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AV: Galletti (M5S): “L’ottimismo di Giani è fuori luogo. Le preoccupazioni dei cittadini sono legittime: le prossime fasi di scavo richiedono prudenza”

“L’ostentazione di ottimismo da parte del Presidente Giani è impressionante, considerando i rischi attualmente in gioco con l’attraversamento della talpa nel sottosuolo di Firenze. Tali rischi sono stati evidenziati e messi in discussione non solo per quanto riguarda la stabilità degli edifici, su cui molti cittadini hanno espresso preoccupazioni, ma anche per i potenziali danni che la subsidenza potrebbe causare alla tramvia e all’intera infrastruttura sovrastante il percorso della talpa. Va tenuto presente che il Presidente, nella sua risposta, ha quasi accolto con un sospiro di sollievo il fatto che finora non si siano verificati incidenti, quasi come se fosse stato un caso fortuito.” Lo ha detto la Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, Irene Galletti, in risposta alle affermazioni del Presidente della Regione, Eugenio Giani, in merito allo scavo del tunnel TAV di Firenze.

“Non dobbiamo dimenticare che, nonostante la talpa si stia spingendo sempre più in profondità e le operazioni di scavo possano essere ora considerate relativamente sicure, il percorso dovrà essere ripercorso all’indietro per fare l’altro tracciato. Ciò comporterà nuove operazioni di scavo che probabilmente aumenteranno la subsidenza. Nonostante sia stato richiesto dai Comitati, oltre che da noi stessi, di installare dei sensori di monitoraggio per rilevare eventuali sprofondamenti che potrebbero danneggiare edifici, la tramvia e le strade circostanti, ciò non è ancora stato fatto.” Secondo Galletti “Non si possono ignorare le legittime preoccupazioni sollevate da esperti e dalla comunità locale. È fondamentale affrontare tali questioni con la dovuta serietà e adottare misure preventive adeguate, senza minimizzare episodi di danni che i lavori potrebbero causare alle abitazioni o alle attività commerciali, solo perché già messe in conto.”

“E non possiamo assolutamente condividere l’ottimismo acritico riguardante la riuscita del progetto. Dobbiamo invece mantenere una vigilanza costante – conclude – e adottare un approccio prudente nell’affrontare le sfide che possono emergere durante le prossime fasi di costruzione, evitando imbarazzanti e inopportune dichiarazioni.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.

Comunicazione Regionale sulla Sicurezza sui Luoghi di Lavoro, le considerazioni del M5S

Il contributo della Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, Irene Galletti, in occasione del dibattito che si è tenuto in Consiglio sulla Comunicazione n. 21 della Giunta regionale in merito ai controlli sulla sicurezza sul lavoro in Toscana.

Nel suo intervento, la Presidente Galletti ha ricordato all’Assemblea che fino al 2017 la Regione Toscana aveva un settore specifico dedicato alla Prevenzione e alla Sicurezza sui luoghi di Lavoro. Successivamente, l’Amministrazione regionale guidata dal Partito Democratico decise di eliminarlo, facendo confluire le competenze sotto lo stesso settore della Veterinaria, dell’Igiene pubblica e dei Vaccini, denominato genericamente ‘Prevenzione collettiva’.

“Nella scorsa legislatura ci siamo opposti fermamente a quella delibera che, in modo così improvviso, ha accorpato questi due settori fondamentali ma molto diversi tra loro. All’epoca ci fu detto che tale riorganizzazione era necessaria per liberare risorse che avrebbero permesso di aumentare le attività di prevenzione e, soprattutto, di monitoraggio della sicurezza sul luogo di lavoro. Tuttavia, oggi ci viene comunicato che ciò non è stato possibile e non lo sarà, a meno di interventi da parte del Governo che prevedano maggiori finanziamenti e personale dedicato.”

Per Galletti anche il monitoraggio in opera delle aziende deve essere migliorato: “Le verifiche documentali sui cantieri e il numero di controlli, come evidenziato anche dalle principali sigle sindacali, rappresentano solo una piccolissima percentuale rispetto alla totalità dei cantieri aperti. Dai dati a nostra disposizione, sappiamo che, in media, un’azienda riceve un controllo ogni 15 anni. Tuttavia, considerando che la vita media di un’azienda operante nei settori maggiormente interessati agli incidenti sul lavoro è di circa 5 anni, diventa evidente che i controlli attuali non siano adeguati in termini numerici. Questo dipende ovviamente dal numero insufficiente di personale o dalla mancanza di mezzi appropriati.”

Secondo il Movimento 5 Stelle, sono necessari maggiori controlli e maggiore prevenzione anche nei settori che, come l’edilizia, nel tempo hanno dimostrato un alto rischio per la sicurezza dei lavoratori. Ciò include i porti e le cave, ma anche il settore dell’agricoltura deve essere maggiormente soggetto a investigazioni da parte degli ispettori e delle attività di monitoraggio regionali.

“In Toscana – precisa Galletti – il settore agricolo è caratterizzato da un alto rischio di infortuni o disagi, a causa delle particolari attività svolte nei campi. Spesso i lavoratori non hanno contratti regolari e possono finire sotto il controllo della criminalità organizzata, senza alcuna rete di protezione. In queste circostanze, molti incidenti non vengono segnalati, sfuggendo al monitoraggio regionale e sindacale, mettendo così a grave rischio la vita dei lavoratori coinvolti, sia per gli infortuni stessi che per i tentativi criminali di nascondere la situazione illegale. Le campagne regionali contro il Caporalato, sebbene importanti, non sono sufficienti in questi specifici casi: la Giunta deve intensificare i suoi sforzi in questo settore, poiché si mescolano criticità di sicurezza a situazioni di sommerso e criminalità, che una Regione come la nostra non può tollerare.”

Infine la Presidente M5S pone l’attenzione sulla necessità di aggiornare i sistemi informatici regionale per migliorare la capacità di interpretare i dati e intercettare situazioni potenzialmente a maggior rischio: “Un altro problema da superare è collegato alle modalità con cui vengono organizzate le banche dati che, come spesso è stato denunciato anche dagli ispettorati del lavoro, non sono interconnesse tra loro e quindi non consentono di incrociare le informazioni in possesso. Con una situazione diversa, già dagli uffici, si potrebbero identificare situazioni potenzialmente più pericolose e attivare controlli mirati razionalizzando le risorse e migliorando l’efficienza dell’azione regionale.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.

Inceneritore: Agliana – Tradito il voto consiliare, svelato il vero volto di Benesperi e non solo…

Nonostante nell’ultimo Consiglio Comunale di Agliana, fosse stata approvata la mozione “rifiuti zero”, con l’emendamento presentato dal nostro consigliere Massimo Bartoli:

“COME PUNTO SALIENTE PER AVVIARE LA STRATEGIA RIFIUTI ZERO, IMPEGNARE IL SINDACO IN SEDE DI ASSEMBLEA DEI SINDACI DEI COMUNI PROPRIETARI DELL’IMPIANTO D’INCENERIMENTO, DOVE SARA’ DECISO IL FUTURO DELL’INCENERITORE DI MONTALE, A SOSTENERE LA FERMA POSIZIONE DI CHIUSURA DELL’INCENERITORE AL 31/12/2024”.

Alla assemblea dei soci proprietari dell’impianto d’incenerimento a Montale, anche il Sindaco Benesperi ha votato la proposta presentata dal Sindaco Betti di Montale, pertanto l’inceneritore proseguirà con la sua insalubre attività per altri 3 anni + 1.

Ci stiamo chiedendo “a cosa servono i consigli comunali che approvano una cosa se poi i sindaci ne fanno un’altra?”
Il sindaco Benesperi, non ha MAI detto una parola sull’inceneritore, l’ha detta oggi, quella sbagliata, ha detto SI!!

Come mai in questi 5 anni i sindaci proprietari non hanno mai fatto niente per intraprendere la strada per arrivare allo spegnimento dell’impianto?? Come mai si sono decisi soltanto adesso a voler fare un “percorso partecipato con la cittadinanza”?
Vedendo come tengono fede a quanto viene deciso nei consigli comunali, dubitiamo fortemente che effettivamente facciano qualcosa nei prossimi 3 anni.

Abbiamo prontamente richiesto la convocazione della commissione 5 ambiente per chiarimenti in merito.

Movimento 5 Stelle Agliana

Mafia: Galletti (M5S), “Riaffermiamo la necessità di combattere la criminalità organizzata in tutte le sue forme”

“In questa Giornata della Memoria e dell’Impegno, promossa da Libera, ricordiamo le vittime delle mafie e riaffermiamo la necessità di combattere la criminalità organizzata in tutte le sue forme. Le mafie non si presentano più con il tradizionale stereotipo del criminale violento, con coppola e lupara, ma si sono evolute, infiltrandosi nelle sfere finanziarie e indossando giacca e cravatta. Tuttavia, questa nuova dimensione della criminalità continua a danneggiare l’economia, la libertà e i diritti dei cittadini. È fondamentale difendere la legislazione antimafia, costruita con il sacrificio di eroi come Falcone e Borsellino. Oggi ribadiamo il nostro impegno per una società libera da qualsiasi forma di condizionamento mafioso e per un’Italia migliore, che lotta con coraggio e determinazione per difendere la giustizia e la legalità.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, in un post pubblicato su Facebook.

Infortunio mortale a Lucca, il Cordoglio del M5S regionale

“Con profonda tristezza, esprimiamo il nostro cordoglio per l’infortunio mortale avvenuto questa mattina in Via dei Dorini a Lucca. Le nostre più sentite condoglianze vanno alla famiglia e ai colleghi della vittima, colpiti da una perdita irreparabile.
Questo ennesimo incidente sottolinea l’urgente necessità di affrontare seriamente la questione della sicurezza sul lavoro in Toscana, tema che abbiamo già sollevato a livello regionale dopo la tragedia che ha colpito il cantiere Esselunga di via Mariti a Firenze. Il crescente trend di incidenti sul luogo di lavoro richiede un’immediata accelerazione del dibattito politico su questo tema vitale. Non possiamo più rimandare l’adozione di misure concrete volte a garantire un ambiente di lavoro sicuro per tutti i lavoratori toscani.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.

Prestiti cure mediche in Toscana: sono donne e contribuenti attivi del SSR a pagare il prezzo più alto. La denuncia del M5S

doctor is calculating cost of treatment

Secondo l’indagine condotta da mUp Research per Facile.itPrestiti.it, nel 2023, le richieste di prestiti personali per  sostenere le spese mediche hanno rappresentato il 4,8% del totale dei  finanziamenti chiesti nella nostra regione. Non solo, chi ha presentato domanda per  questa tipologia di prestito ha cercato di ottenere in media 6.349 euro da restituire in quasi 52 mesi, valore in aumento del 2,6% rispetto a quanto rilevato nel  2022. Per il Movimento 5 Stelle questo studio è la cartina tornasole dello stato in cui versa il servizio sanitario regionale, compromesso da anni di malagestione e dalla mancanza di un serio impegno nel garantire una sanità pubblica universale e gratuita.

“Da questa indagine emergono diversi dati preoccupanti, tutti in contrasto con la retorica di chi amministra la Toscana da troppo tempo e che quest’anno è stato persino capace di condurci maldestramente verso un aumento delle tasse. Secondo lo studio, le prime posizioni di chi chiede prestiti per motivi medici sono tutte occupate da persone relativamente giovani (48 anni in media), dunque in età lavorativa: fatto estremamente grave perché sottintende una certa difficoltà nell’accesso ai servizi sanitari da parte di coloro che contribuiscono attivamente con le proprie tasse al servizio sanitario pubblico. E come al solito, sono le donne a pagare il prezzo più alto: nel 46,9% dei casi a presentare domanda di finanziamento per le spese sanitarie è stata una donna, percentuale più elevata  rispetto a tutte le altre richieste di prestito – per motivazioni non sanitarie – in Toscana, dove la quota femminile di richiedenti si ferma al 30,9%. Si può dunque dire che il primo motivo per cui una donna in Toscana decide di ricorrere ad un prestito è legato a motivi di salute: un dato incompatibile con una Regione che dice di essere progredita e rispettosa della parità di genere. È giunto il momento che chi governa la Toscana faccia una seria autocritica e si assuma la responsabilità di risolvere questi gravi problemi. È fondamentale adottare misure concrete per garantire una sanità universale e gratuita, oltre che efficace e inclusiva. Senza dimenticare che l’incapacità politica non può essere l’alibi per smantellare l’offerta pubblica in favore del settore privato.”

Così Irene galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

Taglio dei fondi Pnrr destinati alla Sanità: quale impatto in Toscana? M5S presenta interrogazione regionale

“Quali azioni intende intraprendere la Regione Toscana per proteggere il Servizio Sanitario Regionale, già gravemente compromesso, e per contrastare il previsto taglio di 1,2 miliardi di fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza? Qual è l’importo della quota di finanziamento che non sarà più a disposizione della Regione Toscana? Quali sono i progetti regionali che saranno interessati dalla riduzione delle risorse del Pnrr?” Sono queste le domande a cui il Presidente della Regione Eugenio Giani e l’Assessore alla Sanità Simone Bezzini sono chiamati a rispondere attraverso un’interrogazione a firma della Presidente M5S Irene Galletti, presentata in reazione alla notizia del taglio di 1,2 miliardi di euro dei fondi del Pnrr destinati alla sanità e in particolare alla realizzazione di opere per la sicurezza sismica delle strutture ospedaliere di tutte le regioni italiane”.

“Nell’azione del Governo Meloni in materia di salute – ricorda Galletti – non si riscontrano né riforme, né interventi per ottimizzare la spesa sanitaria, e neppure imbarazzo tra le fila dei suoi esponenti, in considerazione del fatto che meno di un anno fa il Ministro della Salute Schillaci prometteva 3 miliardi in più per la sanità e oggi siamo di fronte a questa incresciosa situazione. Come se non bastasse – rileva la Cinquestelle -, anche gli assessori regionali che compongono la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, perlopiù appartenenti a forze politiche di destra, hanno sottolineato unanimamente la gravità di questa folle scelta di procedere verso ulteriori tagli in sanità.”

“Evidentemente – attacca Galletti -, al di là delle vuote promesse, il governo Meloni continua a considerare la sanità il più grande bancomat del Paese e il diritto alla Salute dei cittadini l’ultima delle priorità, la più sacrificabile.”

“Per ottenere risposte immediate ci siamo attivati con il Comitato Enti Locali del Movimento 5 Stelle, coordinato da Roberto Gravina, e con il Comitato Sanità e Affari Sociali, sotto la guida del nostro deputato toscano Andrea Quartini, e abbiamo presentato un’interrogazione indirizzata alla Giunta regionale. Quest’ultima relazionerà al Consiglio sugli effetti di questa nuova e scellerata azione del Governo sul sistema sanitario toscano e sulle azioni che intende mettere in campo per tutelare la salute dei cittadini e la tenuta del nostro sistema sanitario.” Conclude Galletti

Galletti (M5S): “Destra ricorre a ‘macchina del fango’ perché non ha altri argomenti. Solidarietà a Giulia Bandecchi e Mirko Bini”

“Esprimo la mia solidarietà all’assessora Giulia Bandecchi e al sindaco Mirko Bini per il difficile momento familiare che stanno attraversando. È davvero triste vedersi colpiti negli affetti familiari per il fine trasversale di attaccare la figura politica o amministrativa che si esprime. Lo affermo oggi come ho fatto in passato per altri esponenti di qualsiasi schieramento. Una destra locale che usa senza scrupoli la macchina del fango invece che confrontarsi nel merito delle questioni amministrative o politiche fa intuire una preoccupante assenza di contenuti oltre che di rispetto personale, specialmente nei confronti della donna e madre. Questo livello di bassezza è inaccettabile per Terricciola e per i suoi abitanti, e va affrontato con chiarezza, soprattutto considerando le denunce che il sindaco ha presentato nel corso del tempo.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.

Legge Radiocomunicazioni, Galletti (M5S) “Giunta toscana stanzierà fondi aggiuntivi per il monitoraggio delle emissioni”

Approvato l’Ordine del giorno presentato dal Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale della Toscana e collegato alla proposta di legge sugli impianti di radiocomunicazioni. La Giunta regionale si impegna a finanziare il monitoraggio e il controllo delle emissioni legate a tali impianti con ulteriori risorse.

Gli impianti di radiocomunicazione possono generare radiazioni elettromagnetiche, con possibili effetti dannosi sulla salute umana. Possono anche interferire con dispositivi elettronici sensibili, mettendo a rischio la sicurezza e la funzionalità di attrezzature mediche e sistemi di comunicazione. L’installazione di tali impianti può alterare gli ecosistemi locali e influenzare la fauna e la flora, mentre la manutenzione inadeguata può aumentare il rischio di incidenti come incendi o crolli strutturali.

“Monitorare in modo appropriato questi aspetti è cruciale per garantire la salute e la sicurezza dei cittadini, che spesso sono contrari a tali opere a causa della mancanza di rassicurazioni adeguate. Con l’approvazione del nostro Ordine del giorno, la Giunta si impegna a finanziare con risorse aggiuntive il monitoraggio e il controllo di tali emissioni, aspetto che rappresenta un significativo passo avanti nella tutela pubblica nel processo di digitalizzazione.”

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

Pianificazione e Paesaggio: Galletti (M5S) “‘Ulteriore passo verso lo smantellamento della Legge Marson”

Dura critica della Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, Irene Galletti, in merito all’approvazione della proposta di legge del Partito Democratico i cui effetti indeboliscono ulteriormente l’azione della legge regionale 65 del 2014 (Legge Marson).

“Questa proposta di legge presenta almeno due gravi errori: il primo consiste nella liberalizzazione delle procedure di pianificazione strategica, riducendo di fatto la possibilità di controllare eventuali irregolarità nel processo decisionale; il secondo errore risiede nella modifica delle autorizzazioni necessarie per la costruzione, il che potrebbe portare a procedure forse più veloci ma meno soggette a controlli. Questa legge rappresenta un ulteriore passo verso lo smantellamento della Legge Marson (LR 65/2014) e la deregulation del sistema di tutela del territorio dal consumo di suolo. Attraverso una serie di misure, si semplifica il processo edilizio, ma ciò comporta un indebolimento degli strumenti di controllo.” 

 

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.