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PARTITO IL TOUR ECO IMPRESA, VI RACCONTIAMO LA PRIMA TAPPA!

Prima tappa del tour Eco impresa organizzato dal Movimento 5 Stelle in collaborazione con Ecofuturo Festival sono state stamani la SIDEA ITALIA e la PM Service di Pontassieve.

“Ho pensato a questa iniziativa per conoscere meglio le realtà toscane che già oggi svolgono un ruolo da protagoniste nel settore della green economy – spiega Giacomo Giannarelli, Presidente del Gruppo regionale del Movimento 5 Stelle –  I nostri incontri servono tra l’altro ad approfondire gli ambiti di attività delle imprese che visitiamo, a capire le prospettive di sviluppo del settore e ad acquisire la necessità di eventuali misure a sostegno dell’occupazione e delle imprese. Si tratta di un’importante occasione di approfondimento per lo sviluppo dell’industria innovativa e rispettosa dell’ambiente.”

“SIDEA ITALIA è un’Azienda di Firenze che da oltre 40 anni opera nel Trattamento dell’acqua ad uso alimentare ­– spiega Andrea Tavanti, Amministratore Unico di SIDEA ITALIA srl – e dispone di un proprio Brevetto denominato “Sistema di Naturizzazone®“, ed è proprietaria del Marchio “Acqua Naturizzata®“. Oltre alle famiglie, agli uffici ed ai migliori ristoranti ed alberghi in Italia e nel mondo, da diversi anni ” Il Servizio Acqua Naturizzata ” è attivo con oltre 400 Fontanelli e Case dell’Acqua anche  nelle scuole, nelle mense, nelle residenze sanitarie, nelle piazze e nei parchi di molti Comuni d’Italia, da Sondrio a Palermo.” Dopo aver ringraziato gli autorevoli ospiti per la visita,  Andrea Tavanti ha presentato il Progetto ECOEUROPA per le famiglie, nato sull’onda delle Direttive UE per la riduzione delle bottiglie di plastica, ed ancorato alle iniziative dei Comuni del Patto dei Sindaci per la Sostenibilità e l’Ambiente. “Questo Progetto – ha concluso Tavanti – senza richiedere nessun contributo pubblico, può offrire ad ogni famiglia un Naturizzatore® capace di rendere gradevole, liscia o gassata, l’acqua dell’acquedotto, ad un costo accessibile a tutti.”

“La naturizzazione – commenta Giannarelli – utilizza tutti i benefici della tecnologia più avanzata evitando gli impatti negativi sull’ambiente, eliminando l’inquinamento delle bottiglie di plastica, derivati del petrolio, per la loro produzione, trasporto e smaltimento. Come Movimento 5 Stelle in Regione – commenta Giannarelli – abbiamo presentato due mesi fa una mozione in Consiglio regionale, approvata all’unanimità, con la quale chiedevamo l’installazione di fontanelle negli ospedali toscani, al fine di abbattere drasticamente il consumo di bottigliette di plastica e quindi l’inquinamento ambientale.”

La P.M. Service invece nasce nel 1999 dopo che i soci avevano maturato un’esperienza quindicennale nella distribuzione di componenti elettronici, con l’intento di distribuire prodotti e servizi nel mercato dell’energie alternative e risparmio energetico, stringendo contratti e collaborazioni con i maggiori costruttori di moduli europei, asiatici e inverter di quel tempo. Oggi l’azienda è leader nella distribuzione di soluzioni per la produzione di energia da fonti rinnovabili. “Ringrazio per l’interesse che viene dimostrato nei confronti della nostra azienda – spiega Andrea Parrini, uno dei fondatori della P.M. Service – Vogliamo continuare a crescere in ambito nazionale ed internazionale, continuando ad assumere  giovani del territorio; è quindi indispensabile scambiare idee ed opinioni con le Istituzioni ed i rappresentanti politici”. “E’ importante far crescere questo settore economico che è fondamentale per l’occupazione – conclude Giannarelli – Dal 2017 l’industria rinnovabile ha creato oltre 500.000 nuovi posti di lavoro a livello mondiale, superando per la prima volta i 10 milioni di occupati. Le energie rinnovabili sono divenute un pilastro della crescita economica low carbon a livello mondiale, un elemento che si riflette direttamente nell’aumento del numero di posti di lavoro creati nel settore”.

PARTE IL TOUR ECO IMPRESA

Dal 2 luglio incontreremo tutte le aziende green della Toscana. Sono previsti incontri con specialisti, confronti con esperti del settore e scambi di idee con i maggiori imprenditori toscani del settore. Dal 2 luglio è in partenza il ‘Tour Eco Impresa’ organizzato dal Movimento 5 Stelle in collaborazione con Ecofuturo Festival e con il suo responsabile Fabio Roggiolani. Un tour che farà tappa presso le più importanti realtà imprenditoriali green della nostra regione. “Ho pensato a questa iniziativa per conoscere meglio le realtà toscane che già oggi svolgono un ruolo da protagoniste nel settore della green economy.

I nostri incontri serviranno tra l’altro ad approfondire gli ambiti di attività delle imprese che visiteremo, a capire le prospettive di sviluppo del settore e ad acquisire la necessità di eventuali misure a sostegno dell’occupazione e delle imprese. Il Tour, che si svolgerà ogni lunedì, partirà dalla provincia di Firenze e di Arezzo, dal cuore pulsante della green economy toscana e dai luoghi dov’è nata l’attività fotovoltaica, per toccare poi la costa e tutte le imprese nei vari distretti toscani.

Si tratta di un’importante occasione di approfondimento per lo sviluppo dell’industria innovativa e rispettosa dell’ambiente. Dal 2017 l’industria rinnovabile ha creato oltre 500.000 nuovi posti di lavoro a livello mondiale, superando per la prima volta i 10 milioni di occupati. Le energie rinnovabili sono divenute un pilastro della crescita economica low carbon a livello mondiale, un elemento che si riflette direttamente nell’aumento del numero di posti di lavoro creati nel settore. Con l’economia circolare possiamo creare fino a 10mila nuovi posti di lavoro nella regione Toscana. Alcuni nostri distretti sono già all’avanguardia, come nel riciclo degli scarti tessili nella provincia di Prato ed nel riciclo del pulper da cartiera nel distretto di Lucca”.

Queste le tappe del Tour di lunedì 2 luglio:

  • ore 9:30 Sidea Italia – Molino del Piano – Pontassieve (FI) – Prima azienda a produrre integralmente in proprio le apparecchiature per il trattamento, la refrigerazione e la gassatura dell’acqua potabile. http://www.acquaperfetta.it/azienda-sidea-italia/
  • ore 11:00 PM Service – Pontassieve (FI) – Azienda leader nella vendita di pannelli fotovoltaici. http://www.pmservicespa.com/
  • ore 12:30 Zucchetti Centro Sistemi – Terranuova Bracciolini (AR) – Azienda leader nella produzione di robot innovativi e nelle energie rinnovabili. Progetta, produce e distribuisce robot innovativi ad alta tecnologiaProgetta, produce e distribuisce robot innovativi ad alta tecnologiaproduce e distribuisce robot innovativi ad alta tecnologiaproduce e distribuisce robot innovativi ad alta tecnologia. https://www.zcscompany.com/it/
  • ore 15:00 Graziella Green – Arezzo – Leader nel fotovoltaico e nella geotermia ad emissioni zero. http://www.graziellagreen.it/it/home-page.html
  • ore 16:30 Ecotrade e Solaris – Rigutino (AR) – Azienda attive nel fotovoltaico e nelle energie rinnovabili. https://www.ecotrade.bio/it/IT/home
  • ore 18:00 Mannucci Droandi – Montevarchi (AR) – Azienda produttrice di vino biologico. http://www.mannuccidroandi.it/

GOVERNO E PARLAMENTO IMPARINO LEZIONE DA STRAGE DI VIAREGGIO

“Quando hai vissuto l’inferno e visto come opera la morte nulla fa’ più paura. Viareggio 29giugno 2009 , un dolore che resta immutato nel tempo.
Siamo rinati quella notte per un motivo, continuiamo a pretendere giustizia per quei figli che non sono più tra noi.
Il fischio dei treni oggi ci accompagnerà per tutto il giorno ed a ogni fischio un brivido, ricordo bene quella notte il fischio lo stridere del treno sulle rotaie un sibilo disperato prima che esplodesse l’inferno, le urla di dolore che hanno fatto spazio alla disperazione.
Poi il silenzio, un quartiere dilaniato e noi superstiti. Surreale , incomprensibile, la rabbia per le istituzioni e la loro indifferenza di fronte all’orrore ed al dolore di chi ha perduto per sempre una parte di vita che non tornerà mai più , la mercificazione dei sentimenti in quell’aula asettica priva di umanità, orrore e dolore ancora a braccetto.
Viareggio Non Dimentica !!

Così ha scritto una nostra attivista, testimone dell’orrore della Strage di Viareggio e ci sentiamo di ribadire in questo post.

Oggi ricorrono 9 anni da quel giorno terribile e come Movimento 5 Stelle Toscana esprimiamo ancora una volta la massima solidarietà ai familiari delle vittime della strage, a Viareggio e a tutti coloro che hanno subìto questo dramma umano.

Il 31 gennaio scorso è arrivata la sentenza di primo grado. Mancano ancora due gradi di giudizio, le condanne quindi non sono definitive, ma nelle 1021 pagine della sentenza abbiamo quello che giustamente qualcuno ha definito un “manuale della sicurezza sui luoghi di lavoro e sul trasporto ferroviario“.

Un manuale prodotto dal dibattito processuale dove tutte le società condannate, al pari delle persone, hanno potuto difendersi. Lo hanno potuto fare Gatx Austria e Gatx Germania, società austriaca proprietaria delle cisterne, Officina Junghenthal, controllata da Gatx che avrebbe dovuto fare manutenzione, Ferrovie dello Stato spa come società holding che racchiude altre coinvolte, RFI spa proprietaria delle rotaie, Trenitalia spa proprietaria della locomotiva che trainava le cisterne, FS Logistica spa, lo “spedizioniere” del trasporto e Cima riparazioni spa che avrebbe dovuto curare la manutenzione in Italia del convoglio.

Tutte queste società sono state condannate, insieme ad alcune persone, proprio per errori legate alla sicurezza sui luoghi del lavoro, treni e stazioni lo sono, e sul trasporto ferroviario.

Bene ricordare almeno un fatto: il convoglio che è deragliato a Viareggio aveva 14 cisterne piene di GPL che da Trecate (NO) andava a Gricignano di Aversa, in Campania. Quindi doveva andare dal Piemonte fino in Campania, carico. Poco prima della stazione di Viareggio l’assile 98331 si è spezzato, il primo vagone si è appoggiato al marciapiede poi ha trovato il cosiddetto passaggio a raso, si è ribaltato e dopo qualche centinaio di metri si è squarciato facendo uscire il gpl che ha preso fuoco generando l’inferno e 32 vittime.

Tramite il processo abbiamo scoperto che se non si rompe la condotta dell’aria nessun macchinista ha oggi a disposizione un segnale qualsiasi di un deragliamento in atto. Con un dispositivo esistente in altri paesi, il detettore di svio, la storia sarebbe andata diversamente.

Eppure gli incidenti proseguono e ad oggi ancora si è fatto poco. Pochissimo. Noi ci adopereremo affinché Governo e Parlamento imparino la lezione della strage di Viareggio e assumano i provvedimenti scritti in sentenza per rendere più sicuri i luoghi di lavoro e il trasporto ferroviario.

E contemporaneamente continueremo a sollecitare entrambe queste istituzioni sulla riforma della prescrizione dei reati. Quella grande vergogna nazionale che ha segnato anche la storia del processo Viareggio e non dovrebbe continuare a farlo in futuro.

LA REGIONE CONTINUA A SMANTELLARE IL SERVIZIO PUBBLICO SANITARIO

Il pericolo è reale, stiamo andando verso una progressiva esternalizzazione dei servizi sanitari, il che significa privatizzazione della Sanità, aumento dei costi e ricerca del profitto in un panorama nel quale già oggi più di 12 milioni di concittadini rinunciano a curarsi per problemi economici.

Lanciamo l’allarme replicando alla risposta della Giunta regionale in merito ad una interrogazione nella quale chiedevo spiegazioni sulla recente decisione della USL Toscana Centro di esternalizzare a privati il servizio di quasi 40mila ecografie.

L’ospedale non sarebbe in grado di garantire questo servizio per via delle lunghe liste di attesa. Per sostenere il costo di tale esternalizzazione l’Asl ha disposto un pagamento di 2,8milioni di euro per un anno. È assurdo: per quale motivo l’Asl Toscana esternalizza servizi piuttosto che portare a pieno regime l’utilizzo di macchinari, migliorare e potenziare l’orario di erogazione del servizio, procedere a implementare il proprio organico e riqualificare tutto il sistema sanitario pubblico? Si sta navigando a vista si vanno ad acquistare servizi nel privato senza alcuna strategia, contribuendo all’agonia del servizio sanitario pubblico, che è vicino al collasso.

BASTA RINVII, LA REGIONE INVESTA NEI LAVORI DI PUBBLICA UTILITA’

Appello congiunto della Consigliera regionale M5S, Irene Galletti e dell’assessore comunale Francesca Martini. Pronta una mozione in Regione

“Se vogliamo rilanciare l’occupazione nelle aree di crisi complessa, in particolare a Livorno, è indispensabile investire nelle politiche attive come i lavori di pubblica utilità, che negli ultimi due anni la Regione sembra aver abbandonato. E’ necessario recuperare questa esperienza virtuosa ed è fondamentale investirci con sempre maggior coraggio e determinazione”.

E’ un appello accorato quello lanciato dall’assessore alle Attività produttive del Comune di Livorno, Francesca Martini, e dalla Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Irene Galletti.
Un appello lanciato all’indirizzo della Regione Toscana nel corso della conferenza stampa congiunta che si è tenuta questa mattina a palazzo Civico, sede del Comune di Livorno.

Quest’ultima ha presentato una mozione in Consiglio regionale che impegna la giunta a predisporre un nuovo bando per i lavori di pubblica utilità, che dovrà essere finanziato all’80% attraverso il Fondo sociale europeo del settennato 2014-2020.

“Negli scorsi anni la Regione ha puntato con coraggio su questa misura che ha dato risultati importanti e che permetteva a persone disoccupate e senza alcuna forma di ammortizzatore sociale di rimettersi in gioco e svolgere un lavoro fondamentale per la collettività. Ormai, però, è dal 2016 che non si fa più un bando e allora mi chiedo: che senso ha rinunciare a una misura che funziona?”.

Galletti e Martini chiedono dunque alla Regione un rinnovato impegno, ma anche un cambio di passo nelle modalità di finanziamento.

“Nel 2015 – spiega Martini – la Regione ha messo sul piatto 300mila euro e noi come Comune di Livorno, insieme ad altri enti pubblici, siamo riusciti a impiegare ben 66 lavoratori di pubblica utilità, che si sono occupati di valorizzazione del patrimonio pubblico urbano, manutenzione parchi, riorganizzazione e digitalizzazione degli archivi e arretrati e manutenzione via dell’acqua. L’anno successivo i fondi a disposizione sono saliti a 3 milioni, ma a causa dei limiti assuntivi imposti dalla Madia non abbiamo potuto impiegare più di 28 persone in un anno che si sono occupate principalmente di riordinare gli archivi del Comune. Ora che i paletti imposti dalla legge nazionale sono caduti, è fondamentale ripristinare questa misura”.

Che a questo punto, sostengono Martini e Galletti, dovrà essere finanziata per almeno l’80% con fondi regionali, in modo da non pesare sulle economie degli enti locali chiamati in questi anni a sobbarcarsi la maggior parte dei costi.

“Gli ultimi dati diffusi da Irpet – conclude Galletti – hanno certificato che la ripresa in Toscana è debole perché sulla costa si registra una carenza occupazionale ancora preoccupante. Se il presidente Rossi vuole davvero lasciarsi alle spalle una Toscana a due velocità, è indispensabile che investa nelle politiche attive del lavoro. Inseguire le crisi industriali, peraltro sempre dopo che sono scoppiate, non ha alcun senso. Investire fondi pubblici per creare nuovi posti di lavoro è la misura anticiclica di cui la costa ha bisogno. Questo si che sarebbe un modo intelligente di spendere i soldi dei cittadini”.

SOLIDARIETA’ A PIETRO DEZIO, CONSIGLIERE COMUNALE DI PIEVE A NIEVOLE

Domenica 17 giugno Pietro Dezio, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Pieve a Nievole, è stato aggredito da un gruppo di persone nei pressi della sua abitazione. Dezio è stato raggiunto da un pugno alla testa e pesantemente offeso. Il tutto per essersi interessato allo smaltimento rifiuti della locale festa paesana. Venerdì 22 nel consiglio comunale di Pieve a Nievole, cinque giorni dopo l’aggressione, il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ha condannato l’accaduto, esprimendo solidarietà al consigliere Dezio, e ha rivolto un’interrogazione al Sindaco per sapere come si sarebbe attivata per stemperare il clima pesante venutosi a creare in città. “Sono fatti privati” è stata la risposta del Sindaco.”

Il Gruppo regionale del Movimento 5 Stelle, con il presente comunicato, esprime la propria solidarietà e vicinanza al consigliere Pietro Dezio, lo sostiene con forza e lo invita a perseverare nel compito a lui affidato, con l’onestà e il coraggio che da sempre lo contraddistinguono. Al contempo condanna ogni forma di violenza e stigmatizza il comportamento del Sindaco di Pieve a Nievole, che mostra disinteresse nei confronti dell’accaduto e sottovaluta l’aggressione avvenuta.”

CRISI BEKAERT, LAVORIAMO TUTTI INSIEME PER TROVARE UNA SOLUZIONE

È stata ricevuta oggi in Consiglio regionale una delegazione di dipendenti e rappresentanti sindacali della Bekaert, azienda belga di Figline Valdarno che ha deciso di chiudere lo stabilimento e di licenziare più di 300 persone.

Occorre lo sforzo di tutti per trovare una soluzione a questa drammatica situazione che colpisce oltre 300 lavoratori e le loro famiglie. Apprezziamo molto lo sforzo che sta facendo il Ministero del Lavoro per scongiurare la delocalizzazione all’estero dell’azienda e salvaguardare così la produzione e i posti di lavoro in Toscana. Proprio perché occorre un’azione congiunta, vi è la necessità di un coinvolgimento di tutte le sigle sindacali e USB in questa situazione, anche per incoraggiare l’unità d’intenti e scoraggiare eventuali divisioni interne ai lavoratori. Mi ha pertanto sorpreso apprendere che oggi in Consiglio regionale fossero state invitate soltanto alcune sigle sindacali. Voglio pensare si sia trattato di un disguido e che nelle occasioni future, ed in particolar modo in contesti istituzionali, venga prestata attenzione a tutte le rappresentanze dei lavoratori.

Strumentalizzare in chiave politica vicende così gravi sarebbe certamente un errore. In questa, come in tutte le situazioni analoghe, è necessario che le Istituzioni ascoltino tutte le rappresentanze.

Chiamiamo dunque alla massima partecipazione di tutti alla manifestazione di protesta che si terrà il prossimo 29 giugno a Figline Valdarno, manifestazione che partendo dai cancelli della Bekaert, si concluderà nella piazza principale di Figline con un consiglio comunale aperto.

BENI ESTIMATI NEGLI AGRI MARMIFERI SONO UN BENE PUBBLICO VITTORIA, CONSIGLIO REGIONALE APPROVA PROPOSTA DI LEGGE AL PARLAMENTO

Approvata oggi dal Consiglio regionale della Toscana una proposta di legge al Parlamento presentata dal Gruppo regionale del Movimento 5 Stelle che ribadisce che appartengono al patrimonio indisponibile pubblico di Massa e di Carrara i beni estimati che insistono negli agri marmiferi dei due Comuni.

E’ una grande vittoria per il Movimento 5 Stelle. La nostra proposta di legge al Parlamento riprende una sentenza della Corte costituzionale del 2016 che ha sanzionato la legge regionale sulle cave, in quanto la Regione non è competente a stabilire se tali beni estimati siano pubblici o privati. Tale decisione spetta, infatti, alla legge dello Stato. Per questo abbiamo proposto una legge d’iniziativa regionale in Parlamento, al fine di stimolare il legislatore nazionale a pronunciarsi in merito.

La proposta approvata oggi in Consiglio regionale ripropone l’interpretazione di cui all’editto di Maria Teresa Cybo Malaspina del 1751, interpretazione che accoglie le tesi giuridiche di autorevoli esponenti di diritto costituzionale che affermano che la natura dei “beni estimati” è pubblica, nel senso che sono beni che appartengono al patrimonio indisponibile comunale. L’esercizio dell’attività estrattiva è quindi sottoposto a concessione temporanea ed onerosa da parte del Comune, previo esperimento di procedura di gara ad evidenza pubblica.

Oggi è una giornata storica per la comunità di Carrara abbiamo approvato una legge che si aspettava da 300 anni.”

CHIUSURA BEKAERT, SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI. NON SI LASCI NULLA DI INTENTATO PER SALVARE I POSTI DI LAVORO

Piena solidarietà dei Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle ai lavoratori della Bekaert di Figline e Incisa Valdarno, azienda belga che stamani ha annunciato improvvisamente la chiusura della sua fabbrica con lettere di licenziamento per più di trecento dipendenti.

Già nel mese di aprile avevamo incontrato alcune rappresentanze sindacali della Bekaert, che ci avevano esposto i loro timori per una probabile chiusura o delocalizzazione del sito produttivo della loro azienda. Insieme ai parlamentari toscani M5S, che stanno seguendo in queste ore la vicenda, siamo vicini a questi lavoratori, che come tanti altri in Toscana si trovano ad affrontare all’improvviso una notizia drammatica come questa. Siamo fiduciosi nell’operato del Ministro Di Maio – il quale ha peraltro già convocato presso il Mise i sindacati e i rappresentanti della Bekaert per martedì prossimo – e nella sua attenzione al problema delle delocalizzazioni, come ha avuto modo di dichiarare appena insediatosi al dicastero. Il settore dell’industria si dimostra purtroppo ancora una volta fonte di crisi aziendali di grandi proporzioni in Toscana.

REGIONE VIGILI SU PROGETTI DEDICATI A VITTIME DI TRATTA

Dal 2003 una legge dello Stato prevede la realizzazione di programmi personalizzati di assistenza per le vittime di tratta, riduzione o mantenimento in schiavitù.

Nel 2005 la Regione Toscana ha raccolto questa novità sulle vittime di tratta disciplinando i servizi a queste dedicati e pubblicando un preciso Regolamento di attuazione. Di lì sono iniziate azioni e interventi fino al 2011, quando la Regione ha sviluppato un’azione sistemica col progetto “Con-Trat-To” (Contro la Tratta in Toscana) che promuove e sostiene azioni in favore delle persone vittime di reati di riduzione in schiavitù.

A finanziare il progetto, il Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPO) tramite Avvisi che la Regione ha intercettato. Con quello del 2016 il DPO ha voluto sostenere progetti finalizzati ad assicurare alle vittime di tratta adeguate condizioni di alloggio, vitto e assistenza sanitaria e, successivamente, la prosecuzione di misure di assistenza e integrazione sociale. L’intero progetto, chiamato SATIS, è stato coordinato dalla Società della Salute Zona Pisana e finanziato dal DPO per 1,3 milioni di euro, con una piccola integrazione regionale di 120mila euro.

Dopo SATIS, è stata elaborata una nuova progettazione denominata “SATIS II”, sempre coordinata a livello regionale dalla Società della Salute Pisana, che ha vinto un nuovo finanziamento del DPO per 1,5 milioni di euro e di nuovo il medesimo piccolo contributo regionale.

Sono a favore di questi progetti, ma ritengo importante monitorarne lo stato di avanzamento e la corretta attuazione, soprattutto delle convenzioni stipulate fra Società della Salute Pisana, Regione Toscana e tutti gli altri soggetti attuatori sul territorio regionale. Abbiamo infatti saputo che, in alcuni territori, si sarebbero verificate problematiche relative al coordinamento fra la Società della Salute Pisana e le Reti territoriali e che nella segreteria tecnica della Società della Salute Pisana siedano figure di riferimento delle cooperative attuatrici degli interventi finanziati.

Per questo ho presentato un’interrogazione alla giunta regionale dove chiedo di sapere tra le altre cose se non ritenga eventualmente opportuno anche che la Regione Toscana torni a svolgere un ruolo istituzionale di coordinamento per i progetti sulle vittime di tratta, come accadeva in passato con il Progetto Con-Trat-To.