La normativa regionale non si è occupata di una piccola questione di sensibilità politica: definire la distanza minima tra il luogo dove i cari di un defunto vanno a salutarlo per l’ultima volta, esigendo giustamente un contesto di raccoglimento emotivo, e spazi di aggregazione incompatibili con questi sentimenti. Oggi abbiamo città toscane con situazioni paradossali come le camere mortuarie a pochi passi dalla sala ricreativa dove si fanno le feste di compleanno o al piano terra di un condominio. Situazioni superabili da un intervento normativo che, per la sua natura tecnica, dovrebbe impegnare la giunta regionale.

Si tratterebbe di un atto di buon senso, per questo auspichiamo che il Consiglio regionale sia unanime nel votare la nostra proposta.

ANDREA QUARTINI