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Cordoglio del Movimento 5 Stelle Toscana per la scomparsa di Leo “Leone” Gori, padre di Giacomo

 Il Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale della Toscana e gli attivisti del gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle di Grosseto esprimono il loro più profondo cordoglio per la scomparsa di Leo “Leone” Gori, imprenditore visionario, uomo di grandi valori e padre d’altri tempi.

In questo momento di dolore, ci stringiamo con affetto e profonda vicinanza al consigliere comunale Giacomo Gori, rappresentante delle istituzioni e instancabile attivista nella vita pubblica cittadina, e a sua madre, compagna di una vita di Leo, condividendo il peso della perdita di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella sua famiglia e nella comunità.

A Giacomo, alla sua famiglia, agli amici e a tutti gli affetti più cari che soffrono oggi per questa perdita,  va il nostro abbraccio sincero e il nostro pensiero più affettuoso.

La comunità del Movimento 5 Stelle Toscana
Attivisti M5S – Gruppo territoriale di Grosseto

Infrastrutture, Galletti (M5S): “Meloni e Salvini bruciano 14 miliardi per un Ponte inesistente, mentre la Toscana viaggia su treni a gasolio”

“Nel 2025, in Toscana si viaggia ancora su littorine a gasolio degli anni ’70. La linea Empoli-Siena attende da decenni il raddoppio e l’elettrificazione. Sulla dorsale ferroviaria tirrenica, per andare da Livorno a Roma servono quattro ore e 37 fermate, senza una vera alternativa per collegare la Costa toscana a Firenze e al resto d’Italia tramite l’alta velocità. Eppure, per Salvini e Meloni, la priorità è il Ponte sullo Stretto: un’opera fantasma che ha già bruciato 14 miliardi di euro, sottraendoli alle vere emergenze infrastrutturali del Paese. Un progetto che, finora, ha prodotto solo un aumento dei costi legati agli stipendi di chi, da quando è in carica questo governo, è stato assunto nella società che lo gestisce”.

Lo denuncia Irene Galletti, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale della Toscana.

“La situazione è drammatica anche nel nodo fiorentino: alla stazione di Santa Maria Novella i treni si accavallano su linee sature, intasate da convogli ad alta velocità e continui guasti. Intanto, da dieci anni si discute – senza esiti – sulla localizzazione della stazione AV Medioetruria, che dovrebbe servire l’area tra Toscana e Umbria. Una soluzione logica sarebbe l’adeguamento delle stazioni di Arezzo o Chiusi-Chianciano Terme, ma Salvini ha proposto Creti un luogo sperduto, privo di infrastrutture, da raggiungere solo su gomma. Un’idea figlia della propaganda del momento, non della pianificazione”, incalza Galletti.

“E non finisce qui – prosegue –: la Tirrenica, asse viario strategico tra la Costa toscana e Roma, è ancora in attesa dei fondi per la messa in sicurezza. E la barriera autostradale di Vada, che doveva essere eliminata, è ancora lì: da anni i cittadini pagano un pedaggio per un’autostrada mai realizzata, promessa da trent’anni e sempre rimandata. È il simbolo di una politica fatta di annunci, disattenzioni e disastri, che abbandona i territori e le loro reali necessità, ” conclude la cinquestelle.

Referendum sul lavoro, Galletti (M5S): “L’8 e 9 giugno tutti alle urne per far sentire la propria voce”

Il Movimento 5 Stelle sostiene il diritto delle cittadine e dei cittadini a decidere sui temi centrali della propria vita, a partire dal lavoro. Per questo invita tutte e tutti a partecipare al voto per i referendum dell’8 e 9 giugno, un appuntamento decisivo per affermare tutele, dignità e sicurezza nei luoghi di lavoro, e per riconoscere i diritti di chi vive, lavora e vuole integrarsi nel nostro Paese.

Temi al centro anche dell’incontro che si è svolto questa mattina a Firenze, presso Palazzo Strozzi, nel dibattito pubblico “Le regole per il mercato del lavoro”, promosso dalla Scuola Normale Superiore. Tra i relatori, Pasquale Tridico, europarlamentare, già Presidente dell’INPS, che ha offerto una visione di sistema del lavoro più equo, inclusivo e orientato alla qualità dell’occupazione, ponendo l’accento su diritti, stabilità e partecipazione.

Presente all’appuntamento anche Irene Galletti, Presidente del Gruppo M5S in Consiglio regionale della Toscana, che ha rilanciato l’impegno del Movimento accanto a chi lavora e l’invito a partecipare al prossimo referendum: “Sul lavoro si possono avere idee diverse, ma una cosa è certa: partecipare è fondamentale. Far sentire la propria voce è il gesto più semplice e potente che possiamo fare in democrazia. L’8 e 9 giugno andiamo a votare, facciamo valere i nostri principi.”

Canoni Livellari, Galletti (M5S): “Approvata la nostra proposta per liberare i cittadini da questo balzello medievale. Il centrodestra smetta di vendere illusioni”

“I cittadini non chiedono promesse irrealizzabili, ma risposte vere. Con la nostra proposta di legge, finalmente approvata in Seconda Commissione, avviamo un percorso concreto per liberarli dall’assurdità dei canoni livellari.”

Lo dichiara Irene Galletti, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, promotrice dell’iniziativa che punta a risolvere in modo definitivo una questione rimasta irrisolta per decenni. “Abbiamo scelto la strada più difficile, ma anche l’unica efficace: un intervento legislativo nazionale, che dovrà essere affiancato da un’iniziativa regionale per ridurre drasticamente i costi dell’affrancazione.”

Il Movimento 5 Stelle ha costruito la proposta con rigore, cercando il massimo rispetto delle normative esistenti per offrire uno strumento non impugnabile e quindi certo: “Ipotizzare scorciatoie o soluzioni alternative a buon mercato non sarebbe onesto: con tutto il rispetto per l’approfondimento chiesto e ottenuto dalla Lega in commissione sulla loro proposta emendativa, che abbiamo concesso, parlare nella mozione di annullamento dei canoni sarebbe un gesto di propaganda che illuderebbe le persone per poi farle ritrovare con un problema ancora più grande.”

“Serve responsabilità, non slogan. Se il centrodestra vuole davvero aiutare le persone, voti la nostra proposta e si impegni per una calendarizzazione seria in Parlamento, visto che governa, seppur con risultati discutibili. Altrimenti, avrà solo contribuito a scaricare il problema sulle prossime generazioni.”

 

Montecatini T – Approvata Mozione Consumo Suolo a saldo Zero

Il MoVimento 5 Stelle di Montecatini Terme annuncia con soddisfazione l’approvazione, durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale, della mozione sul “Consumo di Suolo a Saldo Zero”, presentata dal nostro gruppo consiliare insieme al Pd e con le successive sottoscrizioni del Gruppo Fanucci e di Fratelli d’Italia.

Si tratta di un importante passo in avanti nella direzione della tutela del territorio, della rigenerazione urbana e della sostenibilità ambientale. Con questa mozione, l’Amministrazione Comunale si impegna ad adottare strumenti urbanistici e regolamenti che evitino nuovo consumo di suolo, incentivando invece il riuso e la riqualificazione delle aree già edificate o degradate.

In un momento storico in cui il cambiamento climatico e il dissesto idrogeologico rappresentano minacce sempre più concrete, agire localmente è un dovere morale e politico. Il nostro obiettivo è chiaro: difendere il nostro territorio e le future generazioni, promuovendo uno sviluppo che non sia più fondato sulla cementificazione, ma sulla qualità della vita, sull’ambiente e sulla bellezza.

“L’ente ha gli strumenti urbanistici scaduti e sta redigendo il nuovo piano operativo. – dice Simone Magnani capogruppo del M5S – con questa mozione la maggioranza dimostra le giuste sensibilità in un territorio in cui c’è necessità assoluta di recuperare terreno permeabile per ridurre l’impatto delle precipitazioni.”

“Come assessore del Movimento 5 Stelle nel Comune di Montecatini Terme – interviene Luca Bini – sono orgoglioso di annunciare l’approvazione della mozione per il consumo di suolo a saldo zero. Questa è una tappa fondamentale per la nostra città, che si impegna a proteggere il proprio territorio e a promuovere uno sviluppo sostenibile limitando al massimo il consumo di nuovo suolo e privilegiando la riqualificazione dell’esistente. Questa mozione è un segnale forte del nostro impegno per un futuro più verde e sostenibile per Montecatini Terme.”

Un altro tassello del nostro programma elettorale viene quindi approvato ed inciderà nella programmazione e nella vita dell’Ente

MoVimento 5 Stelle

Il M5S Toscana apre la corsa alle Regionali: “Serve un’alternativa vera, non un compromesso al ribasso”

Parte da Prato la sfida del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni regionali. Una sala gremita, interventi appassionati e una parola d’ordine ben chiara: cambiare rotta. Al Wall Art Hotel si è aperto ufficialmente il cantiere politico del M5S toscano, con un’assemblea partecipata da attivisti, referenti territoriali ed eletti, che ha messo al centro ascolto, confronto e visione.

Il messaggio emerso è netto: il Movimento vuole esserci, ma non per fare da comparsa. Vuole essere protagonista in Toscana come in Parlamento, determinante nel costruire un’alternativa politica solida e credibile. E per farlo, mette al centro contenuti concreti e visioni coraggiose, non accordi elettorali di mera convenienza: il focus è stato soprattutto su identità e progettualità.

Tre i pilastri programmatici che hanno guidato il confronto: la ferma opposizione alla Multiutility, vista come un pericoloso passo verso la privatizzazione dei servizi pubblici; la difesa senza compromessi della sanità pubblica, in una Toscana dove cresce il peso della sanità privata; e la tutela dell’ambiente, non come slogan ma come bussola trasversale dell’intera azione amministrativa, dalle infrastrutture all’energia.

Ma a Prato si è discusso anche, e soprattutto, di alleanze. Un terreno scivoloso, affrontato con franchezza. Il Movimento non chiude la porta al dialogo con altre forze progressiste, ma fissa alcuni paletti. In primo luogo, la necessità di un segno di discontinuità reale con l’attuale gestione regionale. In questo contesto, la figura del presidente uscente Eugenio Giani viene vista con scetticismo: per molti, non rappresenta il cambiamento necessario ad aprire una nuova fase.

“Non è una questione personale, ma politica – è stato detto –. Servono volti nuovi, idee nuove e un impianto programmatico che parli davvero alle persone. Continuare con le stesse logiche rischia di svuotare di senso ogni tentativo di rinnovamento”.

A rendere ancora più complessa l’equazione è la possibile presenza di Italia Viva in una futura coalizione. E su questo punto le parole sono state meno sfumate: per il M5S, il partito di Matteo Renzi ha rappresentato in questi anni una forza sistematicamente avversaria, che ha cercato di demolire molte delle battaglie simbolo del Movimento, le distanze sono ritenute quasi insanabili.

“La convivenza politica con chi ha lavorato per smontare ciò che abbiamo costruito appare oggi, semplicemente, una contraddizione”, ha sintetizzato un esponente territoriale.

Nonostante ciò, il Movimento non si chiude nel recinto dell’autosufficienza. Il dialogo resta possibile, ma a partire da basi chiare e condivise. Il messaggio che arriva dai territori è che nessuna eventuale alleanza possa annacquare i contenuti. Il confronto resta aperto, ma su fondamenta solide.

Il percorso, intanto, continuerà a ranghi serrati. Altri incontri nei territori seguiranno quello di Prato, con l’obiettivo di costruire una proposta che parta dal basso, dai bisogni reali dei cittadini. Per il M5S Toscana, il punto di partenza è chiaro: non basta essere contro le destre. Serve il coraggio di essere davvero alternativi. E profondamente progressisti.

 

Aggressione Ospedale S.Jacopo Pistoia: situazione insostenibile operatori troppo esposti per colpe del sistema

Il Movimento 5 Stelle esprime la propria solidarietà e vicinanza al personale sanitario del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Jacopo di Pistoia, vittima dell’ennesimo episodio di violenza durante l’esercizio delle proprie funzioni. L’aggressione avvenuta il 7 aprile scorso, in cui un individuo ha minacciato di morte e tentato di aggredire fisicamente medici e infermieri, evidenzia una situazione ormai intollerabile che richiede interventi immediati.

È inaccettabile che professionisti dedicati alla salute dei cittadini debbano operare in condizioni di costante pericolo per la propria incolumità. Questi episodi di violenza rappresentano una piaga sociale che non può essere ignorata. È fondamentale garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, adottando misure concrete per prevenire e contrastare tali atti.

Il Movimento 5 Stelle ha già sottolineato in passato l’urgenza di affrontare questa problematica. In occasione di precedenti aggressioni al personale sanitario, abbiamo evidenziato la necessità di implementare misure di sicurezza efficaci e di potenziare l’organico negli ospedali pubblici, al fine di ridurre il sovraccarico di lavoro e i rischi per il personale.

“Non basta implementare il personale con forze dell’ordine, aggiungere nuovi reati, incrementare le pene – precisa il deputato M5S Andrea Quartini – serve pensare soprattutto al benessere organizzativo dei reparti, carenti di personale, e quello presente è sottopagato e sottoposto a turni massacranti.”

“Quello di Pistoia è solo l’ultimo caso ma il problema sta diventando una triste quotidianità – interviene Simone Magnani coordinatore Provinciale del M5S – i pronto soccorso degli ospedali provinciali non sono nelle condizioni di garantire la sicurezza ed il benessere degli operatori e questo ha ripercussioni su tutto il sistema di assistenza sanitaria territoriale. Basti pensare anche alla situazione di Pescia dove il personale è costretto a turni massacranti per garantire la continuità di servizio.”

“Ribadiamo la necessità di adottare provvedimenti urgenti per garantire ambienti di lavoro sicuri per tutti gli operatori sanitari. È altresì indispensabile affrontare la questione della carenza di personale, che contribuisce ad aumentare il livello di stress e vulnerabilità degli operatori, esponendoli maggiormente a situazioni di rischio.” Conclude Irene Galletti Coordinatrice Regionale del Movimento 5 Stelle.

Il Movimento 5 Stelle continuerà a battersi affinché vengano adottate tutte le misure necessarie per proteggere chi ogni giorno si dedica con professionalità e dedizione alla salute dei cittadini.

Movimento 5 Stelle

Moby Prince, 34 anni dopo ancora troppe domande senza risposte

La giustizia è la sorella inquieta della verità. Trentaquattro anni dopo, restano ancora domande senza risposta, ferite mai guarite, un dolore collettivo che parla di un fallimento più profondo: quello della nostra coscienza civile.

Il Moby Prince non è solo una tragedia del mare. È una ferita aperta nel rapporto tra cittadini e istituzioni.

Senza verità non si può sapere cosa è accaduto davvero. Senza giustizia non si può guarire.

Verità e giustizia non sono parole astratte: sono doveri morali. Solo attraverso di esse possiamo restituire senso alla memoria, dignità alle vittime, fiducia ai vivi.

Non è troppo tardi. La verità può ancora essere detta. E la giustizia, finalmente, compiuta.

Beko, M5S: “Bene l’intesa, ma questo è solo l’inizio. Il governo Meloni ora difenda l’Industria anche dai dazi di Trump”

“Accogliamo con cauto ottimismo l’intesa raggiunta questa notte al MiMIT tra Beko, Sindacati e Governo, che prevede oltre 300 milioni di investimenti e il mantenimento degli stabilimenti. È una buona notizia, frutto anche della mobilitazione compatta dei lavoratori, dei sindacati, dei territori e della nostra pressione politica dentro e fuori il Parlamento. Ma attenzione: questo è solo l’inizio di un percorso che dovrà dimostrare, nei fatti, di avere al centro il lavoro, la dignità e il futuro di quasi 300 famiglie senesi. Il vero giudizio lo daranno i lavoratori, e noi saremo al loro fianco fino all’ultimo giorno.”

Lo dichiarano in una nota congiunta il deputato del Movimento 5 Stelle Andrea Quartini, la presidente del Gruppo M5S in Consiglio regionale toscano Irene Galletti e la coordinatrice M5S per la provincia di Siena Bonella Martinozzi.

“L’accordo rappresenta un primo segnale positivo, ma non può essere considerato una vittoria definitiva. Troppe volte abbiamo assistito a piani industriali annunciati con entusiasmo e poi disattesi nella fase esecutiva. È per questo che pretendiamo massima trasparenza sugli investimenti promessi, tempi certi per la loro attuazione, e un coinvolgimento costante delle rappresentanze sindacali e territoriali. Chiediamo inoltre che il Parlamento sia messo nelle condizioni di esercitare una funzione di controllo e indirizzo sull’intera operazione, con il coinvolgimento della Regione Toscana, anche alla luce dell’intervento di Invitalia, braccio operativo dello Stato”, proseguono gli esponenti del Movimento.

La nota si chiude con un affondo sulle priorità del Governo: “La grande mobilitazione per la pace del 5 aprile, con oltre centomila persone in piazza a Roma, ha lanciato un messaggio forte e chiaro: sì alla pace, no alle armi. È da qui che il Governo Meloni dovrebbe ripartire, rimettendo al centro gli interessi reali del Paese: il lavoro, la tutela delle imprese, la coesione sociale e un vero piano per il rilancio industriale.

Invece, continua a rincorrere modelli pericolosi e lontani dalla nostra realtà, stringendo legami politici con figure inquietanti come Trump e Musk, le cui scelte – dai dazi alle politiche industriali aggressive – stanno danneggiando le esportazioni italiane e mettendo in crisi interi comparti produttivi. È il momento di cambiare rotta, perché ogni fabbrica salvata è un pezzo di futuro che resta nel Paese, ” concludono gli esponenti del Movimento 5 Stelle.

 

Gioco d’azzardo, Galletti (M5S): “Fratelli d’Italia predica bene in Toscana, ma razzola malissimo a Roma”

“Oggi in Consiglio Regionale abbiamo votato a favore della mozione n. 2043 contro il gioco d’azzardo patologico e a tutela dei minori. Un tema troppo importante per essere piegato alle convenienze politiche. Ma è doveroso denunciare l’ipocrisia di Fratelli d’Italia, promotori della mozione, che a livello nazionale stanno facendo esattamente l’opposto di quanto chiedono alla Regione Toscana.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, che pur condividendo nel merito l’obiettivo della mozione, punta il dito contro “una destra che da Roma promuove politiche che spalancano le porte al business dell’azzardo, mentre in Toscana finge di volerlo arginare”.

“Non possiamo ignorare – prosegue Galletti – che a marzo scorso, Fratelli d’Italia ha fatto approvare in Commissione Cultura e Sport del Senato una risoluzione per reintrodurre la pubblicità del gioco d’azzardo nel calcio, cancellando uno dei capisaldi del Decreto Dignità del M5S, che aveva finalmente posto un argine all’infiltrazione dell’azzardo nello sport e tra i giovani. Parlano di tutela dei minori, ma nei fatti lavorano per riaprire canali di promozione del gioco proprio dove i ragazzi sono più esposti: stadi, social, media sportivi.”

“Non solo: il governo Meloni ha smantellato l’Osservatorio nazionale sul gioco d’azzardo patologico, togliendolo dal Ministero della Salute per affidarlo al MEF, subordinandolo così a logiche di bilancio. Hanno aumentato le estrazioni del Superenalotto per finanziare la ricostruzione post-alluvione in Emilia-Romagna, trasformando la disperazione dei giocatori in leva fiscale. E stanno rivedendo al ribasso le distanze dai luoghi sensibili e le regole sulle concessioni, rendendo più facile aprire nuove sale slot anche nei pressi di scuole e ospedali.”

“È evidente – conclude Galletti – che la mozione approvata oggi, pur condivisibile nei principi, è l’ennesimo tentativo di lavarsi la coscienza a livello locale, mentre a Roma Fratelli d’Italia alimenta un sistema che produce dipendenza, povertà e sfrutta la fragilità.