È davvero encomiabile l’attenzione che la maggioranza riversa sul territorio con l’odierno annuncio dell’avvio di una scrupolosa messa sotto monitoraggio di tutti i ponti e tutte le infrastrutture in cemento armato. Peccato che come gruppo consiliare del Movimento 5 stelle avessimo chiesto da tempo il controllo di viadotti, ponti, strade.

Lo avevamo fatto con un’apposita mozione, discussa in aula il 12 aprile del 2017 e bocciata con i voti del Pd. Lo stesso Partito democratico che sino a ieri ha avallato scelte e privatizzazioni a dir poco discutibili e che oggi veste i panni del buon padre di famiglia, attento allo stato delle infrastrutture e alla sicurezza dei cittadini. Il Movimento, a differenza degli altri partiti, è sempre stato in prima fila nel garantire l’incolumità e il benessere delle persone.

L’atto presentato dal nostro gruppo poneva l’accento proprio sulla necessità di un’indagine puntuale e accurata, così da predisporre una mappa in cui fossero chiare carenze infrastrutturali e interventi manutentivi ordinari e straordinari da realizzare. Una volta terminata l’indagine conoscitiva sulla viabilità sarebbe poi stato necessario – e lo avevamo messo nero su bianco nella mozione – dar vita ad un crono programma per la messa in sicurezza. Tutto questo, nell’aprile del 2017, per il Pd non andava bene. Nell’agosto 2018, all’indomani della tragedia di Genova, invece, ci si rimbocca le maniche senza batter ciglio. Come se nulla fosse, senza neppure sentire la necessità di dire che forse, al tempo, qualcosa si era sbagliato e che quell’atto presentato dal Movimento doveva essere sostenuto. Insomma, hanno la faccia come il bronzo.

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