Blog Pagina 13

Luana Mencarelli (M5S) “Concessioni Balneari Scadute. Le Sentenze Sono Chiare, ma ci Sono Domande Senza Risposta”

Luana Mencarelli

Nota Stampa

Massa 01/07/2024. Partecipare all’evento organizzato dal Comune di Massa sulla Bolkestein è stato avvilente: in Italia si punta all’incertezza del diritto e quando non lo è ci si adopera per renderlo confuso.A sentir dire che il Consiglio di Stato “è particolarmente cattivo”, “ ci va giù duro” quando nelle sue sentenze ribadisce una cosa chiarissima e non interpretabile come l’art 12 della Direttiva europea, un po’ mi sento sopraffatta.

Balneari al Bivio

Capisco i balneari che si sentano minacciati dalla scadenza, in verità già prorogata molte volte, ma è la condizione imprescindibile della concessione stessa di un bene pubblico. Lo hanno sempre saputo come che ciò che avessero costruito sopra l’area demaniale di amovibile non sarebbe stato loro per sempre, ma alla scadenza della loro autorizzazione sarebbe stato automaticamente acquisito come patrimonio dello Stato senza alcun compenso (art 49 Codice Navigazione).

Questione Aperta da 18 Anni

Dopo 18 anni da quel 2006 in cui la direttiva europea aveva cercato di disciplinare il tema concessorio in maniera comunitaria, in Italia ci stiamo ancora interrogando su come possiamo appellarci per procrastinare all’infinito le procedure comparative. L’impressione è che le preoccupazioni dei concessionari siano state la gallina dalle uova d’oro per molti.

Le Domande che Attendono una Risposta

La riflessione, ovviamente evitata, però è un’altra: ma se le concessioni sono scadute, è dal 2009 che illegittimamente vengono prorogate alla scadenza, e con la vigenza dell’articolo 49 del Codice di Navigazione, da quanti  anni  i concessionari sono stati lasciati lucrare su beni che non erano più loro? Possiamo parlare di immenso danno erariale fatto subire  come collettività da questa politica? Ora che ci sono pure sentenze del Consiglio di Stato e leggi nazionali che hanno definitivamente fissato la scadenza al 31.12.2023 e quasi nessuno sta procedendo non dovrebbero pagare un affitto oltre al canone per i beni immobili che stanno utilizzando?

Luana Mencarelli coordinatrice provinciale M5S

Galletti (M5S): “No all’Autonomia Differenziata, sosteniamo il Referendum abrogativo per un’Italia unita e giusta”

Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, ha espresso con determinazione la sua opposizione al progetto di Autonomia Differenziata promosso dalla coalizione di governo del centrodestra, composta da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. La riforma viene considerata da tutta l’area progressista una grave minaccia per l’unità nazionale e l’equità territoriale del Paese.

“L’Autonomia Differenziata rappresenta una condanna a morte per la sanità, i trasporti e l’istruzione di molte regioni italiane che già oggi affrontano grandi difficoltà. Con questa riforma, il centrodestra sta promuovendo una secessione di fatto del Paese, calpestando il Tricolore e i valori che esso rappresenta,” ha dichiarato Galletti.

La Presidente ha sottolineato come il trasferimento di maggiori poteri legislativi e risorse fiscali alle regioni più prospere possa creare enormi disparità, lasciando le regioni più deboli senza le risorse indispensabili per mantenere servizi essenziali uniformi in tutta Italia. Questo scenario potrebbe avere effetti devastanti e contrasterebbe con i principi della Costituzione, che garantisce uguali diritti per tutti i cittadini.

“La nostra posizione è chiara: l’Italia ha bisogno di maggiore coesione, non di divisioni. No all’Autonomia Differenziata, sosteniamo il Referendum abrogativo per un’Italia unita e giusta”, ha ribadito Galletti.

Irene Galletti ha inoltre espresso il suo pieno sostegno al referendum abrogativo proposto in Toscana e in altre regioni che hanno dimostrato un profondo senso di unità nazionale. “Invito tutti i cittadini a riflettere attentamente sulle implicazioni dell’Autonomia Differenziata e a sostenere il referendum abrogativo. Gli italiani sono un solo popolo in un solo Stato. I veri patrioti siamo noi, non coloro che promuovono la secessione dell’Italia sventolando il tricolore solo per darsi un tono nelle dirette social”, ha concluso Galletti.

Canapa Industriale – M5S per il ritiro dell’emendamento 13.06 DDL Sicurezza

Canapa Industriale

“[…] fanno in queste valli pure molto bene le canape ed i lini, de’ quali si formano buonissime tele fitte, sode e di lunga durata.”  (da Anonimo Apatista, Descrizione della Contea di Pitigliano, I, in A. Biondi (a cura di), 2004, pp.62-63).

Così si descrive una delle più redditizie attività di Pitigliano nella metà del ‘700 eppure c’è chi ancor oggi contrasta con tutte le forze la coltivazione della canapa ad uso industriale, sebbene sia stato un baluardo nelle economie mondiali sin da quando, 10.000 anni fa, furono fatte le prime coltivazioni in Asia.

Sgomberiamo il campo dall’uso creativo che ne viene fatto, qui parliamo di una pianta dalla quale si ricavano grandi prodotti farmacologici, tessili, industriali ed alimentari. Il consumo di suolo è grandemente minore ad altre coltivazioni e la sua sostenibilità è prodigiosa.

Purtroppo, come spesso accade ad annebbiare le menti di chi amministra la cosa pubblica non è la cannabis, bensì gli steccati ideologici. Ma questi, se messi di fronte all’incontestabile verità pratica e scientifica, nonché quella della tradizione millenaria, possono essere abbattuti anche nelle menti più recalcitranti.

È quanto accaduto in riguardo all’Emendamento 13.06 al DDL Sicurezza, ché, a detta del presidente Cusani di CSI (Canapa Sativa Italiana), di CIA e COLDIRETTI influisce negativamente sulle Organizzazioni Comuni dei Mercati (OCM), contrastando la normativa comunitaria e limita le potenzialità di sviluppo della filiera italiana.

Lo stesso Ministro Lollobrigida, informato dei fatti, si è detto comprensivo del fatto che questo emendamento può avere delle ricadute negative sulla canapa industriale e che non è loro intenzione mettere a rischio tutti questi posti di lavoro.

3.000 aziende, un potenziale enorme di sviluppo ed occupazionale che possono scaturire da una politica che guardi agli interessi dei cittadini e non all’ombelico di persone con pregiudizi anacronistici e dannosi sulla coltivazione di una pianta così straordinaria.

La richiesta, semplice, è quindi quella di ritirare l’emendamento e di discuterne con le parti sociali. Lo chiedono le nostre aziende, lo chiediamo con forza noi del M5S in tutte le sedi, lo richiede il buonsenso.

Andrea Quartini, Lorenzo Olivotto

Il Movimento 5 Stelle sostiene l’appello dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea

Firenze, 2 luglio 2024 – Il Movimento 5 Stelle, attraverso le parole di Irene Galletti, Presidente del Gruppo in Consiglio Regionale, esprime il proprio sostegno all’appello lanciato dal Presidente Vannino Chiti per il rafforzamento del sostegno all’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea.

“L’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea rappresenta un patrimonio fondamentale per la tutela e la valorizzazione della nostra memoria storica, politica e culturale. Accogliamo con favore la richiesta di modifica della legge regionale 28 del 2002, al fine di garantire un finanziamento triennale, stabile e duraturo”, ha dichiarato Irene Galletti. “In questi tempi in cui il pensiero neofascista si sta presentando in forma insidiosa e antistorica, è essenziale ricordare e preservare i valori della resistenza. La memoria storica non è solo un dovere verso il passato, ma una guida imprescindibile per costruire un futuro basato sulla democrazia, la libertà e la giustizia.”

“Il passaggio da un finanziamento annuale a uno triennale è cruciale per assicurare la continuità delle attività di ricerca, formazione e conservazione dell’Istituto, offrendo maggiori certezze anche ai giovani studiosi e ai professionisti del settore” chiarisce la Cinquestelle. “Senza dimenticare l’impegno costante profuso da questo Istituto nella promozione della cultura storica tra le nuove generazioni” Conclude Galletti.

Keu, Galletti (M5S) interroga la Giunta sulle mosse già attuate dalla Regione per proteggere la salute dei cittadini e l’ambiente

La Consigliera regionale e Presidente M5S Irene Galletti ha presentato un’interrogazione formale alla Giunta regionale riguardante l’inquinamento da Keu, sottolineando la necessità di un intervento immediato da parte del Sistema Regionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici (SRPS) per proteggere la salute dei cittadini e l’ambiente.

Nel testo protocollato, la Consigliera Galletti ha spiegato che il SRPS, una task force tecnico-scientifica regionale, è incaricato di compiti cruciali come la sorveglianza epidemiologica, la gestione delle problematiche sanitarie ambientali e la realizzazione di campagne di bio-monitoraggio umano e ambientale. “Il SRPS è l’organismo designato per intervenire in situazioni di criticità ambientale come quella attuale, causata dagli sversamenti delle terre inquinate delle concerie”.

“Rispetto a questo tema, la situazione in Toscana è estremamente preoccupante, soprattutto nelle province di Pisa, Firenze e Arezzo, e richiede un intervento deciso e trasparente da parte delle autorità regionali. Il SRPS ha le competenze e le risorse per affrontare questa crisi, e i cittadini hanno il diritto di sapere quali azioni sono state già intraprese per proteggere la loro salute e l’ambiente. È necessaria una rassicurazione formale che la Regione non è rimasta passiva in questa vicenda, e questa interrogazione offre alla Giunta Regionale l’opportunità di rendere pubbliche le azioni intraprese a tutela di tutti”, ha concluso Galletti.

Galletti (M5S): Interrogazione regionale per chiarire le priorità di intervento della Task Force su Ambiente, Salute e Clima istituita nell’ambito del Pnrr

28Il Movimento 5 Stelle Toscana, rappresentato dalla Presidente del Gruppo Regionale Irene Galletti, ha presentato un’interrogazione per ottenere chiarimenti sulle priorità di intervento stabilite dalla task force su ambiente, salute e clima, istituita nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Questa task force nel 2022 ha sostituito il CoReAS (Coordinamento Regionale Ambiente e Salute), organismo che si occupava di monitorare e analizzare le criticità ambientali e sanitarie nelle aree toscane maggiormente esposte all’inquinamento (SIN/SIR). La sua abolizione ha sollevato preoccupazioni significative tra i comitati di cittadini, in particolare nelle città di Livorno, Piombino, Orbetello e Massa-Carrara, che da anni denunciano elevati tassi di mortalità, ospedalizzazione e anomalie congenite riconducibili all’inquinamento industriale.

“Il CoReAS è stato abolito senza chiarire al Consiglio quale piano di transizione avrebbe garantito la necessaria continuità nella gestione delle criticità ambientali e sanitarie della nostra regione,” afferma Irene Galletti. “Per questo motivo, è fondamentale avere la certezza che la task force stia effettivamente svolgendo il suo lavoro e che questo venga correttamente comunicato alla cittadinanza. Nel 2023, in risposta al nostro comunicato, l’Assessore regionale alla Salute, Simone Bezzini, spiegò che ‘la nuova task force nazionale, istituita nell’ambito del Pnrr, avrebbe garantito la continuità delle attività svolte dal CoReAS e che già fosse al lavoro per stabilire le priorità degli interventi’. 

“Con la nostra interrogazione” chiarisce la Cinquestelle “miriamo a ottenere risposte precise su diversi punti cruciali: 

Quali sono le priorità specifiche di intervento stabilite dalla nuova task force su ambiente, salute e clima? 

Come si prevede di affrontare le criticità ambientali e sanitarie nelle aree SIN/SIR della Toscana, le più colpite dall’inquinamento?

Quali sono i tempi previsti per l’implementazione delle misure necessarie a proteggere la salute e la sicurezza dei cittadini toscani esposti agli inquinanti ambientali?

In che modo sarà garantita la trasparenza e la partecipazione dei cittadini nelle decisioni e nelle azioni della nuova task force?”

“È doveroso che la Regione Toscana risponda alle legittime preoccupazioni dei cittadini e fornisca tutte le informazioni necessarie riguardo alle azioni che verranno intraprese per tutelare la loro salute e l’ambiente,” conclude Irene Galletti. “Non possiamo permettere che un tema così fondamentale venga ignorato o delegato senza un piano chiaro e condiviso.”

 

Pontedera, Galletti(M5S):”Presentata Interrogazione in Consiglio Regionale sul Piano di Sviluppo dello Stabilimento Piaggio”

La Presidente del gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, Irene Galletti, ha annunciato la presentazione di un’interrogazione in Consiglio Regionale riguardante il Piano di Sviluppo dello stabilimento Piaggio di Pontedera. 

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha approvato un Contratto di sviluppo proposto dal Gruppo Piaggio, che prevede un investimento di circa 112 milioni di euro. Questo progetto, denominato E-Mobility, si concentra sull’introduzione di una nuova linea di motori elettrici per veicoli a zero emissioni e su cinque progetti di ricerca e sviluppo su componenti e sistemi per veicoli elettrici. Il Ministero ha stanziato oltre 38 milioni di euro in agevolazioni, riconoscendo l’importanza di ridurre la dipendenza dalle forniture asiatiche e di promuovere una produzione più sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico.

Questa iniziativa segue l’accordo tra Piaggio e Foton Motor Group per sviluppare una nuova gamma di Porter a propulsione elettrica, con produzione prevista a Pontedera e distribuzione nei principali Paesi europei entro fine 2024. Tuttavia, alcune organizzazioni sindacali hanno espresso preoccupazione per la mancanza di riscontri concreti sui piani di sviluppo. Attualmente, le linee di assemblaggio risultano in gran parte ferme e si registrano esuberi di personale.

“I lavoratori e le loro famiglie meritano chiarezza sul futuro dello stabilimento di Pontedera,” ha dichiarato Irene Galletti. “Non possiamo accettare che gli impegni presi rimangano solo sulla carta. È fondamentale che gli investimenti promessi si traducano in reali benefici per il territorio e per i lavoratori. Per questo motivo, chiediamo con forza la convocazione di un tavolo di verifica e informazione con la partecipazione di rappresentanti dell’azienda, del Ministero, della Regione e delle sigle sindacali. Vogliamo risposte chiare sulle fasi del progetto e sulle misure di tutela e riqualificazione dei lavoratori coinvolti.”

Galletti ha sottolineato l’importanza di un approccio trasparente e responsabile da parte di tutte le parti coinvolte. “Il Movimento 5 Stelle non permetterà che i lavoratori di Pontedera vengano lasciati senza certezze. Vigileremo affinché gli investimenti nel settore dell’e-mobility portino a un reale sviluppo economico e occupazionale per la nostra regione. È in gioco il futuro di molte famiglie e la credibilità delle istituzioni” Conclude Galletti

 

Inchiesta Fanpage su gioventù meloniana, Galletti (M5S): “Fascismo, piaga della storia. Le schiere estremiste di FdI imbarazzano il Paese”  

“È importante che i cittadini di una Repubblica democratica e antifascista siano consapevoli di ciò che accade in Gioventù Nazionale, un organismo direttamente connesso a Fratelli d’Italia, che oggi sappiamo, grazie all’inchiesta di Fanpage, essere un vivaio nel quale vengono allevati giovani neofascisti per andare a popolare le segreterie politiche del partito della Presidente Giorgia Meloni.” Ad affermarlo è Irene Galletti, presidente del gruppo Movimento 5 Stelle in Toscana, che ricorda: “Essere fascisti in Italia, per adesso, è ancora un reato. In queste ore l’Europa, se non sta guardando con scandalo e imbarazzo il nostro governo, sta certamente ridendo di noi. Il fascismo è una piaga della storia, un cancro che per vent’anni ha causato morte e distruzione in diversi continenti. Se Meloni non è in grado di rimediare all’imbarazzo che le schiere più estremiste del suo partito stanno provocando al Paese, è meglio che ponga fine a questo governo degli orrori” conclude Galletti.

Galletti (M5S): “Il Movimento 5 Stelle radicato in Toscana, pronti a dimostrare la nostra capacità di portare il cambiamento”

Il Movimento 5 Stelle conferma la sua presenza in Toscana e continua il processo di radicamento sul territorio. Dopo queste elezioni amministrative, il Movimento potrà contare su circa 15 assessori distribuiti in tutta la regione, pronti a dimostrare come le capacità del Movimento e dei suoi esponenti si siano affinate nel corso del tempo.

“La nostra capacità di offrire quella discontinuità richiesta dai cittadini è ormai consolidata”, afferma Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana. “Le destre sono state arginate, e con ‘destre’ non ci riferiamo esclusivamente a una visione ideologica, ma piuttosto a ciò che rappresenta il loro modo di governare. L’autonomia differenziata e altri attacchi all’integrità della nostra nazione ne sono una testimonianza.”

Galletti sottolinea l’importanza della discontinuità con le politiche del passato: “Per questo, le geometrie alternative con cui ci siamo presentati nelle coalizioni nei vari comuni dimostrano la genuinità della nostra volontà di offrire ai cittadini qualcosa di diverso, più centrato sui loro bisogni.”

“Dove il Partito Democratico ha collaborato, è stato possibile percorrere questa strada insieme in modo fruttuoso. Montecatini Terme e Prato sono due esempi eclatanti. In altri casi non è stato possibile, vedi Rosignano e Borgo San Lorenzo, ma laddove il Partito Democratico e le forze di maggioranza in Regione si mettono in discussione e condividono idee e metodo troveranno sempre la porta aperta”, conclude Galletti.

Galletti (M5S): Soddisfazione per la decisione di Giani di incontrare le lavoratrici e i lavoratori della biblioteca di San Miniato

“Esprimo soddisfazione per la decisione del Presidente Eugenio Giani di incontrare le lavoratrici e i lavoratori della biblioteca di San Miniato, riconoscendo così la validità della ricostruzione fatta dal Movimento 5 Stelle. È un passo importante per fare chiarezza su una vicenda piena di ombre e che ha lasciato senza lavoro sette operatori del settore culturale.” Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, commenta la risposta del Presidente Giani all’interrogazione regionale sulla vicenda.

“Nei giorni scorsi avevamo evidenziato come le lavoratrici e i lavoratori della biblioteca fossero rimasti senza lavoro, apparentemente come punizione per aver segnalato gravi carenze strutturali e di sicurezza nel luogo in cui lavoravano da oltre vent’anni. Questo episodio, se confermato, rappresenta una grave ingiustizia e richiede un approfondimento urgente. Secondo la loro versione, le segnalazioni effettuate, probabilmente sgradite al Comune, hanno portato alla cancellazione dell’appalto, ipotesi sostenuta dal fatto che la volontà di internalizzare il servizio non era evidente negli atti comunali precedenti all’episodio.”

“Tuttavia, accogliamo con favore l’impegno del Presidente Giani ad ascoltare tutte le versioni e a verificare gli atti della Giunta comunale e le delibere, per accertare la verità. Siamo fiduciosi che questo incontro possa rappresentare un primo passo verso una risoluzione equa per tutte le parti coinvolte. Continueremo a monitorare attentamente la vicenda e a sostenere le lavoratrici e i lavoratori affinché venga fatta piena luce su quanto accaduto e vengano rispettati i loro diritti”, conclude Galletti.