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CONFERENZA PERMANENTE ANTIMAFIA PER SUPPORTARE ENTI LOCALI E NON LASCIARE SOLO CHI DENUNCIA

“Dal convegno ‘Mafia in Toscana’, realizzato qui in Consiglio regionale, abbiamo raccolto l’esigenza di migliorare il contrasto alle infiltrazioni mafiose nel nostro territorio, attività illecite presenti in numerosi ambiti: dai rifiuti agli affidamenti di servizi pubblici, fino a riciclaggio e usura. La Regione Toscana ha sulla carta un Osservatorio sulle Legalità, dal 2015 fermo per assenza di nomine da parte del PD, che anche se attivo si potrebbe limitare al massimo ad ‘osservare’ il fenomeno.

Noi proponiamo di creare, con apposita modifica di legge della l.r.42/2015, una Conferenza Permanente Antimafia con poteri ispettivi, tramite sopralluoghi, monitoraggi e audizioni, collaborazione con Commissione antimafia nazionale e la possibilità di assistere gli enti locali con segnalazioni su possibili infiltrazioni legate agli appalti. Parliamo di uno strumento più forte dell’Osservatorio e senz’altro più capace di arrivare all’obiettivo: combattere realmente la mafia in Toscana.

In due anni e mezzo come M5S abbiamo fermato la mafia in due occasioni, semplicemente raccogliendo informazioni e portandole all’attenzione del Consiglio regionale. La Conferenza Permanente Antimafia renderebbe questa attività, che abbiamo svolto noi come forza politica, un’iniziativa istituzionale e quindi senz’altro più organica.

La Conferenza, una volta istituita, potrebbe agire già solo col suo nucleo di base: cinque consiglieri regionali e i delegati delle principali organizzazioni della società civile in materia antimafia. Ma al tavolo potranno sedere anche i rappresentanti dei sindacati delle forze dell’ordine, delle Università, del mondo imprenditoriale e del Parlamento degli Studenti”.

GABRIELE BIANCHI

“In Toscana abbiamo una presenza mafiosa dagli anni ’70, da sempre poco presa in considerazione dalla politica nonostante qui sia nata l’ecomafia con gli accordi aretini tra Gelli, i casalesi e alcuni industriali.

La politica deve stare accanto a chi denuncia, non abbandonando queste persone all’attesa degli esiti processuali. Penso all’usura, problema importante qui in Toscana associato alla presenza mafiosa. Lo strumento di questa Conferenza Permanente avrebbe il merito di assistere i Comuni anche nella difficoltà di eseguire le leggi che già esistono: pensate che abbiamo casi in questa regione con beni confiscati dove ancora risiede la famiglia ‘ndranghetista oggetto di confisca. E queste persone, risultando nullatenenti, chiedono la casa popolare al Comune e il gratuito patrocinio allo Stato”.

RENATO SCALIA
Ispettore ex DIA

LUNIGIANA DIMENTICATA. PD DICE NO A FONDI PER RACCORDO AUTOSTRADALE A RADDOPPIO FERROVIARIO

Il Consiglio regionale ha bocciato la nostra mozione per destinare al raddoppio e potenziamento della “Pontremolese” le risorse previste per il raccordo autostradale Tirreno-Brennero. Decisivi i voti negativi del Partito Democratico annunciati dall’intervento di Giacomo Bugliani.

Quando le risorse sono poche è necessario scegliere e noi tra spendere 3,4 miliardi per una nuova autostrada e 2,3 per il raddoppio della linea ferroviaria scegliamo quest’ultimo. Per il Partito Democratico invece bisogna raccontare che si farà tutto quando si continuerà a non fare niente.

La Pontremolese è un’opera strategica, già presente nella Pianificazione regionale, ma da finanziare. Per la Lunigiana dimenticata dal Partito Democratico sarebbe stato un segnale di intelligenza politica puntare sulla mobilità sostenibile, quella ferroviaria, anziché persistere sul terreno del mastodontico raddoppio autostradale che sta vedendo anno dopo anno lievitare i costi di realizzazione e non rientra nemmeno nei trenta progetti prioritari dell’Unione Europea.

GIACOMO GIANNARELLI

QUALORA GIUDICE CONFERMASSE CORRUZIONE ELETTORALE, FRATONI E NICCOLAI DOVREBBERO DIMETTERSI

Ieri il pubblico ministero ha chiesto la condanna ad un anno di reclusione per il Sindaco di Quarrata.

Qualora il giudice confermasse la corruzione elettorale per Mazzanti, gli utilizzatori finali dell’operazione – Fratoni e Niccolai – si dovrebbero dimettere.

La questione morale è l’unico modo per recuperare la fiducia dei cittadini verso le istituzioni. Aspettiamo la sentenza e, a seconda di cosa sarà sancito dal giudice, porteremo il caso in Consiglio regionale.

GABRIELE BIANCHI

CONFERENZA PERMANENTE ANTIMAFIA IN REGIONE. ECCO LA PROPOSTA

Domani ore 12 presenteremo la nostra proposta di legge per istituire una “Conferenza permanente antimafia” in Regione Toscana.

Abbiamo realizzato un convegno coi massimi esperti regionali in materia di antimafia. Tutti hanno lamentato una scarsa attenzione dell’istituzione sul fenomeno. La nostra proposta è un primo passo per migliorare la situazione.

Insieme a me ci sarà Renato Scalia, ispettore DIA.

(Seguite la diretta Facebook su Movimento 5 Stelle Toscana).

GABRIELE BIANCHI

PD VOTA CONTRO CHIUSURA PODERE ROTA ENTRO 2021

Il Consiglio regionale ha bocciato la nostra mozione per impegnare la giunta alla chiusura della discarica Podere Rota entro il 2021. Decisivi, dopo la dichiarazione di dissenso all’atto dell’assessora Fratoni, i 19 voti contrari del PD e le due astensioni delle consigliere Vadi e De Robertis.

Ci siamo fatti portavoce delle istanze presentate dai Consigli comunali di San Giovanni e Montevarchi. Il PD si è assunto la responsabilità di votare contro la legittima richiesta di queste due comunità.

Da due anni chiediamo alla giunta i dati sui flussi dei rifiuti e oggi Fratoni ci dice che, proprio perché non li hanno ancora, non può prendersi l’impegno di chiudere Podere Rota entro il 2021. Non è una scusa accettabile, ma un’ammissione di colpa.

A fronte di una raccolta differenziata media oltre l’80% – risultato già ottenuto nell’empolese – i rifiuti destinati a discarica diventerebbero circa il 6% di quelli attuali. Un dato che certificherebbe l’inutilità di quasi tutte le discariche attualmente attive, in primis Podere Rota. Si può fare, bastava votare la nostra proposta di legge sull’economia circolare, ma il PD ha detto no e oggi con questo voto su Podere Rota ha confermato che sui rifiuti viaggia senza rotta e senza poter assicurare alcun risultato.

GIACOMO GIANNARELLI

REGIONE SI SVEGLI SU MPS, ALTRO CHE QUOTAZIONE!

Siena e la Toscana pagheranno un prezzo altissimo per il Piano di ristrutturazione di Monte Paschi di Siena, concordato con la Commissione UE, cui si deve la riammissione in borsa di oggi.

In quattro anni il gruppo lascerà a casa 5.300 dipendenti, chiuderà oltre 400 filiali, cederà un patrimonio immobiliare prevalentemente toscano per 500milioni di euro e rischia di mettere in pericolo la stabilità finanziaria della Regione qualora le partecipate condivise siano giudicate dal CDA ‘non strategiche’.

Solo le quote di Fidi Toscana valgono per MPS 41 milioni. Se il gruppo Monte Paschi di Siena chiedesse la liquidazione ci troveremmo a fronteggiare un grave problema finanziario e nel caso di uscita da Interporto A. Vespucci l’operazione decreterebbe la probabile fine di questa società.

La Giunta si deve svegliare dal torpore riguardo a MPS. Chieda quanto prima un incontro urgente col CDA e prema sul primo azionista, il Ministero delle Finanze, perché inserisca il patrimonio artistico e di valore culturale tra gli asset da preservare e magari acquisire nel 2021 come liquidazione delle quote.

GIACOMO GIANNARELLI
GABRIELE BIANCHI

VACCINI. GARANTE CI DA’ RAGIONE, ORA SANZIONI DISCIPLINARI DA PAESE CIVILE

Il Garante della Privacy ha inviato alla Regione Toscana un parere negativo sulla possibilità da parte delle ASL di inviare alle scuole l’informazione sensibile sullo stato vaccinale dei bambini.

Abbiamo provato a spiegare a Saccardi, per ben due consigli, che la cosiddetta ‘procedura toscana’ (genitori state fermi, non dite niente alle scuole fa tutto la ASL!) sulle vaccinazioni era illegittima.

Ora auspichiamo il minimo dovuto in un paese civile: sanzioni disciplinari per chi ha ordinato tali violazioni della privacy.

Se i Direttori Generali ASL fossero stati leali alla Costituzione prima che a Saccardi, le avrebbero spiegato per tempo quanto Soro ha scritto nero su bianco. Evitando questa debacle di governo e le tante situazioni di disagio vissute in toscana a riguardo.

Invece hanno assecondato un mandato politico. Ma quella che doveva essere per Renzi la ‘banca etruria del movimento’ e si sta rivelando la cartina tornasole dell’incapacità PD di governare entro il perimetro dei diritti costituzionali e delle leggi di questo paese.

ANDREA QUARTINI

ROSSI DOVE SEI? MENO MALE DOVEVI ‘VIGILARE SULL’OCCUPAZIONE’

Oggi abbiamo discusso finalmente sul tema Piano esternalizzazioni di Toscana Aeroporti.

Rossi dov’è? Aveva promesso di vigilare sulla difesa dell’occupazione post fusione, ma oggi ha mandato avanti un suo assessore a non dire niente sul futuro di 800 lavoratori minacciati dal piano di esternalizzazioni di Toscana Aeroporti.

In quel 2014 incensò anche Corporación América come ‘valore aggiunto’ per la Toscana tutta e oggi non prende posizione su un’operazione realizzata dal CDA di Toscana Aeroporti senza nemmeno consultarlo in quanto socio di minoranza con il 5%? Operazione giustificata con la necessità di conformarsi alla Direttiva UE, quando questa cita solo l’handling mentre il Piano raccontato sulla stampa include anche la security.

Il Consiglio regionale aveva solo un modo per dimostrarsi solidale coi lavoratori: approvare la richiesta di ritiro del piano di esternalizzazioni. La scelta del duo PD-MdP di dire no, per votarsi un generico impegno a far qualcosa, è sintomo dello scarsa serietà di questa maggioranza nell’affrontare il dramma di queste persone. Ci chiediamo come faccia Monni (PD) a dichiarare la garanzia pubblica di un’apertura dell’azienda al ritiro del piano, quando il 10 ottobre non si è trovata alcuna intesa e nessun lavoratore è a conoscenza della cosa.

Chi ha scioperato ha ricevuto la minaccia di revoca del piano ferie, alcuni sono stati accusati persino di indolenza in modo strumentale. Si sta creando un muro contro muro, quando basterebbe guardare l’esperienza di Orio al Serio e risolvere il problema: una società al 100% di Toscana Aeroporti che acquisisca il ramo d’azienda e accolga il personale in esubero. Un modo per rispettare la legge sulla concorrenza e preservare i posti di lavoro, tramite una efficace concertazione tra sindacati, azienda e lavoratori. Lo avevamo proposto, il Pd ci ha detto no tramite le parole di chi non ha mai lavorato un minuto e veniva in aeroporto solo per farci campagna elettorale.

IRENE GALLETTI

RITIRO DEL PIANO ESTERNALIZZAZIONI, POI SI STUDI SOLUZIONE PER ORIO AL SERIO

Sarà votata domani la nostra mozione sul caso “esternalizzazioni” di Toscana Aeroporti spa.

Il ritiro del Piano di esternalizzazioni è condizione di partenza per assicurare il mantenimento dei posti di lavoro in ambito handling, domani vedremo chi lo ha chiaro e chi invece vuole continuare a fidarsi delle scelte di Carrai.

Un anno fa per lo scalo di Orio al Serio si trovò il modo di rispettare il d.lgs 18/1999 – norma che impone il libero mercato per i servizi di assistenza a terra – e mantenere i posti di lavoro. Fu creata una società di proprietà del gestore dove confluirono i dipendenti a rischio con l’esternalizzazione e questa sottoscrisse un accordo quadro per acquisizione di ramo d’azienda. Non chiediamo a Toscana Aeroporti l’umiltà del copiare, ma almeno la saggezza dell’informarsi.

La Regione, col suo 5% della società, deve esigere una gestione capace quantomeno di tutelare i livelli occupazionali, elemento minimo per giustificare la sua permanenza nell’azionariato.

IRENE GALLETTI

REGIONE BLOCCHI NUOVA CENTRALE A PIANCASTAGNAIO. AMIATA HA GIA’ DATO

All’ordine del giorno del Consiglio regionale del 24 e 25 ottobre c’è anche la nostra mozione sulla nuova centrale Enel a Piancastagnaio.

La Regione deve dire no alla nuova centrale ENEL da 20Mw e indicare Piancastagnaio quale zona “non idonea” ad ulteriore sviluppo dello sfruttamento geotermico.

Riproporre una centrale a tecnologia flash, con impatti ambientali e sanitari importanti, non può essere la scelta migliore. E suona quasi di scherno leggere che secondo Enel gli effetti sulla salute sarebbero limitati perché la ricaduta degli inquinanti riguarderebbe aree dove al massimo vivono “sei persone per chilometro quadrato”. Senza contare che la nuova centrale finirebbe in un’area a pericolosità idrogeologica elevata.

La scorsa settimana abbiamo potuto conoscere da vicino l’impianto geotermico tedesco di Sauerlach. Un impianto da 5 Mw con emissioni zero grazie alle “migliori tecnologie disponibili” che qui ARPAT ascrive alle “flash” di ultima generazione. Vorremmo vedere finalmente questa geotermia in Toscana, sia come nuova impiantistica che come rifondazione dell’esistente. Fatto salvo che l’Amiata, come dice lo stesso Piano Ambientale ed Energetico Regionale vigente, ha già dato in termini di potenza installata.