Il 21 luglio 2016 la Conferenza dei Servizi presso il Ministero dell’Ambiente sul SIN di Massa Carrara ha messo nero su bianco una notizia inquietante: un grave problema atmosferico nell’area riferita a Syndial. La leggo “In generale si osserva che la presenza di concentrazioni in aria ambiente superiori ai limiti di rilevabilità fissati dal protocollo e che nella terza campagna, relativamente all’ α-esaclorocicloesano e 1,2 – dicloropropano, determinano valori di rischio cancerogeno non accettabili, confermano la presenza di un percorso attivo di migrazione di vapori dai suoli e/o dalle acque sotterranee contaminati”. Oltre alla falda inquinata quindi abbiamo una contaminazione dell’aria, finora ignota e pericolosa per la salute umana. Questa informazione era a disposizione di Regione e Comuni coinvolti dal 21 luglio 2016 e nulla è stato fatto. Abbiamo imparato a capire che oltre noi è raro che le altre forze politiche studino i documenti, soprattutto su questi temi, ma qui era un dovere farlo per chi è responsabile della salute pubblica.

Qui si muovono solo quando ci attiviamo noi del Movimento 5 Stelle e vi do un’altra notizia a conferma: la Conferenza dei Servizi descrive tale inquinamento dell’aria il 21 luglio 2016 e impegna ARPAT a verificare lo stato di impermeabilizzazione del terreno. Le istituzioni stanno in silenzio e ARPAT sapete quando va a fare il sopralluogo nell’area? Dieci mesi dopo, il 10 maggio 2017. Ebbene abbiamo richiesto il verbale di quel sopralluogo e fino a stamattina non c’era, poi a seguito della nostra insistenza ci è stato inviato un’ora fa con data di protocollo 5 giugno 2017, cioè ieri.

Un fatto grave considerato che il documento certifica che l’area dev’essere messa in sicurezza perché manca tale impermeabilizzazione in alcuni punti. È intollerabile che emerso un problema del genere quasi un anno fa, il Sindaco, responsabile della sicurezza, non abbia fatto nulla. Così come nulla ha fatto la Regione. Del resto la Regione non ha nemmeno preso parte a quella Conferenza dei Servizi del 21 luglio 2016 presso il Ministero.

Siamo stanchi di prese in giro in questo territorio. Grazie all’intervento mio e di Matteo Martinelli dopo 15 anni sappiamo chi deve fare la bonifica, perché si rimpallavano tra Autorità Idrica Toscana e Invitalia e alla fine, guarda caso dopo nostro intervento, le Istituzioni interessante hanno affidato il compito a Sogesid, azienda del Ministero dell’Ambiente. Appurato chi deve intervenire queste istituzioni guidate dal PD hanno deciso cosa fare: ebbene l’intera bonifica di questo territorio si stima costi circa 150 milioni di euro e dal 2008 ICRAM aveva stabilito che per contenere l’inquinamento della falda sotto l’area industriale servivano circa 34 milioni di euro, in larga parte destinati ad un depuratore apposito. Sapete quanto ha stanziato la Regione con l’ultima delibera? 3 milioni di euro. E sapete per cosa? Una bonifica davanti alla colonia Torino dove c’è perlopiù amianto e nuovi studi su come bonificare, uno dei quali per l’area residenziale di Viale da Verrazzano del costo di 175 mila euro. Queste sono prese in giro per chi subisce il rischio sanitario di questa situazione, da decenni.

Qui serve una forza politica con le mani libere che con coraggio affronti queste questioni, scopra cosa c’è sotto queste aree, quanti soldi servono per metterle in sicurezza e quanto tempo ci voglia. Una forza capace di cercare la verità e raccontarla ai cittadini. In attesa delle elezioni di domenica, noi abbiamo chiesto risposte alla Regione e proposto un tavolo permanente di monitoraggio delle bonifiche su queste aree, aperto a Sindaci e cittadini.

GIACOMO GIANNARELLI