All’ordine del giorno del Consiglio regionale del 24 e 25 ottobre c’è anche la nostra mozione sulla nuova centrale Enel a Piancastagnaio.

La Regione deve dire no alla nuova centrale ENEL da 20Mw e indicare Piancastagnaio quale zona “non idonea” ad ulteriore sviluppo dello sfruttamento geotermico.

Riproporre una centrale a tecnologia flash, con impatti ambientali e sanitari importanti, non può essere la scelta migliore. E suona quasi di scherno leggere che secondo Enel gli effetti sulla salute sarebbero limitati perché la ricaduta degli inquinanti riguarderebbe aree dove al massimo vivono “sei persone per chilometro quadrato”. Senza contare che la nuova centrale finirebbe in un’area a pericolosità idrogeologica elevata.

La scorsa settimana abbiamo potuto conoscere da vicino l’impianto geotermico tedesco di Sauerlach. Un impianto da 5 Mw con emissioni zero grazie alle “migliori tecnologie disponibili” che qui ARPAT ascrive alle “flash” di ultima generazione. Vorremmo vedere finalmente questa geotermia in Toscana, sia come nuova impiantistica che come rifondazione dell’esistente. Fatto salvo che l’Amiata, come dice lo stesso Piano Ambientale ed Energetico Regionale vigente, ha già dato in termini di potenza installata.

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