SANITA’ TOSCANA, CANCELLATI DIRETTORI PER LA PROGRAMMAZIONE DI AREA VASTA

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Il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Andrea Quartini interviene in merito alla approvazione ieri in Aula della legge che cancella le figure apicali delle aziende sanitarie:

“La normativa approvata ieri è un adeguamento a una legge nazionale che la Regione Toscana era obbligata a recepire. Come Movimento 5 Stelle siamo sempre stati contrari a queste figure di direttore di area vasta, figure anomale, costose ed inutili, capaci soltanto di appesantire ulteriormente il già complicato sistema burocratico della sanità. In tempi non sospetti avevamo anche presentato degli esposti contro queste figure apicali. Oggi dunque non possiamo che prendere favorevolmente atto del fatto che la Giunta Rossi/PD abbia fatto un bagno di umiltà nel riconoscere che questi direttori, introdotti con la sciagurata controriforma sanitaria del 2015, fossero totalmente inutili.”

“Rimangono perplessità, perché anche se favorevoli all’abrogazione delle figure di direttore della programmazione di area vasta, non lo siamo all’adeguamento proposto, che non sottrae comunque future scelte alla decisione della politica, visto che si parla di selezione e non di concorso pubblico. Come Movimento 5 Stelle siamo sempre stati per una scelta in base a criteri oggettivi che valutino le competenze e le professionalità dei candidati, una scelta dunque senza alcuna interferenza politica.”

“La Giunta regionale sostiene infine che con questo provvedimento riuscirà a risparmiare milioni di euro, ignorando il fatto che saranno forse al massimo mezzo milione di euro all’anno. Fare propaganda spicciola su questo mini-taglio è quindi decisamente fuori luogo, viste le condizioni tragiche in cui versa la sanità toscana e le ingenti tariffe che i pazienti sono costretti a pagare per accedere spesso alle cure necessarie.”

“L’eliminazione dei direttori di area vasta va quindi nella direzione di parziale riconoscimento del fallimento della riforma sanitaria voluta dal duo Rossi/Saccardi, ma non basta certo a risanare la sanità toscana, sulla quale occorre fare numerose ulteriori verifiche volte a renderla più efficiente e vicina al cittadino.”