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SCANDALO MPS, IN AUDIZIONE RAFFAELE ASCHERI AUTORE DEL LIBRO “LA CASTA DI SIENA”

Proseguono i lavori della Commissione d’Inchiesta sullo scandalo Monte dei Paschi di Siena. Oggi abbiamo ascoltato in audizione Raffaele Ascheri, autore del libro “La Casta di Siena”.

Gli abbiamo chiesto di spiegarci il funzionamento di questo sistema e se a suo avviso stia ancora operando a Siena.

Ci ha molto colpito la sua risposta, state a sentire.

FORESTALI “GIUSTA PROTESTA, ROSSI CI DICA COME CONIUGA -50% DI CONTRIBUTI CON STESSE PRESTAZIONI”

I circa 500 operatori forestali toscani sono passati in capo alla Regione come effetto della c.d. riforma Del Rio e della legge di riordino regionale. Quest’ultima attribuisce alle Unioni dei Comuni la “forestazione” ma il recente annuncio della Regione di voler togliere a questa il 50% del contributo versato per gli operatori, sembra presagire un taglio drastico dei servizi offerti: antincendio, recupero piste e cura dei sentieri anche in ottica di prevenzione di eventuali roghi. Presentata un’interrogazione urgente del Movimento 5 Stelle, in sostegno alla protesta degli operatori forestali domani a Firenze per manifestare le loro ragioni.

“Ad oggi il contributo regionale era pari a 24.500 euro ad operaio, dimezzarlo significa o ridurre le ore di lavoro o ridurre i posti di lavoro: inaccettabile per un servizio fondamentale alla salvaguardia del nostro territorio. Ricordiamo che la Toscana per il 50,1% è fatta da boschi e foreste, dimezzare i contributi a chi se ne cura soprattutto in ottica di prevenzione incendi, è una scelta ingiustificabile. Rossi ci dovrà spiegare come pensa di coniugare le stesse prestazioni degli operatori forestali con un taglio del 50% della spesa”.

“La riforma delle Province è stata fatta male e in fretta. A pagarne le conseguenze come sempre ci sono i cittadini e i lavoratori. In un riordino delle funzioni amministrative si deve puntare a valorizzare professionalità e competenze specifiche maturate negli anni dal personale, in questo caso quello delle Province, garantendo continuità di servizio, quando non si può ottenerne il miglioramento. Qui, come stiamo assistendo per le Camere di Commercio, si butta a mare il principale patrimonio della pubblica amministrazione – la competenza del personale – per ragioni di contabilità e opportunismo politico, senza guardare alla garanzia del servizio. Si taglino gli stipendi dei consiglieri regionali e della giunta, se servono fondi, ma la Toscana deve preservare il suo servizio forestale”.

FORESTALI “GIUSTA PROTESTA, ROSSI CI DICA COME CONIUGA -50% DI CONTRIBUTI CON STESSE PRESTAZIONI”

I circa 500 operatori forestali toscani sono passati in capo alla Regione come effetto della c.d. riforma Del Rio e della legge di riordino regionale. Quest’ultima attribuisce alle Unioni dei Comuni la “forestazione” ma il recente annuncio della Regione di voler togliere a questa il 50% del contributo versato per gli operatori, sembra presagire un taglio drastico dei servizi offerti: antincendio, recupero piste e cura dei sentieri anche in ottica di prevenzione di eventuali roghi. Presentata un’interrogazione urgente del Movimento 5 Stelle, in sostegno alla protesta degli operatori forestali domani a Firenze per manifestare le loro ragioni.

“Ad oggi il contributo regionale era pari a 24.500 euro ad operaio, dimezzarlo significa o ridurre le ore di lavoro o ridurre i posti di lavoro: inaccettabile per un servizio fondamentale alla salvaguardia del nostro territorio. Ricordiamo che la Toscana per il 50,1% è fatta da boschi e foreste, dimezzare i contributi a chi se ne cura soprattutto in ottica di prevenzione incendi, è una scelta ingiustificabile. Rossi ci dovrà spiegare come pensa di coniugare le stesse prestazioni degli operatori forestali con un taglio del 50% della spesa”.

“La riforma delle Province è stata fatta male e in fretta. A pagarne le conseguenze come sempre ci sono i cittadini e i lavoratori. In un riordino delle funzioni amministrative si deve puntare a valorizzare professionalità e competenze specifiche maturate negli anni dal personale, in questo caso quello delle Province, garantendo continuità di servizio, quando non si può ottenerne il miglioramento. Qui, come stiamo assistendo per le Camere di Commercio, si butta a mare il principale patrimonio della pubblica amministrazione – la competenza del personale – per ragioni di contabilità e opportunismo politico, senza guardare alla garanzia del servizio. Si taglino gli stipendi dei consiglieri regionali e della giunta, se servono fondi, ma la Toscana deve preservare il suo servizio forestale”.

SANITA’ “SOLIDALI CON CITTADINI E COMITATI DI BIBBIENA PER LOTTA SU PUNTO NASCITE”

Andrea Quartini, consigliere regionale capogruppo M5S:
“La chiusura del punto nascite prevista per giugno è l’ulteriore passaggio di un impoverimento del presidio, in una logica di riduzione che per noi non fa rima con razionalizzazione. Di sicuro non nel senso di una logica al servizio dei cittadini. Gli ospedali periferici sono dei punti di riferimento irrinunciabili per i cittadini che abitano lontano dai grandi centri. Depotenziarli, al posto di favorire le infrastrutture necessarie al miglioramento della connessione con questi ultimi, è un errore di visione e sviluppo”.

SANITA’ “SACCARDI AMMETTE: ELISOCCORSO NON FUNZIONANTE IN TRE NUOVI OSPEDALI SU QUATTRO”

“Li abbiamo pagati 657 milioni, li continueremo a pagare 2,4 miliardi in 19 anni, eppure i 4 nuovi ospedali costruiti in project financing sono pieni di falle: l’ultima, clamorosa, sull’elisoccorso. Com’è possibile che su quattro nuove strutture identiche tre non abbiamo l’elisuperficie abilitata per il servizio?”.

“La risposta rivelatrice di Saccardi, tra l’altro, arriva nel giorno in cui il TAR dice l’ultimo no sull’uso della elisuperficie del San Luca di Lucca, rigettando i ricorsi di ASL e soprattutto SAT spa, società costruttrice dei 4 ospedali gemelli. Ci chiediamo se quest’ultima sarà finalmente chiamata a rispondere di queste inefficienze o la politica PD gli continuerà a fare da scudo. Leggere oggi su Il Fatto Quotiano che il vicepresidente di una delle tre società controllanti SA.T. spa, Michele Pizzarotti, sia nella Wadi Sca, holding lussemburghese di Carrai, favorisce qualche inquietante interrogativo che la Regione Toscana dovrebbe superare quanto prima con atti di rivalsa verso un fornitore senz’altro trattato troppo bene rispetto a quanto finora hanno presentato le sue opere”.

Interrogazione M5S disponibile al seguente linkhttp://bit.ly/1XGWoyI
Risposta dell’assessora Saccardi disponibile al seguente link http://bit.ly/22ykXl5

EDILIZIA SCOLASTICA “DATI SU SICUREZZA E AMIANTO ESCLUSI DA ANAGRAFE SCOLASTICA E LE RISORSE SONO INSUFFICIENTI”

“Lo stato dell’edilizia scolastica regionale è critico e meriterebbe un’attenzione prioritaria da tutti i livelli istituzionali. Ma evidentemente non è così per il Partito Democratico. Lascia sgomenti leggere infatti nella risposta dell’assessora Grieco che sebbene un’ordinanza P.C.M. del 2003 avesse introdotto verifiche tecniche obbligatorie agli edifici scolastici costruiti prima del 1984, la Toscana ne ha potuto fare solo una parte, 262 in quasi 13 anni (venti l’anno), perché la norma non prevedeva “forme di controllo e/o sanzioni in caso di mancata osservanza” del termine indicato, il 31 marzo 2013”.

Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Territorio:
“Stando alle parole di Grieco la Regione ha predisposto 62 interventi di sicurezza su edifici scolastici, solo il 12,5% dei necessari per i quali i dirigenti scolastici hanno richiesto finanziamento tramite il Decreto legge Mutui Bei. Mentre altre 58 opere di riqualificazione, adeguamento normativo ed eliminazione amianto, sono state gestite tramite il Decreto Scuole Sicure. Vista la domanda diciamo un’offerta profondamente insufficiente. Ma ancor più preoccupante è scoprire che l’attuale anagrafe dell’edilizia scolastica, oggetto di una nostra mozione approvata in Consiglio, è monca perché le schede di rilevazione contiene domande che “non consentono una precisa e puntuale rilevazione di alcuni dati fra i quali quelli relativi alla sicurezza e all’amianto”. Esigiamo che il MIUR risolva quanto prima questo problema, ma ci chiediamo perché non l’abbia ancora fatto a 13 anni dalle prime verifiche”.

“Purtroppo il tempismo sembra non appartenere al PD toscano quando si parla di edilizia scolastica, soprattutto per la Provincia di Massa Carrara. Dopo il caso vergognoso delle scuole di Aulla, dove il Presidente fece passerella elettorale con l’ennesima promessa non mantenuta, apprendiamo sempre da Grieco che tre scuole – il Liceo Classico Repetti di Carrara e gli istituti Toniolo e Barsanti di Massa – sono ancora oggetto di analisi da parte del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Pisa in merito a vulnerabilità sismica e rispondenza ai carichi statici della struttura. La stessa valutazione che ha interessato l’edificio di Viale XX Settembre dove era dislocato il Liceo Scientifico di Carrara, iniziata nel dicembre 2014 e la cui conclusione è previste, ci dice Grieco, per il settembre 2016. Quasi 2 anni per dire se un edificio è o meno sicuro?”.

Atti disponibili ai seguenti link
Interrogazione n° 143 (http://bit.ly/1LsIf7L ) – Risposta Ass. Grieco (http://bit.ly/1RmIDqB )
Interrogazione n° 238 ( http://bit.ly/1nR0UyD ) – Risposta Ass. Grieco ( http://bit.ly/1U9oJ39 )

LA GIUNGLA DELLE PARTECIPATE – prima puntata

In Consiglio Regionale abbiamo iniziato a lavorare sulle Partecipate e sulle Fondazioni e vogliamo condividere con noi questa nostra analisi, anche per spiegarvi meglio come funzionano i meccanismi della macchina regionale.

Il nostro Gabriele Bianchi ci introduce nel primo video della serie.

State a sentire

BOLKESTEIN E COMMERCIO AMBULANTE

La nostra Irene Galletti ha un messaggio importante per tutti gli imprenditori nel settore del commercio ambulante.

State a sentire.

SANITA’ “RIMBORSO PER VISITE: 25 EURO SE ATTESA MAGGIORE DI 15 GIORNI. NESSUNO LO SA, NESSUNO LO CHIEDE”

Andrea Quartini consigliere regionale capogruppo M5S:
“Il Rapporto 2015 dell’Osservatorio regionale Carta dei Servizi pubblici Sanitari ribadisce che dal 2006 i cittadini toscani possono chiedere 25 euro di rimborso alle ASL se non assicurano sette tipi di visite entro 15 giorni. Ma siccome nessuno lo sa, nessuno lo chiede. In compenso se lo stesso cittadino davanti alla stessa visita fissata dopo sei mesi, si dimentica di disdirla al CUP entro 48 ore è tenuto a pagarla comunque, pena un automatico recupero crediti che a volte raggiunge persino chi invece le visite le aveva già pagate, come dimostra la risposta dell’assessora Saccardi ad una nostra recente interrogazione”.

“Questa disparità di trattamento tra lo Stato e i cittadini deve finire: le ASL siano obbligate a informare i cittadini di questo diritto al rimborso, nel momento della prenotazione al CUP, e scontino contestualmente i 25 euro dall’importo dovuto se non riescono a garantire le visite nei 15 giorni definiti dalla normativa. Auspichiamo l’unanimità del Consiglio regionale su questa nostra proposta”.

*cardiologica, ginecologica, oculistica, neurologica, dermatologica, ortopedistica e otorinolaringoiatrica

Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/1Ro8bgK

DIRETTIVA BOLKESTEIN / COMMERCIO “SIANO ESCLUSI AMBULANTI DA RECEPIMENTO E SOCIETA’ DI CAPITALI DA GARE”

Ivan Della Valle, parlamentare M5S primo firmatario della proposta di legge depositata alla Camera dei Deputati:
“Il recepimento italiano della direttiva Bolkenstein è sbagliato e contiene due errori che possono mettere in ginocchio 200 mila imprese: estende anche al commercio ambulante le regole valide per l’uso dei beni naturali e introduce nelle gare di affidamento anche le società di capitali. La nostra posizione è molto chiara e scritta nero su bianco in una proposta di legge: il “suolo pubblico” non è una “risorsa naturale”, quindi la direttiva non si deve applicare al comparto ambulante, e le società di capitali devono essere tenute lontane da un settore centrato sulle imprese individuali e familiari. Il commercio era materia regionale così deve rimanere per preservare mercati storici e specificità territoriali, con licenze a rinnovo decennale appurati i requisiti fondamentali: occupazione reali del posti e rispetto della normativa sull’abusivismo”.

“Se si volesse rivedere il tema del rinnovo a vita, lo Stato deve avere il coraggio di non recepire male una direttiva UE e nascondersi dietro un falso “lo chiede l’Europa”. Faccia un tavolo con le associazioni di categoria e le regioni: troveremmo senz’altro una soluzione corretta e condivisa. Il decreto di recepimento italiano della Bolkenstein – n° 59/2010 – è invece una risposta poco seria, un colpo di spugna per centinaia di migliaia di imprese che in tutta l’Europa abbiamo fatto solo noi e la Spagna”.

Irene Galletti, consigliera regionale M5S e vicepresidente della commissione Sviluppo Economico:
“Qui in Regione abbiamo fatto la nostra parte, presentando una mozione di impegno che va nella direzione della nostra proposta nazionale. Aspettiamo il PD alla prova del voto: ci dicano da che parte stanno. Noi siamo disposti a convincerli che la nostra sia quella giusta”.

Arianna Xekalos – M5S, consigliera comunale M5S di Firenze:
“A Firenze da tempo ci dicono di voler mettere tutti i posti a bando, da subito, anche se finora non esiste un atto concreto della giunta Nardella in tal senso. In ogni caso quella fiorentina è una posizione indifendibile. Renzi una volta disse di voler mandare a gara 250 posti, così dall’oggi al domani 250 famiglie si trovavano senza una fonte di reddito, magari con mutui da pagare per la licenza acquistata. Nardella ha diminuito la pretesa, portandola a 160 ma il principio resta. Vogliamo togliere i mercati storici per trovarci Apple, Ferragamo e Eataly in Piazza? Alla faccia della filiera corta e del km zero. Noi diciamo no”.