprattutto abbiamo dato voce a chi oggi vive sulla propria pelle precarietà, ostacoli economici e disuguaglianze. E poi abbiamo lavorato, nei tavoli tematici, per costruire proposte nuove, radicali, giuste. Perché la politica non può limitarsi a osservare: deve agire, cambiare, sporcarsi le mani.”

L’onorevole Andrea Quartini e Nunzia Catalfo hanno evidenziato il valore e la visione delle riforme strutturali portate avanti nei governi Conte, come il Reddito di cittadinanza; il programma GOL, che ha attivato oltre 1 milione di percorsi occupazionali; e il Salario Minimo, che Nunzia Catalfo per prima ha portato nel dibattito politico in Italia.

Le promotrici dell’evento Giulia Mazzanti, referente giovani del GT Carrara-Lunigiana, e Chiara Sikorski, referente giovani GT Firenze e Hinterland, hanno dichiarato: “In queste giornata ci teniamo a ringraziare il gruppo organizzativo che ha permesso la realizzazione dell’evento, tra questi Luca Caggese, Stefano Forti, l’assessore M5S Lorenzo Vignozzi del comune di Scandicci e Veronica Zampini, vice-rappresentate del GT Firenze e Hinterland.

Un ringraziamento agli invitati per il valore aggiunto apportato a questa giornata e soprattutto in grazie speciale a tutti i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato attivamente costruendo dei tavoli di lavoro che hanno permesso la creazione di contenuti concreti per il futuro di noi giovani.

Nel corso dell’incontro sono stati affrontati numerosi temi, tra cui il diritto allo studio, con particolare attenzione alle infrastrutture, alla mobilità gratuita, al caro affitti e ai criteri di misurazione dell’indicatore economico per l’accesso alle borse di studio e agli alloggi.

Centrale anche il tema del diritto a un lavoro dignitoso e sicuro, insieme all’impatto della digitalizzazione e ai cambiamenti nel mondo del lavoro. L’evento si è concluso con la raccolta di proposte concrete per un progetto politico che nasce direttamente dalla voce dei più giovani, con l’obiettivo di costruire un futuro più equo e inclusivo.”.