Di quale indicibile segreto sarà mai custode Paolo Morello Marchese per meritare l’incredibile operazione di elusione della Legge Severino che la giunta regionale PD ha messo in atto sul suo conto, dopo essere stata costretta alla sua sospensione da Direttore Generale dell’ASL Toscana Centro?

Parliamo di un atteggiamento oscuro e opaco degno di quel socialismo reale sovietico caro a Rossi. La giunta ha infatti omesso la pubblicazione del Decreto col quale si motiva il come e perché sia stato sospeso Morello Marchese e la stessa sorte segreta è toccata alla deliberazione dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest con la quale questa persona è diventata “professionista esperto di altissima specializzazione per la progettazione e il supporto dei percorsi assistenziali di continuità ospedale e territorio”.

Un posto che sembra creato, illegittimamente ad hoc per lui senza procedura comparativa, utile a dargli uno stipendio che per la Severino non dovrebbe ricevere.

Al di là delle battute spontanee sul ruolo attribuito a Morello Marchese che ricorda certi giri di parole del film “Amici Miei” qui la cosa è ben seria: Rossi e Saccardi si abituino all’idea di non vivere nella Mosca anni ’70, ma in uno Stato di Diritto dove al netto dei loro affari la legge ha un peso e va applicata.

ANDREA QUARTINI