Domani al voto la legge scandalo sugli ungulati, a 3 giorni dall’episodio della Scuola Marconi di Grassina dove studenti e insegnanti si sono trovati nel mezzo di una battuta di caccia.

“Quanto accaduto a Grassina è solo l’antipasto di cosa succederà con la legge obiettivo di Remaschi, se Rossi non la fermerà” segnala Irene Galletti, consigliera regionale M5S vicepresidente della Seconda Commissione. “Se in questo caso docenti e studenti si sono visti circondare il giardino dell’istituto dai cacciatori intenti a recuperare un loro cane all’inseguimento di un piccolo capriolo ferito, con la legge PD-Lega Nord potranno sentir fischiare le pallottole dalle finestre di casa”.

“Mi vergogno di vivere in una regione dove si autorizza la caccia tutto l’anno, senza limiti nemmeno su proprietà e aree protette, per un’ emergenza di cinghiali, caprioli, cervi e mufloni che non hanno saputo gestire nei decenni e che fingono adesso di voler risolvere con una legge imbarazzante sotto tutti i profili, compreso quello della sicurezza pubblica” prosegue Galletti.

“Nella nuova legge non sono stati nemmeno previsti richiami espressi  alla normativa sui controlli contro l’uso di alcool e droghe durante le battute di caccia, ai quali è naturalmente sottoposto invece un qualunque lavoratore alla guida di un muletto. E ora chi lo va a dire ai turisti, alle famiglie e agli amanti della natura che rischieranno ancora di più di finire impallinati durante una passeggiata nei boschi? Siamo senza parole, non è stato ascoltato nessun appello che abbiamo sentito risuonare ovunque sui media regionali, anche da parte di esponenti del mondo della cultura e dell’ambientalismo” conclude la consigliera M5S.

2 Commenti

Comments are closed.