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Sistema Neve, Galletti (M5S): “Serve una visione politica in grado di superare l’emergenza climatica che mette in crisi l’economia dei distretti sciistici toscani”

Irene Galletti, Capogruppo M5S in Regione Toscana, commenta le dichiarazioni del governatore Eugenio Giani a margine dell’incontro tra la ministra del Turismo Daniela Santanchè, i presidenti delle regioni del Centro Italia e gli operatori del settore, sulla crisi della stagione sciistica dell’Appennino.

Per Galletti è un “Bene sostenere il settore del sistema della neve del Centro Italia con immediate risorse, ma bisogna anche fare una riflessione pragmatica sull’attuale situazione climatica, che rende difficilmente pianificabile una stagione turistica invernale sulle nostre montagne. Più volte, negli ultimi anni, sono stati spesi soldi per sostenere i lavoratori e le imprese del settore sciistico toscano, come ristori e come contributo alla destagionalizzazione delle attività turistiche, senza tuttavia vincolare parte delle somme erogate in maniera decisa a questa seconda eventualità.”

“Va fatta una seria riflessione sul “Piano Appennini” che nascerĂ  – chiosa la Capigruppo M5S –  giĂ  annunciato, ma ancora tutto da definire dal punto di vista legislativo. Auspichiamo che le misure che verranno implementate non si riducano ad interventi una tantum, ma che siano vincolate ad una visione politica in grado di cogliere la sfida che i cambiamenti climatici e ambientali che stiamo vivendo ci impongono.” 

“Chiederemo chiarimenti in merito alle azioni future della Giunta Toscana per tutelare il sistema turistico delle nostre montagne – conclude Galletti – e un’accurata rendicontazione sui soldi erogati al sistema neve regionale negli ultimi dieci anni, per capire se le azioni messe in campo fino ad oggi dalla Giunta toscana abbiano avuto un effetto positivo nell’economia della Montagna e nel processo di destagionalizzazione dei flussi turistici”

Così Irene Galletti, Capogruppo M5S in Regione Toscana.

Inquinamento, Galletti (M5S):”Interrogazione regionale sulle maleodoranze provenienti dal Fosso dei Mulini e sulle schiume anomale segnalate nell’Ombrone”

Nei giorni scorsi le associazioni ambientaliste e i cittadini di Grosseto hanno segnalato problemi di maleodoranze provenienti dal Fosso dei Mulini. Le segnalazioni riguardano liquami schiumosi e maleodoranti che si presume abbiano raggiunto il fiume Ombrone che, negli ultimi giorni del 2022, era giĂ  stato oggetto di un’altra segnalazione relativa alla presenza di un’anomala schiuma bianca. Per fare chiarezza su questa situazione la Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, Irene Galletti, ha presentato un’interrogazione per conoscere i risultati che emergeranno dalle analisi effettuate dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale in Toscana.

“L’interrogazione – chiarisce Galletti – chiede alla Giunta quali misure siano state adottate per individuare la fonte delle maleodoranze e per prevenire ulteriori inquinamenti. Inoltre, verranno richiesti i risultati delle analisi effettuate sui liquami e sull’acqua del fiume Ombrone e del Fosse dei Mulini, e le eventuali azioni intraprese per garantire la sicurezza ambientale e la salute dei cittadini.”

“Siamo preoccupati per gli effetti delle maleodoranze sulla salute e sull’ambiente e ci attendiamo che la Regione Toscana agisca rapidamente per risolvere questa situazione e garantire che i cittadini di Grosseto possano vivere in un ambiente sano e sicuro.”

“Invitiamo i grossetani a segnalare qualsiasi eventuale ulteriore episodio di maleodoranze o di presenza di sostanze sospette nei corsi d’acqua ai carabinieri forestali e all’Agenzia Regionale per la protezione ambientale. E restiamo a disposizione della cittadinanza – conclude la Cinquestelle – per ulteriori approfondimenti politici-ispettivi sulle questioni ambientali del territorio.”

Così Irene Galletti, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

M5S, Galletti: “Verità e questione morale sepolte insieme al keu”

La dura accusa del M5S in Regione Toscana a seguito delle rivelazione dopo la chiusura delle indagini sull’inchiesta keu.

“Il notaio è un pubblico ufficiale al quale lo Stato affida il potere di attribuire pubblica fede, cioè il valore di prova legale, agli atti che stipula. Perciò tutti – compreso il giudice – devono presumere vero ciò che è da lui attestato, salvo che sia accertato il reato di falso”: così il Consiglio Nazionale del Notariato definisce il ruolo del notaio. Quindi ci si aspetterebbe che l’allora Presidente del Consiglio regionale e oggi della Giunta Eugenio Giani, che si era autoattribuito la “posizione di notaio” al tempo in cui fu approvato l’emendamento, debba perlomeno dare delle spiegazioni convincenti alla luce di quanto emerso dagli interrogatori resi pubblici alla chiusura delle indagini. Finora invece l’unica risposta che abbiamo avuto dal Partito Democratico e dal diretto interessato è stata una reiterata e monocorde autoassoluzione di fronte a ogni dettaglio in più che emergeva dalla vicenda, unita a imbarazzanti dichiarazioni di impegno aggiuntivo a contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata.

Un impegno così intenso da convincere la Giunta a sospendere l’accordo con la Scuola Normale per la redazione annuale di un rapporto sulla penetrazione delle mafie in terra toscana. Sembra che da ora in poi lo farĂ  IRPET, agenzia inhouse della Regione Toscana che si occupa con grande competenza di economia territoriale ma che niente ha a che fare con mafie e dintorni.

A pensare male, si potrebbe supporre che un partito investito a ogni livello in vicende quantomeno opache provi fastidio a vedersi snocciolare ogni anno le evidenze di una totale permeabilitĂ  delle istituzioni, proprio negli stessi settori dove si rivela un po’ “leggero” nel legiferare.

Quindi via l’universitĂ , rea di aver messo il dito nella piaga e nero su bianco gli incroci pericolosi tra lecito e illecito nella gestione rifiuti; dentro invece IRPET, che ha il considerevole vantaggio di essere un controllore subordinato per certi versi al controllato.

Ora il castello di carte sembra prossimo a cadere, insieme all’improbabile versione secondo cui le responsabilitĂ  ricadrebbero su figure tecniche, lasciando immacolate le sfere politiche. E a questo punto ci aspettiamo e chiederemo a Giani tutta la veritĂ , finora sepolta insieme al keu, alla questione morale e alla fiducia di migliaia di cittadini che la attendono insieme alle bonifiche di tonnellate di veleni.

Pnrr, Galletti (M5S): “ Question Time urgente per chiarire se Giani ha un piano per non perdere i soldi”

“Dopo i vari colpi assestati alla legge Marson, con la scusa di semplificare l’accesso alle opere del Pnrr, e dopo aver ascoltato varie dichiarazioni in cui si diceva che la centralizzazione dei progetti da parte dello Stato era un presupposto sbagliato, perchĂ© le Regioni sarebbero state piĂą rapide ed efficaci nell’usare quei soldi, oggi scopriamo che dei 2991 progetti previsti in Toscana con le risorse del Pnrr solo 600 hanno un iter correttamente avviato e solamente uno di questi è stato ultimato. Una Caporetto senza precedenti” Ad affermarlo è Irene Galletti, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Toscana, che annuncia un question time urgente per chiedere al governatore Giani cosa intenda fare per rimediare alla situazione.

Galletti ricorda come “Lo scorso anno, proprio in questo periodo, la Giunta Giani a colpi di maggioranza mise piĂą volte mano alla legge regionale nr. 65 del 2014, conosciuta come legge Marson, ritenuta dagli esperti tra le piĂą avanzate nella programmazione territoriale urbanistica a livello nazionale. Allora chiedemmo alla maggioranza di rinunciare a snaturare la legge e di cogliere la sfida del Pnrr a consumo di suolo zero, proprio come previsto dalla Marson, rafforzando al contempo gli uffici regionali deputati a tali progettazioni e dotando gli enti locali delle opportune risorse. E non fu fatta nĂ© una cosa nĂ© l’altra.” chiarisce la Cinquestelle.

“Oggi – attacca Galletti – prendiamo atto che probabilmente non riusciremo neanche ad arrivare a quella fase in quanto, a pochi giorni dalla scadenza dei termini, solo il 20% dei progetti ha una qualche speranza di essere presentato entro la fine dell’anno. Per la pentastellata si tratta di “Una Caporetto politica senza precedenti, che mette la Toscana a rischio di decurtazione della maggior parte delle somme assegnate dall’Unione Europea, salvo colpi di scena.”

Per la Capogruppo M5S “Questo modo di governare ci ha portato sull’orlo del baratro. Dopo aver recentemente appreso di una sanitĂ  in dissesto di quasi mezzo miliardo, sul quale si spera che il governo metta una pezza, ci troviamo a dover pregare che l’UE conceda una proroga sulla presentazione dei progetti. Ma prima di affidare il destino del Pnrr in Toscana alla provvidenza – conclude Galletti – intendiamo interrogare Giani e la sua Giunta con un question time a risposta immediata, giusto per capire se, oltre alla speranza, verrĂ  messa in campo qualche strategia per non perdere quei soldi.”

Così Irene Galletti, Capogruppo M5S in Regione Toscana.

Monteverdi Marittimo, Galletti (M5S):”Interrogazione regionale sui tempi di ripristino della viabilità provinciale e sullo stato di salute degli oltre 400 ponti nel pisano”

Il cedimento improvviso del ponte nel tratto di strada provinciale 329 che collega Monteverdì Marittimo e Canneto poteva avere ben altre conseguenze. Fortunatamente nessuna persona è rimasta coinvolta, ma questa tragedia sfiorata costringe noi tutti, nuovamente, ad interrogarci sull’effettiva sicurezza delle strade provinciali in tutto il territorio toscano.” Ad affermarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 stelle in Regione Toscana che annuncia un’interrogazione per chiedere i tempi di ripristino previsti per il ponte crollato tra Monteverdi e Canneto e per chiarire quale sia lo stato di salute degli altri ponti della provincia di Pisa, e se siano state stanziate le necessarie risorse per gli interventi più urgenti.

“Nonostante il Movimento 5 Stelle abbia passato la precedente legislatura regionale a promuovere atti per rimediare alla disastrosa riforma delle province promossa dal governo Renzi – sottolinea la consigliera regionale – un capolavoro al contrario che ha lasciato gli enti senza risorse per adempiere alle proprie funzioni, le strade provinciali e i ponti che le collegano continuano a deteriorarsi, e in alcuni casi a crollare, o a non ricevere le necessarie opere manutentive nei tempi piĂą opportuni.”

“Solo nel pisano – chiarisce la Cinquestelle – ci sono circa 400 ponti molti dei quali costruiti ormai oltre mezzo secolo fa, praticamente a fine vita, e sui quali sappiamo essere attivo un costante monitoraggio. Ebbene, in base a queste considerazioni, non solo vogliamo conoscere i dati piĂą recenti relativi alle verifiche effettuate sul ponte della provinciale 329, poi crollato, ma vogliamo anche sapere – conclude Galletti – quale sia lo stato di salute attuale degli altri ponti della provincia di Pisa e se siano state stanziate le necessarie risorse per gli interventi piĂą urgenti.”

Gassificatore di Empoli, il Movimento 5 Stelle è fermamente contrario all’opera. Annunciate iniziative in Regione e in Parlamento

Il Movimento 5 Stelle toscano si scaglia contro la costruzione del nuovo gassificatore di Empoli contestando sia l’opera che il processo partecipativo. La Capogruppo in Consiglio Regionale, Irene Galletti, e il Deputato Andrea Quartini spiegano le ragioni della loro contrarietà.

Quello che sta accadendo ad Empoli – attacca Irene Galletti, Capogruppo M5S in Consiglio Regionale – è l’ennesimo esempio di una politica autoreferenziale, che continua a imporre al territorio e ai suoi abitanti impianti, strutture, ma soprattutto scelte politiche ed economiche molto impattanti e senza un serio coinvolgimento della popolazione. Anzi, il tutto viene portato avanti con la supponenza di chi crede di essere sempre dalla parte giusta, limitandosi a interagire quel tanto che basta con la popolazione solo per mera formalitĂ . Che questo accada nella Regione che ha una delle migliori leggi sulla partecipazione – evidenzia la Cinquestelle – è semplicemente vergognoso. Verificheremo con un’interrogazione urgente che siano pienamente rispettate tutte le norme che garantiscono la sicurezza e la salute delle persone e che il processo partecipativo sia portato avanti nelle forme opportune e con il massimo coinvolgimento degli empolesi.

Così Irene Galletti, Capogruppo M5S in Consiglio Regionale della Toscana.

In merito al gassificatore di Empoli interviene anche il deputato toscano del Movimento 5 Stelle, Andrea Quartini, che sulla vicenda ha presentato un’interpellanza urgente all’attenzione del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

“La gassificazione è un processo assimilabile all’incenerimento – afferma Andrea Quartini, deputato del M5S -, si parla di un impianto che costerĂ  400 milioni, occuperĂ  20 ettari di terreno agricolo per un’opera che in realtĂ  non ha niente di circolare, perchĂ© la stessa produzione di combustibile è specificamente esclusa dalla definizione e dal concetto stesso di riciclo. Pertanto la definizione di distretto circolare è, a nostro avviso, ingannevole e inadeguata. Oltretutto – incalza Quartini – l’ipotesi che si tratti in realtĂ  di una forma di incenerimento è supportata dal fatto che nel processo si avrĂ  anche la produzione di sostanze solitamente correlate a tale processo, come ad esempio: granulato inerte vetrificato, fanghi classificabili come rifiuti pericolosi, l’emissione di sostanze acidificanti. Le rassicurazioni generiche e l’assenza di un percorso trasparente e partecipativo, nonchĂ© la mancanza di fatto di una Valutazione di impatto ambientale, ci convincono che non esistano i requisiti minimi per poter prendere in considerazione la realizzazione dell’opera.”

Chirurgia toracica, Galletti (M5S):”Mozione in Regione per chiedere il ripristino dei livelli di servizio erogati dal presidio di Viale Alfieri”

“La promessa di mantenere inalterata l’offerta di salute dell’ospedale di Livorno fino alla realizzazione e messa in opera del nuovo presidio sanitario è stata disattesa. Dopo il pensionamento del dottor Gianfranco Menconi – osserva Irene Galletti, Capogruppo del M5S in Regione Toscana – il servizio di chirurgia toracica è rimasto senza un riferimento sul territorio e per garantire la presenza di uno specialista in Viale Alfieri, e solo per un giorno a settimana, è stato necessario affidarsi ad una convenzione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana di Cisanello. Si tratta, innegabilmente, di un demansionamento dell’offerta sanitaria dell’ospedale di Livorno di cui chiediamo conto alla Giunta Regionale e per il quale pretendiamo una immediata retromarcia.”

“Tutto questo – attacca la Capogruppo M5S – è chiaramente inaccettabile, soprattutto in virtĂą delle promesse fatte alla popolazione, da parte di chi governa la cittĂ  e la Regione, per rassicurarla del contrario. Pertanto – conclude – presenteremo una mozione per chiedere che siano immediatamente ripristinati i livelli di servizio di chirurgia toracica precedenti al pensionamento del dottor Menconi e a mantenere inalterata, e in loco, tutta l’attuale offerta sanitaria erogata dall’ospedale locale per la cittĂ  di Livorno.”

Così Irene Galletti, Capogruppo del M5S in Regione Toscana.

Festa della Toscana, Galletti (M5S): ”Alle celebrazioni seguano azioni concrete contro le asimmetrie nella libertà di espressione”

La dichiarazione della Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle, Irene Galletti, in occasione della Seduta Solenne che si è tenuta al Teatro della Compagnia di Firenze per celebrare la Festa della Toscana:

“Ho apprezzato molto questa seduta di Consiglio Solenne tenutasi in occasione della Festa della Toscana ed incentrata sull’articolo 21 e sulla libertĂ  di espressione. Ma se è vero, come recita la Costituzione, che “La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure” è altrettanto vero che non si può celebrare il coraggio di chi fa giornalismo d’inchiesta senza ricordare che nel mondo, perfino tra i paesi che in diverse misure sono nostri alleati o partner, esistono evidenti asimmetrie nella libertĂ  di espressione. Ricordo il brutale attentato subito dalla giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, uccisa per aver denunciato la corruzione dilagante nella sua terra. Voglio ricordare anche Jamal Khashoggi, ferocemente ucciso e fatto a pezzi da un regime che certi politici italiani celebrano come il nuovo “Rinascimento arabo”. Ma è difficile fare giornalismo d’inchiesta anche in Italia, se pensiamo a quello che sta accadendo ai giornalisti della redazione di Report, ai quali va la mia solidarietĂ , con l’acquisizione dei tabulati telefonici, un fatto che viola palesemente il principio di tutela delle fonti.

E per ultimo voglio ricordare il caso del giornalista Julian Assange, privato della propria libertĂ  solo per aver fatto fin troppo bene il suo lavoro. La politica non dovrebbe celebrare la veritĂ  e la tutela della libertĂ  di stampa e di espressione se si accontenta di vivere in un Paese dove possono andar bene anche le mezze veritĂ .

Sonderemo questo risveglio di valori che la Festa della Toscana ha oggi risvegliato nelle coscienze della politica con il voto alla mozione regionale di solidarietà che la collega Silvia Noferi ha presentato in favore di Julian Assange, e vedremo se alle parole ascoltate oggi seguirà anche un voto unanime. In ogni caso sarà scritta una verità che difficilmente potrà essere cancellata.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

Dichiarazione della Presidente Galletti (M5S) in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”

La Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, Irene Galletti, in occasione della “Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne” ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Ogni anno, in occasione di questa giornata, ci troviamo a confrontarci con numeri intollerabili che ci raccontano come il fenomeno della violenza di genere sia attuale e tristemente in crescita. Nel 2021 in Toscana si sono registrati 6 femminicidi, gli accessi al pronto soccorso in codice rosa sono stati circa 2000, con un aumento del 14,6% rispetto all’anno precedente.

Quella di genere è una violenza che chiama altra violenza e non si limita alle donne: in molti casi supera il rapporto di coppia e si riversa sui bambini, ma anche su altri familiari, amici e persone che provano ad intervenire in difesa delle vittime. Secondo la documentazione prodotta dall’Istituto degli Innocenti di Firenze nel 2021 i minori vittime di maltrattamenti sono stati 4.155, con un incremento del 21% rispetto al 2020. Mentre i casi di violenza a cui hanno assistito dei minori è stato di 2.473 con un rialzo del 27% rispetto all’anno precedente.

Questa violenza che nasce da una visione distorta dei rapporti tra uomo e donna e che vede la seconda, non come soggetto degno di rispetto, ma come oggetto da possedere, colpisce ogni principio che caratterizza una società moderna e culturalmente progredita. E se dunque si tratta di un problema culturale è solo con l’educazione che possiamo contrastare il fenomeno. Educando i nostri figli e noi stessi al rispetto, alla parità e all’idea che la forza non possa mai costituire un lecito strumento per imporre la propria volontà. Principi educativi che devono nascere in seno alle famiglie e proseguire nelle scuole.

Serve una societĂ  in grado di accogliere e proteggere le donne vittime di violenza, le istituzioni devono lavorare per questo ed essere un punto di riferimento per le associazioni, i volontari e chiunque si adoperi per portare soccorso o prevenire gli episodi di violenza.

Non bisogna mai stancarsi di dire che l’ascolto è molto importante per favorire la prevenzione. Bisogna rafforzare le reti di sostegno, aumentare gli interventi e istituire nuovi strumenti per garantire alle donne vittime un’alternativa di vita libera. Perché spesso questi episodi sono favoriti da una dipendenza, di solito di carattere economico, da cui molte donne non riescono a svincolarsi.

Eliminare la violenza sulle donne è un obiettivo cruciale per la nostra società, credere che sia possibile non è un’utopia ma un orizzonte a cui ambire con pervicace fermezza e con la consapevolezza che non esiste altra strada per un reale progresso della nostra società.”

Galletti (M5S): ComunitĂ  energetiche rinnovabili sono finalmente legge

“L’approvazione di questa legge arrivata in extremis e con un impegno finanziario estremamente ridotto, può essere considerato un successo solamente nella misura in cui si è riusciti a rendere le Comunità energetiche rinnovabili qualcosa di possibile anche in Regione Toscana.” Ad affermarlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Toscana.

“Il Movimento 5 stelle aveva preparato e proposto un testo di legge, già completo, mesi addietro. Ritenuto insufficiente dal partito di governo della Toscana si è pensato di buttare a monte il tavolo sulla promessa di proporre qualcosa di più corposo e articolato. E come spesso succede in questi palazzi “la montagna ha partorito il topolino” con la conseguenza di aver costretto il Consiglio regionale, a votare di corsa una legge, sostanzialmente uguale alla nostra, ma con mesi di ritardo e con il rischio di doverla rimandare di un anno.”

“Ci preme sottolineare che questa perdita di tempo in funzione delle rincorse per piantare bandierine politiche prima degli altri partiti non danneggia il Movimento 5 Stelle, ma i cittadini toscani” chiarisce Galletti. Per quanto ci riguarda proseguiremo con il nostro impegno per far rispettare i tempi alla Regione e per spingerla a reperire ulteriori risorse per diffondere questo nuovo strumento. Vogliamo proseguire nella nostra azione per dare una mano alle tante famiglie ed aziende in difficoltĂ  a causa del “caro bollette” e questo nuovo strumento – conclude la Cinquestelle – se rivisto ed attuato con le dovute attenzioni, può davvero diventare utile a questo scopo.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Toscana.