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INCENDIO DI CALCI, ARRIVA RISOLUZIONE UNANIME PER GARANTIRE IL SOSTEGNO FINANZIARIO ALLE AZIENDE AGRICOLE DANNEGGIATE

“È stata approvata all’unanimità dalla commissione Agricoltura della Camera la risoluzione congiunta per garantire il sostegno finanziario alle imprese agricole danneggiate e per gli interventi di messa in sicurezza del territorio colpito dall’incendio dei Monti Pisani del 24 settembre scorso, anche attraverso iniziative normative di natura straordinaria”.

Così in una nota Chiara Gagnarli, portavoce del Movimento 5 stelle in commissione Agricoltura alla Camera e prima firmataria della risoluzione.

“Questo testo impegna il governo anche a promuovere una collaborazione tra enti di ricerca, università, associazioni di categoria e agricoltori, in modo da ottenere una corretta progettazione e gestione del reimpianto delle colture perse nell’incendio. Con questo atto diamo una risposta concreta ai comuni di Calci, Vicopisano e Buti, per far fronte ai danni subiti dal comparto agricolo e forestale, stimati in 4.517.941,79 euro complessivi. Un altro importante tassello nel percorso di ricostituzione di un territorio che deve tornare presto ad essere il fiore all’occhiello della produzione olivicola toscana e italiana”.

Sul fatto interviene anche la consigliera regionale del M5S, Irene Galletti.

“Come dissi subito nell’immediatezza del post incendio, eravamo consapevoli della complessità del problema e che sarebbero stati necessari atti di carattere straordinario per potere sostenere le comunità colpite. Con l’onorevole Gagnarli ci siamo subito attivate per capire come poter ottenere gli aiuti necessari dal governo. Non posso quindi che ringraziarla, insieme al presidente della commissione Agricoltura della Camera, per la loro visita del 22 ottobre scorso e aver portato avanti insieme un percorso silenzioso ma efficace, di cui questa approvazione è un risultato importante. Il nostro impegno continuerà su altri fronti, consapevoli che ci sono ancora famiglie che hanno perso tutto e un patrimonio forestale da ricostruire”.

SI FA PRESTO A GIUDICARE. VOI COSA AVRESTE FATTO DOPO AVER SUBÌTO 40 FURTI?

La vita è sacra e oggi è morta una persona. È stata uccisa durante una violazione di domicilio da un imprenditore che ha subìto 40 furti in pochi anni ed è costretto a vivere nel suo capannone per difendere quello che ha creato con il proprio duro lavoro. Prima di giudicare mettiamoci nei panni di questo imprenditore. C’è un problema sicurezza in tutta la Toscana: lo diciamo da tempo. Ora servono delle risposte.

La notizia mi sconvolge e non poco. Sì, perché lo scorso mese incontrai, per caso, proprio il Pacini. Ero a Chiusi per un incontro con il gruppo locale del Movimento e avevo forato una gomma. Venne in mio soccorso lui, persona gentile e con le mani da lavoratore. Solo dopo l’intervento in officina, scambiando due chiacchiere, scoprii la sua storia. Una racconto incredibile. Mi spiegò che era costretto a dormire da almeno quattro anni nel suo capannone: aveva subìto 38 furti. Allora, tra le altre cose, scrissi: non possiamo permettere che la nostra regione viva nel terrore della criminalità. È andata così. Senza parole.

EROSIONE COSTIERA, FRATONI RIFERISCA IN CONSIGLIO

“Oltre nove milioni di euro gettati ogni anno”

“L’assessore Federica Fratoni venga a riferire in consiglio regionale sulle politiche dedicate all’Erosione Costiera”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli interviene a margine di un sopralluogo lungo l’area di Rosignano Solvay. Ad accompagnare l’esponente del M5S anche i portavoce comunali Elisa Becherini e Mario Settino.

“La Regione negli ultimi due anni ha gettato in mare oltre nove milioni di euro. Fondi destinati a una politica sull’erosione costiera che non contempla un’adeguata azione preventiva. Rincorrere gli avvenimenti non è mai una cosa positiva. La politica ha il dovere d’intervenire in modo chiaro con idee risolutive dei problemi della gente”. 

Molte le aziende danneggiate dall’erosione costiera nell’area di Rosignano. “Ricordo a tutti che queste aree sono a forte vocazione turistica: la classe politica deve avere una visione e pianificare al meglio le proprie attività nell’interesse di cittadini e imprenditori”.

FAKE NEWS DA CONDANNARE, SENZA SE E SENZA MA

Il Movimento 5 stelle esprime solidarietà al consigliere regionale Leonardo Marras e agli altri esponenti politici ripresi da una stupida fake news fatta circolare in queste ore sulla Rete da qualche fenomeno da tastiera.
Il gruppo consiliare M5S della Regione Toscana ha già inoltrato adeguata segnalazione ai vertici nazionali del Movimento per l’improprio uso che è stato fatto del simbolo. Le fake news sono da condannare, senza se e senza ma.

VALTIBERINA A RISCHIO ISOLAMENTO

“La Valtiberina rischia l’isolamento”.

La denuncia arriva dal consigliere regionale del M5S Giacomo Giannarelli, stamani in sopralluogo tra la E45 e la Tiberina 3 bis assieme ai portavoce Catia Giorni (Sansepolcro) e Massimo Ricci (Anghiari).

“Sono molti i problemi legati a queste due importanti arterie di comunicazione. La E45 è una vera e propria strada della vergogna: lì abbiamo più volte denunciato la presenza di pilastri usurati e tracce di amianto sull’asfalto, tanto che la procura di Arezzo ha aperto da poco un fascicolo d’indagine. La statale Tiberina 3 bis, invece, è il più classico degli esempi di malgoverno con la chiusura al traffico che si protrae da vent’anni, un continuo rischio frane e una messa in sicurezza mai compiuta. Per questo presenteremo un’interrogazione in Regione”.

Giannarelli evidenzia il pericolo isolamento per chi risiede nell’area servita dalla E45 all’altezza della Valtiberina a ridosso del territorio di Pieve Santo Stefano: “Dovesse essere chiusa la E45 in modo parziale o totale per qualunque ragione, anche manutentiva, migliaia di cittadini e centinaia di imprese si ritroverebbero oltremodo penalizzati”.

EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA “PD SI FERMI, RISCRIVIAMO LA LEGGE ASSIEME”

“Quello alla casa è un diritto e dev’essere garantito: quando saremo al governo della Regione certe storture e ingiustizie saranno spazzate via”.

“Sono 75mila le famiglie coinvolte dalla discussione sull’Erp in Toscana. Parliamo di oltre 200mila persone”. La gran parte di queste è concentrata nella zone di Firenze, Livorno, Pisa e Massa Carrara. “Mentre 25mila nuclei familiari sono dentro le graduatorie, ma si ritrovano senza assegnazione. Ebbene, noi vogliamo che queste liste siano sempre accessibili: in continuo aggiornamento. Sì, perché le necessità, il bisogno, non si fermano. E la risposta che le istituzioni devono dare dev’essere adeguata a queste premesse”.

A tal proposito il M5S ha presentato degli atti in Consiglio. Emendamenti che includono l’obbligo di corsi civici per chi concorre per un posto in alloggio popolare.

“Il Partito democratico insegue le pulsioni più estreme della Lega finendo per dar vita a un dibattito ideologico che fa tutto meno che risolvere i problemi delle persone. Noi, invece, siamo abituati a guardare alla sostanza, alla bontà delle scelte”.

L’altro punto cardine dell’azione del Movimento riguarda le restanti 50mila famiglie toscane che a oggi risiedono in case Erp: “Pensiamo alla necessità di superare le barriere ideologiche sulle alienazioni. Avanziamo perplessità sugli aspetti discriminatori per i nuovi assegnatari rispetto agli attuali inquilini. Pensiamo che sia fondamentale tutelare gli inquilini rispetto alla mobilità, in particolare gli ultra sessantacinquenni. Chiediamo al Pd di fermarsi, di riscrivere la legge come avevamo proposto all’indomani della prima stesura insieme ai portatori di interesse e ai sindacati. Lo affermiamo con ancora più forza anche alla luce del fatto che nell’ultima stesura che comprende anche gli emendamenti proposti dal Pd è completamente scomparsa la riforma della governance. Riforma che avrebbe dovuto essere il cardine dell’intera proposta di legge”.

AEROPORTI TOSCANI, STOP CON LE AMBIGUITÀ

“Investire sullo scalo di Pisa, ridimensionare Peretola”

“Nessuna ambiguità, un unico indirizzo politico: sì a investimenti sull’aeroporto di Pisa, l’unico scalo strategico di rilevanza internazionale nella nostra regione; no all’ampliamento di Peretola: dev’essere ridimensionato e divenire un city airport. Serve un collegamento ferroviario rapido tra Firenze e Pisa”.

Così i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli e Irene Galletti a margine della votazione avvenuta oggi in Consiglio regionale.

NO AGLI INCENERITORI: RIBADIAMO LA NOSTRA LINEA

“Le soluzioni di Matteo Salvini? Pittoresche. I leghisti spieghino da che parte stanno su Scarlino”.

Il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle Toscana esprime preoccupazione per le parole del leader leghista Matteo Salvini riguardo un capillare incremento degli inceneritori su tutto il territorio italiano.

“Il contratto di governo, cui il Movimento 5 stelle da forza seria e responsabile si attiene a pieno, – spiegano i consiglieri Giacomo Giannarelli, Andrea Quartini, Irene Galletti e Gabriele Bianchi – non contempla nel modo più assoluto le pittoresche soluzioni lanciate dal capo politico della Lega. A questo punto ci domandiamo quale sia la posizione delle segreterie locali del partito di Salvini in Toscana, a cominciare da quelle che si occupano del territorio su cui sorge l’impianto di Scarlino. Il Movimento 5 stelle – concludono – proseguirà dritto per la propria strada, in Toscana così come a livello nazionale. Obiettivo cardine della nostra politica governativa è la salvaguardia della salute dei cittadini e della loro qualità della vita. E gli inceneritori _ sia chiaro a tutti _ non possono fare parte di questo percorso”.

ALLEVAMENTI AVICOLI, LA REGIONE TUTELI CHI FA IMPRESA DI QUALITA’

“Accesso ai contributi regionali e valorizzazione, così si difende un importante settore”

“Gli imprenditori che possiedono allevamenti avicoli all’aperto devono poter accedere ai contributi regionali previsti per le opere di prevenzione e l’eventuale risarcimento in seguito a danni provocati da fauna selvatica”.

Così il consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Irene Galletti, che proprio su questo tema è intervenuta anche per vie istituzionali con una mozione depositata da poco in Regione. L’allevamento avicolo all’aperto, tipico della tradizione contadina toscana, è tornato in auge in seguito alla crescente sensibilizzazione verso il benessere degli animali, aspetto spesso trascurato dagli allevamenti intensivi.

“Parliamo di aziende che possono vantare prodotti finali di alta qualità. Compito della politica è quello di valorizzare questo genere d’imprese che contribuiscono al recupero dei metodi della nostra tradizione contadina: è per queste ragioni che abbiamo deciso d’intervenire con un atto in Consiglio affinché sia garantita la massima tutela a tutti quei piccoli imprenditori che permettono, tra le altre cose, il recupero di razze autoctone tipiche di un territorio e che troppo spesso finiscono per essere dimenticati. Il mancato ristoro dei danni provocati da fauna selvatica è un problema concreto con cui chi possiede questo genere di aziende ha a che fare ogni giorno. Così come è molto importante che l’imprenditore che decide di scommettere su un allevamento all’aperto sia messo nelle condizioni di poter mettere in campo tutta una serie di accorgimenti finalizzati alla tutela della propria impresa: quello dei danni agli allevamenti è infatti un altro aspetto molto sentito e su cui chi governa la Regione deve offrire risposte puntuali e adeguate”.

VIOLENZA SULLE DONNE NEL PISANO E A SESTO FIORENTINO “VERGOGNA. ORA CARCERE SENZA SCONTI”

“Si tratta di un fatto gravissimo. Adesso, così come tutti i cittadini, attendiamo che l’autorità giudiziaria si esprima con assoluto rigore e senza sconto alcuno”.

È di queste ore anche la notizia della violenza ai danni di una donna incinta avvenuta a Sesto Fiorentino.

“Stiamo parlando dell’ennesima vicenda che ha il sapore della vergogna. È necessario intervenire con fermezza in difesa delle donne e della loro libertà a poter vivere la vita al pari degli uomini, senza paure e angosce. A livello nazionale il governo si è già attivato grazie all’impegno del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e presto arriveranno i frutti del Codice rosso. Si tratta dell’avvio di un percorso destinato a crescere e mirato a restituire serenità alle donne”.