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SANITA’ “RIMBORSO PER VISITE: 25 EURO SE ATTESA MAGGIORE DI 15 GIORNI. NESSUNO LO SA, NESSUNO LO CHIEDE”

Andrea Quartini consigliere regionale capogruppo M5S:
“Il Rapporto 2015 dell’Osservatorio regionale Carta dei Servizi pubblici Sanitari ribadisce che dal 2006 i cittadini toscani possono chiedere 25 euro di rimborso alle ASL se non assicurano sette tipi di visite entro 15 giorni. Ma siccome nessuno lo sa, nessuno lo chiede. In compenso se lo stesso cittadino davanti alla stessa visita fissata dopo sei mesi, si dimentica di disdirla al CUP entro 48 ore è tenuto a pagarla comunque, pena un automatico recupero crediti che a volte raggiunge persino chi invece le visite le aveva già pagate, come dimostra la risposta dell’assessora Saccardi ad una nostra recente interrogazione”.

“Questa disparità di trattamento tra lo Stato e i cittadini deve finire: le ASL siano obbligate a informare i cittadini di questo diritto al rimborso, nel momento della prenotazione al CUP, e scontino contestualmente i 25 euro dall’importo dovuto se non riescono a garantire le visite nei 15 giorni definiti dalla normativa. Auspichiamo l’unanimità del Consiglio regionale su questa nostra proposta”.

*cardiologica, ginecologica, oculistica, neurologica, dermatologica, ortopedistica e otorinolaringoiatrica

Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/1Ro8bgK

DIRETTIVA BOLKESTEIN / COMMERCIO “SIANO ESCLUSI AMBULANTI DA RECEPIMENTO E SOCIETA’ DI CAPITALI DA GARE”

Ivan Della Valle, parlamentare M5S primo firmatario della proposta di legge depositata alla Camera dei Deputati:
“Il recepimento italiano della direttiva Bolkenstein è sbagliato e contiene due errori che possono mettere in ginocchio 200 mila imprese: estende anche al commercio ambulante le regole valide per l’uso dei beni naturali e introduce nelle gare di affidamento anche le società di capitali. La nostra posizione è molto chiara e scritta nero su bianco in una proposta di legge: il “suolo pubblico” non è una “risorsa naturale”, quindi la direttiva non si deve applicare al comparto ambulante, e le società di capitali devono essere tenute lontane da un settore centrato sulle imprese individuali e familiari. Il commercio era materia regionale così deve rimanere per preservare mercati storici e specificità territoriali, con licenze a rinnovo decennale appurati i requisiti fondamentali: occupazione reali del posti e rispetto della normativa sull’abusivismo”.

“Se si volesse rivedere il tema del rinnovo a vita, lo Stato deve avere il coraggio di non recepire male una direttiva UE e nascondersi dietro un falso “lo chiede l’Europa”. Faccia un tavolo con le associazioni di categoria e le regioni: troveremmo senz’altro una soluzione corretta e condivisa. Il decreto di recepimento italiano della Bolkenstein – n° 59/2010 – è invece una risposta poco seria, un colpo di spugna per centinaia di migliaia di imprese che in tutta l’Europa abbiamo fatto solo noi e la Spagna”.

Irene Galletti, consigliera regionale M5S e vicepresidente della commissione Sviluppo Economico:
“Qui in Regione abbiamo fatto la nostra parte, presentando una mozione di impegno che va nella direzione della nostra proposta nazionale. Aspettiamo il PD alla prova del voto: ci dicano da che parte stanno. Noi siamo disposti a convincerli che la nostra sia quella giusta”.

Arianna Xekalos – M5S, consigliera comunale M5S di Firenze:
“A Firenze da tempo ci dicono di voler mettere tutti i posti a bando, da subito, anche se finora non esiste un atto concreto della giunta Nardella in tal senso. In ogni caso quella fiorentina è una posizione indifendibile. Renzi una volta disse di voler mandare a gara 250 posti, così dall’oggi al domani 250 famiglie si trovavano senza una fonte di reddito, magari con mutui da pagare per la licenza acquistata. Nardella ha diminuito la pretesa, portandola a 160 ma il principio resta. Vogliamo togliere i mercati storici per trovarci Apple, Ferragamo e Eataly in Piazza? Alla faccia della filiera corta e del km zero. Noi diciamo no”.

‪#‎5MINUTIA5STELLE‬ TOSCANA – sesta puntata

– Questa settimana Gabriele Bianchi spiega la nostra posizione nei confronti del Referendum Trivelle. Il PD vuole l’astensionismo, mentre noi difendiamo il diritto democratico di tutti i cittadini ad esprimere il proprio giudizio su questo importante tema.

– Lo sapevate che se, prenotando una visita con il servizio sanitario pubblico non vengono rispettati i tempi di attesa previsti, avete diritto ad un risarcimento? Il nostro Andrea Quartini ci illustra la mozione che abbiamo presentato, per impegnare la giunta ad informare i cittadini e a rendere automatico questo risarcimento.

– Il nostro Giacomo Giannarelli affronta il tema della bonifica delle ex discariche. La normativa prevede che il gestore accantoni una quota dai suoi bilanci per gestire il fine vita della discarica che ha in gestione, questo viene fatto in Toscana? Lo scopriremo grazie ad un’interrogazione che abbiamo presentato.

Enrico Cantone Consigliere Portavoce alla Regione Toscana ci informa sullo stato dei lavori della mozione che abbiamo presentato per arginare il fenomeno dei fallimenti delle cooperative edili. Inoltre ci racconta dell’incontro con i disoccupati dell’area di crisi complessa livornese che sono venuti, mercoledì scorso, a manifestare sotto il Palazzo della Regione.

– Questa è stata una settimana densa di appuntamenti ed eventi, conclusasi con il convegno “Bolkestein e Commercio Ambulante, Soluzioni M5S”. La nostra Irene Galletti ci fa un resoconto di questo ultimo incontro, al quale hanno partecipato Ivan Della Valle, portavoce del MoVimento 5 Stelle Camera e Arianna Xekalos – M5S, portavoce del MoVimento 5 stelle Firenze

Le conclusioni di questo video sono affidate al nostro Luigi Di Maio che ci illustra la novità più importante di questi ultimi giorni: Il Microcredito 5 Stelle, una speranza che cresce anche in Toscana.

Prendetevi 5 Minuti del vostro tempo per informarvi su quello che il Movimento 5 Stelle sta facendo per i cittadini toscani e, come sempre, raccomandiamo la massima diffusione di questo video su tutti i social.

SANITA’ “BENE ROSSI SU INTRA ED EXTRAMOENIA, VOTI NOSTRA MOZIONE AL PROSSIMO CONSIGLIO REGIONALE”

Il Movimento 5 Stelle raccoglie la proposta di Rossi sulla libera professione negli ospedali, annunciata a livello stampa, e la traduce in una mozione da sottoporre al voto nel prossimo Consiglio Regionale.

“La pensiamo allo stesso modo di Rossi su intra ed extra moenia, al punto da presentare un atto dedicato sul quale vogliamo capire se il PD ha la stessa linea del Presidente”.

“Ci auguriamo che questa di Rossi non sia l’ennesima operazione di marketing politico, frutto più della sua ambizione di scalare i vertici del suo partito che della necessità di risolvere effettivamente il tema cruciale delle liste d’attesa nel servizio pubblico. Comunque bene, noi ci siamo spieghi ai suoi consiglieri regionali che è bene votare la nostra mozione. Nel mentre siamo disponibili intanto a parlare di quali soluzioni concrete ci siano per iniziare a ridurre le liste d’attesa regionali, livello istituzionale sul quale Rossi può ben di più perché ne presiede la giunta”.

SANITA’ “REVISIONE NOMENCLATORE FA RISPARMIRE PIU’ DELLA RIFORMA. MINISTRA ASCOLTI IL VOTO UNANIME TOSCANO”

Votata all’unanimità dal Consiglio regionale la mozione M5S sulla revisione del Nomenclatore tariffario nazionale, lista del Ministero della Salute con prezzi e tipologie di protesi e ausili per disabili, mai aggiornata dal 1999.

“La Toscana, insieme alle altre regioni, è costretta a servirsi di questo listino ricco di anomalie tariffarie, con conseguente spreco di denaro pubblico. La revisione del Nomenclatore porterà più risparmi della riforma sanitaria approvata dal PD a dicembre. Basti pensare che su questo listino obbligatorio ci sono carrozzine pieghevoli prezzate il 300% in più del loro valore attuale di mercato”.

“La mozione, pur emendata dal PD, raccoglie il senso della nostra proposta. Speriamo che la Ministra della Salute ascolti e recepisca il voto unanime toscano di oggi come un suggerimento di buon senso. Nel frattempo rinnoviamo l’invito a Saccardi di stimolare le Aziende Sanitarie ad un’operazione di recupero o riciclo dei tantissimi ausili stoccati nei magazzini del SSR. Un patrimonio da valorizzare nell’ottica dell’economia circolare”.

ABUSIVISMO/CASTELNUOVO B.GA “CASE E UN EDIFICIO PUBBLICI IN AREA CIMITERIALE? REGIONE CHIARISCA”

A Castelnuovo Berardenga (SI) edifici di nuova costruzione e cantieri per nuovi immobili sono in zona di rispetto cimiteriale. La questione arriva in regione tramite un’interrogazione del Movimento 5 Stelle che chiede chiarezza a riguardo, considerato anche il coinvolgimento di ASL 7 e Sansedoni s.p.a. nelle operazioni immobiliari citate.

“Gli edifici residenziali sarebbero abusivi per violazione dell’art. 388 TULS e il Responsabile dell’Ufficio Tecnico Urbanistica dovrebbe annullare in autotutela i titoli abilitativi rilasciati e chiedere la sospensione della lottizzazione fino a chiedere la demolizione. Questo dice la legge che chiama in causa anche il Sindaco per la mancata tutela dei diritti a favore del bene demaniale”.

“Per l’edificio pubblico, proprietà di ASL 7 e Comune, chiediamo alla Regione la verifica del permesso di costruzione, ma a prescindere da questo ricordiamo che il cimitero è considerato bene culturale per effetto del D.Lgs. 42/2004 quindi il vincolo cimiteriale resta. Una soluzione va trovata e questa non può che passare da una risposta di legalità”.

Atto disponibile al seguente link http://bit.ly/1V9eMSi

PORTAVOCE OPPOSIZIONE “PARTITO UNICO BOCCIA PROPOSTA DI CHIAREZZA. BORGHI PORTA VOCE SUA COALIZIONE NON LA NOSTRA”

Gabriele Bianchi
“A nostro parere la chiarezza è caratteristica necessaria per riportare fiducia nelle istituzioni. Prima di votare questa nostra proposta vi chiedo di rispondere, in modo intellettualmente onesto, ad una sola domanda: l’attuale “portavoce dell’opposizione” parla a nome di tutti i gruppi di minoranza di questo consiglio? Se come penso la risposta sarà “no”, ci auguriamo sappiate essere onesti al punto da votare a favore di questa modifica, dove si chiede semplicemente di sostituire all’espressione “dell’opposizione” la più corretta “della coalizione”. Claudio Borghi è il “portavoce” di una coalizione di minoranza che si è dichiarata tale con una atto ufficiale indirizzato al Presidente Giani. “Porta la voce” di Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia, non la nostra né quella di Sì Toscana. Perché è un problema essere chiari? C’è una coalizione e questa sceglie un suo “portavoce”. Ma perché questo portavoce deve definirsi “dell’opposizione” se l’opposizione è composta di altri gruppi – qui due: M5S e Sì Toscana – oltre la coalizione che lo ha eletto a suo portavoce?”.

“Marras ha detto che un problema di questa modifica è la moltiplicazione dei costi, perché se si creassero altre “Coalizioni” ci sarebbero più “portavoce di coalizioni”. Forse ha dimenticato di leggere lo Statuto, visto che è consentito “un portavoce delle opposizioni espresso dai gruppi consiliari della coalizione di minoranza maggiormente rappresentativa”. Quindi è possibile avere solo un “portavoce della coalizione” di minoranza”.

“Sarà l’ultima volta in cui affronteremo la questione, ci abbiamo dedicato in tutto 2 ore. Borghi ha detto in commissione “non avete altro da fare?”. Due ore per questo le abbiamo dedicate volentieri Borghi. Siamo qui anche per questo: votando il nostro programma elettorale 205 mila toscani ci hanno chiesto anche di rendere questa istituzione più chiara. E di qui l’iniziativa che oggi andiamo a votare”.

MPS: DUE SINDACI CONFERMANO, SCELTE BANCA DETTATE DA POLITICA

“La politica, non soltanto locale, ha deciso le sorti della Fondazione e della Banca in riunioni che avvenivano fuori dalle istituzioni. Io stesso sono stato oggetto continuo di pressioni da parte del partito cui appartenevo, perché facessi certe operazioni e non altre. È uno dei motivi per cui ne sono stato espulso nel 2004. La mia visione dello sviluppo del Monte dei Paschi era diametralmente opposta a quella che girava non solo nel mio partito, ma anche negli organi di controllo”. Lo ha dichiarato Pierluigi Piccini, sindaco di Siena dal 1990 al 2001, eletto con il Pds, nel corso della sua audizione davanti alla Commissione d’inchiesta sull’istituto di credito senese del Consiglio regionale, presieduta da Giacomo Giannarelli (M5S).

Secondo Piccini gli anni 2004 e 2007 sono cruciali per il destino dell’istituto di credito senese. “Nel 2004 Giuseppe Mussari, presidente della Fondazione, porta in evidenza tutte le riserve e le distribuisce a tutti i soci, anche di minoranza” ha ricordato. “Il Monte compra così tutti: a destra, a sinistra, in alto, in basso, a livello nazionale, regionale, locale. Diventano i padroni, non solo della banca”. Al riguardo Piccini ha suggerito di guardare i “primi venti nomi che sono a contenzioso”. “Capirete – ha sottolineato – come mai ci sono 47 miliardi di crediti incagliati dopo tre aumenti di capitale”.

L’altro punto di svolta, secondo l’ex sindaco di Siena, avviene nel 2007. “Il Monte dei Paschi ha il miglior bilancio della sua storia, ma comincia a distribuire patrimonio” ha sottolineato. “Compra Antonveneta, senza soldi, indebitandosi sul mercato”. A suo giudizio è “impossibile che gli organi di controllo non sapessero i particolari dell’acquisizione, riportati in un documento ufficiale, pubblico, scaricabile da Internet, inviato alla Consob in data 16 giugno 2008”.

La commissione ha quindi ascoltato Maurizio Cenni, sindaco di Siena dal 2001 al 2011, che ha ricordato come nel 2004 sia iniziata una vera e propria “campagna politica e istituzionale contro il Monte, accusato di essere troppo isolato”. “Sull’acquisizione di Antonveneta ci sono punti oscuri, c’è qualcosa che non quadra” ha affermato. “Se sul piano strategico si può esprimere un giudizio positivo, ci sono stati problemi gestionali e difetti contrattuali”. Un po’ quello che è successo con l’acquisizione di Banca 121. “Ci sono state pressioni politiche. Si diceva che Massimo D’Alema fosse lo sponsor di questa operazione” ha dichiarato. “Fu pagata troppo ed era un istituto di credito ‘virtuale’, senza penetrazione nel territorio pugliese”.
La commissione ha in programma altre audizioni, a partire dal banchiere Davide Serra per le sue dichiarazioni sull’influenza del Pd nella vicenda.

“Dalla ricostruzione dei due sindaci emerge che il patto del Nazareno esisteva già negli anni passati” ha concluso il presidente della commissione Giannarelli. “Quando, cioè, uomini legati a Denis Verdini di Forza Italia entrarono in Fondazione e nel consiglio di amministrazione della banca e quando la sostituzione di Giuseppe Mussari con Gabriello Mancini ha sancito il patto tra Margherita e Ds”.

RIFIUTI “GESTORI DISCARICHE HANNO ACCANTONATO FONDI PER LA BONIFICA? TEGOLAIA INSEGNI: CASO DA RISOLVERE E NON RIPETERE”

Il Movimento 5 Stelle torna sul caso dell’ex discarica Tegolaia (Cavriglia-AR) rilevando errori nella risposta della giunta e chiedendo chiarimenti in merito con un nuovo atto. Nell’occasione presentato il problema di rilevanza regionale sul tema “discariche”.

Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5S vicepresidente della commissione ambiente e territorio:
“Il piano dei rifiuti regionale prevede il conferimento in discarica solo del 10% del rifiuto solido urbano indifferenziato, entro il 2020. Oggi le discariche ne ricevono il 43% quindi ci aspettiamo che molti di questi impianti chiuderanno e ci chiediamo se i gestori hanno accantonato i fondi per la bonifica dell’area. Ricordiamo che la legge prevede tale obbligo per i 30 anni successivi alla chiusura. Quanto avvenuto con l’ex discarica di Tegolaia dev’essere sì sanato, ma soprattutto deve insegnare ad evitare altri casi analoghi. L’assessorato all’Ambiente può e deve vigilare su questo problema, meglio di come ha dimostrato di fare con una risposta che non ci soddisfa, perché contiene rassicurazioni confutabili da un semplice sopralluogo. Speriamo l’assessora lo faccia con noi e ARPAT, prima di rispondere alla nostra nuova interrogazione. Soprattutto verifichi la questione affidamento diretto a SEI Toscana sulla quale abbiamo molti dubbi”.

Massimiliano Secciani, consigliere comunale M5S di Cavriglia:
“Ci siamo documentati sul posto e abbiamo realizzato foto chiare: il percolato si disperde nel bosco e arriva al torrente Valcareggia raggiungendo così l’Arno. Addirittura l’acqua contaminata viene usata per innaffiare orti della zona. Questa situazione gravosa si deve anche al fatto che l’area ha solo una recinzione di 4 metri di lunghezza, quando l’intero perimetro andava chiuso. Così gli animali entrano, raspano e portano alla luce i rifiuti interrati. Pare poi mancare l’impermeabilizzazione dell’area. Purtroppo quando abbiamo presentato il tutto in Comune a Cavriglia prima ci hanno detto che abbiamo visto male e poi hanno minacciato di denunciarci per procurato allarme. Ma qui non c’è niente di procurato, c’è solo l’allarme”.

TURISMO “REGIONE TRASFORMI EX MARMIFERA DI CARRARA IN PISTA CICLABILE”

Trasformare la ferrovia marmifera di Carrara, oggi in stato di abbandono, in una percorso ciclabile con pannelli informativi sul territorio, per il suo rilancio turistico. Questa la proposta del Movimento 5 Stelle in Regione Toscana firmata da Giacomo Giannarelli.

“Carrara può rinascere, valorizzando la sua offerta turistica. Oggi abbiamo un ex tracciato ferroviario abbandonato a se stesso, che parte dalla stazione di Avenza e raggiunge l’area S.Martino, vicino al centro antico di Carrara. Un noto architetto locale ha progettato la conversione di questo bene degradato in una pista ciclabile, recuperandolo in chiave originale e di valorizzazione fino a leggerlo come un museo a cielo aperto della città che fu e dei manufatti ferroviari all’epoca utilizzati. Abbiamo apprezzato a tal punto il progetto da chiedere alla Regione di farlo proprio, entro il 2018, e di valutarne nel caso un suo sviluppo in chiave tramviaria”.